lunedì 30 novembre 2020

Sabbie mobili

Il mio amore per le parole è l'unico che ti concedi di sfruttare.
Ed io ti lascio fare a cuor leggero e, soprattutto, felice.
Perché so che anche tu ami le parole; e le ami almeno quanto le amo io.
Ami le parole soprattutto per i suoi significati, che tu vorresti fossero sempre precisi ed inequivocabili.
Anzi, non lo vorresti; sei proprio sicuro che la realtà sia questa.
Ed è proprio su questa tua granitica certezza che il mio cuore si posa come farebbe su insidiose sabbie mobili.
Secondo lui, infatti, i significati che tu attribuisci alle parole che usi, sono fortemente spiazzanti.
Per fortuna ci sono io a tenerlo a bada.
Io che ti impedisco di finire travolto da queste sabbie mobili.
Perché, se così non fosse, ti trascinerei in un assurdo cortocircuito linguistico da cui poi non potremmo più uscire se non con ferite inguaribili.

domenica 29 novembre 2020

Non ti avvicini, non fuggi, rimani immobile

Non ti avvicini, non fuggi, rimani immobile
Mi chiedi scusa perché mi scrivi in ritardo.
Guardo l'ora sul display, sorrido tra me, per me è fin troppo presto.
È sempre (stato) così tra noi.
Fai sempre un passo indietro
per lasciarmi libera di scegliere, anche se ormai dovrebbe esserti chiaro che scegliendo (ancora) te
ho scelto di scegliere (anche) le tue scelte.
Ed è per questo che vorrei tu fossi un po' più libero con me.
Ma poi comprendo che questo è il massimo della libertà che hai scelto di concederti con le persone (quindi anche con me).
Eppure rimango perplessa quando resti immobile di fronte ad un mio avventato passo avanti verso te.
Non ti avvicini.
Non fuggi.
Rimani immobile.

sabato 28 novembre 2020

Sollievo

Non ti piacciono i social perché, dici, puntano sempre e solo sulle immagini.
Lo so, sarebbe banale chiederti di seguire i miei profili che di immaginifico hanno sempre poco o nulla.
Ma sappi che non sono l'unica persona ad usare solo le parole sul web.
Sono in ottima compagnia, da questo punto di vista.
Ed è per questo che, qualche minuto fa ho concluso il mio consueto giro serale fra le altrui frasi.
A colpirmi sono state, ancora una volta, le citazioni che parlano d'Amore.
E avevano tutte qualcosa in comune.
Parlavano proprio del rapporto che ci unisce.
Scoprirlo mi ha regalato un immenso sollievo.
Sì, lo ha donato proprio a me.
Io che temo l'Amore forse perché non ho ancora compreso appieno ciò che è realmente.

venerdì 27 novembre 2020

La lettrice di occhi

Dicono che spesso le parole sono false.
Dicono che spesso gli sguardi sono falsi.
Dicono che ci si può fidare solo del linguaggio non verbale, perché è quello incontrollabile in assoluto.
Eppure forse, per chi ne è un grande esperto, anch'esso sembra non avere segreti.
Così ti guardo negli occhi, ma non perché voglia frugare nella tua anima in maniera irriverente e poco rispettosa.
Anzi, ti guardo negli occhi per accertarmi di aver letto bene il loro significato.
Ti guardo negli occhi e mi ripeto ancora una volta che sì, con il tempo sono diventata una lettrice di occhi piuttosto in gamba.
Ma so che il merito è anche tuo, che hai messo di fronte (a me) pagine di formidabile chiarezza.

giovedì 26 novembre 2020

Gareggiare

Voglio fidarmi della prima impressione.
Quella che mi fa rimanere a bocca aperta.
Quella che mi fa parlare di tutto (eppure di niente), perché in silenzio non so proprio stare.
E lo scrivo per rendere ancor più reale il mio proposito, perché forse è proprio giunto il momento di buttarsi; o, quantomeno, di essere pronta a farlo se e quando me ne dovesse capitare l'occasione.
E sarà un po' come imparare a stare in equilibrio sul bordo di un trampolino, aspettando che un segnale là fuori mi spinga al via.
Infatti, pur credendo che non abbia senso gareggiare con il Mondo, ritengo che gareggiare con sé stessi, quello sì, ne vale sempre la pena, perché se non ci poniamo degli obiettivi da raggiungere, non potremmo mai migliorarci.

