domenica 31 maggio 2015

Ancora fuori dal coro

Sono stata fuori dal coro sin da adolescente e, per certi versi, lo sono anche  tutt'oggi.
Per quanto riguarda le ragioni di questa mia posizione, credo che siano fondamentalmente simili ora come allora
In entrambi i casi si trattava di cercare un modo per stare in un Mondo in cui mi sentivo estranea.
Così a scuola mi buttavo con particolare entusiasmo nello studio, per non sentire il peso della carrozzina che, già all'epoca, rischiava di farmi sentire un pesce alla deriva.
Ora invece, sto cercando un posto nel Mondo che, per quanto possa sembrare eccessivamente defilato e marginale, è un luogo che sento particolarmente mio.
Un luogo dove poter coltivare le mie passioni.
Un luogo di pace.
Un luogo privo di quel senso d'inadeguatezza che troppo spesso respiro nel Mondo.

sabato 30 maggio 2015

I sottotitoli

 Perché confondo le parole di chi, anche solo per poco tempo, ha voluto guardare un po' più da vicino la mia vita di Sirenetta?
Perché ho chiamato tutto questo storia d'amore, mentre lui non ha mai avuto alcuna intenzione di dirmi“Ti amo”?
E poi, come se tutto ciò non bastasse, l'ho cacciato dalla mia vita perché non ho voluto ammettere a me stessa che nulla di grave sarebbe accaduto tra noi, se solo avessi prestato attenzione ai sottotitoli delle sue parole.

venerdì 29 maggio 2015

Aggrappata al mio scoglio

Ci sono giorni in cui vivo decisamente aggrappata ad uno scoglio.
Sono quelle giornate di mare tempestoso e lacrime irrefrenabili, durante i quali, sbattuta di qua e di là dai flutti aggressivi, fatico non poco a tornare a sedermi tranquilla sul mio scoglio.
In questa lotta con le onde, getto uno sguardo stremato e distratto verso l'orizzonte più lontano, ed ecco che una luce, dapprima pallida, poi progressivamente sempre più forte, accarezza i miei occhi, ma senza mai aggredirli.
A poco a poco comprendo che sei tu che, pur potendomi scrutare solo da lontano, sei tornato, anche solo per salutarmi e sapere come sto...

giovedì 28 maggio 2015

Il Testimone Invadente

Sulla Terraferma sono molti gli Uomini e le Donne che conoscono ciò che ci lega(va?), ma si tratta pur sempre ci persone che fanno parte della ristretta cerchia (ma non per questo meno preziosa, anzi) dei miei affetti più cari.
Il resto del Mondo invece, non sa praticamente nulla di noi.
Eppure, proprio esso è stato testimone del nostro inizio. Fu un testimone dapprima muto, ma che poi s'è fatto improvvisamente invadente senza motivo.
Con mio sommo stupore, al Mondo questa volta non interessava il fatto che io sia una Sirenetta e tu un Uomo; se l'ingerenza fosse stata di tale genere saremmo almeno stati preparati e avremmo saputo come difenderci.
L'obiettivo del Testimone Invadente pare sia quello di distruggere quell'ombroso e tranquillo chiostro dove mi portasti la prima volta e dove, ne sono sicura, se tornassi ora risentirei l'eco della nostra conversazione tranquilla eppure palpitante d'emozioni a me fino a quel momento sconosciute; eco destinata ad essere zittita dall'arido soliloquio degli Uomini che occupano il Mondo.

mercoledì 27 maggio 2015

Educare il cuore

Ci sentiamo solo con degli sms ma ciò che mi scrivi mi colpisce ancora una volta.
So perfettamente che non posso più attendermi nulla da te e, questa volta, l'ha capito anche il mio cuore e non solo il mio cervello.
Pur essendo estremamente sicura di questo, spesso mi lascio travolgere dal terrore del Mondo che teme io sia ancora troppo fragile per non ricadere nella rete del mio sentimento puramente immaginato per te.
Ma questa paura "mondiale" mi aiuta a frenare gli entusiasmi e a stare ancorata al mio scoglio.
Solo vedendomi qui il Mondo non si spaventerà se ti vedrà tornare.
Da ultimo, sappi che io non t'aspetto. Il mio cuore, che si sta sforzando di educarsi, me lo vieta,


martedì 26 maggio 2015

E se ci tira pacco?

