lunedì 30 settembre 2019

Sull'orlo del precipizio

Per rafforzare i muscoli della schiena devo fare un un esercizio che consiste nello stare seduta in bilico (si fa per dire!) sul bordo del letto. Ed è proprio quel che sto sperimentando in questi giorni anche dal punto di vista emotivo. Infatti, devo confrontarmi con alcune situazioni che mi lasciano con il fiato leggermente sospeso. Forse, ciò che verrebbe più spontaneo fare in casi come questo sarebbe sforzarsi di pensare ad altro ed invece io avverto la necessità di esercitarmi a stare sull'orlo del precipizio, come a voler dimostrare a me stessa di avere dei muscoli emotivi abbastanza forti da poter stare anche dentro le difficoltà.

domenica 29 settembre 2019

Bussare alla porta

Alla vigilia di una settimana che si preannuncia emotivamente impegnativa, mi sorprendo a pensare con nostalgia ai tempi della scuola. Quando le ore scandite dal suono della campanella erano punteggiate da una miriade di nozioni da apprendere e collegare tra loro, per evitare di mandarle a memoria in modo sterile, il Mondo là fuori bussava alla porta dell'aula prima di entrare e l'attesa di ciò che avrebbe riservato il futuro era decisamente meno angosciante.

sabato 28 settembre 2019

Empatia ingestibile?

Dicono che saper entrare in sintonia con le altrui emozioni voglia dire essere empatici, una caratteristica che ho sempre apprezzato moltissimo. Da sempre però mi trovo a fare i conti con la mia incapacità di stare di fronte alla sofferenza degli altri senza sentirmi spaventosamente travolta da essa. Ecco che allora chi mi vive accanto spesso tende a nascondermi la sua sofferenza per non farmi preoccupare, ma è proprio allora che la mia paura prende il sopravvento; generando un circolo vizioso da cui non ho ancora trovato il modo di uscire... O forse dovrei semplicemente considerarlo una delle tante mie reazioni alle avversità della Vita?

venerdì 27 settembre 2019

Le tue labbra

Non puoi sapere l'ansia che provo quando penso al mio futuro. Non puoi saperlo perché non te ne posso parlare. Non te ne posso parlare perché significherebbe raccontarti di quel noi che ti ho sempre tenuto ben nascosto perché, dal tuo punto d'osservazione, la parola noi non significa certo io e te. Non dico che ti arrabbieresti, se ti raccontassi la mia storia, ma certo vedrei le tue labbra incresparsi in una smorfia di disappunto, mentre io voglio ricordarle mentre si aprono dapprima in un sorriso e poi nella tua risata che è uno dei doni più preziosi che tu mi abbia fatto.

giovedì 26 settembre 2019

Non so mai cosa aspettar(mi)

Non so mai cosa aspettarmi dalla Vita. Così mi capita abbastanza spesso avere persino timore di e essere fin troppo ottimista. La verità è che, per quasi tutta la mia vita, ho avuto paura delle possibili delusioni, ma soprattutto, di non avere sufficiente coraggio per affrontare le eventuali situazioni difficili. Ed è per questo motivo che, quasi ogni giorno, mi esercito ad immaginare possibili soluzioni ad ipotetici momenti complicati. Lo so, a qualcuno magari può sembrare un un atteggiamento che mi fa perdere di vista il lato positivo di ogni singolo giorno, ma vi garantisco che sarebbe per me molto peggio arrivare impreparata di fronte ai probabili imprevisti

mercoledì 25 settembre 2019

Elogio della sottigliezza

Mi si chiede: Esiste un rapporto tra l'ironia e la comicità (e se sì, quale sarebbe?). Credo proprio che Ironia e Comicità siano ottime Amiche, legate da una forte complicità. La miglior comicità, infatti, credo sia quella che, nutrendosi di una buona dose d'ironia, riesce a regalare un sorriso sottile, capace di durare anche a lungo nel tempo, sbaragliando la concorrenza di una risata spesso sguaiata che dura lo spazio di mezza battuta, senza lasciare alcuna traccia nella memoria di chi ascolta.

martedì 24 settembre 2019

Che fine ha fatto l'ironia?