mercoledì 25 novembre 2020

Sedie & Panchine

Panchine disseminate in parchi deserti.
Solo io me ne sto lì, in attesa di te.
A me non serve una panchina.
Io che ho già una sedia solo mia e di nessun altro.
Una sedia che non potrò mai cedere a nessuno perché nemmeno sarebbe giusto.
Una sedia che (troppo spesso) rappresenta la mia fragilità.
Anche se dicono che le Donne non lo sono (quasi) mai, che è la Vita stessa a renderle resistenti (o, per meglio dire, resilienti).
Ma in questa capacità di adattarci alle circostanze che abbiamo di fronte, non c'è mai l'idea di piegarci al dolore.
E tu di me hai capito proprio questo.
Ed è così che ti sei avvicinato alle mie fragilità, le hai studiate a distanza, senza mai mostrarti distaccato.
Ed è per questo che potremmo anche allontanarci insieme sulla mia sedia. E mi piace pensare che il nostro gesto possa mostrare al Mondo un modo concreto per riuscire a fare a meno delle panchine rosse così drammaticamente piene di dolore.

martedì 24 novembre 2020

Disperdere la folla

Ho arbitrariamente deciso che ci vedremo domani.
E, mentre compivo la mia scelta, ho avvertito di nuovo il brivido emotivo dei primi tempi, quando, sin dal mattino presto, cominciavo a preparare il nostro incontro.
Da qualche tempo a questa parte, non preparo più nulla, perché la mia mente è una folla disordinata che fatico sempre più a tenere a bada.
Probabilmente invece, stasera quel brivido che ho sentito percorrere in lungo e in largo le fibre del mio cuore, altro non è che un forte vento giunto fino a me, per disperdere la folla.

lunedì 23 novembre 2020

Marinaio

Voglio essere un marinaio che non smette di solcare il mare solo per timore di una nuova tempesta.
Semmai voglio poter essere preparata ad affrontare nuove avversità, ma certo sono consapevole del fatto che rimanere costantemente bloccata in porto non servirebbe a nulla.
Infatti so perfettamente che non avrebbe molto senso attendere una tempesta ancor più forte, con ansia smisurata.
Infatti, cosa potrei fare nel frattempo?
Avrei molto di cui occuparmi; in special modo la nostra felice ed appagante serenità.
Quella che mi ha investito, fin dal (nostro) primo giorno, come un'onda impetuosa.

domenica 22 novembre 2020

Un sorriso sprezzante e beffardo

La mia mente ha il pessimo vizio di mettermi in guardia da tutto e da tutti.
Eppure non mi ha ancora insegnato a stare da sola.
Forse perché, nonostante tutto, ormai mi conosce fin troppo bene e sa che stare (completamente?) sola è l'unica cosa che non vorrei.
La mia mente ha il pessimo vizio di mettermi in guardia da tutto e da tutti, tranne che da me stessa; e specie da quella parte di me stessa che ha paura di tutto, pensando che sia una strategia efficace per parare i colpi più duri che possano capitare nella Vita.
Che poi, voglio dire, non è detto che nemmeno arrivino.
Ed allora rimango immobile ad aspettare, mentre i miei desideri più profondi ed autentici mi sfilano davanti, e poi si voltano a guardarmi, degnandomi solo di un sorriso sprezzante e beffardo.

sabato 21 novembre 2020

Si parte?


Scrivevo Voglio meritare l'amore
Scrivevo Voglio essere Pharrell Williams
Ma scrivevo anche Ho tradito Pharrell Williams.
Ma oggi sono stanca, davvero stanca.
È arrivato il momento di fare la valigia e partire per il viaggio più importante della Vita: quella per la Felicità.
Perché mai come ora, so che, quando e se avrò ancora paura di essere felice, sarò capace di fermarmi e dare voce ai miei timori e l'importante sarà dirlo senza giri di parole.
Poi un giorno, tutto questo finirà, rimarrà solo la gioia dei primi giorni.
Perché non è vero che solo le prime battute di un sentimento sono le migliori.
Perché se mi impegnerò, anche il seguito sarà meritevole di essere vissuto.

