lunedì 31 agosto 2015

Tu, la musica e l'acqua

Anche se non ho mai saputo quale genere di musica ti piace ascoltare, per la prima volta penso a te mentre ascolto la musica che accompagna la musica che accompagna la danza dell'acqua.
Ciò a cui penso, non sono i sentimenti che provavo per te, ma piuttosto al modo in cui potrei efficacemente dirti che l'unico mio reale desiderio è quello che tu trovi finalmente la strada della tua felicità.
Anche questo è un passo che ho potuto compiere solo dopo averti conosciuto.
Così, mentre l'acqua prosegue la sua danza, il pensiero di te mi fa compagnia, anche se non ci sarà mai alcun ballo per noi.

sabato 29 agosto 2015

Amorezia

Da tempo ormai vivo sul mio scoglio, eppure mai prima ad ora, avevo fatto caso ad un particolare che, invece, chi ha scattato quella foto, ha colto pienamente.
Anche nelle nostre vite c'è quella linea sottile che congiunge le nostre esperienze tracciandone, al tempo stesso, un confine.
Proprio come quell'onda che lambisce quella striscia di sabbia, dando l'impressione di voler confondersi con essa.
Ma io avrei dovuto essere più forte di quell'onda e difendere la mia linea di arenile.
Difenderla non da te, certo, ma da ciò che tu non volevi (giustamente) essere per me.
Invece, ho lasciato che l'acqua travolgesse la sabbia, in quello che credevo un gioco innocente che avrei potuto interrompere non appena avessi voluto; e soprattutto, m'illudevo di poterlo fare senza subirne (e farti subire) le conseguenze.
Mai avrei creduto che questo gioco si trasformasse in qualcosa di decisamente ingiocabile come l'Amorezia.

Sorpresa

Nella vita ho imparato a non aspettarmi nulla dagli sforzi compiuti per raggiungere un risultato.
È stato così fin dai primi esami a scuola, fino alla Laurea ben cinque anni orsono.
Ciò non significava non studiare molto, anzi. Voleva semplicemente dire che non immaginavo mai un possibile risultato, prima di vederlo effettivamente scritto.
Solo così ero certa di non essere imprigionata in cocenti delusioni.
Perché, allora, con te non ho agito allo stesso modo?
Eppure, la mia mente sapeva che ciò che pensava era profondamente sbagliato. Tuttavia non riusciva a rinunciare a quelle idee.
Il dolore poi, fu ancora più forte, quando mi fu chiaro che, non aver dato voce ai miei desideri, non li avrebbe resi realizzabili.

E tutto questo perché non siamo noi che otteniamo l'amore, ma è l'amore che ci sorprende ottenendo noi.

venerdì 28 agosto 2015

Fuga dalla Sirenetta

L'unico aspetto di noi che ancora mi provoca una seppur sottile sofferenza e il fatto che, quando comunico con te, devo fuggire dalla Sirenetta.
Infatti, proprio con essa è cominciato tutto fra noi. Compresi, purtroppo, gli equivoci che ci hanno improvvisamente allontanati.
Tuttavia sono consapevole del fatto che questa fuga, in realtà, mi fa solo bene. Infatti m'impedisce di confinare il nostro rapporto in quell'angolo in cui tutti coloro che si scoprono innamorati, anziché semplici amici, mettono la loro relazione.
Nel nostro caso, invece, sarà proprio l'avere molta gente intorno a noi, che ci consentirà di non ricadere più negli errori del passato.