"Ehi, sono a pezzi! Dimmi tu esattamente cosa devo fare! Non ce la faccio più!
Ok, se lo dite ad un medico, la risposta sarà quella di un sarto (no, non sto delirando, è che di questo argomento, ho già parlato in mio racconto autobiografico. 
Il problema sorge invece quando ci rivolgiamo ad un'amica (o amico). Da lei (o lui) ci aspettiamo, di solito risposte immediate, perché caspita: ci conosce benissimo, è persona schietta e diretta, perché mai dovrebbe tirarci pacco proprio adesso? Non è possibile...
Eppure ce lo tira eccome. O almeno a noi i suoi silenzi di fronte alle nostre lamentele, sembrano solo grossi pacchi.
In realtà, questa mancanza di parole, sono il più bel pacco regalo che lei (o lui) possa porgerci (mai infatti si azzarderebbe a tirarcelo perché ci conosce così bene, da sapere pure che non abbiamo assolutamente una presa degna di un portiere..
Il suo silenzio è una meravigliosa pagina vuota su cui attende pazientemente che noi scriviamo la nostra storia;quanta più fatica facciamo una fatica facciamo, non sapendo da dove iniziare, maggiore sarà il bisogno di raccontare...
Insomma, care le mie Sirenette, è tempo di decidersi.  Non vogliamo che il Mondo ci esorti a cantare (cfr. Canta che ti passa?), non vogliamo che il Mondo stia zitto. Ma allora, che cosa vogliamo?

lunedì 25 maggio 2015

Il frangiflutti

Ormai è chiaro. Ho bisogno d'aria, ma nel mio tentativo di fuga da quel luogo pesantemente saturo delle sue saccenti e pedanti parole, il libro mi cade a terra ed è proprio lui (ironia della sorte) a raccoglierlo e a restituirmelo.
Pur apprezzandolo, tale gesto non mi è sufficiente a scacciare la forte insofferenza che provo nei suoi confronti. Dovrò stare ancora del tempo in sua (ma, per fortuna, non solo sua) compagnia; non è ancora giunta l'ora di tornare al mio scoglio. Così cerco di trovare pace il più lontano possibile.
E pensare che credevo di aver infilato quel libro solo per caso, nella mia borsa; ripensandoci però, è come se qualcuno mi avesse guidato la mano, sapendo in anticipo che avrei avuto bisogno di un efficacie frangiflutti per non farmi travolgere dalla sua petulanza o, per meglio dire, affinché il mio gran fastidio, non si esprimesse in moti di rabbia.
Inoltre, mi piace pensare che quella mano amica sia la tua.
Tu, la cui voce invece ascolterei all'infinito senza permettere a nessuno e a niente (nemmeno ad un libro) di frapporsi (separarci?)
Tu, che anche quando parli della la tua vita, non lo fai prevaricando la voce dell'altro, ma lo fai accanto alla voce del tuo interlocutore,
Tu, che ahimè hai qualcosa in comune con la persona di cui ho parlato finora...per fortuna questo qualcosa è solo il nome...

domenica 24 maggio 2015

Va tutto bene

Il trucco se n'è andato dal mio viso, anche se ieri l'avevo così tanto apprezzato. Specie per l'affetto che provo per la truccatrice...
Il profumo è quasi svanito dalla mia pelle...
E al mio cuore sembra che tu non manchi poi così tanto...

