sabato 31 ottobre 2020

(Non) è ii tempo delle scuse

Fatico ad organizzare il mio tempo, me ne lamentano spesso, specie in questo periodo.
Allora mi si potrebbe dire: lascia andare gli impegni che non puoi portare a termine, è tanto semplice!
No, non lo è affatto.
Infatti le incombenze che mi sembra di non poter assolvere, lungi dall'essere (pesanti) doveri, sono soprattutto azioni che mi fanno stare bene, che danno un senso alle mie giornate e che dovrei eseguire con particolare precisione.
Ed invece, nel vano tentativo di recuperare tempo, mi invento tutte le varianti possibili ed immaginabili ma, così facendo ho sempre la sensazione di perdere qualcosa che non sono sicura di poter recuperare.
E questo perché, purtroppo, per domani avrò pronta l'ennesima scusa.

venerdì 30 ottobre 2020

Rincorrendo una foto

Non so nemmeno godermi il momento presente.
Infatti, il giorno dopo mi coglie una strana paura di perdere la tua pianta.
E così chiedo a tutti d'immortalare i suoi fiori, affinché il tempo non li porti via definitivamente.
Non dal mio cuore, naturalmente, ma dalla mia vista.
Ma poiché viviamo in un'epoca in cui non ci è consentito nemmeno stringere a noi una foto perché tutto deve stare sul palmo virtuale di una mano, so già che la mia (rin)corsa sarà irrimediabilmente destinata a fallire.

giovedì 29 ottobre 2020

Mi racconti con un fiore

Arrivi come sempre portando la tua luce.
Ma oggi, ad accompagnarti c'è anche un commovente fiore.
Da te proprio non me l'aspettavo ed è proprio questo che mi emoziona in modo speciale.
Non posso dirti che questo sia il mio fiore preferito,
Esattamente come da tempo mi capita di pensare che non ci sia più da tempo un mio scrittore preferito, ma ogni Autore lo diventa quando mi trovo un libro tra le mani, pensando a che cosa voglia dirmi in quel preciso momento.
E tu hai fatto la stessa cosa con questo nostro fiore.
Mi hai raccontato la sua storia e perché l'hai scelto per me.
L'hai cercata addirittura tra i miti dell'Oriente....
Solo tu sei capace di stare così vicino alle persone, andando così lontano...

mercoledì 28 ottobre 2020

La vigilia

Anche se è molto tardi, ho lasciato aperta una finestra sul Mondo in attesa di avere tue notizie.
Lo so, per te non è cambiato nulla.
Nella tua agenda, in corrispondenza della data di domani, c'è un orario e accanto hai scritto il mio nome.
Ciò mi deve bastare ed avanzare.
Ma mi hai abituata fin troppo bene ai tuoi messaggi anche solo per ribadire che ci sarai.
Ma stasera si sta facendo decisamente (troppo) tardi e, anche se qualche minuto fa avevo pure sperato che fossi tu, poi ho dovuto 'accontentarmi' di una battuta banale e scontata che gira sul web inerente al disastroso periodo che il Mondo intero sta attraversando.
A ripensarci bene però, questa tua assenza potrebbe essere null'altro che una strategia per incoraggiarmi a non abbandonare la fantasia che sempre mi caratterizza quando parlo di te.

martedì 27 ottobre 2020

Scrittura studiata

Per alcuni potrebbe sembrare una banale via di comodo, ma vi garantisco che non è così.
Scrivo molto, ma non studio mai.
No, non sono presuntuosa.
Il fatto è che non ho mai percepito l'esigenza di uno studio vero e proprio, prima di procedere con la scrittura.
Certo, questa mia caratteristica, mi chiude la porta che mi permetterebbe di entrare nel mondo dei romanzieri.
Persone che fanno precedere la loro azione creativa, da certosine ricerche e approfonditi studi.
Sono consapevole che non sarò mai una di loro, io che scrivo sull'onda della prima emozione che incontro sulla mia strada.
E se, invece fosse vero che il semplice fatto di voler incontrare per strada le proprie emozioni, sia esso stesso un modo per studiarle a fondo?