giovedì 27 agosto 2015

Il Rispetto & la Rabbia

Paradossalmente, quando qualcuno mi manca di rispetto, provo una Rabbia sottile quanto di breve durata, se non proprio momentanea.
La scarsa sensibilità nei confronti dell'altro, credo si annunci molto prima di sfociare in parole e/o atteggiamenti precisi.
Ed è proprio per tale motivo, credo, che più che con l'altra persona, ce la prendiamo con noi stesse, per non essere riuscite a correre ai ripari per tempo.
Altro aspetto importante della questione è il fatto che, proprio a causa di questi segnali pregressi, fin dall'inizio non siamo disposti ad intraprendere una vera e propria amicizia; piuttosto a legarci c'è un concreto progetto comune che, tacitamente, siamo disposti ad interrompere, non appena si verificano le prime incomprensioni.
Del resto, è l'obiettivo comune stesso a soffrire, sin dall'inizio, di questa mancanza di sintonia.
Il fatto che io abbia preso consapevolezza di tutto ciò, mi conferma nella convinzione che tra e te, tutto potrebbe ancora funzionare.
Infatti, la sintonia tra noi, è scattata sin da subito, senza mai aver avuto un progetto comune da perseguire.

mercoledì 26 agosto 2015

Scoprire piano piano

Spesso, le azioni delle altre persone, ci fanno da specchio.
Così, non posso fare a meno di pensare che anche tu, proprio come tanti altri giovani uomini, meritavi la possibilità di scoprire piano piano, ciò che desideravo.
Quante volte, infatti, si scrivono lettere, poesie, biglietti e tutto ciò che la fantasia personale suggerisce, per far intuire all'altra persona, quali sono i nostri sentimenti.
Invece io, investendomi di una sicurezza di cui non avevo alcun diritto, ho atteso che gli eventi accadessero all'improvviso.
Sarebbe stato più saggio, da parte mia, cercare di coltivare la nostra amicizia in modo tranquillo dandoci l'opportunità di verificare, giorno dopo giorno, dove stessimo andando.
Ciò che mi consola a questo punto, è il fatto di poter riprendere il mio cammino verso la nostra amicizia.
La mia condizione di Sirenetta non mi permette di viaggiare con le mie gambe, ma il cammino dei miei sentimenti, non mi può essere negato, nemmeno dalla Natura.

martedì 25 agosto 2015

Rivedo il tuo sogno

Nei volti speranzosi rivedo il tuo sogno di seguire la tua passione per quella cultura lontana, ma profonda e carica di significati che forse, per noi occidentali resta in gran parte misterioso.
Noi che siamo così poco abituati a fermarci per guardare nuovi orizzonti con occhi altrui.
Invece tu, con la tua passione, dimostri di saperlo fare molto bene, riuscendo ad incuriosire le persone che, come me, un giorno hai incontrato.
Rivedo ancora i momenti in cui, nei nostri pomeriggi amichevoli, ciò che della tua passione non mi era chiaro, diventava preziosa occasione per dilatare il tempo tra noi.
Ora sono sola, a rivedere il tuo sogno, ma vorrei tanto che al mio sguardo, si aggiungesse di nuovo anche il tuo.
Tuttavia, non riesco a togliermi di dosso il timore che, scriverne troppo, distrugga il sogno e, soprattutto, la possibilità che realizzi.

domenica 23 agosto 2015

Sirenetta da giardino

Ricordando i tuoi racconti sulla tua poetessa preferita, mi viene in mente che la mia passione per la scrittura non subirebbe nessun contraccolpo negativo, se solo mi abituassi a vivere proprio come lei che, osservando semplicemente il suo giardino dalla finestra di casa, dette vita a quei versi che tante emozioni ti hanno regalato (e credo, continuino a regalarti, intense emozioni).
Quindi ti chiederai quale differenza ci sia tra il suo parco privato ed il mio personale scoglio.
Forse, dal tuo punto di vista, essi sono perfettamente uguali.
Invece no. Lei ha scelto di guardare il suo giardino dalla finestra, mentre io non ho avuto alcuna voce in capitolo quando il Mondo mi ha adagiato sul mio scoglio.
Infine, e questa mi sembra la differenza più importante, forse perché fosti tu a svelarmela, lei un amore l'ha vissuto (anche se le sue biografie sono oscure sul punto), mentre io sto ancora aspettando di viverne uno.
O forse mi farò bastare la nostra amicizia per il resto dei miei giorni.