Uno dei pregi che mi riconosco consiste sicuramente nella mia capacità di affrontare la vita con una massiccia dose d'ironia. La medesima di cui sono (erano?) intrisi i miei scritti. È vero che, da qualche tempo a questa parte, le mie parole non sono più così ironiche. Ma sarebbe anche inutile negare che ogni fase della Vita ha un suo stile. Ed è proprio questo il motivo per cui non posso dimenticare il disagio che provai quando una persona mi offrii uno spazio pubblico per esprimere liberamente la mia creatività, salvo poi impormi di mantenere il filone ironico che tanto le era piaciuto.

lunedì 23 settembre 2019

Tutto a posto, niente in ordine

Trattasi di espressione molto curiosa che mi ha indotto alla seguente riflessione: quando affermiamo che è tutto a posto, vogliamo sottintendere che il nostro benessere personale è dettato dal fatto che siamo circondati da un ordine che abbiamo scelto (e/o creato) noi stessi, che non sempre (per non dire quasi mai) coincide con un un un ordine che ci viene imposto dagli altri. Ed anche se ci sono momenti in cui, per ritrovare noi stessi, avvertiamo anche la necessità di fare ordine, per esempio, nella nostra stanza, resta il fatto che, anche in quella circostanza, dobbiamo sentirci liberi di decidere autonomamente quale ordine vogliamo dare specie agli oggetti che più ci rappresentano.

domenica 22 settembre 2019

L'ultimo messaggio

C'e stato un tempo in cui portavo sempre con me un blocco ed una penna, specie quando andavo ad ascoltare le parole degli altri. Ora quel blocco giace sulla mia scrivania, come se avessi voluto abbandonarlo. Ed in eeffetti è proprio ciò che ho fatto, se è vero come è vero che l'ultima volta che l'ho aperto è stato per scriverti un ultimo messaggio che ho voluto ripiegare su se stesso, per proteggere dagli sguardi del Mondo, che avvertivo come troppo indiscreti.

sabato 21 settembre 2019

Fino all"alba

Non ne ho mai sentito il desiderio prima d'ora, ma oggi mi sono sorpresa a pensare a quanto mi sarebbe piaciuto rimanere fuori fino all'alba, chiacchierando con le Amiche dei nostri amati libri. No, il mio desiderio non era tanto dettato dal fatto che oggi mi sono presa una pausa dal Festival dei Libri, quanto piuttosto dal fatto che, se fossi riuscita a realizzare il mio desiderio, avrebbe voluto dire che, finalmente, il mio corpo avrebbe smesso di limitarmi in modo così pesante.
Insomma, mi avrebbe fatto piacere fare mattino, come quando si partecipa ad un Carnevale, la festa un po' folle per antonomasia, in cui ci si prende anche (o forse, soprattutto), una pausa da se stessi...

venerdì 20 settembre 2019

Le strade del dono

Terza giornata a Pordenonelegge e mentre mi dedico alla scelta di un dono, penso a quanto mi piacerebbe lasciare un pensiero scritto in un libro che prenderà una strada a me sconosciuta. Sì, perché ogni volta che scriviamo pensieri, non sappiamo quali strade percorreranno, anche le volte in cui conosciamo di persona i destinatari...

giovedì 19 settembre 2019

Incontro ravvicinato con il passato

Seconda giornata a Pordenonelegge. Ho assistito ad un profondo ed interessante dialogo-dibattito tra due filosofe ed un economista antropologo. Ho risentito parole che mi hanno riportato ai miei anni più belli (quelli trascorsi a Trieste a studiare Filosofia, appunto), ma mi sono anche ritrovata incapace di confrontarmi con un testo filosofico, senza pensare di non doverlo studiare, anziché semplicemente leggerlo.

