sabato 30 marzo 2024

Il guscio

Anch'io 
esattamente come un uovo
mi sento avvolta in un guscio
che, a poco a poco
ho fatto mio.
Qui dentro 
mi sento libera 
di prepararmi al meglio 
al momento in cui
sarò di nuovo pronta
a incontrare il Mondo
e chissà 
a farmi sorprendere.
Ma per ora 
preferisco rimanere qui
e accogliere solo chi
sa bussare con delicatezza 
al mio guscio 
che presto o tardi, ne sono certa
si schiuderà.
BUONA PASQUA DI VERO CUORE!

Farmaco equivalente?

Mentre 
parlo di quanto 
mi fai (stare) bene
non c'è (quasi) parte del Mondo
che non mi metta in guardia 
dal rischio di assuefazione.
Perché 
agli occhi degli Altri 
sei semplicemente un farmaco 
che tiene a bada il dolore.
O, per meglio dire 
sei uno dei tanti farmaci 
con cui potrei curarmi.
Esistono persino dei protocolli
che sconsigliano l'uso prolungato 
del medesimo farmaco.
Ma 
a ripensarci bene 
c'è stato un tempo in cui
ho provato a dare retta 
a questi protocolli
ma la cura ha fallito.
Saputo questo 
il Mondo capirà 
che tu non sei 
(mai stato per me)
un farmaco.
Tantomeno equivalente.

venerdì 29 marzo 2024

Alfabeti sconosciuti

Ho passato ore e ore
ad analizzare ogni parola 
che componeva quella frase.
E, nel timore di non averla compresa 
ho passato ore e ore
a cercare il significato
letterale e metaforico
di ogni sua singola parola.
E mi sentivo straniera 
di fronte a una lingua
scritta in un alfabeto 
a me sconosciuto.
Poi, improvvisamente 
chiudo i libri 
e mi concedo di rivedere
le scene migliori 
di ciò che siamo.
Quelle che ritrovo sempre 
e nonostante tutto.





giovedì 28 marzo 2024

L'ancora(ggio) spezzato

Tu sei
il mio pensiero ancora(ggio)
a cui mi aggrappo 
in questi giorni difficili.
Non dovrei aggrapparmi 
a niente e a nessuno 
ma dovrei semplicemente
rendermi la sola protagonista 
del mio futuro
lo so molto bene.
Eppure
traggo forza solo 
dal mio pensiero ancoraggio
perché mi manca il coraggio
di levare l'ancora 
per allontanarmi da te.
E allora, ne sono certa
non sarà più così lontano 
il tempo in cui qualcuno 
si insinuerà 
tra i bassi fondali del (mio) cuore
spezzando di netto la mia ancora
costringendomi a salpare 
(il più possibile)
lontano da te.

mercoledì 27 marzo 2024

Io sono ferro (perché) tu sei calamita

Mi chiedono di nuovo
di cambiare definitivamente strada.
Come sempre capita
sono combattuta 
tra il prestare ascolto 
e ignorare 
tirando dritto nella mia immobilità 
accanto a te.
Ma questa volta 
c'è anche dell'altro.
Dicono 
che se siamo arrivati a questo punto 
è colpa tua.
Tu 
che avresti dovuto andartene 
non appena ti fossi accorto 
che la situazione 
non era molto chiara.
No.
Questo non lo posso accettare!
Che colpa avresti mai
nel sapermi ascoltare?
Che colpa avresti mai
se attiri le persone
che vogliono raccontarsi?
La calamita 
non ha nessuna colpa
nell'attirare il ferro.
E il ferro 
che colpa ne ha 
se viene attirato dalla calamita?
Ferro? Calamita?
Ma cosa sta dicendo?
Sto dicendo
che tu non puoi far a meno 
di essere calamita.
Ma soprattutto 
sto dicendo 
che non avrei mai scelto 
di essere ferro
se non fossi stata certa
di trovarmi di fronte 
a una vera e propria calamita.

martedì 26 marzo 2024

Le due Torri

Siamo famosi in tutto il Mondo
per la Torre Pendente.
(Perché, chiamarla storta, pareva brutto?).
Pendente, in effetti 
rende meglio l'idea che
per quanto precaria 
sia la situazione
rimane comunque in equilibrio
anche se il terreno sotto di lei
sta pericolosamente franando.
Questa sono io.
Tu invece 
sei più simile alla Torre Parigina.
Solida e fiera, certo.
Ma anche timida e romantica.
Se così non fosse
gli Innamorati 
non le affiderebbero
ciò che hanno di più prezioso.
Le loro storie d'amore.




lunedì 25 marzo 2024

Profumo di grigliata?