Ma, anche in questo caso, non sarà mia, l'ultima parola...

Le persone fanno i luoghi

Almeno una volta nella vita sarà capitato a tutti di dover trovare una motivazione valida per frequentare un luogo senza subirlo.
In tale situazione, personalmente, cerco di aggrapparmi alle persone che sono con me, in quel momento.
Infatti sono loro a colorare, con la loro presenza, anche il luogo più buio.
Ed è per questo motivo che con te sarei andata ovunque, anche in cima alle più impervie montagne.
Ciò non toglie, tuttavia che, nonostante io sia legata a lei da un amore profondo (che nulla ha a che vedere con ciò che mi lega a te, stai tranquillo), non posso raggiungere qualsiasi luogo perché, le persone non possono nulla se l'indifferenza del Mondo ha reso alcuni posti inospitali.
Non mi resta che addormentarmi nel suo caldo abbraccio, sognando di salpare verso mari lontani.

sabato 22 agosto 2015

Il vestito di parole

Ci sono giorni in cui sento il mio scoglio particolarmente freddo ed inospitale.
Proprio in quelle occasioni, mi vesto di parole.
Certo non si tratta di abiti eleganti e scintillanti, ma piuttosto di vestiti spessi forse anche un po' ruvidi, al tatto altrui.
Per me, invece, rappresentano quanto di meglio sono riuscita a trovare stamane quando, svegliandomi, ho visto le nubi addensarsi all'orizzonte, e ho avvertito una sensazione di freddo penetrante quel momento ho realizzato che, per sentire un po' di calore, dovevo per forza trovare un modo, il più possibile efficacie, per scaldare l'anima.
Innanzitutto era necessario capire bene il motivo di tale freddezza.
So, per averla esperita altre volte, che essa è spesso provocata da una sottile rabbia che potrebbe divenire pericolosa, qualora mi restasse addosso.
Invece, sarà proprio il mio vestito di parole, a far traspirare la rabbia, senza che il Mondo ne debba subire le conseguenze.

venerdì 21 agosto 2015

Silenzio agrodolce

Quello con lei, è un silenzio che non allontana. Certo, nemmeno ci avvicinerà.
Del resto, le parole tra noi avrebbero conseguenze ben peggiori del silenzio.
Sicuramente scaverebbero ancor più in profondità nell'insanabile ferita che mi ha inferto gratuitamente, proprio in un momento in cui la vita mi ha reso particolarmente vulnerabile.
Ovviamente, tutto ciò fa parte di un passato che non tornerà mai più; tuttavia preferisco il silenzio tipico di chi ha chiuso una fase della vita.
Tra noi invece, il silenzio ha il sapore agrodolce di chi ha vissuto momenti di acida ira ma ora sta cercando, con tutte le proprie forze, di voltare pagina.
Certo, ci sono giorni in cui vorrei alleggerire il silenzio tra noi, con le tue parole; ma anche quando esse non mi arrivano, cerco di pensare al tuo diritto di essere libero di condurre una vita lontana da me.
Eppure spesso penso al rischio che corriamo qualora trascorresse troppo tempo senza vederci.
Ma il mio cuore sa che deve compiere ogni sforzo per addolcire il silenzio tra noi.

giovedì 20 agosto 2015

La leggerezza della Sirenetta

A quella parte di Mondo che mi considera un peso, oppongo la leggerezza della Sirenetta.
Essa deriva dalla profonda (anche se non perfetta) consapevolezza di ciò che comporta il prendersi cura di me.
Ed è ancora merito di tale coscienza, se coloro che mi sono concretamente vicino ogni giorno, possono prendersi del tempo esclusivamente dedicato a loro, sicuri del fatto che essa ci doni anche una serenità molto simile a quella che proviamo quando loro sono con noi.
È un po' come se la consapevolezza del mio essere Sirenetta mi dicesse:
'Anche se ora loro non sono qui, io e te insieme, ce la caveremo a meraviglia. Impara a fidarti di me. Che poi non è altro che imparare a fidarti di te stessa'.