mercoledì 18 settembre 2019

La Penna Felice

Primo giorno a Pordenonelegge e mi trovo riflettere sul significato che abitualmente attribuisco all'espressione Penna Felice. Indica contemporaneamente, sia la persona che prova piacere (e quindi è felice, appunto) quando scrive, sia chi riesce a farlo in modo talmente coinvolgente, da far entrare il lettore nel suo mondo emotivo. Ma non solo: il fatto che ci sia qualcuno che crede nel talento di alcuni Autori, penso rappresenti una grande ricchezza per tutti.

martedì 17 settembre 2019

Semplicemente blu

Non è la prima volta che dedico un pensiero ad uno dei colori che amo di più e che, secondo alcune teorie, rappresenta la capacità di introspezione contro la grande necessità di pensare costantemente al domani, spesso perdendo di vista il presente. Mi sono ritrovata a pensare che solo la prima parte di questo ragionamento, mi rispecchia davvero, perché il mio desiderio di guardarmi dentro (che esprimo anche e soprattutto scrivendo), a volte fa a pugni con la mia voglia d'immaginare il futuro, anche per trovare una via di fuga dal dolore presente...

lunedì 16 settembre 2019

La camera oscura

Vi siete mai chiesti perché, dei momenti peggiori della nostra vita, non abbiamo alcuna fotografia? Perché non avremmo la forza necessaria ad entrare in una camera oscura per svilupparla e farci i conti, avendola costantemente davanti agli occhi. A questo punto è molto meglio farci avvolgere dall'oscurità, e lasciare che il sonno crei le ombre necessarie a farci elaborare i nostri momenti bui.

domenica 15 settembre 2019

Qui ed ora in un abbraccio

Abbracciami qui ed ora, perché solo mentre mi abbracci, riesco a vivere completamente nel presente. Altrimenti avverto sempre forte l'esigenza di guardare e programmare (con scarsi risultati, devo ammettere) il mio futuro. Che si tratti di un abbraccio per condividere un momento di pura gioia, o per attraversare un atroce dolore, solo il tuo abbraccio dà un nuovo senso al mio tempo...

sabato 14 settembre 2019

Dietro le quinte di un personaggio

Va bene, ho sempre sostenuto che leggere e scrivere siano grandi atti di libertà e certamente lo penso ancora. Tuttavia mi lasciano leggermente perplessa coloro i quali, di fronte ad un'autobiografia di una persona conosciuta, dicono di non volerla leggere perché tanto sanno già che è stata scritta al solo scopo di autocelebrarsi. La mia seppur breve esperienza di lettrice di autobiografie mi dice che, invece, le persone (anche le più famose) si mostrano per ciò che sono, mettendo nero su bianco anche i loro lati più complicati. In fondo, la scrittura serve proprio (anche) a questo: stare il più possibile vicini a noi stessi, prendendo le distanze...

venerdì 13 settembre 2019

Caso, Destino o...?

C'è chi lo chiama Caso, chi Destino e chi, come me, non sa quale nome poter dare alla possibilità di essere di nuovo autenticamente felice. Lo so, è presto per gioire; ed infatti mi sto limitando a raccontare che oggi mi sento leggermente più vicina alla serenità di un tempo. Sono consapevole del fatto che non sia merito mio, quanto piuttosto delle persone che hanno accolto con favore la mia scelta di mescolare, ancora una volta, le lacrime del dolore alle nostre risate analgesiche. Ma non è tutto: il fatto stesso di poterne scrivere qui ogni sera, mi aiuta a (man)tenere i piedi per terra.

giovedì 12 settembre 2019

Ho perso le parole...