lunedì 26 ottobre 2020

Appunti di Vita

Appunti di Vita.
Nel corso del tempo, ho dato molti nomi ai miei testi.
Allo stesso modo, ci siamo detti più d'una volta, che avremmo potuto scrivere qualcosa a quattro mani.
Saremmo persino concordi sullo stile da usare.
Aforismi.
Pensieri sparsi.
Appunti di Vita.
Io parlerei inevitabilmente (anche) di te.
Tu sicuramente non faresti altrettanto.
Ti concentreresti maggiormente sul Mondo che ti circonda in generale.
Perché, contrariamente a ciò che capita a me, tu sai gettare un ampio sguardo sulla Realtà.
Invece io non so fare altro che parlare d'Amore.
Ma, leggendo le tue pagine, imparerei a guardare il Mondo con i tuoi occhi e, così facendo, frenerei l'affannosa rincorsa al mio monotono ideale di Felicità.

domenica 25 ottobre 2020

Parole vagabonde

La giornata volge al termine e, come mi capita spesso, sento che vorrei scrivere, ma non mi viene in mente nulla di particolare.
Allora apro i miei profili social, sbircio le bacheche altrui e cerco quella frase che possa illuminare un possibile percorso.
M'imbatto in ispirazioni insolite per me, che infatti non sono nelle mie corde.
Non vivo bene questa condizione.
Tutt'altro.
E so pure ciò che dovrei fare.
Aprire più spesso i libri che aspettano pazienti il mio ritorno, invece di rincorrere gli svolazzi di parole vagabonde senza meta né costrutto.

sabato 24 ottobre 2020

Impegnarsi a meritare

Mi auguri di ottenere ciò che merito e ti dico sicuro che mi impegnerò per questo.
Ma, come (mi) capita sempre quando (mi) parli, so già che voglio riflettere a modo mio sulle tue parole.
Ad esempio, non mi è sfuggito il fatto che hai parlato di merito e non di desiderio.
Avrei creduto di sentirmi delusa, che avrei preferito (mi) parlassi di desiderio.
Invece ho compreso davvero quello che intendevi dire.
Mi stavi semplicemente incoraggiando a non volgere sempre e solo lo sguardo verso le stelle (ricordate l'etimologia della parola desiderio?).
Perché in fondo è più utile impegnarsi per raggiungere dei traguardi possibili, piuttosto che stare fermi in attesa che la realtà guardi nella nostra direzione con occhi indulgenti.

venerdì 23 ottobre 2020

Fantasia o precisione?

È stata sicuramente una giornata di gioia e del resto, non poteva che essere cosi.
Solo non ho capito il motivo per cui il dolore fisico ha preso così tanto il sopravvento.
O forse dovrebbe essermi fin troppo chiaro.
È possibile che sia stato colto da un assurdo moto di gelosia.
Forse perché, a suo insindacabile giudizio mi sono impegnata molto a mettere al riparo il mio cuore dalle tempeste della vita ma, almeno finora, non sono riuscita a fare lo stesso con il mio corpo.
Ma tutto ciò non ha senso.
Ho impiegato la medesima determinazione per entrambi.
L'unico vero problema è che per tenere a bada il mio cuore ho un'arma che conosco bene: la fantasia.
Essa mi aiuta a disegnare molti dei possibili scenari futuri.
Mentre per il mio corpo non posso inventare proprio nulla, perché la scienza si nutre di precisione, non di voli fantastici.

giovedì 22 ottobre 2020

Vita di corridoio

Vedi molte persone durante le tue lunghe giornate.
Ed io sono una delle tante.
Ed è giusto che sia così.
Ed è per questo che mi sforzo di vivere alla giornata e nella quotidianità che oggettivamente trascorriamo insieme, vedo particolari sempre diversi accompagnati da un sorriso ugualmente speciale.
E poco (ti) importa se la Vita spesso ti chiede di attraversare dei corridoi: ovvero delle corsie dritta e anonime verso stanze che non conoscerai.