mercoledì 19 agosto 2015

A prima vista

A prima vista lui mi apparve come una persona con cui non avrei mai potuto avere nulla in comune.
Inizialmente non riuscivo a capire esattamente di cosa si trattasse ma credo fosse semplice disagio.
Ad un certo punto, furono i suoi occhi e la sua voce a capovolgere i miei sentimenti, fino a farli diventare impossibile amore.
Per ben nove anni mi lasciai trasportare da queste onde, finché un giorno, una corrente inaspettata, ripulì la mia riva facendo il vuoto intorno a me.
Solo quando mi fu chiaro che, per quanto impetuose, le onde non avevano fatto altro che restituirmi il mio solito mare, riuscii ad alzare lo sguardo verso l'orizzonte fino a scorgere un altro amore che finora era solo affettuosa amicizia; ciò che non potevo immaginare era che un'altra corrente l'avrebbe presto trascinato lontano da me e lui, sfortunatamente, non avrebbe opposto alcuna resistenza.
Anche questa volta, il colpo d'onda fu tremendo e mai avrei creduto di poter vincere la corrente e tornare così, sulla mia riva tranquilla a godermi in pace i ricordi del tempo in cui era solo amicizia. Ricordi che il mio cuore ha continuato a considerare dolci.
Ciò che non mi avrebbe abbandonato, nonostante tutto, era il sogno di incontrare il Grande Amore.
Così arrivasti tu e la tua dolce fragilità. Condividemmo un'estate fatta anche di sogni e progetti, ahimè non condivisi perché le stesse parole fra noi, avevano un diverso significato per me e per te.
Lo scoprii troppo tardi ed in modo brusco.
Questa volta però dopo la tempesta il mio mare sta lentamente riprendendo il suo canto disteso, forse perché questa volta, ho avuto la forza di non allontanarti troppo dal mio orizzonte.
Perché, in fondo, la prima impressione giuda sempre la nostra rotta.

martedì 18 agosto 2015

La forza della fragilità (e viceversa)

Ancora tu, ancora il resto del Mondo.
Tu che fai della fragilità la tua forza, il resto del Mondo che fa della sua forza, un elemento di estrema fragilità anche se, nella sua presunzione, non vuole ammetterlo.
Fortunatamente, la mia condizione di Sirenetta, permesso al mio cuore di separare nettamente le due situazioni fino a farmi capire che era necessario fermarsi e comprenderti, mentre il resto del Mondo corre alla deriva e non ci sarà la sua tanto sbandierata forza, a salvarlo.

lunedì 17 agosto 2015

Tempo rubato & Tempo condiviso

Quando nel mio cuore c'era lui, l'unico desiderio che avevo era di rubare del tempo alla sua vita sempre altrove, per narrargli la mia vita mentre ascoltavo la sua.
Mi accorsi decisamente troppo tardi che tutto non era altro che un'inutile farsa perché lui, in realtà, non voleva nemmeno la mia amicizia.
Anche in quell'occasione ci furono lacrime amare e poi più nulla per molto tempo, finché fui io stessa a decretare la scadenza del Tempo rubato.
Con te, invece, mi aspetto solo Tempo condiviso. Lo devo ad entrambi: tu, per essere stato sincero con me, io per non essermi fatta trascinare dall'ira fino al punto da mettere fine al nostro Tempo.

venerdì 14 agosto 2015

Sottile malessere

Ci sono però anche giorni in cui, il passo che ieri mi sembrava così determinato e quindi, così facile da compiere, oggi mi appare talmente faticoso da essere accompagnato da un malessere interiore che tento in tutti i modi di rendere sottile attraverso un silenzio (ostinato?) affinché il Mondo non pensi che io possa seguire per sempre la sua rotta, senza provare a tracciarne una personale.
Da ultimo ma non meno importante, cedere allo sconforto equivarrebbe a nuotare nelle acque paludose delle mie debolezze.
Ma, così facendo, rischierei di adottare quel comportamento che biasimo sempre nel resto del Mondo: ovvero, lamentasi delle proprie sfortune, ma non muovere un passo alla ricerca di una situazione migliore.

