Scelte...amichevoli

Qualcuno un giorno ha scritto (o detto?), che gli Amici sono preziosi perché si scelgono. Il problema nasce quando si fanno delle esperienze in cui, giocoforza, è necessario scegliere un solo Amico con cui condividerle. Allora ci si trova in profondo imbarazzo perché non si vorrebbe mai scegliere tra gli Amici. Perché ognuno di loro, in maniera molto diversa, porta un elemento prezioso nella nostra esistenza.

Non c'è mai un addio

Ma fra amici/non c'è mai un addio...
cantavano i Pooh nel brano Amici per sempre.
Lo stesso vale anche per l'amicizia tra Uomo e Donna? verrebbe da chiedersi.
Be', credo che, in quel caso, la situazione è leggermente più complicata.
Fino a qualche tempo fa, ero profondamente convinta che l'amicizia tra Uomo e Donna non potesse proprio esistere.
Poi ho incontrato te, e per quanto sia stato difficile mettere a tacere i battiti accelerati del mio cuore, mi sono impegnata a fondo, affinché si realizzasse ciò a cui, appunto, non avevo mai creduto prima.
E non l'ho fatto perché, come si suol dire, piuttosto che niente è meglio piuttosto, ma perché ho imparato a vedere il nostro rapporto con i tuoi occhi: che in me non potevano che vedere un'Amica.

SocialViziata o SocialInfluencer?

Ebbene sì, lo confesso. 

Periodicamente, il dubbio si riaffaccia alla mia mente. 

Ed allora, mi rifaccio sempre la medesima domanda 

Non starò diventando troppo dipendente dai social? 

Mi piace raccontare che uso i social network 

per seminare pensieri e racconti 

(senza mai mettermi troppo a nudo, comunque). 

Ed allora, perché non tentare la strada dell'influencer? 

È un ruolo che non mi si addirebbe 

proprio perché che ho sempre pensato 

che l'interesse autentico 

non può diventare un marchio.

Battere in ritirata

Scorro le immagini 

che immortalano vacanze altrui. 

Viaggi sicuramente ricchi d'amore ma 

almeno in un caso

anche contro le barriere incivili. 

Da tempo, invece io ho deposto le armi

smettendo di lottare

perché nessuno era più disposto 

a combattere al mio fianco. 

No, non mi sento abbandonata. 

È semplicemente capitato 

che le persone si siano stancate di questa battaglia.

O forse

la prima ad aver deposto le armi sono stata proprio io. 

Ma dalle battaglie si deve avere il permesso anche di ritirarsi

senza sentirsi per questo dei pavidi.  

E se a qualcuno venisse in mente 

di accusarmi di scarso coraggio

risponderei

Provateci voi a combattere con le armi spuntate!

Traguardo

Da tempo ho smesso di correre

anche se nulla e nessuno potrà mai 

impedirmi di camminare. 

Da tempo ormai 

mi è chiaro che non giungerò al traguardo 

forse perché

per l'ennesima volta

sono partita troppo tardi. 

O forse no. 

La partenza non ha nulla a che vedere 

con il mio mancato arrivo.

Così mi fermo a metà percorso

ti guardo procedere

senza mai dare per scontato 

che ti volterai a guardarmi.

Leggere, Scrivere, Amare

Leggo e scrivo ogni giorno

 perché libri, penne e quaderni 

mi sono sempre accanto. 

Anche l'Amore mi è vicino quotidianamente. 

Tranne il tuo. 

Quello (me) lo racconto (quasi) ogni giorno 

per tenere il più lontano possibile 

pericolose illusioni 

e non cadere in dolorose delusioni.

La Favola Reale

Stasera

grazie ad un'Amica

ho scritto una favola che

inevitabilmente

parlava di te. 

Non era la prima che scrivevo (di te) 

e, quantomeno nelle f(r)asi iniziali

ho temuto di confonderle. 

Ma poi ho lasciato andare il sogno 

che aveva dato il via alla prima 

e la mia penna ha iniziato 

a rincorrere la Favola Reale.

Cercando refrigerio...

In questi giorni particolarmente caldi

anche la mia anima vorrebbe godere di un po' di refrigerio. 

Allora di nuovo il mio cuore si rivolge a te

alla naturalezza con cui hai allontanato da me 

paure, difficoltà e problemi. 