mercoledì 21 ottobre 2020

Luci puntate addosso

Leggere è un grande atto di libertà.
L'ho sempre sostenuto e lo dico con maggior convinzione oggi che la mia mente ritorna a quei giorni in cui, seppur da lontano oramai, non mi sfugge quel leggio con quei fogli e quei libri, posti accanto a tutti gli altri eppure separati.
Il suo solito modo di imporre i suoi gusti letterari.
Un atteggiamento che non ho mai capito.
Perché ho sempre pensato che quei luoghi debbano essere la culla di un un intreccio armonico di varie letture anche molto diverse tra loro, e non già del predominio di un unico testo, con le luci talmente puntate addosso, da mettere in ombra tutti gli altri.

martedì 20 ottobre 2020

Scelte di Vita?

Me lo sento ripetere fin troppo spesso:
'È solo questione di scelte di Vita...'.
Certo, io non c'entro nulla: ognuno è libero di scegliere ciò che ritiene migliore per lui.
A questo punto avrei una domanda:
E come la mettiamo quando arriva il momento di affrontare in prima persona le conseguenze delle scelte altrui?
A questo punto cala un silenzio forse carico di mille parole che nessuno pronuncerà.
L'attesa si fa inutile.
Sento che è giunto il momento di cambiare strada.
Anche per me è una questione di scelte di vita.
Le cui conseguenze spero di non far pesare a nessuno.

lunedì 19 ottobre 2020

Noi siamo sempre noi?

È proprio vero che ciò che ci circonda modifica ed influenza le nostre relazioni interpersonali.
Me l'hanno detto qualche giorno fa, ma io avevo reagito in modo leggermente scettico.
In fondo, mi dicevo, noi siamo sempre noi.
Se siamo capaci di comunicare in modo efficace, lo siamo sempre. Punto.
(Ap)punto: siamo sempre noi, ma per dimostrarlo spesso abbiamo bisogno che il resto del Mondo rimanga in un'altra stanza.
Affinché le nostre parole non abbiano altri interlocutori all'infuori di noi stessi.




domenica 18 ottobre 2020

Lasciare tutto com'è

Sarà per il fatto che oggi sono stanca, ma di una stanchezza sana e tranquilla, sta di fatto che ho avuto la tentazione di lasciare tutto com'è, tanto ormai ci sono abituata e poi con te lasciar andare la realtà, senza forzare troppo la mano, non è mai stato un problema, anzi è stato fin dall'inizio, uno dei tuoi più preziosi insegnamenti.
Tuttavia, sono consapevole del fatto che questa è un'opportunità che non posso più lasciarmi sfuggire, se è vero che la gioia autentica ha bisogno di prendere un respiro profondo, per poter andare incontro al futuro.
Qualunque esso sia.

sabato 17 ottobre 2020

La montagna

Mai avrei pensato di scrivere una pagina che parla di te, parlando di montagna, ambiente che non mi piace per nulla ed anzi che mi mette una profonda tristezza.
Eppure ho deciso di unire la gioia che mi regali in un luogo che percepisco ostile.
E lo faccio perché, forse per la prima volta nella mia vita voglio scalare quella montagna e raggiungere la cima.
E a chi mi dovesse far notare che non riuscirò a scendere, rispondo che non m'interessa il percorso di ritorno perché sarà proprio da lassù che tornerò a contemplare il mare che ci ha sempre uniti.

venerdì 16 ottobre 2020

Parole a riccio

Sono davvero stanca di tutto questo arrovellarmi su questi pensieri che anche se diventassero parole non cambierebbe poi molto.
Ma la magia delle parole sta proprio in questo: hanno la capacità di chiudersi a riccio, parlandosi addosso, ma anche di aprirsi al confronto quando hanno voglia d'incontrare l'Altro.
Ed è per questo cercherò il dialogo con lei che sa stare accanto ai ricci, mentre pronuncia parole aperte di speranza.