Una giornata per me

Ma a rendere spesso sfiduciato il mio sguardo sul futuro, non è solo la mancanza di una vita di coppia.
C'è anche , spesso e volentieri l'incapacità di sapermi organizzare, di tanto in tanto, una giornata per me; del tempo durante il quale la mia famiglia segue progetti propri, diversi dai miei.
Eppure, in cuor mio so molto bene quanto sarebbe importante compiere questo piccolo grande cammino.
Devo dire però che a volte, nonostante le numerose difficoltà, riesco comunque a chiedere, anche con una certa gentile risolutezza nella voce, che mi venga permesso di vivere una giornata per me.

Gira al largo

Con il profondo affetto che caratterizza la nostra pluriventennale amicizia, lei mi dice che se davvero desidero costruirmi una vita sentimentale, dovrei imparare a girare al largo.
Ovvero frequentare altri luoghi rispetto ai soliti ma, soprattutto, tuffarmi in passioni diverse.
Pur avendo molto rispetto per il suo punto di vista, mi chiedo innanzitutto, se girare al largo non equivalga in fondo a modificare il mio modo di vivere e se, soprattutto, ciò sia onesto nei confronti di un uomo con cui si spera di costruire un rapporto duraturo proprio perché sincero.
Qualcuno potrebbe obiettare che è esagerato considerare un semplice cambiamento di hobbies come uno stravolgimento del proprio stile di vita.
A quanti la pensano in questo modo, faccio notare che le mie passioni rappresentano una parte importante della mia quotidianità e, di conseguenza, del mio modo di vivere.
Ciò avviene perché la lettura e la scrittura modificano in profondità il mio modo di guardare il Mondo.
È proprio quest'ultimo aspetto che mi riconduce inevitabilmente a te, che hai saputo condividere il mio sguardo sul Mondo, proprio condividendo passioni.


giovedì 13 agosto 2015

Un libro di bentornato

Se tornerai davvero, mi piacerebbe farti trovare un libro di bentornato.
Probabilmente sceglierei tra i titoli che mi hanno lasciato i ricordi più intensi esattamente come la  tua presenza nella mia vita.
Il problema sorgerebbe su come procurarmelo visto che, gran parte del Mondo là Fuori (specie quella che mi ha asciugato gli occhi nei Giorni della Tempesta, farebbe molta fatica a comprendere il motivo di questo regalo.
Ma il desiderio che il nostro rincontro abbia qualcosa di speciale, soprattutto perché meditato a lungo, sarebbe forte quanto la volontà di non ferire la sensibilità di colei che ha ascoltato le mie grida di dolore.
Ecco quindi quale potrebbe essere la soluzione: farmi accompagnare, nella ricerca del libro di bentornato, da chi ha abbracciato le mie lacrime, rivolgendo uno sguardo non proprio accusatore, a chi le aveva provocate.

mercoledì 12 agosto 2015

La via del faro

Finalmente il mio cuore mi ha indicato la via da seguire.
Lo ha fatto continuando ha ripetermi che non poteva finire tutto così.
In realtà, me lo sussurra da mesi, ma finora, ho sempre avuto troppa paura per dare credito alle sue parole.
O, per meglio dire, mi rendevo conto di come esse fossero tutt'altro che la soluzione ai miei dubbi.
Finché non ho avuto il coraggio di parlargli schiettamente:
“Ok, mio caro. La realtà è leggermente più complicata rispetto a ciò che colgo superficialmente, ma questo l'ho sempre saputo. Quello che invece ancora non so è che cosa devo fare concretamente per risolvere tale situazione.
La risposta è arrivata e, come avevo previsto, non ha avuto nulla a che spartire con il sentimento che ci lega (poco importa se ora non lo possa più chiamare amore; sempre di sentimento si tratta).
La soluzione ai miei dubbi stava nel silenzio imposto dai mezzi di comunicazione umani così inadeguati a raccogliere la Voce del Cuore.
Ma ora non temo più nulla. Il mio cuore si è nuovamente illuminato, seguendo la via del faro.

