sabato 24 dicembre 2022

Le parole del Natale

Quali parole usare
per descrivere questo Natale?
Non le ho ancora trovate.
Ed è strano per me
che con le parole ho sempre avuto
un rapporto speciale.
Eppure lo so
non c'è Natale senza un pensiero
senza un messaggio di auguri.
Ed allora
vi lascio così con la speranza
che ognuno di voi
possa trovare
le sue parole.

Lascio che sia la Vita

Non so più dare forma
al vuoto che mi ha lasciato
la mancanza di emozioni.
Una mancanza improvvisa.
Un termometro
che si azzera di colpo.
E così
lascio decidere alla Vita
cosa mi riserverà il futuro.
Un futuro senza più progetti né ambizioni.
Senza tutto ciò
per cui ho lottato
solo fino a pochi giorni fa.
Ma se mi chiedessero
cos'è cambiato nel frattempo
rimarrei in silenzio.
Lascio che sia la Vita a rispondere.

venerdì 23 dicembre 2022

Ennesima svolta

Ennesima svolta nelle nostre vite.
Me l'hai confermato tu, oggi.
Ma io lo sapevo già da qualche giorno.
Da quando
non ho sentito più nulla
pensandoti.
O, per meglio dire
da quando ho smesso di pensare a te
e ho iniziato a concentrarmi
sul significato del nostro legame.
Ed è (stato) faticoso
e spesso molto doloroso.
Ed ora?
Una domanda che ti ho già fatto
(parlandoci di noi).
Ed ora
spero che questa non sia
l'ultima pagina che (ti) scrivo.

Un'altra data

Da oggi
nel mio calendario
ci sarà un'altra data importante
(probabilmente, l'ultima).
Segnerà la consapevole fine di tutto
e l'inizio inconsapevole
di ciò che sarà.
Ed il dolore non sta
né all'inizio
né alla fine.
Sta nel mezzo.
In quei giorni di attesa
del momento in cui
anche la mia mente
ormai tranquilla ed in pace con sé stessa
riuscirà ad assaporare di nuovo
pagine ed attimi di Vita vissuta
(reale od inventata che sia).

mercoledì 21 dicembre 2022

Ora siamo questo?

Alcune tue parole
demoliscono certezze.
Altre le ricostruiscono.
Come sempre accade
fai tutto tu.
Ma questa volta
ti guardo di sfuggita
e ti ascolto con freddezza.
Mi costa fatica e smarrimento.
Non ci riconosciamo più.
Forse siamo diventati questo?
In altri tempi
ti avrei detto che mi ci sarei abituata.
Anche se forse non subito.
Ora non lo so più.

Parole ed urla

Come sarebbe andata se...?
È una delle troppe domande che, in questi giorni, rapisce la mia attenzione.
Come sarebbe andata se...?
Domanda inutile.
Le parole che non avrei mai dovuto dire
non si cancellano.
Non si cancellano le urla di incomprensione.
Parole ed urla
non sono idee espresse male
da frasi poco efficaci.
Parole ed urla rimarranno lì
a ricordarmi
che non è così che doveva andare.
Ma così è andata.
E da qui (forse) mi è concesso un nuovo inizio.
Perché ora anche il cuore ha capito
che ho fatto (di) tutto
per difenderci.

lunedì 19 dicembre 2022

Spregiudicatezza

Ditemi che non sono io
a stare qui di fronte a te
ma con la mente
(e forse anche il cuore)
in un luogo che non sento mio.
Un luogo dove
non c'è posto per ciò che (non) abbiamo vissuto.
Un luogo dove non posso far altro
se non stare sola.
Ma non sopporto la solitudine
Quel mio essere lontano da te
causato solo
dal mio uso spregiudicato delle parole.