Facendo esattamente ciò che fa chi

contro il caldo decisamente soffocante ed eccessivo

cerca un po' di riposo 

in quei pochi angoli di ombra 

che sfuggono al termometro impazzito.

Ad occhi bassi

Ci sono giorni in cui la mia serenità 

ha il sapore decisamente amaro di una calma artificiale. 

Sono i giorni in cui mi sforzo di camminare percorrendo un'unica strada 

e guardando sempre dritto davanti a me. 

Fingo che non ci siano strade laterali 

che possano 

un giorno

incrociare la mia. 

In passato

ho guardato quasi esclusivamente al mio fianco,  

e ne ho ricavato solo brucianti ferite. 

E, per quanto riguarda le strade parallele

posso dire che mi interessano ancor meno. 

Se sono parallele, infatti, non le incontrerò mai. 

Mi costa fatica camminare ad occhi bassi

ma la serenità che ne ricevo mi è di grande aiuto.

Non sono la mia sedia!

Non sono la mia sedia! 

Lo penso da sempre e

da qualche tempo a questa parte

non passa giorno in cui non vorrei pure gridarlo. 

Ma non basta

devo anche avere la forza di dimostrarlo al Mondo... 

Ma la strada è ancora lunga 

ed in questi giorni ho la sensazione che lo sia pure troppo. 

Si tratta di un percorso 

spesso fatto di silenzi e di faticosa concentrazione 

per piegare il corpo alla mia volontà.

Una volontà che ha smesso di assecondare ripiegandosi in un dolore ostinato. 

Ed io sto perdendo la pazienza. 

E vorrei solo che qualcuno si prendesse cura del mio corpo

innanzitutto portandomi via dai silenzi faticosi. 

Non voglio concentrazione. 

Vorrei spensieratezza!

Straordinario sorriso

Ci pensavo stamane

mentre accompagnavo gli esercizi quotidiani con le mie canzoni preferite...

... ed io che vedo solo il tuo sorriso/che fa sembrare tutto straordinario.

(Chiara)

Ed è proprio questo che di te mi ritorna in mente

in questa domenica. 

Non già la tua voce

come mi è capitato altre volte nei miei Amori Platonici.
Anche se, ne sono certa

risentire la tua voce, mi riporterebbe indietro a quel tempo solo nostro. 

Ma non devi farne un dramma se oggi non riesco a rievocare la tua voce.

Perché tu mi sorridevi quando intuivi 

che le nostre parole non sarebbero più state sufficienti 

per esprimere la complessità delle mie emozioni.

Il canto della penna

Un concerto ispirato al Mondo delle Sirene

mi ha aiutato a mettere in ordine le idee 

che più tardi avrei espresso con la penna. 

È vero 

non è la prima volta che mi faccio accompagnare dalla musica

mentre scrivo. 

Ma, questa volta

è stato tutto diverso 

perché mi sono fatta trasportare da una storia che

in qualche misura

parlava già di me

nonostante questo

non ho temuto

nemmeno per un attimo

di apparire ripetitiva e scontata

nella mia scrittura

perché il Mondo delle Sirene 

sa affascinanti ogni volta in modi diversi 

e sempre nuovi.

Felicità fotomontata

Mi piace pensare 

che tu l'abbia conosciuta 

o incontrata almeno una volta. 

Lei così concentrata sul suo monologo sulla felicità sbandierata 

che era solo sua e non riusciva minimamente a coinvolgermi. 

Né con il corpo

che rimaneva comunque rigido 

e scosso dal timore di cadere rovinosamente

né tantomeno con la mente

che aveva rinunciato completamente alla consueta ironia

che non veniva minimamente apprezzata. 

Ed allora

come potevo io farmi coinvolgere dalla sua felicità fotomontata 

che ora sospetto non fosse così autentica

come voleva far(mi) credere? 

Più volte 

te lo confesso

ho pensato che potresti insegnarle 

come far ridere le persone che incontra(te)

ma poi ho capito che no

non sarebbe giusto dare in pasto 

ciò che ti rende unico e speciale a chi 

molto probabilmente

non sarebbe in grado di comprendere.

Un corpo limitato

Anche se fra noi fosse andata 

come ho desiderato sin dal primo momento 

in cui i nostri sguardi si sono incontrati 

non avrei potuto 

renderti pienamente felice come meriti. 