martedì 11 agosto 2015

Il cuore (non) altrove

Anche oggi come sempre, chiedo il suo aiuto per comprendere cosa potrà mai guidare il tuo pensiero e, soprattutto, le tue azioni, che spesso faccio fatica ad interpretare.
Mentre, attraverso le mie parole, lei legge le pieghe del mio cuore smarrito, finalmente intravvedo la via da seguire.
Coraggio, sarà sufficiente rivolgerti un'unica domanda e poi, se è il caso, rivolgere il cuore altrove (dove, ancora, non è dato sapere. Ma poco importa).
Eseguo alla lettera, altrimenti a cosa servirebbe chiedere agli amici di dedicarci del tempo?
Durante l'attesa però, ancora un dubbio smarrisce il mio cuore: e se tu non c'entrassi nulla, con le risposte che non mi giungono?
Non posso ancora permettermi di rivolgere il mio cuore altrove. 

lunedì 10 agosto 2015

Monologo su nastro

Speravo di essermi abituata ai miei periodici monologhi sul nastro.
Invece no. Oggi avrei proprio bisogno che diventassero dialoghi.
Non con te, ovviamente. So che questo (forse?) non sarà più possibile.
Tuttavia, sento di dover dare voce ai miei dubbi, ancora intrisi di lacrime.

sabato 8 agosto 2015

L'imbarco perso

Ormai, purtroppo, non ho più il minimo dubbio.
Quest'anno, non solo ho perso l'imbarco ma, a meno di un improvviso cambiamento di situazione, (su cui, comunque, ho imparato a non sperare troppo), ma ho anche acquisito consapevolezza del fatto che sarà sempre più difficile convincerli a partire.
Ciò che è più faticoso da accettare, di tutta questa situazione, è il fatto di aver mandato a vuoto i vari tentativi, che ho compiuto negli anni di far loro capire che un imbarco perso per noi, significa sempre minori possibilità di persuadere il Mondo a migliorare le condizioni di rotte e porti d'approdo.

La Legge del Mare

Lascio che sia la corrente a decidere chi, ad un certo punto della vita, deve solcare altri Mari.
Purché essa non sia quell'insieme di tumultuose onde che trascina via tutto senza rispettare la volontà di nulla.
Chi si allontana deve poter decidere quando seguire altre rotte.
Ciò che è fondamentale, a questo punto da parte mia, è il non tentare mai di opporle un'egoistica resistenza.
Ma lasciare che sia la corrente a scandire le tappe della rotta.
Solo facendo ciò sarò certa che sarà stata semplicemente la Vita, a seguire il suo corso.
E soprattutto, sarò consapevole del fatto che, fin che la Legge del Mare lo ha consentito, ho condiviso con queste persone, un viaggio dalle caratteristiche uniche.

