giovedì 30 aprile 2015

Canterò

Grazie ad una coppia di carissimi amici che mi hanno messo a disposizione tutti gli strumenti necessari per il mio primo concerto, finalmente canterò la mia vita in versi.
Si tratta di un desiderio coltivato da tantissimo tempo, ma finora non avevo mai trovato un'orchestra che facesse davvero al caso mio.
Sì, perché le Sirenette amano cantare e non tutte lo fanno per ammagliare gli uomini.
Alcune usano la voce per sentirsi parte del Mondo ed è sempre un'emozione forte, per loro, scoprire che una parte di esso, non solo farà parte del loro pubblico, ma salirà sul loro stesso palco e darà vita allo spettacolo.

mercoledì 29 aprile 2015

Guardare da lontano

Mi consigliano di scrivere questo blog in terza persona, per prendere le distanze da ciò che racconto.
Lo so, è un'indicazione preziosa, ma non sono sicura di poterla seguire.
È difficile guardare da lontano ciò che vivo e, ancor di più, ciò che ho vissuto.
Troppo spesso, infatti, la vita mi ha costretto a guardare dal mio scoglio le gioie altrui, specie quelle dell'amore.
Per una volta, invece, voglio poter raccontare che sono proprio io, la Sirenetta, colei che ha vissuto l'inizio di un sentimento.

martedì 28 aprile 2015

Una rotta tutta mia

Oggi, per la prima volta dopo molto tempo, sono riuscita a fermare la mia immaginazione sul mio futuro, ripensando ancora a quelle reti di cura, formate da parenti ed amici che, da qualche mese a questa parte, erano state troppo legate al tuo ritorno nella mia vita.
Invece ho compiuto un piccolo grande colpo di coda verso una rotta tutta mia, indipendente dalla tua decisione di tornare, oppure no, accanto al mio scoglio.

lunedì 27 aprile 2015

Faro solitario

Giornata di silenzio sia al di qua che al di là del mare, all'interno del faro, oggi nascosto da una coltre di nuvole grigiastre.
Cerco a fatica di lasciare il silenzio sullo sfondo della mia mente.
Quando però il silenzio cala tutt'intorno a me, il tuo volto mi viene a trovare, dando così inizio al nostro cortometraggio da cui, più che il sonoro, affiorano gesti e sguardi.
Esso avrà di nuovo una voce, se deciderai di aprire di nuovo la finestra del tuo faro solitario.

domenica 26 aprile 2015

La mia voce tra le onde

No, questa sera non sono stanca.
Anzi, l'aria di primavera che ho respirato oggi, mi ha messo addosso una certa energia.
Così ho deciso di usare una parte di essa per affrontare l'unico aspetto della mia interiorità che considero ancora irrisolto 
Ma trovo solo un mastro, disposto ad incidere la mia voce sempre più incerta perché preda di una tensione emotiva che domino con estrema fatica.
Tuttavia è e sarà sempre mio dovere attendere che la mia voce attraversi il mare che la separa dalla tua; solo così, ogni mia parola potrà giungerti libera, lasciandoti altrettanto libero di scegliere ciò che ti rende davvero felice.

venerdì 24 aprile 2015

Sono troppo stanca

Scusami. Stasera sono decisamente troppo stanca per chiamarti.
Lo so, cercarti dovrebbe essere semplicemente puro piacere, per me. 
In parte lo è, non posso negarlo.
Eppure, stasera sono decisamente troppo stanca, per chiamarti.
Sai, ciò che devo dirti richiede profonda riflessione e, soprattutto, attenzione e cautela.
Se le mie parole dovessero essere trascinate lontano da te, non me lo perdonerei mai e poi mai.
Per questo motivo è decisamente molto meglio che io aspetti in silenzio che questa stanchezza mi abbandoni. 

giovedì 23 aprile 2015

Caro Libro ti scrivo...