Cosa farai in questi giorni?
Domanda di rito
a cui tu hai risposto da tempo 
e ora sembra 
sia arrivato il mio turno di risposta.
Non lo so ancora.
Grigliata (in compagnia?).
In compagnia di chi?
Domanda da evitare 
specie da quando
ho chiuso lo Sportello Lamentele 
per cessata attività.
(Ricordi?).
Il Mondo è lì 
pronto a indignarsi 
per queste domande 
fortemente inopportune.
Ma come si permette?
Ma non vede la (tua) situazione?
Certo che la vedi.
Ma preferisci portarmi 
il profumo di una lontana grigliata 
di pura fantasia 
piuttosto che lasciarmi
nel mio presente 
senza gusto.

domenica 24 marzo 2024

Ultima+Prima=Fine

È curiosa la parola pazienza.
Finisce con l'ultima 
seguita dalla prima.
Credo non sia un caso se
La mia pazienza è finita.
La tua (forse) deve ancora iniziare.
Tieni a mente tutto questo
prima di dirmi 
come mi dovrei comportare.
Non ti aspettavi tanta durezza, vero?
Hai perfettamente ragione.
È la prima volta 
che uso questo tono con te.
Ma non ti preoccupare.
Non ti chiederò
di prendere il mio posto.
Non capirebbero (te)
cosi come 
non capiscono (me).
Lascia(mo) perdere.
Lascia(mo) andare.
Lascia(mi) guardare 
dall'alto al basso.
Ti sembro presuntuosa?
Allora dimmi
cosa significa per te evitare 
ciò che non voglio (più) fare
ciò che non voglio (più) essere?
Non vuol dire forse crescere?

sabato 23 marzo 2024

Senza titolo

Ma come?
Se sono proprio i titoli 
quelli che ti vengono meglio!
E ti azzardi 
a scrivere un Pensiero Senza Titolo?
Ma chi l'ha detto 
che è il Pensiero 
a essere Senza Titolo?
Senza Titolo
è il mio desiderio 
di vivere una vita altrove.
Senza Titolo 
ovvero 
senza il permesso della Vita
che non a caso
spesso non offre nemmeno la possibilità
di acquistare un biglietto.
(O titolo di viaggio, che dir si voglia).

venerdì 22 marzo 2024

Marmonte

Immobile monolite.
Se innevato
anche muto
di un mutismo indifferente
come marmo non ancora scolpito 
e poi comunque scivoloso e freddo.
Infatti
non trattiene nemmeno
il calore delle mani
di chi vorrebbe
dargli una forma diversa 
da quella che la natura gli impone.
Natura che invece
lascia il mare libero
di sussurrare 
parlare
cantare
gridare.
E poi ci sono io 
che mi circondo
di un eccessivo silenzio
che (mi) impedisce di (de)scrivere
ciò che lascia andare
e ciò che vorrebbe 
(trat)tenere per sé.

giovedì 21 marzo 2024

Chiuso per cessata attività

Chiuso per cessata attività.
Sono queste le parole 
che vorrei scrivere 
sul cartello 
che vorrei farti trovare
quando tornerai.
A chiudere sarà 
lo sportello lamentele.
Solo così 
potrò regalarti 
la mia assenza di parole.
Quel silenzio
che stai cercando in questi giorni.
Un silenzio 
che ascolterei volentieri con te.
Perché non sarebbe imposto
dalla mancanza di ascolto.
Ma ascolto 
come momento di pausa.
Ma non di ricreazione.
La ricreazione è chiassosa.
Invece tu
mi hai insegnato 
ad apprezzare
anche il silenzio.
Forse interrotto 
dalle note lontane 
di un clarinetto?