venerdì 7 agosto 2015

Passione obbligatoria

Ore ed ore di allenamenti estenuanti, spinta dalla forza della determinazione passionale.
È solo lei che manda avanti braccia e mente fino al prossimo fondo.
Sei diventata così forte nel tempo, che nemmeno le peggiori condizioni psicofisiche possono farti crollare.
Un tuo cedimento (temporaneo o definitivo che sia), finisce subito in prima pagina o di fronte ad un'affollata conferenza stampa in cui tu racconti per filo e per segno ciò che non ha funzionato.
Tutti comprenderanno perché, qualora non lo facessero, scateneresti il putiferio.
Sei abituata a vincere e, soprattutto, ad essere considerata una star.
Una stella, appunto. Lontana anni luce da coloro che, come me, vengono calati in acqua nonostante la paura che paralizza i muscoli.
Perché la nostra non è passione. È necessità.
Perché per noi non ci sono guadagni da capogiro. Solo fatica.
Certo, noi non scendiamo in vasca alla Kazan Arena ma, nella nostra situazione, ti garantiamo che ne faremmo a meno ben volentieri.
P.S.; Siamo convinte che le vere stelle siamo capaci di brillare di luce propria.

giovedì 6 agosto 2015

Rotte d'inchiostro

Non si può vivere di sole Rotte d'inchiostro.
Il Mondo ne lo dice da tempo e non posso certo dargli torto.
Non si può vivere di sole Rotte d'inchiostro, innanzi tutto perché, così come è un atto di profonda libertà tracciarle, allo stesso modo dev'essere libera la scelta di seguirle o meno.
Non si può vivere di sole Rotte d'inchiostro perché mai e poi mai diventerò Mrs Sfumatura (nemmeno in salsa italica!).
Che poi, a pensarci davvero bene, equivarrebbe a (s)vendere la propria libertà di tracciare rotte d'inchiostro.
Di fatto, però, viviamo di sole Rotte d'inchiostro con la complicità del Mondo, ancora incapace di aiutarci a tracciare una Rotta diversa nelle nostre Vite di Sirenette.

mercoledì 5 agosto 2015

Viaggi(o)

La vita è un viaggio, oppure un insieme di viaggi?
Sia l'uno che l'altro.
Indubbiamente è un viaggio attraverso le varie età della vita.
Dentro a questo se ne racchiudono altri, più o meno guidati da noi.
Di quelli che compiamo con la nostra fantasia, siamo sicuramente noi i capitani perché possiamo scegliere la rotta da seguire e il porto dove approdare.
Arriva però un momento nella vita, in cui la fantasia non ci basta più e, per questo motivo desidereremmo ardentemente salpare per un viaggio reale (e, possibilmente, realizzabile).
Ma è proprio qui che iniziano le vere difficoltà: primo: in quanto Sirenette, spesso non ci è possibile viaggiare da sole; inoltre, non sempre è facile trovare persone disposte a viaggiare con noi.
No, per una volta almeno non accuserò il Mondo di essere una massa di insensibili egoisti...Il fatto è che non è proprio una passeggiata, viaggiare con noi.
Le difficoltà che incontriamo nel viaggiare, spesso ci precludono alcune opportunità di lavoro.
Ormai si sa, in un Mondo profondamente in crisi da troppo tempo, è necessario inseguire l'occupazione laddove la crisi ha allentato (parzialmente?) la morsa.
Oppure, potrebbe essere salutare un viaggio per lasciarsi tutto alle spalle, provando così a scrivere un altra storia altrove.
L'unico motivo valido per rimanere sarebbe il tuo ritorno e il poter fare con te un viaggio a ritroso nel Tempo, per fermarsi a contemplare il Mare dal luogo dove tutto ha avuto inizio e da dove potrebbe continuare trasformandosi, giorno dopo giorno, nel Viaggio dell'Amore.

martedì 4 agosto 2015

Il silenzio

Per una Sirenetta ipercomunicativa come me, spesso il silenzio è tutt'altro che d'oro (al massimo d'argento!).
Se poi esso mi viene imposto dalla malinconia che domina il luogo in cui mi trovo, oppure dalle persone che vi abitano, esso assume per me il medesimo valore di un cumulo di ferraglia arrugginita.
Questo avviene perché, trascorrendo buona parte delle mie giornate circondata dal silenzio del mio scoglio, quando ho l'opportunità di poter andare altrove, mi piace poter parlare con il Mondo, senza dover preoccuparmi eccessivamente delle altrui opinioni.
C'è però un caso in cui la parola mi appare un'inutile interferenza: quando posso condividere il silenzio con persone di cui il mio cuore anela la presenza.