sabato 23 maggio 2015

Trucchi & Profumi

Una giornata particolare esige un'insolita presentazione di se stesse.
Via libera allora persino a ciò che mai avrei pensato di poter usare: un delicato trucco agli occhi, accompagnato da un leggero velo di fondotinta...Il tutto magistralmente applicato da una giovane Donna che, per la sua competenza, potrebbe certamente fare la truccatrice professionista.
Il risultato del suo eccellente lavoro è stupefacente anche su un viso come il mio, notoriamente refrattario a trucchi e creme.
Almeno per un giorno, mi sentirò un po' più Donna e un po' meno Srenetta; peccato solo per il fatto che questa trasformazione sia visibile solo nella mia esteriorità.
Sì, perché dentro di me, oggi, mi sento ancor più Sirenetta del solito, se possibile.
Oggi infatti si celebra la grande Festa dell'Amore. No, non è San Valentino.
La giornata sarà interamente dedicata a due giovani innamorati che hanno deciso di gridarsi l'un l'altro e gridare al Mondo il loro Sì per sempre!
In questa occasione sento forte dentro me l'obbligo morale di essere felice per loro, nonché di esprimere tutta la mia gratitudine per la vicinanza che, la sposa e la sua famiglia, mi hanno dimostrato sempre, ed in modo particolare in questi ultimi anni.
Fin qui i motivi che mi proibiscono di lamentarmi, come ormai faccio decisamente troppo spesso, per la mancanza di un Uomo nella mia vita.
Nonostante i miei sforzi per tener fede a questo nobile proposito, non riesco a non notare la mia solitudine sentimentale, in mezzo a tutte quelle Donne amate dai loro Uomini.
E così, sotto i colpi di lacrime trattenute a stento, il mio trucco cola in una brutta maschera e, a rendermi almeno un po' sicura di me stessa, resta solo la traccia di profumo che ho indossato prima che la festa iniziasse.

venerdì 22 maggio 2015

Matrimonio al contrario

  1. Acconciatura Avete i capelli corti e le pettinature elaborate sono solo un sogno irraggiungibile? Che ne dite di un fiore tra i capelli, magari richiamandovi al vostro profumato bouquet: oppure un semplice fermaglio a forma di stella marina?
  2. Abito Che ne pensate di proporre ad un'abilissima sarta di confezionare un vestito formato da un corpetto bianco ed una gonna fasciante che termini con una decorazione particolare che faccia pensare ad una coda di Sirena, il tutto decorato con una cascata di lucenti perline color acquamarina? 
  3. Fedi Che ne dite di una fedina in vetro che riprenda le sfumature dell'abito?
  4. Bomboniere Volete regalare ai vostri invitati qualcosa che lasci davvero una traccia di voi? Perché non pensare ai dei libri? Non conoscete i gusti letterari di tutti i vostri invitati? Temete che qualcuno di loro possa non gradire, perché non è amante della lettura quanto lo siete voi?  Nel primo caso, suggerisco un vivace scambio di libri tra convitati a caccia di quello che fa al caso di ognuno di loro. Per risolvere il secondo problema, potreste suggerire di regalare, a loro volta, i libri avuti in regalo.
  5. Menù questa forse sarà la parte meno originale (ma per questo anche la più veloce da organizzare). Il pesce sarà perfettamente in tema ma, a richiesta, dovrete prevedere anche portate di carne vegetariane e vegane.
  6. Luna di miele Volete puntare su un viaggio privo di difficoltà logistiche e ad una meta che parli al vostro cuore di Sirenette? Salpate in crociera per la Danimarca. Arriverete al porto d'imbarco con un comodissimo aereo (altro che treni privi di pedane o bloccate dalla mancata manutenzione...); godrete di spazi navali ampi e comodi; e poi, ultimo ma non meno importante, poserete accanto alla vostra Sorella Monumentale che domina Copenhagen.
  7. Annuncio Non vi sembra che, a questo punto, manchi un piccolissimo dettaglio? Manca...lo sposo! Niente paura! Non vi resta che scrivere un breve annuncio che potrebbe essere così concepito:
Sirenetta (ma pur sempre avvenente), amante dei viaggi comodi, patita di scrittura e lettura, cerca Eric scopo relazione sentimentale con annessa promessa d'amore eterno (da mantenere, ovviamente). Astenersi se non si rispettano i suddetti requisiti fondamentali. Grazie!

giovedì 21 maggio 2015

La lingua straniera

Noi Sirenette siamo così diverse eppure così uguali alle Donne...
Poiché sulle diversità ho già speso (forse) fin troppe parole, questa volta racconterò ciò che ci unisce.
Ad esempio il fatto che parliamo la stessa lingua, anche se a volte, e qui torniamo nel campo delle diversità, dando alle stesse parole, significati diversi.
A questo punto, direte voi, il dialogo tra Donne e Sirenette potrebbe essere fatalmente compromesso ma, vi garantisco, che così non è:
Il motivo è presto detto: proprio in virtù del nostro vivere adagiate ad uno scoglio, sentiamo in maniera diversa la necessità dì comunicare, il più efficacemente possibile, con la Terraferma.
Per raggiungere tale obiettivo, a volte, tariamo la nostra lingua, come se dovessimo parlare con una persona straniera.
Concretamente, ciò significa usare frasi brevi e concise. 
Solo agendo in questo modo, noi crediamo, saremmo in grado di stabilire almeno un inizio di dialogo, con gli Abitanti della Terraferma.
Starà poi a ciascuno di loro, in piena libertà, decidere se raggiungerci e ascoltare la mia voce da vicino, oppure sentirne l'eco in lontananza.