mercoledì 20 marzo 2024

Fuoribusta

Tra noi 
il tempo è anche denaro
Il Mondo spesso
pensa che sia un ostacolo.
Invece io
non (ci) penso (mai).
O forse no.
Forse è un dettaglio 
che semplicemente 
non voglio vedere.
Certo non lo vedevo
quando ti ho fatto 
quel primo (e ultimo) regalo.
(Non ci saremmo più rivisti!)
Passò del tempo.
Un intervallo.
Ma ancora non lo sapevo.
Ora siamo nel pieno 
del (nostro) tempo
ma non del nostro spazio.
Avremmo bisogno
di un altro(ve)
ma soprattutto di un altro tempo.
Un tempo 
che non sia compre(s)so
in quella busta 
che ricevo una volta al mese.

martedì 19 marzo 2024

Progetto senza firma

Te li ricordi, Papà?
I nostri erano più grandi 
perché le mie mani
erano troppo piccole per 
per afferrarli.
Eppure 
è con loro
che mi hai insegnato 
a costruire la mia vita.
È con loro 
che mi hai insegnato 
che la mia vita 
non sarebbe mai
stata una casa progettata in anticipo 
nei minimi dettagli.
Perché?
Perché non ci sarà mai
ingegnere alcuno che 
per quanto bravo potrà firmare 
un progetto così incerto 
come (quello del)la vita altrui.
E così 
un progetto non firmato 
non è nemmeno un progetto.
Ma è piuttosto una casa in balia 
di paurosi uragani 
che tu
carissimo Papà 
mi hai insegnato a gestire 
facendo della mia vita 
una casa costruita 
su solide fondamenta.

AUGURI DI VERO CUORE A TUTTI I PAPÀ!

lunedì 18 marzo 2024

Il lampamondo

Vedi come sei?
Anche oggi mi costringi a inventare un'altra parola
per descrivere ciò che c'è (stato) tra noi.
Anche oggi
mi hai portato in viaggio con te.
Questa volta 
la meta era il salotto di casa tua.
L'unico oggetto che vedo
è un mappamondo che accendi 
ancor prima che io possa entrare.
Rimango a osservarlo.
Qualsiasi parola 
potrebbe mandare tutto in frantumi.
E mi sento come quando
stando in silenzio 
mi dici che sei troppo stanco per parlare.
Così mi guardo intorno 
mentre terre mari città e confini 
si proiettano sulle pareti buie 
come ombre cinesi.
E nell'oscurità che (ci) avvolge
io sono Aladino 
che sfrega la lampada.
Tu sei il Genio che 
senza chiedermi nulla
hai esaudito uno dei tre desideri.
E gli altri due?
Li terrò se vorrai 
portarmi di nuovo con te.
Li esprimerò seguendo le emozioni 
che mi attraverseranno
in quell'istante.





domenica 17 marzo 2024

Fuori dalla mia vita!

Fuori dalla mia vita!
No, non lo dico a te.
Anche se, a volte, penso 
che (forse) non ti dispiacerebbe 
se ti cacciassi
Fuori dalla mia vita!
Niente di tutto questo 
(almeno finché deciderai di rimanere
nella mia vita).
Ma se dovessi sentire 
che il tempo
(che hai deciso di dedicarmi)
sta per stringersi 
fino a scomparire
affrettati, per favore 
a insegnarmi
a lottare contro i compromessi.
Attento
Non voglio eliminarli completamente 
dalla mia vita.
Vorrei solo che non fossero
l'unico modo per immaginare il mio futuro.
Certo
so benissimo 
di doverli accettare 
se non riuscirò a trovare delle alternative.
Allora, mettiamola così
Insegnami 
a non stancarmi mai 
di costruire soluzioni talmente solide 
da lasciare automaticamente fuori
i compromessi dalla mia vita.

sabato 16 marzo 2024

Il plurale di altrove

Qual è il plurale di altrove?
Non esiste.
E sai perché?
Perché 
alla fine
anch'io 
ha un solo posto
dove vivo in pienezza 
la mia idea di felicità.
Ed è il posto dove ho incontrato 
le persone
che mi hanno permesso 
di stare in piedi
quando io avrei voluto 
stare stesa
ferma
immobile in attesa 
che la Vita facesse di me
ciò che voleva.
E anche ora
che vorrei un altro altrove
so che comunque
non può essere lontano 
da coloro 
che afferrano al volo il mio cuore
quando (sta per) cade(re).
(E che, anche quando sono arrivati troppo tardi, lo hanno sempre soccorso al meglio.

