giovedì 30 giugno 2016

Sul ciglio della strada

Se pensiamo a tutte le parole che hanno a che fare con la produttività, ci accorgiamo, con profondo rammarico, che nessuna di esse viene accostata alla parola arte. Anzi, il già citato 'impara l'arte e mettila da parte', si ribadisce proprio questo: una volta che padroneggiamo abbastanza bene un'arte, dobbiamo proseguire per un'altra strada, lasciandola, in qualche modo, sul ciglio.della strada.
Ciò che è difficile far capire a gran parte del Mondo, è che, spesso, proprio la nostra arte, ci fa percorrere con maggiore entusiasmo la strada della vita.
Se questa semplice convinzione potesse diventare un proficuo terreno di confronto, probabilmente non sarebbe poi così difficile trovare qualcuno disposto a scommettere sulla tua arte, anche dal punto di vista professionale.




mercoledì 29 giugno 2016

Il metro di giudizio

Mi è capitato spesso, prima di farmi prendere completamente dal disappunto, di fermarmi a riflettere su come reagirebbe una delle mie migliori amiche, che ha fatto della comprensione degli altri, una vera e propria ragione di vita.
Anche se non lo posso fare, perché è una donna impegnatissima su numerosi fronti, spesso sogno di poter andare da lei, perché mi aiuti a compiere le scelte migliori, in ogni situazione.
Almeno finché non imparerò, almeno qualche piccolo grande trucco, per contare all'infinito, proma di chiudere le porte della comprensione.




Domande

E' anche vero però che non siamo sempre costretti a subire le consdeguenze dei torti altrui.
Amzi, più siamo lontani affettivamente dalla persona che ci sta di fronte,e più riusciamo a far valere le nostre ragioni.
Lo facciamo ponendo all'altra persona delle domande precise. Così si dà la possibilità di esprimere le proprie motivazioni.
Se non coglie questa particolare occasione, ci sentiamo autorizzati a lasciar perdere perché abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità.
Potrebbe sembrare strano il fatto che, invece, quando abbiamo un profondo legame con coloro con cui ci troviamo a scontrarci, siamo generalmente più portati a dare sfogo al nostro disappunto, senza por(ci) troppe domande.
Questo credo avvenga perché, pur nel momento di rabbia, desideriamo che gli altri tengano conto delle nosrtre esigenze inetriori.
Viceversa, diamao per scontato che, chi ci è 'affettivamente sconosciuto', non sia tenuto a conoscere le sfumature più profondi della nostra personalità.




Torto

Fino a questo momento non avevo mai riflettuto abbastanza sul fatto che la gestione del torto ha molti punti in comune con l'autorappresentazione del proprio dolore.
Quando, infatti, raccontiamo i lati difficili della nostra vita ad altre persone, lo facciamo per cercare comprensione.
Essa è sempre possibile a patto che l'intero racconto venga costruito facendo in modo che tutti i particolari concorrano creare un quadro di cui ci sentiamo 'vittime'.
Ma, non appena ci distraiamo, è possibile che, nel nostro racconto, s'insinuino dei particolari da cui, il nostro interlocutore, può capire che non siamo proprio così 'vittime' come vorremmo far credere.
Esattamente allo stesso modo, quando non riusciamo a gestire una situazione che non riusciamo a gestire senza farci prendere dalla rabbia, anche quando la nostra ira è giustificata, chi ci sta intorno penserà che abbiamo torto.


Flashback

Una carissima amica mi ha fatto un bellissimo regalo e, per la prima volta dopo molto tempo, la copertina mi ha fatto venire in mente i giorni della nostra conoscenza.
Il genere letterario è diverso, ma la Casa Editrice è la stessa del romanzo che non mi hai più potuto restituire.
Notando queste coincidenze, quando ho aperto il libro, ho provato l'impulso di scriverti un messaggio, esattamente come facevamo quell'estate, appena uno di noi due aveva qualche novità nella sua libreria.
Ma è stato solo un attimo...Sono riuscita a scacciare quella tentazione, immergendomi in un silenzio, rotto solo dal fruscio delle pagine lette e girate...




martedì 28 giugno 2016

Punto d'arrivo

Per molte persone, la felicità è un punto di partenza. 
Per noi credo possa essere (anche?) un punto d'arrivo.
Questo per due motivi principali: sia perché ti dev'essere chiaro che sono davvero felice di come la tua vita è cambiata, sia perché mi auguro che tu possa mantenerla per sempre.
Ma credo di poter dire che è anche un punto d'arrivo perché, finalmente, vorrei poter ripartire con maggiore serenità, data appunto dal fatto che tu hai raggiunto la tua meta.