mercoledì 20 maggio 2015

Le vivaiste

Lo sapevate che a noi Sirenette piace cimentarci anche nel vivaismo?
Lo facciamo cercando il più possibile di non sprecare neppure un'occasione per dimostrare, a chi sceglie di starci vicino, quanto sia importante per noi.
Se non lo facessimo, significherebbe dare pericolosamente per scontata la loro presenza.
Certo, la riconoscenza non può essere solo questione di parole; ad un certo punto bisogna passare all'azione; per quanto non sia possibile farlo subito.
Essa ha, prima di tutto, bisogno di silenzi e gesti, perché solo quelli, s'imprimeranno nella memoria dell'alta persona.
Solo in un secondo tempo la riconoscenza potrà passare anche attraverso gli oggetti che decidiamo di regalare a queste persone, ma dovranno comunque parlare del nostro rapporto, altrimenti non serviranno a mantenere in vita l'Albero della Riconoscenza.

martedì 19 maggio 2015

Calma piatta

Ci sono giorni in cui non mi vengono a trovare né pensieri positivi, né riflessioni negative sulla mia esistenza.
Sono giorni in cui mi godo appieno questo stato di calma piatta, in attesa del mare di domani, che non so ancora quale aspetto avrà.

lunedì 18 maggio 2015

La Zittella Zuccherata

Diciamoci la verità: se zittellaggine dev'essere, almeno che lo sia con dolce dignità e non con acida ripicca!
A garantire che, in linea di massima sarà così, ci sono quei salutari strati di zucchero che, col tempo, si sono depositati nella mia anima sotto forma di mega abbagli del faro sentimentale.
L'accecamento cominciò molto precocemente, devo ammettere:..
In principio fu un giovane che aveva fatto una scelta di vita solitaria, talmente solitaria che non ebbe nemmeno il coraggio di alimentare un 'innocua amicizia a distanza.
Poi, non contento, il mio cuore si avventò sul mio migliore amico e, in quel caso, arrivai in leggero ritardo rispetto alla fortunata Donna che, qualche anno dopo, lo raggiunse all'altare.
Infine, quando mi stavo illudendo che il faro del mio cuore mi stesse indicando la giusta rotta, scambiai un'amicizia estiva per Eterno Amore.
A volte la ferita brucia ancore ma, nei giorni in cui essa si chiude almeno un po', m'impegno al massimo delle mie possibilità per diventare una quasi perfetta Zittella Zuccherata!

sabato 16 maggio 2015

Autoironia partecipativa

Cosa accade se una Sirenetta viene invitata ad una frizzante serata in pizzeria che è soprattutto una cena sostitutiva di un addio al nubilato?
Lei ha sempre gradito le serate tutte al femminile e, questa sera, non c'è nessun motivo per pensare che tutto andrà alla grande...
E non importa il fatto che sono l'unica Donna single.
Devo smetterla di definirmi Sirenetta Single tanto ormai, da tempo ho capito che non è sempre detto che le due parole viaggino in tandem.
Quindi mi sono fatta furba e, per godermi la serata come merita, uso l'autoironia come mezzo per lasciarmi trascinare dalle chiacchiere che, anche se hanno per protagoniste le metà femminili, non possono prescindere, anche nei frizzanti dialoghi, dalle loro dolci metà maschili.