venerdì 15 marzo 2024

Divieto di scuse

Mi hai detto parole 
che mai avrei voluto sentire da te
mentre io cercavo solo
muta condiscendenza.
Avrei potuto rintanarmi 
nel mio sdegnoso dolore
di animale ferito.
Invece
ho aspettato immobile 
che tu tornassi
senza richieste di perdono
(non le avrei accettate).
Senza ammissione di colpa alcuna 
(sarebbe stato troppo poco).
Infatti
sei tornato portando con te 
nuovi argomenti di conversazione 
capaci di portarmi davvero 
oltre il dolore.


giovedì 14 marzo 2024

Castelli

Lo so.
È pericoloso immaginare il futuro.
Si costruiscono troppi castelli.
In aria?
In acqua?
Sulla sabbia portata via
da un'onda lenta ma inesorabile?
Ma che ci posso fare
se ora tutti mi chiedono 
di far parlare le emozioni?
E cosa c'è di male 
se le emozioni 
hanno il volto
la voce
il corpo
di un abitante di un castello?
Ma attenzione.
Non di un Principe
venuto a salvare un Principessa.
Ma di un uomo che ti dice
Impara a immaginare il (tuo) futuro
perché se ti ostini a vivere 
nel (tuo) presente 
vivrai sempre in un limbo incerto e irrisolto.



mercoledì 13 marzo 2024

1996

1996.
L'anno di cui ho scritto tutto il giorno 
fino a qualche ora fa.
Una scrittura lenta
ma sempre e comunque 
fluente e leggera.
Forse la più leggera 
di quelle affrontate fin qui
lungo questo percorso
comunque ancora agli inizi.
Eppure anche oggi
uno sguardo ravvicinata 
coglierebbe delle cicatrici
certamente superficiali
sicuramente antenate 
ma pur sempre ferite.
Seppur circondate da leggerezza.

martedì 12 marzo 2024

Mercanti di tempo

Pensaci.
Siamo tutti mercanti del nostro tempo.
Se abbiamo un lavoro
lo vendiamo in cambio di uno stipendio.
Se non abbiamo un'occupazione retribuita 
lo barattiamo
in cambio di cure e attenzioni.
Ed è proprio ciò che capita a noi.
Tu che non accetti compromessi
quando vivi un tempo libero e privato.
Io che ti dico che posso fare 
tutto ciò che faccio
perché non devo vendere
il mio tempo a nessuno.
(È anche vero però che 
almeno finora 
nessuno s'è dimostrato interessato
a comprarlo).
Tu che dici 
di non accettare compromessi 
nel tuo tempo libero e privato
salvo poi scoprire 
che ti adatti a tutto e a tutti.
Io che invece
stanca di acconsentire sempre e comunque
sto rinunciando a un tempo vuoto e mio
per riempirlo 
di ciò che volentieri venderei
se solo trovassi qualcuno 
interessato a comprare.

lunedì 11 marzo 2024

Bauli

Ho steso il (mio) passato
sul foglio più che attuale 
della mia vita.
No.
Non dovevo asciugarlo da lacrime 
improbabili per tutto il tempo che è passato.
E non ho neppure fatto troppa fatica
a sollevare il coperchio del baule
che lo conteneva.
Certo
c'è voluto del tempo 
a estrarlo proprio tutto
E quando stasera ho scorto il fondo
mi sono ritrovata avvolta 
da un velo di dispiacere
quasi una ragnatela polverosa.
Ma è durato solo un attimo.
Infatti
sapevo che avrei fatto un torto
a quei bauli non ancora aperti
se avessi dedicato troppo tempo
all'esplorazione del baule
che la Vita mi ha chiesto 
di aprire oggi.