lunedì 3 agosto 2015

Il Coro del Mondo

"Non vedo l'ora di avere nuovamente l'opportunità di leggere i tuoi racconti dalla profonda vena ironica". 
Più o meno con tali parole, una carissima amica, conosciuta grazie alla comune passione per la scrittura, mi ha voluto dimostrare il suo immenso affetto, nonché le sue preferenze riguardo allo stile che uso quando scrivo.
Premesso che anch'io sono particolarmente soddisfatta quando riesco a colorare d'ironia il timbro della mia voce. 
La scrittura però, per poter essere davvero in sintonia, con il Coro del Mondo,  deve seguire il ritmo delle mie emozioni e quindi non può essere sempre e solo un canto monocorde, eseguito per compiacere i gusti di un pubblico il quale, se non riconosce la melodia, abbandona la riva oppure, nella migliore delle ipotesi, smette di ascoltare e si limita a sentire.
Poiché il canto è una fonte di libertà molto preziosa non posso costringere nessuno a dedicare del tempo al suo ascolto. Allo stesso modo però chi ascolta, non può imporre uno stile a chi canta.
Il merito della mia amica è stato quello di dedicarmi un applauso che so essere spontaneo perché proveniente dal suo grande cuore, aperto a ricevere ogni tipo di note.


sabato 1 agosto 2015

Solitudine (in)colpevole

Avete mai riflettuto sul fatto che anche quando ci lamentiamo della nostra solitudine, è sempre necessario tenere ben presente il fatto che essa non è causata dall'improvvisa antipatia di chi mi sta intorno, ma più semplicemente dal fatto che, per esempio, non sempre è agevole trascorrere le vacanze con una Sirenetta come me.
In realtà un colpevole, per questa situazione c'è ed è il gruppo di tutte quelle persone (in questo caso, non sarebbe giusto incolpare il generico Mondo...) che ci mettono letteralmente il bastone tra le Ruote.
Ma non è tutto: facendo un po' di sana autocritica, a volte siamo proprio noi Sirenette (o, forse, sono solo io?) che spianiamo la strada a ai Professionisti del Bastone. Lo facciamo ogni volta che ci accontentiamo di luoghi di villeggiatura che non rispettano fino in fondo le nostre esigenze, sicuri che il nostro spirito di adattamento ci darà una mano.
E se invece provassimo a ribaltare la prospettiva e chiedessimo che tutto il Mondo si sforzasse di adattarsi a noi?

Viaggio in punta di penna

Ad un Laboratorio di Scrittura Creativa mi dissero che, per essere credibili quando si scrive una storia è necessario documentarsi approfonditamente su tutti i particolari che si vogliono trattare.
Così, per esempio, capita che molti scrittori, intraprendano lunghi viaggi all'estero, se vogliono ambientare il loro racconto in un Paese straniero.
Tutto molto positivo, direte voi. Qual è il problema?
Questa breve considerazione mi offre lo spunto per riflettere sul fatto che, per le Sirenette (e i Sirenetti), che come me coltivano la Passione della Carta e della Penna, la scrittura è essa stessa un viaggio che spesso sostituisce quelli veri, resi impossibili proprio dalla nostra condizione di Sirenette (e Sirenetti).
Allora che si fa? Un compromesso accettabile potrebbe essere quello di sfruttare al meglio le proprie capacità d'immaginazione e di mettersi nei panni dei propri personaggi, grazie alla nostra abitudine a riflettere sul Mondo che ci circonda (parenti strette, ancora una volta, della nostra situazione di Sirenette/i), unito ad un patto il più possibile onesto, con i Lettori: ovvero, va spiegato loro il motivo per cui il vostro non sarà in tutto e per tutto un viaggio reale ma che, tutto ciò che potete offrire loro è un Viaggio in punta di penna.