venerdì 15 maggio 2015

La Logica del Sommozzatore

Davvero non credevo che sulla Terra Ferma imperasse la Logica del Sommozzatore ma, da un po' di tempo a questa parte, ho dovuto rivedere le mie convinzioni.
Ma andiamo con ordine: questo modo di agire prende le mosse da una visione della realtà appiattita su un unico modello. Ovvero la vita degli Abitanti degli Abissi, quegli Uomini e Donne cui il destino li ha condannati a giacere nel fondo del mare.
Per tentare di rendere il meno drammatica possibile la vita di queste persone, esiste una squadra di sommozzatori che ogni giorno li raggiunge e cerca di prestare loro assistenza.
Sono ben consapevole del fatto che, come spesso ripetono due mie carissime amiche, non è corretto stilare una classifica della sofferenza. Tuttavia credo che commetterei una grave ingiustizia, se non riconoscessi che la mia situazione, per quanto complicata, è pur sempre migliore di quella degli Abitanti degli Abissi, fosse anche per il semplice fatto che io posso godere la vista della luce solare.
Un altro aspetto a cui ritengo il Mondo dovrebbe prestare maggiore attenzione è la necessità di incrementare l'organico dei sommozzatori in considerazione dell'aumento demografico che purtroppo si registra fra gli Abitanti degli Abissi.
Detto questo però sorge un problema che coinvolge, seppur indirettamente, anche noi Sirenette.
Sempre più spesso infatti capita che le nostre richieste d'assistenza non vengano soddisfatte perché eccessivamente inferiori (soprattutto in termini di ore) rispetto a quelle degli Abitanti degli Abissi.
Giustizia sociale vorrebbe invece che il Mondo creasse delle corsie assistenziali parallele, nel quale ad ogni Uomo e Donna venisse offerto il sostegno di cui ha bisogno, indipendentemente dai servizi offerti ai vicini di corsia.





mercoledì 13 maggio 2015

Un castello tutto mio

Mai come quest'anno sento la vicinanza di quella stagione che, fino a due anni fa, odiavo con tutta me stessa perché il mare di fronte a me e la spiaggia alle mie spalle si riempiva di umanità indifferente al mio insopportabile immobilismo.
La scorsa estate invece ha rappresentato un tempo in cui il duro scoglio su cui sono adagiata si è sgretolato sotto i dolci colpi della tua presenza quasi costante accanto a me.
Con il passare dei giorni, cresce anche il mio affanno alla ricerca di strane conchiglie e pietruzze dagli scintillanti colori con cui decorare il mio castello di sabbia.
Mai come quest'anno sento l'esigenza d'impegnarmi giorno dopo giorno nel progettare nei minimi dettagli e poi costruire un castello tutto mio dove far abitare ciò che mi rende davvero felice.
Ho il dovere di ricercare una ragione per cui valga la pena di vivere anche quest'estate, anche se questa non puoi essere tu.

martedì 12 maggio 2015

Canta, ti prego!

Ho vissuto l'emozione di ascoltare un sottile intreccio di vite in versi, una rete che lasciava liberi gli scrittori e gli ascoltatori di esprimersi.
Quella libertà che lui esprime con gioia e serenità perché dentro sé non cela quel grumo di dolore che invece imprigiona te e che, nonostante la tua buona volontà, non riesce a lasciarti libero.
Vorrei che tu cantassi anche la tua sofferenza perché non meriti di tenerti tutto dentro.























lunedì 11 maggio 2015

Copione di matrimonio

Ho provato una forte emozione quando ho preso tra le mie mani quel copione di matrimonio.
Mi sono presa del tempo per leggerlo dall'inizio alla fine, riflettendo sul significato di ogni singola parte di esso.
Mentre scorrevo le sue pagine, non ho potuto fare a meno d'immaginare gli sposi immersi nella recita di questo copione che segna una vera e propria rivoluzione nella loro esistenza.
Attenzione però: la recita di un copione di matrimonio è diversa da quella di tutti gli altri copioni! 
Non si tratta, infatti,di pronunciare meccanicamente una serie di battute, ma bensì di sentire che quel copione, scritto è vero per molti matrimoni, in quel momento rappresenta l'irripetibile storia di quella coppia di sposi e di nessun altra.

domenica 10 maggio 2015

In placide acque

"Hai trovato un lavoro?"
"Normale no? Di questi tempi, poi.."
"Forse, per voi Sirenette, è ancora più difficile trovarne uno."
"Eh, già.."

