domenica 28 febbraio 2021

A mezza bocca

Già mi sembra di sentire
la gente intorno a me
che storce il naso di fronte
alla mancanza di parole.
Atteggiamento ipocrita.
In realtà la gente non vuole le mie parole,
siano esse frivole oppure impegnate.
Ma abbia un po' di pazienza, tutta questa gente!
Non so parlare a mezza bocca.
O parlo, oppure me ne sto in silenzio...
E poi ci sono le persone speciali.
Quelle che non (mi) chiedono espressamente
né silenzi, né parole.
Sono coloro di fronte alle quali
ogni parola muta in silenzio,
ogni silenzio muta in parola.

sabato 27 febbraio 2021

Verso il silenzio della notte

Mi piace giocare con le parole.
Ed ancor di più, mentre ti scrivo.
Uso quel tono fintamente formale che solitamente utilizzo per scherzare con gli amici.
Ma con te è tutto diverso.
Siamo amici?
Mi piace pensare che sì, a modo nostro, lo siamo.
Eppure, c'è un altro motivo per cui mescolo registri diversi, mentre ti scrivo: lo faccio per mantenere (il giusto?) distacco tra noi.
Quello che ci ha fatti incontrare, del resto.
Poi certo, leggere ciò che ti scrivo potrà pure suscitare un po' di sorriso.
Ma penso di non riuscire a fare di meglio.
Quindi, perdonami se leggerai queste parole e ti sentirai leggermente contrariato.
Per questa volta è andata così così.
Ma tutto è negoziabile tra noi.
E lo sono ancor di più le parole che utilizzo per parlarti, mentre mi avvio ad immergermi nel silenzio della notte...

venerdì 26 febbraio 2021

Ogni tua possibile lacrima

Portami in un luogo dove ci sia possibile fare pace con le nostre relazioni.
No, non c'è nessun doppio senso in quello che ti sto dicendo.
Parlando con il medico che si prende cura della mia anima, ho compreso che io e te, seppur lontani l'uno dall'altra, siamo (stati) capaci di infilarci in situazioni che sappiamo non avere una via d'uscita.
Certo, non ho alcuna presunzione di capire ciò che ti spinge a vivere in questo modo.
Ma almeno tu ne esci sempre con il sorriso sulle labbra.
Ed invece, Dio solo sa quante lacrime mi sono dovuta sorbire, prima di poter tornare a sorridere.
E che la gente non venga a dirmi che anche dietro ai tuoi sorrisi, si potrebbe nascondere un pianto lancinante.
In questi anni ho iniziato a conoscerti (credo) a sufficienza e, per questo motivo penso che sarei in grado di intuire e raccogliere ogni tua possibile lacrima.

giovedì 25 febbraio 2021

La statua di sale

Rimango in silenzio
come una statua di sale.
Devo riconoscere che anche il mio corpo contribuisce non poco al raggiungimento del risultato finale.
Tanto quello è costantemente impietrito, anche nei momenti meno impegnativi psicologicamente.
Rimango in silenzio
dandoti (forse?) l'impressione di essere ascoltato da me.
No, non lo dico perché quando siamo noi due, io ti menta sul mio ascolto.
È solo che non so mai se riesco a prestare l'attenzione che meriti.
E lo so che tu non me lo diresti mai.
Ed è per questo motivo che continuerò
ad interpretare il mio ruolo di statua di sale.


mercoledì 24 febbraio 2021

Disturbare...per educazione

L'educazione?
Sì, credo esista ancora.
Ma non la si deve certo confondere con la cortesia.
Quest'ultima infatti, spesso è solo la superficie della prima.
Siamo cortesi quando salutiamo (per primi?)
Quando ringraziamo.
Quando chiediamo un favore.
Quando chiediamo: Come stai?
Siamo educati quando ascoltiamo con autentica partecipazione la risposta alla domanda di cui sopra.
E poi ci sono persone che vanno decisamente oltre.
Quelle che se capita che ti interrompano mentre stai parlando, ti supplicano di tenerti a mente ciò che volevi dire, finiscono la frase tutta d'un fiato, e poi, letteralmente, si precipitarono ad ascoltarti.
Insomma, sono quelli che hanno sempre paura che la loro presenza possa disturbare, quando invece, proprio grazie al fatto che ci sono, disturbano la convinzione (purtroppo assai diffusa) che l'educazione non esista.