Non avrei mai potuto costringerti 

a fare i conti con i limiti imposti dal mio corpo. 

Già dedichi molto del tuo tempo 

al superamento dei limiti del corpo. 

Ed è proprio questo il motivo per cui non ti meriteresti 

di doverci fare i conti 

anche durante il resto della tua quotidianità.

L'elenco delle azioni

Ogni giorno il Mondo intorno a me

mi dà un elenco di azioni da compiere 

e, se a fine giornata non ho assolto a tutto

non c'è un rimprovero diretto

ma certamente c'è un'occhiata molto perplessa 

atta a strappare la promessa 

che il giorno seguente arriverò in fondo all'elenco. 

Un elenco di sole azioni, appunto. 

Dove sembra non esserci spazio per i sentimenti 

se non in quel leggero sottofondo musicale 

che mi concedo mentre assolvo all'elenco delle azioni.

Il Club delle Emozioni

Spaventosa Paura

di te non ne potevo proprio più. 

Ti ho vissuto fino all'ultimo istante 

in cui hai deciso di starmi accanto. 

Con la tua potenza 

mi hai fatto credere che 

se ti avessi voltato le spalle 

un attimo prima del momento 

in cui avevi deciso di lasciarmi

tutti i miei peggiori timori si sarebbero avverati. 

Ed invece

ho stretto i denti

ti ho blandito con le parole più persuasive che conosco

per tenerti il più calma possibile. 

Ora hai deciso di lasciarmi andare, finalmente! 

Anche se sono consapevole 

che non posso illudermi 

che non tornerai più nella mia Vita 

perché fai pur sempre parte di quel Club delle Emozioni 

senza la quale non mi sentirei per niente viva.

Ci sarò comunque vada

È una serata piuttosto difficile

non lo nascondo. 

Eppure sapere che c'è qualcuno pronto a stringermi tra le sue braccia 

mi regala almeno un po' di serenità. 

Non posso dire che la paura mi abbia completamente lasciata in pace 

(per quello, è decisamente troppo presto)

ma almeno so di non essere sola 

e, soprattutto

sono consapevole del fatto che ogni parte di me verrà accolta. 

Specie le emozioni più difficili da vivere.

Calma e sangue freddo

Calma e sangue freddo. 

È quello che ci vuole nei momenti difficili, no? 

Poi è necessaria una buona dose di distacco dagli eventi

perché tanto

a cosa servirebbe farsi prendere dal panico? 

Ma poi ci si sente come chi 

sta scalando faticosamente una montagna 

e vede il suo compagno di escursione che

giunto già in vetta

gli grida una valanga d'istruzioni 

senza però rendergli la mano

per dimostrare autentica vicinanza.

(R)accogliere e custodire

Non fatemi vivere come uno struzzo. 

Non chiedetemi di nascondere la testa sotto la sabbia. 

L'adoro così come amo il mare

ma non quello che sommerge 

e non fa vedere nulla

ma quello che (r)accoglie le lacrime

le mescola alle sue acque salate 

e le custodisce lontano dai miei occhi.

Oltre la tenda

In questi ultimi giorni 

guardo il Mondo là fuori da dietro una tenda 

e ciò che scorgo spesso mi rende irrequieta. 

Eppure oggi ho deciso di spostarla un po' di più

per scoprire che

anche se non posso dirmi ancora completamente serena

almeno posso provare ad immaginare un tenue raggio di sole.

Tramonto agrodolce

Cerco di resistere al mare sempre più burrascoso 

e minaccioso intorno a me

aggrappandomi con tutte le mie forze 

allo scoglio delle mie fragili certezze. 

Certo, oggi sono davvero molto stanca 

e, giunta la sera

sto per mollare la presa 

e farmi vincere quantomeno dalla stanchezza. 

Poi, improvvisamente

mi metto in ascolto per capire 

se mi riesce di sentire la tua voce

seppur da lontano. 

E lei è lì

pronta a strapparmi un sorriso

mentre spingo il mio sguardo all'orizzonte

in attesa di un tramonto agrodolce.

La Paura faticosa

Avere paura costa fatica. 

Una fatica che sconvolge 

(e travolge) tutto. 

Una fatica che ci vuole tutti per sé 

senza distrazioni di sorta. 

Una fatica che lascia spossati. 

Ma perché fare tutta questa fatica? 

Chi ce lo fa fare? 

Nessuno, certo. 