venerdì 20 novembre 2020

Decompressione

20 novembre Giornata Internazionale del Diritti dei Bambini e degli Adolescenti.
25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne.
Due date importanti certamente.
Due occasioni per riflettere su temi socialmente cruciali.
Ma anche due date problematiche per le persone che, come me, soffrono di ipersensibilità (in particolar modo nei confronti di determinati temi).
Ed è per questo motivo che, pur riconoscendo l'importanza di alimentare la sensibilità dell'opinione pubblica, sento la necessità di chiudermi in una sorta di camera di decompressione, per recuperare un minimo di serenità, senza per questo interferire con la necessità del Mondo di accedere i riflettori su Bambini, Adolescenti e Donne.

giovedì 19 novembre 2020

Il paradosso di Umberto Eco

Parliamo di tutto, io e te.
Ed è anche questo che mi piace di noi.
Parliamo di tutto, io e te.
Anche e forse soprattutto, di ciò che ci colloca su posizioni opposte.
Parliamo di tutto, io e te.
E mi sento una persona più ricca.
Anche quando le nostre conversazioni possono sembrare paradossali.
Ed oggi è stato il turno di un paradosso illustre.
Umberto Eco, infatti, diceva di non sopportare i social network perché danno voce agli ignoranti.
Ed è esattamente ciò che pensi tu.
E così vorresti abbandonarli.
Invece io credo che proprio per questo motivo dovresti rimanere online.
Perché credo ancora in un social che dia voce alle voci migliori.

mercoledì 18 novembre 2020

La portavoce

Non sono una valida divulgatrice.
Ho scarsissime capacità persuasive.
Me ne sono accorta proprio oggi, quando avrei voluto cercare un sereno confronto.
Ed invece, ho preferito troncare il discorso.
Anch'io avevo delle perplessità, in merito agli argomenti trattati ma, avendone capito l'importanza e, soprattutto, la passione con cui mi sono stati esposti, ne sono rimasta comunque positivamente colpita.
E quindi, come mi capita sempre in queste situazioni, ho tentato di farmi portavoce dell'entusiasmo che ho respirato mentre ascoltavo le parole di quelle persone.
E vivo tutto questo con una buona dose di tristezza, perché sono convinta che l'incapacità di trasmettere entusiasmo, coincida per certi versi con quella di contribuire (seppur nel mio piccolo) a migliorare il Mondo circostante.

martedì 17 novembre 2020

Un presente troppo breve

Non è possibile.
È tornato tutto come prima ed è solo una mia responsabilità.
Io che sfianco i miei pensieri, perché vivo in un presente troppo breve.
Un presente che inizia quando arrivi e finisce appena dopo la tua partenza.
E solo quel breve arco di tempo, riesce ad essere completamente luminoso e totalmente privo di ombre.
E ciò mi provoca un'insopportabile inquietudine, che però so di dover tenere per me, perché sarebbe profondamente ingiusto gettarla addosso a te, che con essa non c'entri nulla.
Così come non c'entrano nulla con te le mie ombre, che infatti spariscono quando il tuo sorriso prende posto accanto a me.

lunedì 16 novembre 2020

Altri panni

Conosco una Donna che veste altri panni, prima d'iniziare a parlare.
Scrive da sé i suoi monologhi e li rende talmente veri, da far dimenticare che dietro ad essi c'è la sua mano.
Decide in anticipo quale piega prenderanno gli eventi, ma lo fa con estrema spontaneità.
Contrariamente a me.
Perché anch'io amo vestire altri panni, prima d'iniziare a parlare.
Tuttavia non so essere così esplicita e spesso nemmeno troppo spontanea.
Forse perché costringo la mia Anima dentro panni che vorrebbero essere originali e fantasiosi, ma in realtà servono solo a nascondere la mia incapacità di comunicare in modo chiaro.