In genere, la conversazione finisce qui. Nessuna domanda invece sul mio ruolo privato che, è vero, spesso non hanno.
Senza contare poi, che domande simili sarebbero alquanto irriverenti perché, diciamo la verità, saranno pure fatti loro se ancora non hanno trovato l'amore...e poi, a molte di loro, magari neppure interessa, come del resto, capita a molte Donne. Eppure, in quel caso, mica la gente sta lì a chiedersi il perché..O no?
Nì, perché, a questo punto, un'altra domanda urge risposta:
"Perché, quando parlate con una Sirenetta, non affrontate mai l'argomento vita privata?"
"Pensate forse che, se ci rivolgeste qualche domanda in merito, rischieremmo di affogare nell'Oceano del nostro Sconforto?"
"Beh, state tranquilli...Vi garantisco che anche il vostro silenzio sulla questione non ci fa nuotare in placide acque!"

PAROLA DI SIRENETTA

sabato 9 maggio 2015

Geografia di un rapporto

Fino a poco tempo fa, avevo la presunzione di sapere perfettamente quali fossero i confini di un rapporto ma, dopo la scorsa estate, anche questa certezza (evidentemente falsa) si è sgretolata,
Ma non devi avertene a male, non ti sto criticando, caro amico mio! 
Anche questo è uno dei tanti doni che ho trattenuto accanto a me, prima di cacciarti via e, se proprio devo essere sincera, l'unico rammarico che provo, è l'aver colto troppo tardi, la sua preziosità.
Quando siamo coinvolti in una relazione prestiamo molta più attenzione alla sua storia piuttosto che all'aspetto geografico di essa.
Invece quest'ultimo, si rivela fondamentale nel momento in cui la relazione naufraga e/o assume contorni diversi; ed è proprio a quel punto che dobbiamo guardare ai suoi confini.
Se essi diventano invalicabili, significa che la relazione non è più piacevole per entrambe le persone coinvolte, ed è così che, a lungo andare, non lo sarà per nessuna.

venerdì 8 maggio 2015

Dietro il velo

Mi fa molto piacere notare come, molte amiche di Facebook, alcune anche più giovani di me ma non tutte, usino i social network per descrivere, con rispettosa allegria e spensieratezza, i moti dei loro cuori.
Insomma, tutto il contrario di ciò che faccio io che, quando scrivo sui social, tendo sempre a celare il vero significato delle parole dietro il velo della metafora (di cui, quello che dà il titolo a questo blog è la più grande).
Tuttavia penso spesso con curiosità a quali sarebbero le reazioni dei miei lettori, se anch'io squarciassi quel velo, diventando socialspensierata...
















































mercoledì 6 maggio 2015

Contro gli scogli

Ci sono scogli contro cui sbattiamo perché vogliamo per forza a vedere una realtà che non c'è, ma che vorremmo che ci fosse ed è per questo che ci ostiniamo a seguire la nostra rotta, senza prestare attenzione a chi c'invita ad essere più caute.
Il problema è che poi, quando cozziamo duramente, le ferite ed i lividi sono insopportabili e ci lasciano senza fiato ad annaspare negli abissi. Allora sono solo pianti inconsolabili, grida d'aiuto e, soprattutto, accuse feroci.
Di fronte a tutto questo poi, chi ci ama incondizionatamente perché ci ha visto nascere e ci ha cresciuto, non riesce ad apostrofarci con un 'te l'avevo detto' e, del resto, se lo facesse, ci considereremmo vittime della sua insensibilità.
Per tale motivo, non le resta che raccogliere le nostre lacrime e disinfettare le ferite sanguinanti.
Alla fine di tutto questo strazio poi, corrono a coprire gli scogli che ci hanno fatto male restando nel timore che potremmo imboccare nuovamente questa folle rotta. 
E a nulla valgono le nostre promesse sul fatto che sì, forse seguiremo ancora quella rotta stando più attente, perché ora abbiamo capito i nostri errori.
Troppo comodo dirlo ora, dopo tutto il casino che abbiamo fatto.
E pensarci prima, no?
E leccarci le ferite da sole, senza fare tanti piagnistei, pareva brutto?