martedì 23 febbraio 2021

Sole Cuore Amore

Da quando ci conosciamo, questa credo sia la prima vera sfida che mi lanci.
Ti sono grata perché mi permetti di rimanere sui mio territorio: quello delle parole.
Certo, mi hai assegnato un compito tutt'altro che facile.
Eppure, mi ci sono gettata a capofitto, come del resto faccio sempre quando sei tu a chiedermi qualcosa.
No, non ti preoccupare: non ti dedicherò mai quelle frasi da cliché del tipo: Ogni tuo desiderio è un ordine.
Del resto, so che impartire ordini a qualcuno, non è proprio nelle tue corde.
Ma non temere: nessuno saprà che quello era un tuo desiderio.
Dirò a tutti che ho cominciato a studiare un acceleratore perché ero stanca di scrivere sempre seguendo una rima, forse un po' troppo banale e scontata, che recita: Sole Cuore Amore...

lunedì 22 febbraio 2021

Particelle impazienti

Sempre più veloce.
Il Mondo ci chiede di andare a questo ritmo assurdo.
E poi c'è la scienza; quella che della velocità fa un oggetto di studio, prima ancora che uno stile di vita.
O forse viaggiano contemporaneamente?
Non l'ho mai capito, perché ho sempre trovato la scienza una materia gelida.
Fosse stata almeno arida, avrei potuto sperare di addolcirla, invocando la pioggia affinché le portasse un po' di refrigerio.
Ed invece niente.
Lei se ne sta lì immobile, a contemplare beffarda l'Umanità che le si affanna intorno per tentare di decifrarla.
E pretende pure che accelerino il passo, perché la sua miriade di particelle non può permettersi di aspettare.

domenica 21 febbraio 2021

Il momento del dubbio (Ma è proprio necessario?)

È passato quasi un anno da quel Andrà tutto bene riprodotto in tutte le salse in (quasi) tutti i balconi del Mondo.
Ed io? Sono realmente convinta che (anche) nella mia vita andrà tutto bene?
Ho trascorso troppi giorni a cercare di convincermi che no, non andrà tutto bene.
Eppure è passato ben più di un anno dal nostro primo incontro e, nonostante le prime intense emozioni, anche con te è arrivato il momento del dubbio.
Ma questa volta ho deciso di giocare d'anticipo, affinché la mia mente ed il mio cuore capiscano che dire che no, non andrà tutto bene, aumenta solo il mio stato di disagio.
E poi ci sono anche dei momenti più rassicuranti, quelli in cui ripenso a quando tutto è iniziato.
Quelli durante il quale Cuore e Mente parla(va)no all'unisono, dicendomi che con i sentimenti avrei commesso meno errori se solo mi fossi ricordata che la prima impressione è quella che conta e che (finora) non mi ha mai voltato le spalle.

sabato 20 febbraio 2021

Il versante positivo

Domani toccherà pure a me recarmi in quel luogo che tanto odio e che, a quanto pare, invade i pensieri di questi ultimi giorni più di quanto dovrebbe e più di quanto è accaduto in passato.
In uno strenuo tentativo di (far) invertire la rotta, ho proposto il mare, perché non ho voluto accorgermi che il sentiero era già tracciato.
E montagna sia, allora!
Mi riempirò la mente ed il cuore di quel silenzio ostinato che mi lascia addosso un inutile spreco di tempo che rasenta la rabbia.
Ma so che anche se rimanessi a valle, la mia situazione non sarebbe migliore; infatti, il silenzio tignoso che invaderebbe il paesaggio d'alta quota, si trasformerebbe in una travolgente slavina che spezzerebbe via buona parte della mia tranquilla pianura.
Ed allora, ancora una volta, non mi rimarrà altro da fare se non concentrarmi sul versante positivo di tutta la vicenda: poter raccontarti un immoto pomeriggio fatto di (quasi?) nulla, attraverso l'ironia che, invece, non conosce immobilità.