domenica 15 novembre 2020

Tutte le carte in regola

Proprio a te, così appassionato di giochi, si addice l'espressione Avere tutte le carte in regola.
Per cosa, mi chiederai?
Per amare per sempre chi ti sta accanto.
E questo perché sai perfettamente che l'amore non è un gioco; e, anche se, per assurdo lo fosse, la passione e la dovizia di particolari con cui mi parli dei giochi che fai, mi fa dire che per te (anche) essi sono qualcosa di così importante da meritare il massimo impegno e dedizione.
Soprattutto nello studio e nel rispetto delle regole, nonché degli altri giocatori.
Ho evitato di proposito di usare la parola avversari, perché è più che evidente che in un rapporto d'Amore non esistono.
E quest'ultimo dettaglio fa parte, invece, del rispetto che il Mondo esterno è chiamato a dimostrare nei confronti della Coppia.

sabato 14 novembre 2020

Settimana antipatica

Tu e lei. Due dei miei più cari Amici.
Due conoscenze comuni.
Opinioni diametralmente opposte circa i loro caratteri.
Anche se tutte e due le situazioni sono state oggetto di accese discussioni tra noi, in quella con lei, me la sono cavata decisamente peggio.
Perché?
Perché la persona di cui mi ha parlato lei, a suo tempo, mi ha profondamente ferito, concentrandosi solo sulla mia carrozzina e su ciò che, a suo insindacabile giudizio, non sarei mai stata in grado di fare.
Per quanto riguarda invece la persona che tu mi hai invitato a guardare sotto una luce nuova, non mi ha mai ferito, anche se (forse?) anche lui si è concentrato un po' troppo sulla sedia a rotelle, non cogliendo il mio desiderio di sdrammatizzare le situazioni che mi sono trovata a vivere.
In entrambi i casi, tuttavia, ho vissuto in modo antipatico questi miei errori di valutazione che, infatti, hanno gettato un'ombra piuttosto pesante lungo l'intera settimana appena conclusa.

venerdì 13 novembre 2020

Gentilezza in blu

Prima che qualcuno storga il naso, mi affretto a spiegare il senso del titolo.
La Gentilezza è sempre tale, sia che provenga da un uomo, sia che coinvolga una donna.
Tuttavia (e qui vengo alla spiegazione vera e propria) trovo che la Gentilezza Maschile sia maggiormente spiazzante (e perciò molto affascinante).
Infatti, secondo il mio modesto parere, l'uomo gentile abbatte molti luoghi comuni che lo vorrebbero perennemente concentrato su sé stesso, e quindi poco attento alle sfumature del comportamento proprio ed altrui e a come esse possano cambiare.
Invece, gli Uomini come te, dimostrano che la Gentilezza è uno stile di vita; che quando non vi è possibile rispettare, vi rende timidi e quasi insicuri.
Ed anche questo, altro non è che l'ennesimo risvolto di questa giornata decisamente speciale.

giovedì 12 novembre 2020

Legami elastici

Non mi ricordo nemmeno più come sia iniziata tra noi la conversazione sulle poesie in rima.
Tuttavia ricordo perfettamente il momento in cui mi hai chiesto se preferisco le rime baciate o alternate.
Di fronte a questa domanda,  non sono andata a cercare il legame banale e scontato del bacio come sinonimo di vicinanza (di labbra o di sillabe).
Nonostante questo, sono rimasta troppo affascinata da un tale argomento per farmi scivolare addosso l'occasione di trasformarlo in una pagina di diario.
E così mi sono detta: 'Certamente il bacio è un elemento inopportuno per descrivere il nostro legame, ma certo non lo sono la vicinanza e la lontananza che caratterizzano le rime capaci, proprio come noi di creare legami elastici tra le parole; legami che sanno condividere (quando ne hanno la possibilità), ma che vivono anche una realtà che li vuole reciprocamente distanti.

mercoledì 11 novembre 2020

L'unica costanza

Sono rimasta piacevolmente stupita (ma forse lasciamelo dire, anche un po' disorientata), nell'ascoltare le sue parole mentre le parlavo di noi.
Infatti, mentre io cercavo con tutte le mie forze di portare il racconto sulla strada della realistica coerenza, lei era più possibilista nel pensare che quanto sto vivendo, potrebbe anche avere sviluppi inaspettati a me molto graditi.
E quando le ho ribadito che no, io proprio non vedo questa probabilità, ha definito il mio atteggiamento 'professionale', forse nel senso di prodigarsi molto per raggiungere un obiettivo: quello cioè di dimenticarti.
Invece io non mi sto impegnando per niente, salvo poi scriverne quasi ogni giorno.
Ma d'altronde la scrittura è l'unica costanza di cui sono capace.