domenica 10 marzo 2024

Labbra... oceaniche

Che cosa avrei raccontato domani?
Non lo so 
e, almeno per ora
non ha molta importanza.
(Da) domani 
ci sarai solo tu
a prenderti cura di me.
Che tipo di cura sarà?
Sarà silenziosa
come vuoi tu?
(Con te mi trovo bene
perché non fai mai domande.
Parole che ricordo ancora
nonostante il tempo passi).
Cosa significa(va)?
Lascio a te decidere 
cosa raccontare 
e cosa omettere.
Ma anche
Mi trovo bene con te
perché non fai domande 
di un certo tipo.
Allora 
perché aver paura 
della mia presenza 
nella tua vita?
Ma ti sembrano domande 
da postare sui social?
(Dove tutti scrivono e leggono?).
Tranquillo.
Coloro che (mi) leggono
non sono una folla oceanica.
Ma soprattutto
se in quell'oceano
ci fossi anche tu
le (mie) domande 
se ne andrebbero da qui
per raggiungere
le nostre labbra.

sabato 9 marzo 2024

Elogio della pioggia

L'estate è ancora troppo lontana 
per sapere se sarà 
avara o prodigo d'acqua.
Eppure 
già tu invochi la pioggia.
Tua compagna ideale
quando il Mondo pretende(rebbe)
tu esca per forza 
anche se (sa perfettamente che))
la fatica ti ha lasciato addosso 
una spessa coltre di nubi
con cui sei indeciso 
se coprire il (tuo) corpo e la (tua) anima 
oppure gettarti tutto alle spalle 
per vivere finalmente 
in un altrove 
che (è vero) 
non hai ancora trovato.
Ma che non hai nemmeno 
provato a cercare
trascinato come sei (stato) 
da un'inondazione 
che invece di dissetare dall'arsura
di una vita sempre uguale a se stessa 
ti ha imprigionato nel vortice
delle scelte altrui.

venerdì 8 marzo 2024

Lo smoking giallo

Non ti sei presentato 
con le classiche mimose.
Lo so.
Avresti dovuto farlo in anticipo 
ma avrei comunque gradito, credimi.
Non mi hai nemmeno augurato 
Buona Festa della Donna 
che poi mi sarei pure arrabbiata 
a voler essere gentile.
Perché è impossibile tu non sappia 
che oggi non è 
la Festa della Donna.
È la Giornata Internazionale della Donna.
E allora 
sai che ti dico carissimo?
Sono felice 
tu non mi abbia regalato mimosa alcuna.
Sono felice 
tu non abbia fatto alcun augurio.
Perché di te 
ho sempre apprezzato 
il tuo indossare il miglior smoking 
(per oggi, rigorosamente giallo, per favore).
a vestire l'eleganza di un confronto
sempre e solo alla pari
anche nei nostri momenti più difficili.
Grazie mille per esserci sempre,
mio caro Uomo elegante per Amico.

giovedì 7 marzo 2024

Il fazzoletto

Lasciat(ev)i andare.
Racconta(te) 
tutto ciò che senti(te).
Nessuno leggerà.
Anch'io scrivo tutto
Tutto tranne il (tuo) nome.
Eppure 
tu sei l'altro protagonista.
Ma s'è mai visto una storia 
con un protagonista 
provvisto di tutto
tranne il nome?
Sì.
Ma s'è mai vista una storia 
in cui tutti i personaggi 
hanno un nome 
tranne te
nonostante tu sia in primo piano?
No.
Per rimediare alla stranezza
ho persimo pensato 
a scrivere di te
almeno (con) le iniziali.
Forse 
avrei persino potuto 
nominare le (tue) vere iniziali.
Come (in) un fazzoletto abbandonato
che aiuta il caso 
a ritrovarti
anche a distanza di migliaia di pagine
da questa (nostra) storia.
Soluzione forse più affascinante 
del comune Tu 
con cui ti faccio stare in scena.
E quel fazzoletto
non potrebbe nemmeno 
asciugare le mie lacrime 
per evitare che l'inchiostro 
macchi le parole 
rendendole incomprensibili.
Infatti
da tempo
il foglio 
ha sostituito 
il fazzoletto.

mercoledì 6 marzo 2024

L'incrocura

Lo so.
Io dispongo liberamente del mio tempo.
A disporre del tuo 
sono sempre e solo gli altri.
Ma ormai non (si) con(tan)o più 
le volte in cui
ti ho raccomandato 
di prenderti cura di te.
E nemmeno voglio contarle.
Cio che voglio (rac)contare (a te)
è quanto avrei voluto regalarti
un viaggio dentro te.
Lo stesso che dentro me
sto facendo io.
E avrei voluto incrociarti
lungo questo nostro cammino parallelo
per confrontare le rispettive risposte
e (forse?) scoprirci diversamente affini.