Non ti sento arrivare

Mi addormento di colpo
come capita sempre più spesso
in questi giorni.
Ho bisogno di riposo (quasi) assoluto.
Devo mettere a tacere i pensieri.
E se mi addormento di colpo
(forse) vuol dire
che ci sto riuscendo.
E così non ti sento arrivare.
Ma che importa?
Tu arrivi ugualmente.
Ma non posso nascondere che
quando tutto (tra noi) era diverso
questo pensiero
nemmeno mi avrebbe sfiorato.

sabato 17 dicembre 2022

Uscita di sicurezza

Ho deciso.
(Ti) vivrò come (ti) ho sempre vissuto.
Con il mio esserci nella mia vita
nonostante la tua vita
sia altrove.
Con il tuo esserci nella mia vita
nonostante la mia vita
sia sempre e solo qui.
Non ti aspetto
(non posso, anche se ne avrei tutto il tempo).
e non mi aspetto nulla
(come se a vivere non fossi io, ma qualcun altro).
Nel tentativo di allontanarmi da me stessa
(come una sorta di uscita di sicurezza).
perché dentro me
ora ci sono troppe domande
che mi tengono lontana da te.
E mi piace pensare
che la vita mi dica
che non te ne andrai
(anche se fosse complicato il tuo stare ancora qui).


Provocazione sentimentale?

Davvero non me lo sarei
mai aspettato
che il nostro sentimento
non resistesse alla provocazione.
Ed è forse colpa mia
che non ho saputo descriverlo
in modo inattaccabile.
O forse
(ancor peggio)
è così attaccabile
perché non è nemmeno più
un sentimento.

giovedì 15 dicembre 2022

Senza montaggio

Creo una frase
il più breve possibile.
Non ho molto tempo
per dirti tutto.
Ma è sicuramente arrivato
il tempo (debito)
Ma mai mi è sfiorato il dubbio
che fosse troppo tardi.
Non è mai troppo tardi
per provare a recuperare
la serenità di un tempo.
Lo devo prima di tutto a me stessa
e poi a ciò che possiamo ancora essere.
Perché mi piace pensare
che dopo tanta sofferenza
ci siano nuove scene
per noi.
Mi dirai che
se non mi piace il cinema
difficilmente posso usare questa metafora.
Ma, ora che mi ci fai pensare
il cinema è un'arte completa
fatta d'immagini e scrittura
ciò che piace a te
accanto a ciò che piace a me.
Ma non ti preoccupare
non ci sarà alcun montaggio.
Le nostre storie
non si toccheranno mai.

domenica 11 dicembre 2022

Ancora dolore e rigidità

Ancora dolore e rigidità.
Diversi da quelli degli ultimi giorni.
Uguali a quelli di sempre
(quindi più gestibili?)
Ma io non voglio più gestire.
Vorrei essere libera
o voglio essere libera?
Essere libera
dipende da me
o dal coraggio che avrò
di guardare in faccia
(non uno specchio ma)
la realtà?
Ma a ben guardare
anche il coraggio
dipende da me
perché altro non è
se non la forza
di gestire le conseguenze
di ciò che sceglierò.

Pagine neutre

Cerco affannosamente
la lettura di pagine neutre.
Pagine lontane
da ciò che sto attraversando.
Lo faccio perché (forse)
ho perso la fiducia
nel potere terapeutico
della lettura?
Non lo so.
Ma se così fosse
so che mi dispiacerebbe molto.
(La lettura non si merita un atteggiamento così superficiale ed ingrato da parte mia).
Ed allora
per non sentirmi troppo in colpa
immagino di trovarmi in una sala d'attesa.
Intorno a me non c'è nessuno
(con cui parlare).
I miei pensieri oramai
li ho imparati a memoria
(non ho più bisogno di leggerli).
Non mi rimane che la lettura
di pagine neutre.

venerdì 9 dicembre 2022

Sonno rigido

Mi concedo
solo qualche ora di un sonno rigido
pesante da sopportare.
Poi il risveglio
e tutto si ripete.
Vagare da una parola all'altra
Non più da un'azione all'altra.
(ormai le lascio andare in ordine sparso).
E poi, all'improvviso
quelle parole
che sento il bisogno di ripetere
nella speranza non mi facciano troppo male
quando le pronuncerò
per essere curata.
E poi ancora sonno rigido...