giovedì 15 ottobre 2020

Iperanalisi

Chi è sensibile attribuisce un'importanza enorme ai dettagli del comportamento altrui.
Parola di Sigmund Freud.
Allora io faccio parte della categoria.
E lo rivendicherei pure con orgoglio, se non fosse per il fatto che ciò mi provoca spesso un blocco emotivo talmente forte da impedirmi di andare incontro alla felicità autentica; quella che pure sono certa di aver incrociato sin dal primo momento in cui ho incontrato il tuo sguardo.
Quello sguardo a cui il mio cuore ha continuato ad annuire, nonostante la distanza che c'è inevitabilmente tra noi.
E questo è stato possibile almeno finché la mia parte più sensibile non ha preso prepotentemente il sopravvento.
Da quel momento sono iniziate le iperanalisi di ogni tua parola come anche di ogni tuo sguardo.
Ma d'ora in poi ho promesso a me stessa che starò più attenta a non soffermarmi troppo sui particolari perché sto capendo che la vera felicità non può sempre dipendere dai dettagli.

Anticipazioni

Mentre vagavo alla ricerca di un'idea degna di essere annotata, in modo inaspettato hai preso la parola.
Una semplice comunicazione di servizio, come sempre, ma per me sufficiente per dilungarmi con battute più o meno riuscite (sarai tu a giudicarle, se vorrai).
Ed è stata poi anche un'occasione preziosa per riavvolgere il nastro di questa giornata e focalizzarmi, ancora una volta, su ciò che è importante tu sappia.
Così sono tentata di anticiparti qualcosa (magari con uno spiritoso Post Scriptum), ma poi decido che no, non ne vale la pena; è molto meglio guardarti negli occhi, a meno che la paura non mi faccia gettare (via) lo sguardo fuori dalla finestra...

martedì 13 ottobre 2020

Contorsionismo

Grazie a lei oggi mi diverto a pensare a come mi sentirei se potessi insegnarmi a dare delle forme artistiche al mio corpo attraverso l'arte circense del contorsionismo.
No, non sono pazza. Il nostro è stato solo un modo per fare della sana ironia su ciò che sto attraversando.
Esattamente come faccio con te, per altro.
Con l'unica differenza che, quando ci sei tu con me, anche la mia mente pratica del faticosissimo quanto spericolato contorsionismo.
E, per rendere il tutto ancor più complicato, lo fa sia per allontanarti da sé, sia per starti vicino.

lunedì 12 ottobre 2020

Il colore del cielo

Per giorni e giorni ho pensato che da oggi mi sarebbe stato tutto chiaro.
Ora capisco che non è cambiato nulla.
O forse no.
Qualcosa in realtà è capitato.
Adesso mi è piuttosto chiaro che i miei timori appartengono solo a me e che fuori il cielo ha sempre lo stesso colore.
E così mi azzardo a sperare che anche tu possa apprezzare il colore del cielo là fuori anche se so perfettamente che non ha le stesse sfumature.
Contrariamente a quanto è capitato in questi ultimi giorni,  oggi non riesco a scrivere di più, perché voglio godermi la sensazione di lasciare andare il pensiero nella speranza che questa volta si senta realmente libero.

domenica 11 ottobre 2020

Tracciare una riga

Rimango a casa e non solo perché piove.
Nel mio stare in casa rivedo le mie pause dallo studio universitario, quelle che mi concedeva il giorno prima di affrontarlo un esame; e, se proprio pioveva, me ne stavo fra romanzi leggeri e televisione (non ero ancora divenuta una vegetariana televisiva),
Oggi ho cercato invece di concentrarmi il più possibile per prepararmi a reagire nel migliore dei modi, qualunque piega prenda la situazione di domani.
Proprio come è capitato ieri sera, scrivere mi è costato una grande fatica.
Sento la necessità di fermarmi qui.
Non prima però di aver tracciato una riga, nella consapevolezza che, comunque andrà, non sarà un punto e a capo, ma si tratterà di una pagina nuova.