venerdì 19 febbraio 2021

Enigma

Ricordo che qualche mese dopo esserci conosciuti, scrissi che avrei scritto un giallo senza colpevoli dove il mistero da svelare era ciò che provo per te e tu saresti stato il principale indiziato.
Da quel giorno è passato tanto tempo e io non ho ancora scritto quel racconto.
Tuttavia stasera, frugando tra le parole già archiviate, mi è tornata in mente quest'immagine.
Ora come ora, credo non avrei alcuna ispirazione.
Piuttosto, parlami di te; ma fallo in modo chiaro, per favore.
E togliti dalla faccia quel sorriso enigmatico, quando parli di lei.
Quante volte ti dovrò ancora ripetere che anch'io ho imparato a prestare attenzione ai dettagli; del resto, me l'hai insegnato proprio tu...
E poi, lo sai che non sono per niente abile nei giochi di logica e strategia.
E, se proprio vuoi continuare a parlarmi di lei, almeno non costringermi a leggere tra le righe, lasciando a me il compito di decifrare quale piega prenderà la tua vita.
No, hai ragione: tu non hai nessuna colpa, in ciò che (mi) racconti.
Semmai, sono io a voler analizzare ogni tuo gesto, ogni tua intonazione.
Lo so, l'ho già scritto troppe volte e poi, puntualmente, ricado nei medesimi errori.
Così ho deciso che, almeno per una volta, voglio distogliere lo sguardo dai (tuoi) particolari e godermi l'intero spettacolo.
Anche se non mi è dato sapere se sei davvero felice...

giovedì 18 febbraio 2021

...ed anche la malinconia è costretta a tacere

Mi parli ancora di montagna e del senso di pace che essa riesce a trasmetterti.
Per me, vale esattamente il contrario: più m'immergo nel suo silenzio immoto (ed immobile), e più mi sento infelice ed oppressa.
Ma tu conosci alla perfezione, questa patetica storia.
(Infatti te la racconto più o meno ogni volta che mi parli dei monti).
Ed anche oggi non fa eccezione.
Mi ascolti in rispettoso silenzio, come accade sempre.
Anche se solo ora mi accorgo che sarebbe stato meglio lasciarti parlare senza interrompere.
Solo in questo modo avrei regalato alla mia mente l'atmosfera necessaria per fantasticare su di noi.
Noi due in riva ad un lago.
Silenzio tra noi.
Solo il suono discreto delle onde superficiali increspate.
Ed anche la mia malinconia è costretta a tacere...

mercoledì 17 febbraio 2021

(Non) battere sul tempo

È di nuovo troppo tardi.
Ora più che mai, scriverlo acquista un significato particolare.
Già, il tempo. Quello che letteralmente ti ossessiona, quando vedi le lancette avanzare in maniera vorticosa, mettendoti addosso il profondo timore di essere costantemente in ritardo.
In realtà, quella che ho sempre visto da quando ci conosciamo, è la tua estrema precisione nel battere sul tempo ogni possibile ritardo.
Ora te lo posso dire.
Quando si avvicina l'ora in cui è previsto il tuo arrivo, anch'io mi lascio travolgere dalla paura che tu possa essere (anche solo leggermente) in ritardo.
Ma ti prego, non sfruttare ciò che ti sto dicendo ora, per farti travolgere dai sensi di colpa.
E poi, voglio dire, ormai lo so che se anche arrivi in ritardo, non sottrai nemmeno un secondo al nostro tempo insieme.
Prima di salutarti, voglio dirti ancora qualche parola: non chiedere mai perdono per ciò che non hai commesso.
Concediti il lusso, non dico sempre, ma almeno qualche volta, di non rendere conto a nessuno dell'uso che decidi di fare del tuo tempo...