martedì 10 novembre 2020

L'agenda perfetta

La sua agenda, un elenco di appuntamenti organizzati e scanditi quasi minuto per minuto.
Un luogo in cui sembra esserci spazio per tutto, tranne per la conversazione.
Perché essa non fa parte del suo lavoro.
E così ricordo ancora la sensazione di estrema pesantezza che mi attanagliava quando dovevo lavorare con lei.
E mi sorprendo pensare che anche tu devi averla avvertita, questa pesantezza; specialmente perché, contrariamente alla sua, la tua agenda è aperta anche agli imprevisti, tipici della maggior parte delle relazioni umane, per quanto formali possano essere.
E, anche se lì per lì, all'epoca non ci feci molto caso, ora comprendo forse meglio cosa mi abbia indotto ad andare via per giungere a te.
Mi piace pensare che sia stata l'idea di trovare un'agenda forse in apparenza non proprio precisa, ma comunque perfetta per me.






lunedì 9 novembre 2020

Senza cercare te

Mi parli ancora di lei ed io ti ascolto in perfetto silenzio, com'è giusto che sia.
Mentre mi parli di lei, per quanto mi sforzi, non posso fare a meno di pensare come i miei sentimenti nei tuoi confronti siano dettati da ciò che, in generale, ogni persona dovrebbe vedere negli occhi degli altri; e più in particolare, da ciò che una Donna dovrebbe vedere nell'Uomo che le sta accanto; ovvero un profondo rispetto reciproco.
Mai prima di conoscere te ho avuto così chiaro questo aspetto delle relazioni umane ed (anche) di questo ti sono profondamente grata.
Starà a me in futuro, riuscire a riconoscere questo tuo immenso pregio anche in altri Uomini, senza che questo però significhi cercare te, in loro.

domenica 8 novembre 2020

Lo squillo del telefono

Il telefono squilla,
c'è ancora un tratto di strada da percorrere.
Il telefono squilla,
sale l'ansia come in un tempo lontano.
Ma io ho imparato a non (con)cederle spazio,
se non quello di un lieve tremore alle dita.
Sono lontani i tempi in cui lo squillo del telefono si mescolava a grida di terrore.
Così avevo imparato a non far squillare il telefono a vuoto, per non doverlo riempire con la paura.
Ma il Mondo non capiva
e sostituiva la comprensione al giudizio.
Ora sono io a giudicare severamente me stessa.
Certo, lo faccio esclusivamente di fronte allo squillo del telefono.
Perché è l'unico argine alla paura che conosco.

sabato 7 novembre 2020

Attraversare il weekend

Tu cerchi un tempo per camminare nel Mondo all'aperto, forse per stare con te stesso.
Ed anche, credo, per stare serenamente all'aria aperta.
Anch'io ho trovato un'occasione per stare all'aria aperta, ma non per stare da sola con me stessa; perché lì sto tutti i giorni.
Ed è un altro punto in comune che abbiamo.
Ma a volte vorrei poter pensare agli aspetti che non ci vedono in sintonia, per capire quali sono le mie sensazioni di fronte a questi aspetti.
Ma davvero non ne sono capace, perché continuo a cercare complicità.

venerdì 6 novembre 2020

Saluti

Arrivederci signora.
Con queste parole avevo lasciato quella stanza, giurando a me stessa che non avrei messo mai più piede in quella stanza.
Ed anzi, da quel giorno in poi, è iniziata per me una dura battaglia contro il dolore.
Una battaglia che sto vincendo proprio perché quel giorno ho avuto la forza dire Arrivederci signora.
Oggi una telefonata mi ha riportato indietro nel tempo.
Un tempo che non ho alcuna intenzione di rivivere e di cui mi ero persino dimenticata.
Perché nel frattempo ha vinto la fortuna di poter scegliere.
Scegliere come salutare le persone.
Decidendo che quell'Arrivederci fosse in realtà un Addio.
Decidendo che il nostro Arrivederci fosse solo un semplice Ci rivediamo tra qualche mese.
Certo, potrai dirmi che ho preso questa decisione senza consultarti.
È vero.
Ma sappi che sono perfettamente consapevole del fatto che anche tu sei libero di scegliere di volta in volta quale significato dare al nostro salutarci alla fine del tuo tempo di fronte a me.