Chiedere conto

Molte le azioni iniziate.
Nemmeno una portata a termine.
La stabilità così tanto affannosamente ricercata
s'infrange contro un umore decisamente precario.
Finiti i tempi
in cui tutto aveva un inizio
uno sviluppo
una fine.
Ed in mezzo
un metodo.
Ed è proprio quello che mi manca.
Ed ora
non ho più l'illusione
di vivere una Vita organizzata
anche se nessuno me ne chiede conto.

mercoledì 7 dicembre 2022

(Ma solo tecnicamente)

È andato tutto bene.
(Ma solo tecnicamente).
Il mio corpo ha obbedito e reagito
(probabilmente, come meglio non avrebbe potuto).
Quanto al nostro dolore
è ancora tutto lì.
Non so se troverò mai
il modo per affrontarlo
e superarlo
(da sola o insieme a te).
E non ti chiedo nemmeno più di aspettar(mi).
Perché
se scoprissi che il dolore è solo mio
non meriterei (più) la tua vicinanza.
Perché
se scoprissi che il dolore è solo tuo
non potrei più starti vicino
perché probabilmente
non ne sarei realmente in grado.
Comunque vada dunque
d'ora in poi
tutto potrebbe andare bene.
(Ma solo tecnicamente...).

Cibo, tempo e... nulla più

Un Natale fatto di cibo e riconoscenza.
(Mi) è più che sufficiente.
Pena l'accusa d'ingratitudine
da parte del Mondo.
Ma io in cucina
entro solo per mangiare.
E, una volta vuotati tutti i piatti...
(e farlo pure lentamente
altrimenti il tempo (tra)scorre troppo veloce)
E, una volta vuotati tutti i piatti...
Cosa rimane?
Nulla.
Se non altro tempo
troppo lento
scandito dal Calendario delle Festività.
Ma non il mio, chiaramente.
Quello, non esiste più.
Divorato (avidamente, ma senza gusto)
troppo tempo fa
coltivando la falsa certezza
che tutto si sarebbe perpetuato
fino alla fine dei (nostri) giorni.

lunedì 5 dicembre 2022

Il corso

Avrei voluto
che il mio corpo si bloccasse
in attesa di tempi migliori.
E non sarebbe stata
neppure la prima volta.
Ed invece
tutto è andato come previsto.
Il mio corpo ha seguito
il suo corso.
Mentre ormai da giorni
la mia mente ha smarrito la strada.
Ed il cuore?
Lui è ancor più smarrito ed esausto della mente...

domenica 4 dicembre 2022

Isola felice

Chi o cosa ha distrutto
la mia isola felice?
Non so rispondere.
O, forse, non c'è una risposta.
È capitato perché così doveva andare.
È la risposta più frequente
di questi tempi.
Ma rimane il fatto
che non ho più un luogo
dove rifugiare la mia mente
mentre tutto intorno a me
capita perché è così che deve andare.
Cosa accadeva invece 
di tanto speciale
nella mia isola felice?
Nulla.
Semplicemente era un luogo
di presenze
di sorrisi
di futuro
che era sempre importante
poter immaginare
al di là di ciò sarebbe stato possibile realizzare nella vita reale.

Biglietti di Natale?

Biglietti di Natale?
Interessante invenzione, dico davvero.
Ma poi, cosa scriverci dentro?
Proprio nulla.
La mia mente è una tabula rasa.
Ma non posso nemmeno lontanamente pensare
di riversare su carta
la mia dolorosa frustrazione.
Ed allora
la soluzione potrebbe essere
regalare un foglio bianco
affinché ognuno possa
scrivere ciò che vuole
(per Natale e non solo).
Ma sarebbe poi giusto
scappare dalla responsabilità
di augurare giorni felici?

venerdì 2 dicembre 2022

Albero di Natale

Albero di Natale.
Inizio delle Festività
o inizio di un periodo
di durissima solitudine?
La seconda, molto probabilmente.
Niente luci troppo abbaglianti.
La Festa perderebbe autenticità.
Niente musiche troppo forti.
A che cosa servirebbero
se non a coprire voci famigliari?
Già, voci famigliari
sempre e solo quelle.
Intorno ad un albero di Natale
comunque troppo grande
per accogliere sempre e solo noi.

Catene

Il cuore stretto
da catene troppo strette.
Ma non sentirti in colpa.
Non me le hai messe addosso tu.
Ho fatto tutto da sola
assumendo su di me
il tuo dolore.
Ho tentato di cullarlo
ammansirlo.
Speravo di esserci riuscita
almeno fino ad oggi
quando ha deciso
di spezzare le catene
e liberarsi dalla mia stretta.
Ora anch'io sono libera
e se ancora non mi sento tale
è solo perché
in questi ultimi giorni
la stretta è stata
decisamente troppo forte.