Persone & Luoghi

Temo non troveremo mai un punto d'incontro, io e lei. Non sulle vacanze, almeno.
Lei così appassionata di luoghi da visitare, io più attratta dalle persone che incontro durante il viaggio.
Solo una volta, in vita mia, ho dato maggiore importanza al luogo in cui mi trovavo (una nave da crociera).
Questo perché era l'unico luogo che s'intonava perfettamente con la mia vita di Sirenetta.
In tutte le altre occasioni, invece, ricerco il dialogo con le persone, Loro, infatti, non sono così statiche come, invece, spesso lo sono i luoghi.
Luoghi che mi si parano davanti, imponendosi. Senza sapersi adattare alla mia storia.





Una ventata d'aria fresca

Finalmente, dopo troppi giorni, oggi si respira.
Lontano dall'afa soffocante, emanata da chi dice di essere il migliore.
Di chi non sopporta le incertezze altrui, che minano le sue certezze.
La sensazione di libertà che sto sperimentando, è talmente profonda, da farmi credere che, ormai, la calura soffocante, sia alle mie spalle.
Ma è solo un'illusione (oltre che una cocente delusione!),




Dala parte opposta

Mi capita spesso di sentirmi dalla parte opposta.
Ed è così che scattano i dubbi....Chi avrà ragione?
No, non ricerco il consenso ad ogni costo. Semplicemente vorrei sapere il motivo per cui, ciò che considero positivo, per gli altri è negativo (e viceversa, naturalmente).
Ma non basta: durante questa ricerca, mi capita spesso di confrontarmi con persone che la pensano in modo differente.
Purché mi sappiano spiegare le  loro ragioni. In caso contrario, in genere, continuo per la mia strada.




Dietro la tenda

Ho una profonda nostalgia di quando lasciavi il Mondo dietro la tenda.
Non già perché dovessimo nasconderci, ma perché mi sentivo al sicuro.
Grazie a quella tenda, a raggiungermi era solo la tua luce positiva, e non il buio di un futuro sconosciuto.
Dietro quella tenda mi arrivavano sì, bagliori di futuro ma, quando mi scostavo dalla finestra, riuscivo a vederli a modo mio.
Era quella, la nostra forza.




lunedì 27 giugno 2016

Solo la cornice?

La Rete parla di noi, lo sappiqamo. Sia nella forma che nella sostanza.
Ma non sempre riusciamo realizzare tutto questo.
A volte, soprattutto quando ci troviamo in situazioni che non conosciamo e in cui ci sentiamo a disagio.
Quindi ci capita di curare le nosstre presentazioni in Rete, fin nei più piccoli particolari.
Quando invece arriva il momento di riempire la social-cornice, ci blocchiamo.
Personalmente, invece, non ho questo timore ed anzi, preferisco di gran lunga espormi creando l'interno della cornice. Ben consapoevole del fatto che, se un giorno qualcuno mi dovesse criticare per questo, dovrò cercare, in ogni modo di rendere ragione di ciò che ho fatto. E' questione di responsabilità.



sabato 25 giugno 2016

Un nuovo cielo

Invece nulla funziona davvero.
Ed è per questo che mi sento come chi è troppo stanco per dormire o anche solo per cercare un valido rimedio alla mia insonnia.
Allora continuo a fissare il soffitto della mia stanza. in attesa di uscire sotto un cielo che non sia sempre e solo quello di casa.




Un futuro

Infatti sono troppo lontani i tempi in cui anche in casa riuscivo a sognare quasi come fossi in viaggio. Ne ero capace perché a muoversi era la fantasia del mio cuore.
Andavo lontano verso un futuro ancora tutto da costruire. Che, è vero c'era solo nella mia testa, ma sua costruzione, in qualche modo, mi teneva compagni. Anche se guardavo il Mondo dalla finestra di casa.




