venerdì 14 agosto 2015

Sottile malessere

Ci sono però anche giorni in cui, il passo che ieri mi sembrava così determinato e quindi, così facile da compiere, oggi mi appare talmente faticoso da essere accompagnato da un malessere interiore che tento in tutti i modi di rendere sottile attraverso un silenzio (ostinato?) affinché il Mondo non pensi che io possa seguire per sempre la sua rotta, senza provare a tracciarne una personale.
Da ultimo ma non meno importante, cedere allo sconforto equivarrebbe a nuotare nelle acque paludose delle mie debolezze.
Ma, così facendo, rischierei di adottare quel comportamento che biasimo sempre nel resto del Mondo: ovvero, lamentasi delle proprie sfortune, ma non muovere un passo alla ricerca di una situazione migliore.

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