martedì 16 febbraio 2021

Incastro perfetto

Ripenso a quel minuscolo borgo di montagna in cui tu (da solo?), tu (e lei?) avete trascorso il (tuo? vostro?) fine settimana.
Mi descrivi un luogo impervio e totalmente inaccessibile circondato (o soffocato? Lo so, è solo questione di punti di vista) da una piccola catena di montagne.
In quel luogo hai potuto fare scorta di energie, grazie al silenzio quasi surreale che accompagnava i vostri passi.
Mentre raccontavi poi, non ho potuto far a meno di immaginarci io e te, nel disperato tentativo di farmi passare tra un muro e l'altro di queste case vecchie che soffocano vicoli troppo stretti e sconnessi.
Sarebbe la fine di quel senso di pace che hai cercato in quel luogo, sconosciuto al resto del mondo.
Ed io? Come mi sentirei?
La mia sedia incuneata in quei vicoli sarebbe l'incastro perfetto di un pomeriggio rubato alla tua vita là fuori.

lunedì 15 febbraio 2021

Leggermi dentro

Persino chi non ci conosce comincia a fare domande piuttosto precise su di noi.
Ed è gratificante notare ciò che vede dentro ad ogni mia parola che parla di te, di noi.
Certo, non mi aspettavo parole così esplicite.
(Ma mai volgari, non ti preoccupare, non permetto a nessuno di esserlo; in generale e meno che mai mentre parlo di te).
E poi, non temere, non racconto mai agli sconosciuti ciò che tu rappresenti per me.
Eppure, so che potrei farlo.
So che non sarebbe necessario chiederti il permesso.
Perché io e te siamo due vite parallele e quindi, ciò che racconto io di te, finisce per non riguardarti davvero.
A meno che un giorno tu non trovassi questi miei pensieri sparsi e ti incuriosissi a tal punto da decidere di leggermi dentro...

domenica 14 febbraio 2021

Piatti sporchi & Pagliuzze d'oro

Ogni giorno è San Valentino.
Inutile festeggiare San Valentino se poi non si rispetta l'altra Metà.
San Valentino è solo una Festa consumistica.
Certo è importante esprimere liberamente la propria opinione.
(La libertà, infatti, è o no la base più solida su cui costruire un Amore?)
Nessuna delle affermazioni con cui ho esordito mi trova d'accordo.
O, per meglio dire, le prime due sono sacrosante, ma non vengono minimamente offuscate da una serata romantica, una lettera speciale, un evento sorprendente.
Quanto alla terza, essa è l'essenza della falsità.
Infatti anche la cena più romantica è destinata ad essere consumata, ma non lo sarà mai l'atmosfera che in essa si respira
Anche un anello è destinato ad essere considerato dal tempo che passa; ed anzi, più esso (s)corre, più l'Amore si fortifica e più l'anello si consuma, fino a diventare quasi una pagliuzza dorata.
Quindi vi auguro una distesa sconfinata di piatti sporchi e pagliuzze d'oro alle vostre dita.
Buon San Valentino di vero cuore!

sabato 13 febbraio 2021

Blocchi creativi

Ormai tutti hanno capito che adoro scrivere e, naturalmente, Mark Zuckerberg non fa eccezione.
Non a caso mi ha classificata come 'scrittrice' e per questo, mi inonda di pubblicità a tema.
Solo che alcune di esse sono, lasciatemelo dire, decisamente imbarazzanti.
Sto pensando a quelle che ti esortano a superare il Blocco dello Scrittore ricorrendo ad una miriade di tecniche studiate ad hoc per risolvere il problema.
Ma siamo sicuri che sia davvero un problema?
Se sono a corto di idee, semplicemente non scrivo. Tutto qui.
Anch'io ho avuto dei periodi no con carta e penna (e sono stati anche dei periodi piuttosto lunghi, devo dire).
Eppure mi sono tenuta stretta la mia aridità creativa.
Poi un giorno, improvvisamente, ho incontrato nuovi spunti e da allora non mi sono più fermata.
Perché, se anche i blocchi di carta finiscono, figuriamoci quelli creativi...