sabato 10 ottobre 2020

Senza attendere i miei tempi

Ho amato altre volte prima di te.
Ho dato corpo a fantasie impossibili (e non solo su carta e penna).
Ma le parti più difficili sono sempre rimaste fuori, perché sarebbero arrivate più avanti, quando anch'io mi sarei sentita pronta ad affrontarli, ora invece le difficoltà sono arrivate tutte insieme, senza attendere i miei tempi.
Ma è una sfida che voglio affrontare a testa alta perché proprio tu mi hai insegnato ad andare a testa alta.
Di solito, quando parlo di te il tempo e la pagina non mi bastano mai, oggi invece credo di aver fatto persino troppa fatica ad essere arrivato fin qui.

venerdì 9 ottobre 2020

La corsa della verità

È troppo presto per dire se soffri oppure no.
È così difficile aspettare.
Eppure devo farlo, non ho scelta.
Potrei scriverti parole mute perché la verità corresse da me più velocemente.
Ma credo sia importante guardarti negli occhi mentre prendo il coraggio a quattro mani e ti parlo dei miei timori.
E poi se corressi, non sarei affatto credibile, specie di fronte a te.
Ed ancora, tu che ricordi tutto, potresti rimanere stupito dal fatto che un giorno scrissi un post che ho intitolato Il mio lavoro è aspettare; anche perché non posso dimenticare che proprio tu mi hai insegnato a non stare a guardare il Mondo là fuori.
Ma se questa volta non sapessi aspettare, apparentemente, sarei solo a stare male, ma forse anche la situazione tra noi, ne risentirebbe...

giovedì 8 ottobre 2020

Complessità

Non è la prima volta che mi dici che le Donne sono complesse.
Cosi, tra il serio e il faceto, ti chiedo se la nostra complessità ti dia fastidio anche se conosco già la risposta: no, questa nostra caratteristica non ti crea disagio, anzi.
Le nostre sfaccettature ti incuriosiscono e ti divertono perché, grazie ad esse, puoi esercitare la tua empatia e, con essa, la profondità d'animo che rende ogni nostra conversazione originale, interessante e mai uguale a sé stessa.
Giunta a questo punto, colgo l'occasione per chiederti perdono; infatti, sono io che, contrariamente a te, forse rischio di essere banale, quando racconto le nostre parole; ma poi penso che potremmo descrivere i nostri sentimenti in modo adeguato solo se le parole che compongono una lingua fossero infinite.

mercoledì 7 ottobre 2020

Altri occhi

Quando sto affrontando questioni che mi stanno particolarmente a cuore, mi piace chiedere le opinioni di persone diverse intorno a me.
E così sta capitando con l'Amore.
Ciò che trovo particolarmente curioso, specie in questo periodo, è il fatto che più di qualcuno mi sta suggerendo di guardarmi attorno in cerca di altri occhi, perché certo i tuoi non sono gli unici che vedo.
Così facendo potrebbe anche capire di scoprire che un paio di essi, mi stiano guardando in modo diverso già da un po' senza che io me ne sia mai accorta.
Ho provato a più riprese a pensare che potrebbe essere tutto vero, ma il mio cuore è invaso da uno strano timore, al solo pensiero che due occhi diversi dai tuoi possano essere (stati) attraversati da un colpo di fulmine.

martedì 6 ottobre 2020

Per non andare a fondo

Qualcuno dice che dovrei imparare ad essere più diretta quando parlo.
Eppure a me piace usare la metafora, mi fa sentire al sicuro, protetta; specie quando parlo di te.
Questo mi permette (o mi impedisce?) di non andare a fondo.
Che espressione ambigua Andare a fondo!
Sta a metà strada fra il pericolo e la gioia di condividere le esperienze di Vita; senza barriere, senza corsie che indichino una direzione precisa.
Le nostre vite, invece, non andranno mai fino in fondo, perché abbiamo scoperto che, nonostante tutto, la superficie è più luminosa e, quindi, ci permette di scegliere tra le parole ed il silenzio.
Senza che questo rischi di farci brancolare nel buio.