Mancanza di riposo

Mi sento una persona quasi schiacciata dalla mancanza di riposo.
Non perché mi vengano richiesti sforzi particolarmente gravosi. ma semplicemente perché la Vita mi chiede di stare a casa.
Invece,per vincere la stanchezza di questi giorni avrei bisogno di un movimento radicale perché, se è vero che per la maggior parte del Mondo, relax spesso è sinonimo di casa, per noi Sirenette, così abituate a ribaltare l'ordine che ci circonda, il vero riposo si realizza in viaggio.



mercoledì 22 giugno 2016

Il Principe Azzurro

Sono rimasta piacevolmente stupita dalle parole di una persona che ho visto una volta sola nella mia vita, che mi ha invitato nel paese dove vive in compagnia del mio Principe Azzurro.
Peccato che non lo abbia ancora trovato...
E qui, nulla di nuovo,
Ma, come faccio sempre in questi casi, la butto sull'ironia...Beh, questa volta, nemmeno tanto....
Infatti, credo che, se ci sono persone che, pur conoscendomi (ancora?) poco, riesca ad immaginare per me un Principe Azzurro, c'è speranza anche per me.
Da notare il fatto che, per la prima volta, chi ha immaginato è una persona adulta, e non un bambino.
Ciò significa che, per fortuna, ci sono ancora adulti, capaci di coltivare la sua educazione sentimentale.


lunedì 20 giugno 2016

Abitudine

Lo so, l'assenza è totale e lo sarà sempre, non posso farmi illusioni. Sarebbe inutile.
E non importa quanto la mia mente fatichi.
Certo, per farla riposare un po', ancora troppo spesso ho bisogno d'immaginare una situazione nostra, semplicemente  davanti ad una vetrina di libri.
La stessa vetrina dietro cui hai giustamente posto la tua vita d'oggi, per evitare che qualcuno la guardi con occhi poco rispettosi.





Fantasie vacanziere

Parlo ancora di vacanze, ma solo con lei. Come sempre.
Ne parlo dando sfogo alle mie fantasie. Non marinare, però.
Si tratta piuttosto di fantasie in cui i miei desideri vengono avverati, ma con un occhio attento ad evitare che le mie vacanze diventino per lei solo sinonimo di stanchezza e fatica.
Quindi posso non mi resta che questa foto....Ma sono ugualmente felice, perché sono sicura che anche lei lo sia.




venerdì 17 giugno 2016

Da lontano, per favore

Tempo di vacanze e, per me, tempo di solitudine.
Ma questo lo scrivo ogni estate, non è una novità.
Ciò che ho imparato quest'anno, invece, è a sentire solo l'eco dell'organizzazione della vacanza.
Ho imparato a farlo, perché le persone intorno a me, possano parlane e, soprattutto, vivere liberamente, le loro vacanze.




Umiltà fra le pagine

Una delle caratteristiche che più non sopporto tra le persone, è la mancanza di umiltà.
In generale, ma soprattutto davanti ai libri, che considero i rappresentanti dell'umiltà per eccellenza.
Mi chiedo infatti che senso abbia sbandierare ai quattro venti di averne letti a migliaia ma, soprattutto, di averne imparato l'intero contenuto per il puro gusto di sfoggiare la propria sterile erudizione.
Quando invece, i libri hanno bisogno di vivere la loro esistenza, passando di mano in mano, senza che nessuno possa dire di averne rubato l'intero contenuto, lasciando dietro sé un'inutile ammasso di fogli spiegazzati e strappati, senza alcun rispetto.




Sotto l'ombrello

Ora che la tua vita ha subito un ulteriore cambiamento, comprendo ancora meglio il tuo atteggiamento nei miei confronti, durante quell'estate.
In modo particolare capisco il motivo per cui parlavamo (quasi) sempre e (quasi) solo di libri,
Certamente perché questa è una passione che ci accomuna, ma anche e soprattutto perché essi ci facevano da ombrello in una situazione in cui, buona parte di ciò che stavamo vivendo, avrebbe potuto scottarci e/o travolgerci come un uragano.



martedì 14 giugno 2016

Inventarsi il futuro

Ho paura, ma provo ugualmente ad immaginarmi un futuro.
Non ho più nulla da perdere e, quindi, lo racconto esattamente come vorrei che fosse.
O, perlomeno, in modo molto simile.
L'unica caratteristica che non riesco più a dare ai miei scritti, è l'ironia.
Penso che ciò non avverrà nemmeno quando sarà trascorso un tempo sufficiente a guarire le ferite,
Ho vissuto tutto in modo molto intenso e troppo è cambiato in questo tempo.


sabato 11 giugno 2016

Sconfitta avanzata

Da qualche giorno, la mia visione di ciò che avrebbe potuto essere, sta cambiando, seppur molto lentamente.
Così, ci sono momenti in cui penso che, sebbene io abbia subito l'ennesima sconfitta sentimentale, almeno un passo avanti credo di averlo fatto.
Sono partita da un amore impossibile, per arrivare ad un sentimento che avrebbe potuto essere, passando per una storia che non si è realizzata, perché forse avevamo meno punti in comune di quanti immaginavamo.



venerdì 10 giugno 2016

Un nuovo punto di vista

Eppure non è affatto semplice, fare ciò che ora posso.
Infatti, non sono in grado di fare tutto completamente da sola.
Ho bisogno di un altro punto di vista, proveniente da chi condivide emozioni, ma è abbastanza distante, da non pensare sempre e solo a quel che di negativo ho vissuto.