venerdì 12 febbraio 2021

L'insegna luminosa

La tua vita sta per cambiare nuovamente e tu ti devi inventare qualcosa a cui, probabilmente, non avevi (mai) pensato prima.
Fosse per me, non sarebbe necessario tu ti inventassi nulla.
Ti ho conosciuto e mi hai colpito quando ancora non sapevo nulla di te.
Ma di una cosa ero certa: mi trovavo nel posto sbagliato, ma avevo di fronte la persona decisamente giusta per me.
E non è stata una questione di nomi altisonanti reperiti magari in fretta e fuori in Rete ed anzi, se devo proprio dirla tutta, non mi ricordo nemmeno più come io sia arrivata da te (anzi, ora come ora, mi viene persino in mente che sarei potuta capitare in qualsiasi altro luogo).
Ma ora tutto sta per cambiare di nuovo. Per far sì che le persone incrocino il tuo cammino anche se (ancora) non ti conoscono, dovrai giocare con le parole fino a creare qualcosa che catalizzi l'attenzione del maggior numero possibile di persone.
Non mi hai chiesto espressamente di aiutarti, e forse il mio aiuto sarebbe ben poca cosa rispetto a tutto ciò che sai creare una volta che le persone ti hanno trovato.
Perché un'insegna luminosa può sì indicare una direzione, ma poi non è scontato che la gente voglia proseguire lungo quel percorso.
E così ti auguro che le persone ti raggiungano indipendentemente da una fredda luce al neon.

giovedì 11 febbraio 2021

Galateo in tazzina

Non smetti mai di stupirmi.
Conosci persino quella minuscola nota a piè di pagina di quell'inesistente libro che mi piace pensare si intitoli Galateo in tazzina.
Finalmente infatti oggi abbiamo potuto bere di nuovo il nostro caffè dopo tanto (troppo) tempo.
E così sei tu a mettermi lo zucchero; anche se ne metti poco ed il caffè risulta più amaro; ma è pur sempre il nostro caffè che quindi ci sta che sia differente da quello che bevo di solito.
Mentre bevi chiacchieriamo ancora un po'.
(non siamo mai a corto di idee, io e te).
Presa dalla conversazione, non mi accorgo che tu hai già finito e stai quasi per andartene, mentre io ho lasciato tutto a metà.
Eppure rimani al tuo posto.
Ti alzi solo quando anch'io ho bevuto l'ultimo sorso.
Non si lascia mai l'ospite prima che abbia finito il proprio caffè, mi dici convinto.
E non so se dovrei chiederti perdono per averti fatto perdere tempo, oppure offrirti un altro giro di moka.

mercoledì 10 febbraio 2021

Ti piace la pioggia?

È di nuovo tardi, come sempre.
Ma mai troppo.
Non riuscirei a dormire.
Eppure è già tutto pronto per domani.
Riempirò il mio tempo di attesa
stando fuori anche se forse pioverà.
Non ti ho mai chiesto se ti piace la pioggia.
Penso proprio che potrebbe piacerti
e non già perché, come dicono alcuni,
sotto la pioggia si nascondono meglio le lacrime.
Perché tu sei abituato ad intuirle
anche quando fuori c'è un magnifico sole.
Ma forse la pioggia ti piace
perché è l'unica che sa stare talmente vicino alle persone
da cambiarne persino il colore dei vestiti
esattamente come tu, con la tua presenza,
cambi il modo di vedere la vita delle persone.
E non è necessario essere dei guru della moda per capire che il colore dei nostri abiti dice molto di ciò che siamo (e abbiamo) dentro.