...o forse non le ho mai avute. Eppure, dico sempre di sapermela cavare piuttosto bene con le parole. Ma oggi proprio non so quali parole usare, per esprimere i miei desideri. Non che io tema un rifiuto, quello l'ho già considerato, tra le possibilità. Piuttosto temo di dover spiegare le ragioni profonde di questo mio desiderio. E a chi mi dice che ormai tutto il Mondo intorno a me o sa, o ha intuito, rispondo che una cosa è intuire, tutt'altra è spingere a raccontare. Ed io preferisco che il Mondo immagini...

mercoledì 11 settembre 2019

Cambiamenti

Ci sei anche questa volta, con la tua allegria che non è affatto cambiata. Eppure dicono che, se vogliamo davvero il bene di una persona, non dovremmo augurarle di non cambiare, ma anzi dovremmo essere felici vedendola evolversi nel tempo. Ma credo che, per quanto ti riguarda, alla base dei tuoi cambiamenti più positivi ed importanti, ci sia proprio la tua capacità d'infondere coraggio, senza mai essere né scontato né banale e, soprattutto, senza imporre tempi e modi per affrontare i momenti difficili. Quindi, grazie mille per esserci sempre, soprattutto quando non sto in attesa di un tuo ritorno.

martedì 10 settembre 2019

Ho bisogno di te

Lo so che non si cercano gli Amici solo quando si ha bisogno di aiuto ma, più passano i giorni, e più mi rendo conto che ho bisogno di te. Del tuo modo di essere e fare mai superficiale ma anzi sempre rassicurante. Vorrei essere di nuovo curata da te, che mi conosci da relativamente poco, ma che è come se mi conoscessi da sempre. Cerco di sorridere il più possibile ripensando ai momenti in cui mi chiedevi se avessi dolori e io, sorridendo, ti dicevo che no, stavo benissimo. Ci sono stati momenti in cui temevo ti sentissi preso in giro ('perché vieni qui, se non stai male?'). Ma sono certa che avevi capito che, dietro alla mia assenza di dolore, c'eravate tu e la tua risata terapeutica e contagiosa.

lunedì 9 settembre 2019

I due volti della paura

Ho paura del male (e sfido chiunque a non averne), ma spesso ho anche paura del bene (e questo è decisamente più problematico). E già. Perché il bene che temo è quello più grande e per me più importante: l'amare senza riserve. Sì, perché l'Amore è così. Vuole tutto e se è meno di questo, non è Amore e quindi, non ne vale proprio la pena. Ne sono perfettamente consapevole, eppure cado sempre nello stesso errore. Ma scriverlo mi fa sentire meglio. Almeno, attraverso le parole, mi consente di non far(mi) inutili sconti.

domenica 8 settembre 2019

Voci

Loro non fanno domande. Chiedono solo di poter giocare. Non posso stare all'aperto con loro, il mio corpo non perdonerebbe questa mia imprudenza. Eppure mi scaldo al suono delle loro voci perché, anche se loro non fanno domande ed io non do loro delle risposte, sono grata al sottofondo creato dalle loro voci che, sono di gran lunga più rassicuranti dei monologhi a cui ho dovuto assistere negli ultimi giorni...

sabato 7 settembre 2019

Non sono io!

Quando conosco una persona nuova, le elenco prima i miei difetti, lascio a lei (o lui) scegliere se proseguire o meno la conoscenza e, nel caso decidesse che ne vale la pena, la (o lo) guido pian piano a scoprire anche i miei pregi. Ma c'è un aspetto del mio carattere che pochi scoprono (fortunatamente). Si tratta di quello che emerge quando le persone mi dicono (o fanno) qualcosa che non rispetta i miei sentimenti. In quelle occasioni emerge la parte peggiore di me, quella che vuole fuggire lontano e gridare al Mondo la propria rabbia, spesso facendo puntando il dito contro chi mi ha ferito, affinché tutti sappiano. No, non credo sia così facile farmi così tanto male. Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui è talmente palese che mi trovo sull'orlo dell'ansia e/o della paura, che (mi) fa davvero male, chi infierisce. A proteggermi, c'è comunque la consapevolezza che io non sono la persona rabbiosa che emerge in quei momenti. La mia essenza è un'altra. Determinata, ma certamente più mite.

venerdì 6 settembre 2019

Correre

Sono state molte le persone che, in questi ultimi anni, mi hanno insegnato la bellezza del significato di questa parola. Ma è soprattutto in questo periodo che essa mi aiuta a non correre troppo. È buffo, no? Proprio io con la mia sedia parlo di corsa... Eppure è così: so che non posso correre da te (se sei lontano, un motivo ci deve pur essere). Quindi io non posso correre, va da sé...