giovedì 5 novembre 2020

Connessioni sensate

Se scrivere fosse per me una costante ricerca di senso, non avrebbe senso che stessi ad ascoltare i tuoi racconti di Vita perché sarei in grado di partire da sola all'esplorazione di nuovi legami tra parole, frasi, racconti, raccolte di pensieri.
Ed invece, quando ti ascolto mentre (mi) parli, abbandono ogni tentativo di creare connessioni sensate, tanto poi so che, prima di dormire, mi apparirà tutto più chiaro; a patto che io sia disposta a fare autentico silenzio dentro di me.














mercoledì 4 novembre 2020

Le parole che non ti ho detto

Ho travisato trame e tracce.
Mi sono limitata a descrivere ciò che ho odiato maggiormente in quel periodo forzatamente chiuso.
Ora scopro che se avessi riflettuto più a lungo prima di scrivere, probabilmente avrei scritto una lettera a te.
Certo, non avrei potuto rispettare il titolo Le parole che non ti ho detto perché, come tu avrai da tempo immaginato, non dirti quelle parole è stata, è e sempre sarà una mia precisa scelta.
Infatti, non credo ci sia nulla di romantico nell'aprirti il mio cuore, ben sapendo che mai ti sogneresti di prestarvi ascolto.

martedì 3 novembre 2020

Gettare al vento

Il Mondo non ha ancora deciso quale sarà il suo destino.
Si chiuderà?
Rimarrà aperto?
Poco importa.
Tu hai deciso (anche) per noi e questo già mi è sufficiente.
Hai deciso che tornerai qualsiasi cosa accada.
In genere, specie in questo periodo della mia vita, non sopporto chi decide al posto mio.
Ma, quando si tratta di te, getto al vento ogni regola, specie quelle che, fino a quel momento, mi apparivano irrinunciabili.
Perché sento che solo in questo modo, posso essere davvero me stessa.
E solo in questo modo posso permetterti di scegliere se andare o rimanere.
Andrai se non sopporterai ciò che vedi.
Rimarrai se riuscirai a creare un (buon) compromesso tra ciò che vedi e quel che invece vorresti avere davanti ai tuoi occhi.

lunedì 2 novembre 2020

Lei è la tua vita

Quando parli della tua vita fuori da qui so che parli (anche) di lei che è la tua vita fuori da qui, appunto.
Ma non provo nessun disagio, nessun fastidio perché da tempo ho lasciato cadere tutte le illusioni.
Eppure oggi ho notato il fatto che, ultimamente, quando parliamo non la nomini mai, anche se io sono consapevole della sua presenza.
Eppure oggi ti sono profondamente grata per questa tua delicatezza, che evita di ferire un cuore che comunque ha imparato a guidare il mio cervello con estrema prudenza.

domenica 1 novembre 2020

Senza improvvisare

Sono stanca.
È tornato tutto come prima.
E non mi si venga a dire che viviamo un momento complicato.
Lo so perfettamente, lo sappiamo tutti.
Il punto è un altro, almeno questa volta.
Il punto è che limitarsi a puntare il dito solo sulle difficoltà è troppo comodo.
Persino tu, mi inviti a non farlo, a non arrendermi, nonostante le difficoltà di cui noi stessi, a volte, sembriamo non avere ragione.
Ed invece, continui a regalarmi degli obiettivi da raggiungere.
Ed anche se forse non credi che tutto tornerà come prima, quantomeno mi hai insegnato che avere dei traguardi da raggiungere, rende meno pesante la fatica.
E per farlo, si vede che hai percorso (e stai percorrendo tuttora) una strada quasi totalmente in salita perché anche tu ti trovi davanti a difficoltà sempre diverse, eppure non improvvisi.
Ma, al contrario, condividi e (mi) rendi partecipe, prima di tutto attraverso le parole che scegli per descrivere il dolore e le difficoltà.