23 Aprile 2015

Caro Libro,

ho deciso di scriverti questa lettera molto particolare in un giorno che mi hanno detto essere speciale per te.
Dalla Terraferma mi è giunta voce infatti che oggi laggiù, tutti sono pronti a festeggiarti come meriti.
Ti scrivo perché vorrei raccontarti cosa significhi per me. Innanzitutto mi presento: sono una giovane Sirenetta che la vita ha inchiodato ad uno scoglio in riva al mare.
Sai, pur adorando il panorama che mi circonda, spesso soffro per il mio immobilismo forzato; mi capita soprattutto quando gli Uomini e le Donne con cui, nel tempo, ho stretto rapporti di forte amicizia, sono chiamati a tornare sulla Terraferma e a lasciarmi sola sul mio scoglio.
A volte, lo confesso, il senso di solitudine è talmente forte ed il nodo che mi stringe la gola decisamente troppo grosso, che non mi resta altra possibilità se non quella di lasciare che le mie lacrime di sale si mescolino con le gocce di mare.
Molto più spesso, fortunatamente, prima del nodo alla gola, arrivi tu che allieti la mia esistenza, immergendomi in un mare di emozioni rigeneranti.
Ancora oggi, a distanza di molti anni, ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto conoscere te, quando ancora ero una bambina.
Devo confessarti però che il mio amore per te si è rafforzato in questi ultimi anni.
Anni in cui mi è accaduto di sentirmi letteralmente inchiodata al mio scoglio e dove tu eri l'unico vascello in grado di portarmi lontano.
Scusami, ma per farti capire cosa sei tu davvero per me, ho dovuto rubare un'immagine ad una donna che, in un epoca lontana, ti scrisse davvero. Sicuramente ti ricorderai di Emily Dickinson.
Parlai anche di lei quel pomeriggio d'estate fra gli scaffali di quel luogo a noi caro dove lui mi portò e da dove, per godere della vostra compagnia (la sua e la tua) non sarei mai voluta uscire, persa com'ero fra le vostre parole.
Ed invece, ahimé, non solo dovetti uscire dal tuo Regno, ma troppo presto mi resi conto che tutto doveva finire con te, così come tutto fra noi, per mezzo di te, era iniziato.
L'unica consolazione possibile in questa situazione è sapere che sia tu che lui, nonostante tutto, continuate ad essere con me, nei pensieri e nel cuore.

Tua per sempre,

Sirenetta


mercoledì 22 aprile 2015

Guidare verso i soccorsi

Lo so, è sempre difficile chiedere aiuto e lo dev'essere ancor di più per te, che dalla vita sembra ne abbia ricevuto molto poco.
Ed è qui che, se lo vorrai, potrei starti particolarmente vicino.
Sai, come certamente avrai capito, noi Sirenette nasciamo con la predisposizione a chiedere una mano.
E' il Mondo che ce lo insegna.
La nostra fortuna poi, consiste nel fatto che questa capacità non ci abbandona nemmeno quando, le persone che solitamente ci danno una mano, si allontanano, anche per brevi tratti di vita.
Quindi, anche se sei lontano e forse vuoi rimanerci, mi auguro di vero cuore che le onde del mare che ci separa, ti portino questo mio messaggio.

La tua Amica Sirenetta 

martedì 21 aprile 2015

Giù la maschera

 “Giù la maschera!”
Più che a qualcun altro, è un'esortazione che rivolgo a me stessa perché, specie in questo periodo, è troppo comodo pensare (e spesso, ahimè dire): 'Sono sola perché vivo una vita da Sirenetta'; 'Povera me, sono sola ma certo non è colpa mia, ma piuttosto degli uomini che non sembrano per nulla disposti a seguire le mie onde...'.
Non sarà forse, invece, che la mia solitudine sentimentale sia dovuta ad una certa superbia in materia?
Finora infatti non ho mai ritenuto necessario ricevere un'appropriata educazione in proposito. Certo, a livello di puro vocabolario, quindi razionalmente, so dare una definizione a questo concetto ma, per contro, non sono in grado di viverli correttamente perché non ho mai cercato qualcuno che me lo insegnasse davvero.
Anche qualora lo trovassi poi, dovrei tenere ben presente il fatto che l'educatore ha il solo compito di aiutare l'allievo a tirare fuori il meglio di sé, per poi intraprendere un cammino tutto nostro.
Quindi, niente coinvolgimenti sentimentali. Grazie.