giovedì 5 settembre 2019

L'esposizione

Le sue parole suonano disordinate ed incoerenti come un'esplosione che vorrebbe lasciare dietro di sé solo cumuli caotici di macerie. Ma oggi ho capito, ancor più di ieri, che la sua incoerenza sarà la mia forza. Anch'io voglio superare questo momento difficile senza sottovalutare nulla, ma ho bisogno di farlo a modo mio: senza devastare tutte le mie certezze.

mercoledì 4 settembre 2019

Le parole della cura

A mano a mano che lei si addentra negli scenari più cupi per il mio futuro (come se già non ci facessi i conti da sola tutti i giorni), più mi sale la rabbia. Ed allora penso a te, alla tua risata antidolorifica; al fatto che vorrei tanto poterti raccontare di persona ciò che mi è capitato oggi; sicuramente troveremmo insieme il modo di sdrammatizzare, come abbiamo sempre fatto. Il tutto, mentre ti prendi davvero cura di me; del mio Corpo, così come della mia Anima. E poco importa se non sei un medico, perché hai fatto tue le parole della cura, più di quanto non abbiano fatto molti camici bianchi (ma per fortuna, non tutti) tra quelli che ho incontrato nella mia vita relativamente breve.

martedì 3 settembre 2019

Cura condivisa

Mentre parlo con lei, mi risuonano le parole della Medicina Narrativa, disciplina che, tra l'altro, invita pazienti e medici a condividere il più possibile il percorso di cura, per esempio attraverso un dialogo aperto e schietto. Così, quando lei mi illustra ciò che abbiamo ancora a disposizione contro il mio dolore, inevitabilmente mi torni in mente tu, che non sei solo un Maestro d'Acqua Ma, subito dopo, il mio cuore mi rimprovera perché non vuole dare per scontato un tuo ritorno. Devo pur mettere in conto anche la possibilità che tu non possa (o non voglia?) più occuparti di me...

lunedì 2 settembre 2019

La spunta blu

Non sono affatto vittima della Sindrome della Spunta blu. Almeno così definisco quella tendenza, spesso compulsiva a controllare, se i nostri Amici hanno perlomeno letto i nostri messaggi Whatsapp.
Infatti, sono profondamente convinta che un'amicizia sia tanto più vera, quanto più lascia reciprocamente liberi. Tuttavia, devo confessare che il fatto di non aver ricevuto notizie in questi ultimi giorni, mi ha fatto temere per la salute e la serenità di alcune persone a cui mi sento particolarmente legata. E non la si chiami limitazione della libertà altrui, quanto piuttosto sacrosanto timore di non alimentare adeguatamente le più importanti relazioni interpersonali.
Perché, qualsiasi forma d'amore si sa, è costituita anche da una piccola parte di rischio. E il rischio ha due facce: ci attira perché ci permette di metterci in gioco ma, allo stesso tempo, ci chiede di fare i conti con la nostra paura di perdere.

domenica 1 settembre 2019

Ansia dilagante

Dilagante è l'aggettivo più appropriato per descrivere l'ansia che ha caratterizzato questa giornata. È stato un sentimento così pervasivo da meritarsi, appunto, il participio presente. Non era legata ad una specifica situazione, ma piuttosto al pensiero di un futuro che spesso mi appare incerto, specie dal punto di vista personale. Ed è proprio per questo motivo che la mia mente è corsa al periodo in cui soffrivo di attacchi di panico... Potrà sembrare paradossale ma in loro compagnia ero più tranquilla perché, in cuor mio sapevo che, una volta conclusa la circostanza che aveva scatenato l'attacco di panico, potevo concedermi un sospiro di sollievo. Con l'ansia no. È come se essa mi sorprendesse alle spalle. Lo so, ci vuole tempo e, soprattutto, pazienza prima che arrivi il giorno in cui, io e lei potremmo finalmente combattere ad armi pari.