venerdì 6 agosto 2021

Valigie pronte...sulla linea del tempo

Hai già le valigie pronte e la testa altrove.
Ho la presunzione di conoscerti abbastanza per sapere che è così, anche se non me ne parli (più).
E mi lascerai sola.
Ebbene, cosa cambia che tu sia qui o altrove?
Nulla.
Non siamo mai stati vicini, io e te.
Eppure, nel respiro affannoso che mi ha colto oggi, c'è anche la tua valigia pronta e la testa altrove.
E mi sorprendo a non volere nulla da te, pur di poter trascorrere (anche) questo tempo con te.
Ma tu cerchi altro da questi giorni lontani (eppure troppo vicini, per me).
Allora mi costringo a saltare
lungo la linea del tempo
e ho già evidenziato la data del tuo ritorno.
E non apriremo insieme la tua valigia che appartiene ad un'altra vita.
Una vita in cui non c'è spazio per me e per la mia carrozzina che si frapporrebbe tra te e l'esistenza che hai pensato per te.
Tu che sei abituato a spostare un Corpo da eventuali sedie a rotelle che impediscono gli esercizi a corpo libero, un corpo che, seduto là sopra, non potrebbe seguire le tue entusiastiche spiegazioni.
Ed è il modo che hai scelto per allontanare il Corpo dal suo dolore.
Ma poi il Corpo non trova spazio nella tua valigia e nemmeno lo trova il Cuore.
Che anche se dovrebbe, non si rassegna a lasciarti partire.
E sarà per questo che ti sto scrivendo molto (troppo?).
Ma le parole sono il mio modo di tenerti con me, senza costringerti a (fare) nulla.

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