lunedì 20 aprile 2015

Ballando sopra le righe

Poiché il mondo del ballo mi ha sempre affascinato, da tempo cercavo una compagnia che facesse al caso mio.
Si tratta di un gruppo attualmente composto da sei persone. La caratteristica che più mi ha colpito, e che mi ha convinto ad entrare subito nel gruppo, è il loro essere decisamente sopra le righe, pur non essendo affatto altezzose, tutt'altro!
Da quella posizione particolare si raccontano tratti delle loro vite senza parlare, ma ballando su una pista di carta.
Ad orchestrare il tutto c'è una donna che ha fatto dell'ascolto delicato e discreto delle esistenze altrui, la sua ragione di vita. È lei che ci dà il la, proponendoci brani di vita altrui, ogni sera diversi e particolari. Fatto ciò anche lei diventa parte del corpo di ballo, lasciando piena libertà nella costruzione della coreografia.
Vi assicuro che l'energia che questa danza interiore sprigiona nell'aria intorno a noi, è tanto speciale quanto spesso frutto di benefica fatica interiore.
Ed è proprio per recuperare slancio nel ballo, che ci concediamo delle gustose ricreazioni a cui partecipa, con particolare affetto e gioia, anche la piccola Vicky.
Pur non potendo partecipare direttamente alle nostre coreografie, lei è una solerte e vivace Signora delle Pulizie che fa prontamente sparire le tracce delle nostre pause.
Ma non solo: sono sicura che, anche se non può narrarci la sua vita in prima persona, lo fa attraverso le parole della sua affettuosissima padrona, dai cui racconti si comprende benissimo ciò che Vicky rappresenta nella sua quotidianità.
In attesa che queste lezioni di ballo diventino una scuola permanente, non posso far a meno di ringraziare con cuore sincero queste fantastiche persone che stanno compiendo un vero e proprio miracolo: far danzare anche una Sirenetta come me!



sabato 18 aprile 2015

Voce in bianco e nero

 Dicono che si scrive quando le parole si fermano in gola e non riescono ad uscire.
Anch'io ho scritto molto per dare un suono alla mia voce muta.
Ora però è tutto diverso; è come se anche l'inchiostro che dovrebbe uscire dalla penna, si rifiutasse, lasciandomi impotente.
Tutto ciò è solo uno dei tanti cambiamenti da cui è stata stravolta la mia esistenza; soprattutto quella emotiva, che è poi l'unico aspetto che dà senso alla vita.
Di fronte a tutto questo, resto qui ferma, seduta sul mio scoglio, in attesa che qualcosa o qualcuno mi indichi la rotta che devo seguire.
Non ho altra scelta, perché quando ho fatto di testa mia, ho saputo solo rompere il fragile equilibrio su cui si posa l'emotività della vita.
Mentre aspetto, riempio pagine e pagine di ciò che ho vissuto per provare a dare un senso, ma non spedirò mai questi fogli che sono solo pezzi sconnessi di verità.


venerdì 17 aprile 2015

Imparare ad aiutare

Il filo conduttore di questa giornata è, ancora una volta, l'esigenza profonda d'imparare ad aiutare.
Questa volta inteso non tanto come sinonimo di riconoscenza dovuta a chi mi dà una mano, ma piuttosto come consapevolezza che, per darti realmente una mano in questo momento per te così difficile, devo cercare, con tutte le mie forze, di non farmi trascinare nel vortice della sofferenza.
Mi piace molto l'idea che lei mi abbia consigliato di fare qualcosa che fa bene ad entrambi.