martedì 5 maggio 2015

Rabbia ragionata

Sono questi giorni in cui la mia rabbia mi sembra particolarmente fuori posto eppure non riesco ad ingoiarla né tanto meno ad ignorarla.
In qualche modo, essa deve uscire da me, ma la prego di farlo nel modo più indolore possibile.
Per questo motivo, mi sforzo di dare voce solamente alla parte ragionata di essa: concretamente, ciò significa motivare la rabbia con fatti circostanziati e precisi, magari usando le stesse parole di coloro che ci stanno ferendo.
Solo agendo in tal modo, credo sia possibile dar vita ad una rabbia che non ci resti dentro come un macigno e, soprattutto, che possa indurre una riflessione realmente costruttiva senza reciproche aggressioni sterili.

lunedì 4 maggio 2015

Un porto sicuro

Sappiamo tutti che la rabbia trattenuta per lungo tempo è, non solo nociva per la persona che la vive, ma spesso lo è anche per chi le sta intorno.
Infatti, esiste il rischio concreto che tutto il rancore che cerca, a fatica, di nascondere dentro di sé, si trasformi in impulsi aggressivi se non propri incontrollabili e devastanti, quanto meno complicati da governare.
Esistono però anche situazioni in cui, nonostante tutti questi rischi, non è proprio possibile mostrare all'esterno le ferite della propria anima perché, se agissimo in tal modo, rischieremmo di mettere a repentaglio alcuni legami che è bene non spezzare mai.
Cosa fare allora in questi casi?
Credo sia meglio fuggire il lontano possibile da chi (o da ciò) che suscita in noi così tanta rabbia e raggiungere un porto sicuro dove poter medicare le proprie ferite in attesa del giorno in cui non sanguineranno più.

domenica 3 maggio 2015

La valigia di Sepùlveda

Si avvicina l'estate e, con essa, si fa più forte in me il desiderio di lasciare, almeno per un po' il mio scoglio e partire per un viaggio che mi faccia riassaporare poi il piacere di respirare nuovamente l'aria di mare.
Credo infatti che per godere appieno la gioia della propria casa, sia necessario, a volte, andarsene.
Anche sul bagaglio da portare con me, ho le idee molto chiare: porterò la valigia di Sepùlveda, una valigia piena di libri per non interrompere il viaggio della fantasia, neppure in vacanza.
Ma perché proprio Sepùlveda?
Perché, cosi come il corpo ha bisogno di esplorare luoghi mai visti prima, così anche la mente ha diritto alla scoperta di nuovi paesaggi...di carta.

sabato 2 maggio 2015

Sirenette & Scorpioni in un Acquario

Non sono solita seguire gli Oroscopi, ma oggi una frase, riferita allo Scorpione, mi ha colpito: 
"Oggi in amore sarete piuttosto confusi. Non vi sarà del tutto chiaro se un rapporto nato come pura amicizia, si stia trasformando in qualcosa di più o se, al contrario, è solo una vostra impressione."
Più tagliato su di me di così...si muore!
Questa previsione astrologica mi ha completamente distratto e così, quando lo speaker radiofonico è giunto al sui segno, non capito quali fossero i presagi odierni...
In ogni caso, credo nulla che facesse riferimento ad un ritorno di qualcuno nella vita degli Acquari...
Non so se gli Scorpioni si sentano a lori agio in un Acquario, ma vi garantisco che, tra Sirenette ed Acquari, tutto potrebbe andare a gonfie vele..




venerdì 1 maggio 2015

Dietro le quinte

Ciò che più mi ha colpita della cerimonia d'apertura di Expo è la creatività con cui, i vari Paesi partecipanti, hanno interpretato lo slogan della manifestazione: "Nutrire il pianeta, energia per la vita".
Dietro a queste varie suggestioni c'è, senza ombra di dubbio un racconto scritto che fa da trama coerente agli allestimenti dei vari padiglioni. 
Mi sarebbe piaciuto che anche questo sottofondo d'inchiostro venisse mostrato, nel corso della cerimonia. Mentre invece sono state le strutture architettoniche, a rubare il centro della scena.
Credo che la mia delusione nel vedere questo, sia stata dettata dal fatto che, anche il mio essere Sirenetta, ha da sempre reso difficile il mio rapporto con le arti figurative.
Ma ciò non mi pesa affatto, abituata come sono a volgere la mia appassionata attenzione, ai copioni degli spettacoli, piuttosto che alle loro scenografie.