martedì 5 marzo 2024

L'inganno della capanna

Quanto spazio occupa 
il mio spazio vitale?
Infinito.
Ma chi voglio ingannare?
Inganno sempre e solo me stessa.
Eppure
nom posso far a meno sognare 
con quella mappa
che non avrebbe mai dovuto 
avere fine.
Non manca nulla
in quel disegno.
Semplicemente 
la casa e il cuore trafitti
avrebbero dovuto
essere molto più immensi
fino a sovrastare 
gli altri soggetti.
E invece no.
In quel disegno
è tutto maledettamente 
troppo piccolo.
Ma come ho potuto
soccombere all'inganno
della felicità rinchiusa in una capanna?


lunedì 4 marzo 2024

Triangolo

Potete anche chiedere a qualcuno 
che vi conosce ben
quali sono le vostre tre principali caratteristiche emotive.
Qualcuno che vi conosce bene.
Quante sono le persone 
che mi conoscono nel profondo?
Il suono del campanello 
annuncia il tuo arrivo.
Chiudo il quaderno 
ma le domande 
mi seguono in soggiorno.
Non ho più dubbi.
Devo solo aspettare
il momento giusto.
O forse devo crearlo?
No, so già che non funzionerebbe.
Ma davvero ho dimenticato 
tutte le occasioni in cui 
ho provato a immaginare 
le nostre conversazioni 
per poi puntualmente accorgermi
che nulla
sarebbe andato
come avevo fantasticato?
E se ora
tu ti distraessi
e io facessi partire il messaggio vocale
con le domande (anche) per te?
No.
Molto meglio la mia viva voce.
Quella che non lascia traccia.
Quella che non pretende 
di essere riascoltata.
Alla fine
la tue risposte arrivano.
Quali sono?
Non risponderò.
Voglio che rimangano 
un triangolo.
Tra me, te e un quaderno 
che solo io aprirò.







domenica 3 marzo 2024

Permesso? Promesso!

Stasera 
mente e corpo sono troppo stanchi 
per inventare avvincenti fantasie.
Quanto al cuore 
sembra si sia preso 
una settimana di...
Vacanza?
Impossibile.
In vacanza si è felici.
Quanto alla felicità del (mio) cuore...
nutro seri dubbi.
Ferie?
Non ha mai smesso di compiere 
il suo dovere.
Permesso?
Sì, permesso mi sembra la parola giusta!
Il permesso 
di non avere sempre 
la risposta pronta
(e, naturalmente, corretta)
per risolvere le estenuanti contese
tra razionalità ed emotività.
Ma già da domani 
il cuore mi ha promesso 
di tornare pienamente operativo.
È consapevole infatti
che sarebbe piuttosto rischioso 
lasciare che anche domani 
la mente se la cavi da sola.
E poi
una settimana di permesso 
è davvero più che sufficiente.


sabato 2 marzo 2024

Cardin(al)i

Cosa puoi fare
per cambiare la tua situazione?
Ci sono domande
che ricorrono 
(tra noi)
(mentre qualcun altro si prende cura della mia anima).
Anche tu
sei questo qualcun'altro?
Spesso, ti confesso
mi piace pensarlo.
Ma altrettanto spesso
mi dico che no
non è possibile.
Sei troppo impegnato
a forzare i cardini di una porta
che non riesci ad aprire
ma che lo sappiamo entrambi 
ti porterebbe a esplorare
il nord
il sud
l'est 
l'ovest 
di una felicità 
che (ancora) non conosci.

https://amzn.eu/d/9fSD52p

venerdì 1 marzo 2024

Prigion(i)e(ra) a pagamento

Inadatta a vivere
in un Mondo che non ne vuole sapere
di darmi un posto nel Mondo
sono io che ho deciso
di rinchiudermi dietro le sbarre.
Il Mondo mi nega i contatti sociali?
E io grido scrivendo e leggendo
E arriverà un giorno in cui
avrò scritto e letto
talmente tanto
da non saper più che farne
di tutte queste pagine.
E allora
griderò a gran voce
che ho diritto
a ricevere un lauto compenso
per ciò che ho scritto
mentre il Mondo
non era disposto
a puntare su di me
nemmeno un misero centesimo.