Ora posso

Ora che te ne sei andato ancora un po' più lontano, posso scrivere parole più vicine al mio cuore.
Eppure si tratta, ancora e pur sempre, di parole lontane, ma questa volta dalla realtà.
Ma ora posso scriverle per dimostrare a me stessa (e anche a te, se sarà necessario) che so stare al mio posto.
Lontano da te, ma vicino alla mia fantasia.




Andarsene

Se me ne andassi, lo farei per far capire, ad alcune persone che così davvero non va.
Non lo farei sbattendo la porta. Litigare, a quel punto, non servirebbe più a nulla, tanto le persone, non cambierebbero il loro atteggiamento.
Eppure andarsene servirebbe per lasciarle sole a riflettere sulle conseguenze delle loro azioni (magari è vero, involontarie e, quindi, agite quasi automaticamente),
Non me ne vado, ma scelgo di far esaltare i loro gesti con il silenzio più assoluto.






martedì 7 giugno 2016

Una mamma per amica

Nulla a che vedere con la celeberrima serie televisiva statunitense. ma piuttosto una dimostrazione d'affetto, per una Donna Speciale che regala le sue doti di madre premurosa ed attenta, anche alle amiche.
Con lei, infatti, sono cresciuta nell'anima che, giorno dopo giorno, è diventata migliore.
Attraverso risate, abbracci, lacrime, affetto e, anche, qualche ammonimento, sempre e comunque per condurmi per mano, a riflettere su quei lati del mio carattere decisamente troppo spigolosi e, quindi spesso problematici.
Da parte mia c'è la promessa, che mi auguro sempre di poter mantenere, di fare sempre tesoro di quanto ho imparato e tuttora sto imparando, grazie a lei.




sabato 4 giugno 2016

Mete non condivise

L'unica circostanza che, ne sono certa, mi farebbe rinunciare alle vacanze, è quella di trascorrerle in un luogo non deciso a tavolino quindi non condiviso,
So per esperienza infatti, che esse sarebbero foriere di tensioni più o meno velate, anziché del tanto agognato riposo.
Per questo motivo, vorrei poter essere come i ragazzini che riempiono le pagine dei settimanali di questo inizio d'estate.
Ragazzini a cui le vacanze non devono essere imposte ma bensì pensate secondo le personali inclinazioni di ciascuno altrimenti, molto meglio essere inclini a rinunciarvi...




Immagini & parole

Stesse immagini, stesse parole da due anni a questa parte.
Ma anche il medesimo bisogno di ricordare, come una sorta di anniversario impossibile.
Lo dico con profondo rispetto, come sempre. Come da molto tempo ho imparato a fare.
Sono certa che, se ho ancora la forza per ricordare, è perché sono sicura che il mio ricordo, non ti sta facendo del male.



La cura rilassante

Una cura ad altissimo tasso di relax, letture e, soprattutto, mare e palme è ciò che più spesso mi capita di sognare in questo ultimo periodo.
Ma per rendere la cura ancor più efficacie, mi piacerebbe che venga resa obbligatoria, grazie ad un'accurata visita medica che proprio mi imponga tale terapia.
Questo perché, nel nostro Mondo, siamo portati a prenderci cura di noi stessi, solo se ci viene imposto.
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mercoledì 1 giugno 2016

Nuova partenza

Pur avendo promesso a me stessa, che non mi sarei mai fatta imporre da altri, il mio percorso di scrittura, mi sono accorta che stavo mancando alla parola data.
Così oggi ho deciso di rimediare, riprendendo il mio cammino.
Certo, in queste settimane, ho raccolto alcuni strumenti utili per proseguire il percorso con sempre maggior determinazione, ma ora ho la sensazione che il percorso impostomi stia durando decisamente troppo. Per questo motivo ora ho deciso di riprendere la mia strada.