Ma la paura è un'emozione, esattamente come lo è la gioia. 

Entrambe vanno vissute fino in fondo. 

E soprattutto, va stretto in un fortissimo abbraccio non giudicante

sia chi sta provando Gioia

sia chi sta attraversando la Paura faticosa e tempestosa.

Corpo & Cuore

Avrei voluto che tutti 

(non solo tu) 

mi tenessero lontano dal dolore. 

Ed invece pare che io debba tornare a fare i conti con esso. 

Mi dicono che non posso esserne così sicura. 

Ma il Cuore sa fin troppo bene 

che non ce la farebbe a darla vinta al Corpo. 

Perché quando il mio Cuore è felice

anche il mio Corpo lo è.

L'altra parte della storia

Se il Mondo intero avesse saputo, 

forse è vero, 

non sarebbe cambiato nulla. 

O forse no. 

Se il Mondo intero avesse saputo, 

avremmo potuto ricominciare a sconfiggere il mio dolore 

con le nostre risate. 

Ed invece, 

il Mondo non ha saputo nemmeno questo. 

Perché io non sono stata in grado 

di dare voce a questa parte di noi. 

La più giocosa. 

Troppo preoccupata com'ero 

di far tacere l'altra parte della nostra storia. 

Quella che nemmeno tu conosci.

Avvolta tra le pagine

Cerco di tenere lontana la paura

avvolgendomi tra le pagine di un libro. 

Mi faccio cullare dalla lontananza di un racconto scritto da altri. 

Anche se

sempre più spesso

mi rendo conto che quella storia

scritta su quelle pagine

altro non è che un indegno sostituto 

del racconto racchiuso in un tuo abbraccio.

La Collezionista di Baci

Ti mando un bacio... 

almeno oggi posso farlo

perché l'intero Mondo lo celebra e lo festeggia. 

Ti mando un bacio... 

anche se so che non lo riceverai 

e, men che meno lo ricambierai

ma io te lo mando ugualmente 

perché sono una Collezionista a cui

tra i suoi preziosissimi Baci

 ne manca sempre uno. 

Il tuo...

Uscita di scena

Avverto il bisogno di uscire di scena. 

No, non è una ritirata definitiva

ma semplicemente l'esigenza di prendermi una pausa. 

Negli anni

ho visionato molti copioni

alcuni più convincenti di altri, lo ammetto, 

Ma mi sono sempre sentita in dovere di portarli in scena. 

Ora come ora, invece

non so se, come e quando salirò di nuovo sul palco. 

Per adesso 

vorrei solo una vacanza in compagnia di qualcuno 

che mi abbracci con tutta la forza di cui è capace 

e che mi dica

Sono qui, vicino a te.

Tempo (con)fuso

Vivo un tempo (con)fuso 

in cui il passato (con)fonde con il presente 

e così fanno anche le mie emozioni. 

La mia mente no. 

Quella è più lucida 

e tende a scindere il presente dal passato. 

Ma fino a quando Mente e Cuore non faranno pace

dovrò aspettare l'arrivo di un tempo meno confuso.

Giochi di parole

Pur adorando le parole in sé stesse

mi trovo a disagio di fronte ai giochi di parole. 

Troppo poco narrativi

per i miei gusti. 

Ed invece

io avverto sempre più forte l'esigente desiderio di narrar(mi) 

anche quando descrivo oggetti, situazioni o persone 

(apparentemente?) lontani da me. 

Ed è proprio questa lontananza 

che mi fa essere creativa

nonostante tutto.

Graffi di penna

Mi concedo almeno 

di usare dei piccoli graffi di penna 

per descrivere ciò che davvero non sopporto. 

Per ora 

si tratta solo di oggetti 

che sono appartenuto ad un mio tempo ormai lontano. 

E forse un giorno, chissà

riuscirò a descrivere

con la stessa sottile veemenza anche alcune relazioni che

 nel tempo

mi hanno fatto soffrire.

Tra fantasia e realtà

Mi piace muovere la mia penna 

tra fantasia e realtà, 

descrivendo ciò vivo (e che mi circonda) 

seguendo le tracce della fantasia creativa. 

Solo così infatti

si mettono alla prova le proprie passioni

un po' lasciandole libere di vagare da sole

e un po' prendendole per mano 

e conducendole su un sentiero parzialmente tracciato da altri.