giovedì 16 aprile 2015

Il dilemma del passeggero

Noi Sirenette sognamo spesso di poter viaggiare verso lidi lontani.
Infatti, il viaggio reale è la perfetta antitesi della nostra immobilità forzata.
Ma viviamo anche il dilemma del passeggero e trovo che questo sia un ottimo antidoto al rischio di diventare pericolosamente egocentrica.
Il dilemma del passeggero è quel fenomeno per cui spesso si ha la tentazione di approfittare della scarsa autonomia di cui si gode fuori casa, per imporre la propria meta al guidatore; esattamente ciò che fa, avendone pieno diritto, un passeggero di un taxi.
Ma il taxista occupa il suo tempo portando in giro i passeggeri per professione.
Chi invece dà un passaggio alle Sirenette, ha deciso spontaneamente di mettere a disposizione del tempo, per rendere la loro quotidianità meno immobile e, quindi, molto più vivibile.

mercoledì 15 aprile 2015

Sirenetta alla pari

Il verbo aiutare per noi Sirenette ha un valore aggiunto e speciale.
Indica un dovere che dobbiamo compiere nei confronti di chi ci sta attorno; questo perché noi ne riceviamo, dal Mondo, in qualità superiore rispetto agli altri abitanti della Terraferma.
Si dice infatti che il rapporto di cura nei confronti di noi Sirenette sia asimmetrico per antonomasia.
Ciò significa che non potremo mai aiutare chi ci dà una mano nella nostra quotidianità, in maniera tale da pareggiare i conti. Questo è un dato di fatto.
Ma ciò non vuol dire che non dobbiamo fare qualcosa per avvicinarci ad un "pareggio di bilancio".
Anche per questo ragione, sono molto ferma nel proposito di non lasciare che la sofferenza abbia la meglio su di te, divorandoti.
Perché senza aiuto, la nostra esistenza di Sirenette sarebbe un Inferno.

martedì 14 aprile 2015

Osserva l'arte (anche se non puoi impararla e...metterla da parte)

Qualche tempo fa mi ho avuto l'occasione di poter assistere alla nascita di un'immagine.
L'ammirazione è stata forte in me, soprattutto perché ho visto qualcosa che il mio fisico non sarà mai in grado di fare: ovvero impugnare un pennello e dare vita ad una scena tanto delicata, quanto precisa.
Eppure non mi pesa il fatto che il mio corpo sia totalmente inabile in questa serie di azioni estremamente fini, perché ciò fa parte del mio essere Sirenetta; esso è un limite invalicabile, nonostante le numerose offerte d'aiuto che ho ricevuto dal Mondo, disposto a fare molto perché superassi tale ostacolo.
Anche se non posso imparare l'arte, ci sono sempre i miei occhi che possono ammirarla.

lunedì 13 aprile 2015

Un nuovo modo d'amare

Grazie a te, sto imparando un nuovo modo d'amare.
D'ora in poi, per me significherà semplicemente volere il tuo bene.
Solo così potrò evitare che tu t'allontani di nuovo da me. 
E questa volta sarebbe stato per sempre.
Invece io, voglio dimostrarti che, averti incontrato, mi ha reso una Sirenetta migliore; più consapevole di ciò che voglia dire farsi cambiare dalle persone che Qualcuno mette sul nostro cammino.

sabato 11 aprile 2015

Ritratto di un amore

Ora so esattamente cosa cercare in un uomo che diventerà il "mio" Eric.
Egli sarà una persona che, insieme alla Sirenetta, saprà creare un rapporto talmente solido, che a dispetto dei venti della vita a cui inevitabilmente sarà sottoposto, diverrà di giorno in giorno, sempre più tenace.
Tale forza deriverà dalla loro capacità di dialogo paziente e senza confini.
Quei confini che a volte derivano dall'abitudine di tirarsi in casa la suocera peggiore cui l'Umanità abbia mai dato vita: la televisione che ruba il silenzio ai rapporti.
Rapporti che invece credo siano maggiormente favoriti dalla radio, ospite più discreta che sa offrire anche spunti utili per migliorare la nostra quotidianità (e più essa è raccolta, maggiore sarà la sua capacità di entrare nelle case e sedersi al fianco delle vite dei suoi abitanti.
Abitanti che, quando avranno bisogno di silenzio intorno a loro, si siederanno insieme e lo ascolteranno, oppure lo riempiranno narrandosi reciprocamente le storie di carta di cui amano circondarsi.

