sabato 4 aprile 2015

Scrivo per guarire

Sto vivendo un periodo in cui, i segni neri che traccio su pagine bianche spesso sostituiscono le parole. Parole che non so più pronunciare nel timore di riaprire vecchie ferite, che non sono poi così tanto vecchie da essere completamente asciutte.
Eppure, anche la scrittura scava nel dolore, ma lo fa lasciando la parte più viva di esso sotto la pelle.
Ciò accade perché, pur non avendo la medesima efficacia immediata della parola detta a voce, penetra lentamente in profondità per poi risalire in superficie.
Raschiando via, piano piano, le ferite dell'anima.

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