martedì 9 febbraio 2021

La forza della Terra

Mattinata trascorsa in preda ad un vero e proprio terremoto emotivo.
Le scosse di avvertimento avevano già colpito il mio cuore alcuni giorni fa, ma sapevo che la scossa più devastante mi avrebbe colpito stamane.
Così ho dato sfogo a tutto il mio dolore, senza reprimere nulla.
E poi è arrivata lei che ha continuato suggerirmi alcune strategie per proteggermi dagli effetti più pericolosi del mio terremoto emotivo.
Sicuramente farò tesoro delle sue parole, ma mi lascio anche del tempo per riflettere.
Chi mi dice, infatti, che un terremoto emotivo così potente non sia (stata anche) un'occasione per dimostrare, innanzitutto a me stessa, che la mia casa pur oscillando pericolosamente, non crolla nemmeno sotto la forza della Terra?

lunedì 8 febbraio 2021

I miei lati più fragili

Non avrei voluto che tu intuissi ciò che mi angustia(va) stamattina perché, almeno qualche volta, è giusto che io ti tenga fuori da ciò di cui non sei obbligato ad occuparti.
E non so neppure se ti saresti accorto da solo che ero profondamente turbata.
Ma a parlare per noi è stata lei.
Forse perché, tutto sommato, io e te siamo amici ed io non ho mai incontrato difficoltà nel mostrare loro anche i miei lati più fragili.
In realtà poi alla fine, non è abbiamo parlato molto della mia angoscia.
Non ricordo nemmeno più chi fra noi due abbia lasciato cadere l'argomento nel vuoto, ma sono sicura che la decisione è andata bene anche a me.
Altrimenti, se persino il mio corpo fosse stato scosso da singhiozzi convulsi e senza posa, la tua presenza qui oggi sarebbe stata inutile.
Ed io invece avevo bisogno di te e soprattutto dei nostri obiettivi comuni che ci permettono di (con)dividere il nostro tempo oltre ciò che vorrei che fossimo.



domenica 7 febbraio 2021

La casella iniziale

Ricominciare tutto daccapo.
Ripartire ogni volta da zero.
Lo so, è assurdo perché le strade della Vita non vanno mai a ritroso, bensì sempre avanti.
E non ci è concesso nemmeno trincerarci dietro lunghe soste inconcludenti.
E non lo facciamo per sfuggire alla frenesia della modernità, ma piuttosto perché, illudendosi di poter ricominciare tutto daccapo, ci culliamo nell'illusione di non dover seguire un percorso.
Ma io mi sono stancata.
Non sopporto più questo mio atteggiamento che mi inchioda alla casella di partenza, nella sterile attesa che qualcuno mi offra un paio di dadi per poter avanzare di qualche centimetro.
Sarà (stato) tutto vano, finché io non (mi) deciderò a lasciare la mia confortevole casella iniziale.


sabato 6 febbraio 2021

Sto meglio?

Sto meglio?
Chi mi vuole bene e si prende cura (anche) della mia felicità me lo augura, naturalmente.
Ma io non ne sono del tutto convinta.
Eppure so che non me ne andrei, neppure se mi costringessero a farlo.
Del resto, ci hanno già provato una volta, ma senza riuscirci.
No, non sono un'ingenua masochista.
Ed anzi quando si tratta di sentimenti credo di essere fin troppo circospetta.
Eppure non posso immaginare che alla prossima difficoltà che incontreremo, io sia disposta a cambiare strada per sempre.
Perché ora lo so; il per sempre non esiste di per sé, che sia nella vita in generale o lungo la navata di una chiesa.
Così è e sarà anche per noi.
Non tutto andrà per il meglio; questo lo sai pure tu.
Ma resisterò al tuo fianco perché non sei tu a provocarmi dolore; bensì la mia mente spesso troppo impegnata a mettere a tacere i battiti del mio cuore di fronte a te.