venerdì 10 aprile 2015

Sogno sotto le stelle

Stanotte il cielo sopra di me è particolarmente luminoso.
Ma io, distratta, non lo guardo come meriterebbe.
Anche se non mi sento particolarmente stanca, presto vengo colta dal sonno; un sonno che, forse, non è particolarmente pesante, ma mi regala un sogno mai sognato prima.
...non so bene dove sono ma è come se viaggiassi indietro nel tempo, fino al punto in cui la mia vita non è stata più la stessa. Almeno per un breve periodo che ora vorrei fosse stato per sempre...
...mi sveglio di colpo, immersa in una sottile paura di sognare..
Infatti avevo giurato a me stessa che, questa volta, sarebbe stato tutto diverso.
Perché la mia vita è davvero cambiata. Quindi non avrei mai dovuto farmi prendere dal desiderio di rivederti.

giovedì 9 aprile 2015

Oltre le parole

Mi colpisce sempre molto notare che, quando faccio leggere ciò che leggo, ci sono amiche che attribuiscono alle mie parole significati che personalmente non avrei mai pensato avessero.
Ciò si può interpretare in almeno due modi differenti: da un lato credo che lo facciano per non calcare troppo la mano sulle sofferenze che spesso ci sono dietro le mie parole, dall'altro mi piace immaginare che, una volta scritte e donate a chi mi vuole bene, le mie parole smettano di appartenermi e diventano di chi le legge.

mercoledì 8 aprile 2015

L'isola delle emozioni

Il Mondo oggi mi chiede di limitarmi a fare la pura cronaca di ciò che mi circonda.
Ovvero dovrei dire che di fronte a me c'è un mare blu punteggiato di vele bianche, punto,
E poco importa al Mondo se, anche oggi come ieri, vivo nell'isola delle emozioni dove tutto ciò che conta è il sereno moto ondoso che si agita dentro di me.
Esso è molto simile (ma non uguale) a quello che mi travolse l'estate scorsa e che mi fece volare libera pur essendo inchiodata al mio scoglio, sulla Terraferma, di fronte al mare.

martedì 7 aprile 2015

SuperPasqua

Ho vissuto una SuperPasqua, caratterizzata da una gioiosa leggerezza che non sperimentavo da troppo tempo.
Mi fa inoltre immensamente piacere registrare che, almeno il 50% di questa piacevole inversione di rotta pasquale, sia merito tuo.
Oggi, finalmente, ho sentito la tua voce dal vivo dopo molto tempo; senza essere costretta a parlare da sola con il nastro di una segreteria telefonica e poi, dopo aver riattaccato, senza rimanere in bilico tra attesa (di una risposta) e rassegnazione (al fatto che non fosse così scontato che essa arrivasse).
Ma non ti devi preoccupare di questo: la rassegnazione mi è molto salutare. Solo grazie ad essa, infatti, posso esercitarmi a non dare per scontato, ciò che (forse?) ci lega ancora.
Questo perché, ormai mi è chiaro che, sebbene la nostra conversazione pasquale sia stata, almeno per quanto mi riguarda, non così tesa come le ultime, non è ancora venuto il tempo per dire che il nostro rapporto ha di nuovo il vento in poppa.
E se non ce l'avesse mai più, tanto meglio; sarebbe la condizione giusta per coltivare ciò che c'è, giorno per giorno, senza voler far crescere ciò che c'è stato solo nella mia fantasia.