lunedì 5 ottobre 2020

Posti

Non ho un posto nel tuo cuore, ma forse ce l'ho nei tuoi pensieri, se è vero come non dubito che sia, che hai provato a guardare la tua città preferita (anche) con i miei occhi dalle gambe inchiodate.
E poi c'è il mare, ancora lui.
Quello di fronte al quale (forse un giorno a lei) prometterai Amore Infinito.
Ovviamente, io quel giorno sarò in un altro posto, ma oggi non posso far a meno di dirti che anch'io sceglierei una spiaggia per pronunciare il mio Si.
Mentre te lo dico alzò lo sguardo e incrocio i tuoi occhi, nella sciocca speranza di scorgervi un'espressione diversa.
Ma quale, poi?
Organizzeremmo il nostro giorno migliore nello stesso posto.
Ma forse questo lo immaginavi già da te.
Che bisogna c'era di ripetertelo?
Eppure è andata così.
A volte abbiamo bisogno di parlare dei nostri luoghi comuni per non soffrire troppo per il fatto di non avere un posto nel cuore altrui.

domenica 4 ottobre 2020

Acqua


Troppo sale disciolto nell'acqua di mare, e quindi gusto decisamente spiacevole.
O forse no.
Non lo saprò mai, perché non assaggerò mai le tue labbra.
Tuttavia vorrei poter almeno poter sentire ancora una volta i nostri corpi avvolti dall'acqua (anche se non di mare), perché è grazie a lei che le nostre esistenze si sono incontrate.
E poco importa se, dopo qualche tempo essa è diventata inutile per me.
Mi piace pensare che ci sia sempre un po' di lei, che ci guarda da lontano, mentre i tuoi passi e la mia ostinata immobilità continuano a fronteggiarsi con grazia sulle rive delle nostre vite separatamente opposte.

sabato 3 ottobre 2020

Senza colpire gli occhi

Certo, è necessario usare cautela nel mostrare una luce a chi è nel buio.
Forse, verrebbe spontaneo farlo anche in modo improvviso, nella convinzione, (sicuramente in buona fede) che nell'oscurità improvvisa l'animo soffra in maniera indicibile.
E certo vedere le persone che amiamo brancolare nella notte, ci mette addosso un'angoscia tremenda.
Senza contare poi (e questo è forse l'aspetto più importante) che ci parrebbe ingiusto voltarci dall'altra parte senza prestare aiuto.
Ma poi ci fermiamo.
Improvvisamente tutto ci appare chiaro:
sarà meglio aspettare con pazienza che la persona attraversi la tempesta prendendosi il suo tempo.
Così, quando giungerà sulla riva opposta, potrà sentire tutto il calore della luce con cui avremmo illuminato discretamente la strada, ma senza mai colpire i suoi occhi.



venerdì 2 ottobre 2020

Il nome giusto

Ho imparato a sopportare
il dolore fisico.
Ho imparato a sopportarlo
da quando la scienza
gli ha dato un nome.
e con esso delle cure.
Mi illudevo di aver imparato
a sopportare anche il dolore del cuore.
Esso si attraversa senza volerlo
arginare a tutti i costi.
E poi ci sono i giorni in cui
non riesco a dare nemmeno un nome
a questo sottile malessere.
Vorrei chiamarlo solitudine d'amore.
Se questo sarà il nome giusto
se ne andrà appena tu tornerai.

giovedì 1 ottobre 2020

L'altro capo del paradosso

Per non rischiare di rimanere fossilizzata in situazioni impossibili, mi si consiglia di guardarmi attorno.
E così la mia mente parte letteralmente in quarta e comincia a scandagliare i dintorni alla ricerca quasi affannosa di possibili occasioni perdute di felicità; ed è come se volessi negare a me stessa la possibilità di vivere nel migliore dei modi ciò che mi doni.

Ma non solo: questo atteggiamento del continuo guardarsi attorno è sinonimo di vivere all'altro capo del paradosso: infatti, nello strenuo tentativo di allontanarti, rischio di non apprezzare la tua vicinanza come invece meriteresti che facessi.