venerdì 5 febbraio 2021

Da consumarsi preferibilmente

Faccio sempre tardi quando non ci sei ad arricchire la mia giornata di una miriade di appunti sparsi a cui prima di dormire do una forma compiuta.
Non che in tua assenza io sia totalmente priva di idee, perché ormai mi conosci fin troppo bene e mi lasci un'adeguata quantità di parole da consumare (preferibilmente) tra un incontro e l'altro.
Ugualmente però faccio maggiore fatica quando non ci sei perché mi affidi una parte che non è totalmente la mia.
Ed allora devo attingere ad altri copioni ed inventarmi una storia sufficientemente originale.
Perché è davvero difficile trovare una nuova idea ogni giorno.
Allora una soluzione potrebbe sembrare quella di scrivere solo nelle nostre giornate, lasciando il resto delle pagine totalmente in bianco.
Ma a quel punto sarebbe fin troppo palese che parlo di te...

giovedì 4 febbraio 2021

Sguardo offuscato

Giornata decisamente strana.
Sono stanca di rimuginare mezze frasi che poi chissà cosa volevano realmente dire.
Dovrei vivere con maggiore leggerezza, lo so da troppo tempo eppure non è così semplice.
Proprio oggi che avrei avuto tutto il tempo per essere felice, ed invece mi sono persa dietro alle incertezze di un dialogo che non ha funzionato per niente.
Sono stanca, voglio tornare alla spensieratezza di un tempo.
Quando le parole funzionavano alla perfezione perché non c'era nulla di pesante.
Perché i nostri dialoghi erano fatti di una logica molto più lineare.
O forse sono io che vedo solo linee storte, come chi ha uno sguardo offuscato?

mercoledì 3 febbraio 2021

Traduzione

Ama qualcuno che ti comprenda fino in fondo, così non dovrai passare la Vita a tradurre la tua Anima.
Suona più o meno così un aforisma che mi è appena capitato sotto gli occhi.
Personalmente, non sono del tutto d'accordo con questa frase.
Con te, infatti, la realtà è proprio questa: dimostri sempre di capirmi in profondità, ma la parte migliore di noi è sicuramente quella in cui traduciamo reciprocamente le nostre Anime.
Certo, poi anche a noi è capitato (e credo che capiterà ancora) di avere dei momenti in cui non siamo del tutto in sintonia, ma certo nessuno ci potrà mai negare il piacere di leggere le nostre Anime, non comprendere nulla di ciò che hanno scritto per noi, allora ricominciare dalla prima parola della prima riga della prima pagina, alla ricerca di nuovi significati, nella speranza di non trovarli, naturalmente.

martedì 2 febbraio 2021

L'arbitr(i)o

Presente e Passato non si conoscono, non si sono mai incontrati, non per loro volontà, ma semplicemente perché vivono lontano sia fisicamente che interiormente.
E vi dirò di più: credo che, anche se fosse possibile, non ci terrei.
Troppo diversi tra loro (ma questo aspetto, naturalmente, non mi interesserebbe).
Il punto vero è che loro sono diversi ai miei occhi.
Credo infatti che riuscirei a guardarne solo un paio, lasciando gli altri in balia del vuoto.
Quanto alle parole poi, andrebbe pure peggio.
Non riuscirei a gestire tre voci distinte che pretenderebbero di raccontarmi la propria versione dei fatti.
Ed io, perché mai dovrei assumermi la responsabilità del ruolo dell'arbitr(i)o?

lunedì 1 febbraio 2021

Curiosità etica

Ricordi ogni minimo dettaglio.
Ormai dovrei averlo capito.
Eppure non riesco ancora a farci l'abitudine.
O forse non la farò mai, chissà.
Coloro non ti conoscono, potrebbero insinuare che sia estremamente stressante parlare con te, perché non lasci mai nemmeno un brevissimo istante in cui il pensiero del tuo interlocutore possa riprendere fiato.
Ma è giusto così.
Il tuo ricordare tutto fa il paio con la curiosità etica, quella che mai sfrutterebbe la tua vasta raccolta di ricordi accumulati in tutto questo tempo di cura.
E quindi, non mi resta altro da fare se non godermi lo spettacolo.
Di te che rammenti tutto.
Di me che ti offro le nostre conversazioni per arricchire la tua collezione.