sabato 4 aprile 2015

Scrivo per guarire

Sto vivendo un periodo in cui, i segni neri che traccio su pagine bianche spesso sostituiscono le parole. Parole che non so più pronunciare nel timore di riaprire vecchie ferite, che non sono poi così tanto vecchie da essere completamente asciutte.
Eppure, anche la scrittura scava nel dolore, ma lo fa lasciando la parte più viva di esso sotto la pelle.
Ciò accade perché, pur non avendo la medesima efficacia immediata della parola detta a voce, penetra lentamente in profondità per poi risalire in superficie.
Raschiando via, piano piano, le ferite dell'anima.

venerdì 3 aprile 2015

Cosa significa amare troppo?

Certo, razionalmente comprendo il significato dell'espressione amare troppo.
Essa significa darsi completamente all'altra persona, finendo in questo modo per annullare se stessi.
Il mio cuore, al contrario, non ha ancora capito il senso complessivo di queste due parole.
Perché, secondo lui (ovvero il mio cuore), non sono mai caduta in questa trappola e men che meno l'ha fatto l'estate scorsa.
Chi ama davvero troppo infatti credo che, a lungo andare, si senta vuoto dentro; sensazione che, in quel periodo, non ho mai sperimentato.
Anzi, ho vissuto l'esperienza diametralmente opposta: l'idea di poter costruire una relazione di coppia mi ha sempre dato una potente energia.
Solo grazie a questa forza interiore infatti, si riesce a dare un forte impulso indispensabile per far nascere ciò che è in grado di cambiarci la vita per sempre e che porta con sé sfide quotidiane che ci danno l'opportunità di restare sempre in gioco.
Qualcuno potrebbe obiettare che, tutte le relazioni, e non solo quella amorosa, ha bisogno di presenza e cure costanti.
Tutto vero, certo. C'è però qualcosa che distingue il rapporto di coppia, da tutti gli altri: ovvero il fatto che esso prevede una vicinanza quotidiana dei protagonisti e la condivisione di progetti comuni che vanno aldilà di ciò che, in genere, si condivide con gli amici (anche i più intimi).

giovedì 2 aprile 2015

Corpo di Sirena (e non di Sirenetta)

Solo per oggi parlo in qualità di Sirena (e non di Sirenetta), perché grazie a ciò che ho vissuto, ho capito che il mio corpo di Sirena può non essere l'ostacolo nei miei rapporti col mondo di Eric. 
Infatti ho compreso che da qualche parte, forse, c'è un Eric disposto a prendersi cura anche del mio corpo di Sirena.
Se così non fosse non avrei mai incontrato chi, senza alcun imbarazzo ma con estrema delicatezza, mi ha rivolto domande dirette sulle mie reali condizioni fisiche.
Ho ricambiato di cuore questo atteggiamento per me positivamente inedito, sentendomi libera di parlare anche del mio corpo,

mercoledì 1 aprile 2015

L'indice sul mappamondo

A noi Sirenette capita decisamente troppo di rado di poter puntare l'indice su un mappamondo ed, in questo modo, scegliere la meta delle nostre vacanze.
Per noi, infatti, la parola vacanza, ha quasi sempre il sapore amaro dell'esperienze che non ci possiamo permettere o che ci costano una gran fatica.
Nonostante questo credo ci siano occasioni che sarebbe un vero peccato perdere: per esempio quella di visitare l'Olanda, un Paese troppo vicino alla Reginetta di Copenhagen perché non sia lambito da quel vento di rispetto che immagino imperversi sulle coste danesi.
Da ultimo, ma non meno importante il fatto che anche il viaggio per raggiungere la capitale olandese, si svolgerebbe in modo totalmente democratico, specie per gli Uomini e le Donne che sarebbero chiamate ad accompagnarci in questo viaggio.
Infatti, cosa c'è di più facile per noi Sirenette e i loro compagni d'avventura che indossare un paio d'ali di metallo, e volare liberi nel Mondo?