giovedì 8 settembre 2016

Siamo le nostre scelte?

Non ne sono proprio sicura; o, per meglio dire, non credo sia così in questo preciso momento della mia vita.
Eppure, quante volte ho detto di essere infastidita dalle persone che, pur avendone la possibilità, non hanno il coraggio di scegliere quasi nulla della propria vita.

Solo ora mi accorgo che anch'io non sono stata in grado di sfruttare le opportunità di scelta che mi si sono presentate in passato, specie nella sfera privata della mia vita; proprio quella che, a mio modo di vedere, è il lato più prezioso della vita.


Anch'io, infatti, avrei potuto garantirmi un'esistenza più serena, se solo in quella nostra estate avessi vissuto le mie emozioni senza aspettative per il futuro.
Ora lo so, ma tre anni fa credevo fosse solo un modo per costruire quotidianamente il futuro, senza dare nulla per scontato.
Non mi sono resa conto che stavo dando per scontato la presenza di un futuro...

mercoledì 7 settembre 2016

Lezione di vita

L'atteggiamento di quella donna nei confronti di quelle bambine, mi mette fortemente a disagio e provoca in me una forte rabbia che fatico a trattenere, quando la incontro.
Così, come faccio sempre quando mi trovo in queste situazioni, mi allontano.
Nonostante questo, stasera ho deciso di chiedere il parere di Sharazad, la mia saggia amica, a riguardo.
La sua risposta non si è fatta attendere: “Probabilmente, questa persona avrebbe solo bisogno d'aiuto. Non giudicare se non sai”.
Non avevo dubbi sul fatto che lei avesse la soluzione alle mie critiche decisamente superficiali.




Il resto della serata in sua compagnia, trascorre piacevolmente come avviene sempre.
Nonostante il fatto che ora mi senta davvero più serena, non posso fare a meno di pensare che, giudicando quella donna e il suo rapporto con quelle bambine, ho fatto esattamente l'errore che io imputo sempre agli altri: essere troppo duri con il mio dolore.
Non mi resta che ringraziare di vero cuore la mia saggia Sharazad per avermi donato nuova consapevolezza.

martedì 6 settembre 2016

Lo pseudonimo

È pratica abbastanza comune usare uno pseudonimo per firmare le tracce che ognuno di noi può decidere di lasciare nel variegato mondo dell'Arte.
Per esperienza personale parlerò della scrittura, ma il discorso vale, in generale, per tutte le forme di espressione creativa.



Credo che lo pseudonimo sia molto utile perché permette, in un certo qual modo, di ricevere recensioni più genuine, perché non mediate dal fatto di conoscere la vera identità della mano che traccia le vie dell'arte.

lunedì 5 settembre 2016

Telefono senza fili

Vi ricordate il gioco del telefono senza fili, che facevamo da bambini?
Più numerosi erano i partecipanti, più ci si divertiva, ma anche più alto era il rischio che, nel corso del gioco, la parola iniziale si fosse persa; a quel punto, all'ultimo giocatore, non restavano che due possibilità: dirne una diversa, oppure stare zitto, ed ammettere così la sua sconfitta.


Il giornalismo d'inchiesta (quello scomodo, ovviamente), funziona un po' allo stesso modo. Con un unica, fondamentale, differenza. In questo caso, infatti, se si citano fonti, se non proprio false, comunque poco attendibili, si viene estromessi perché il pubblico comincia a giudicare poco attendibili le nostre informazioni.
E qui sorge un altro problema, forse il più grave: mentre l'ultimo bambino che non ha capito bene la parola, ammette serenamente la sconfitta, spesso il giornalista continua a scrivere, tradendo così le regole del gioco che è maledettamente serio!

domenica 4 settembre 2016

La scalata

Sono forte perché sono stato debole. Sono coraggioso perché ho avuto paura. Sono saggio perché sono stato incosciente.

Quando decido di parare del periodo in cui mi sentivo vuota e triste (periodo che, per la verità, non si è ancora perfettamente concluso), lo faccio perché voglio sempre ricordarmi da dove sono partita.



Sarebbe come guardare dalla cima di una montagna, chi arranca per raggiungerla, senza tendere una mano e, magari, pure ridere di lui (o lei).




sabato 3 settembre 2016

Confronto (im)possibile

Ennesimo uso inappropriato della satira sulla carta stampata con conseguente coda d'opinioni, tra difensori strenui della libertà d'espressione e chi invoca buon senso e rispetto.
Già, il buon senso. Quindi appare scontato stare sul secondo fronte: perché siamo persone di buon senso....Eppure è interessante confrontarsi con l'altra parte...

venerdì 2 settembre 2016

Questione di Fertiliry

Dicono che la campagna di sensibilizzazione sul problema dell'infertilità sia stata un autentico fallimento.

Dicono che il Ministero della Salute non abbia vigilato sufficientemente sulla campagna di comunicazione.

Risultato? La comparsa di foto e slogan poco rispettosi nei confronti delle donne, che, secondo i maggiori critici, vengono rappresentate colpevolmente come macchine procreatrici.

Poi è pur vero che alcuni giornali abbiano dato spazio al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiamata appunto a rispondere di persona al coro di critiche.
Fin qui i meri fatti.
La questione si complica quando le critiche fanno il giro del web spinte dai social network, fino ad approdare anche sul profilo Facebook dello scrittore e giornalista Roberto Saviano, il quale dichiara di sentirsi offeso da una tale campagna in quanto uomo che non vuole  diventare padre.



Ed è un po' come se io che non posso camminare più di tanto, mi sentissi offesa dalle campagne che promuovono le passeggiate quotidiane, come stile di vita corretto perché salutare.
A questo punto mi permetto di fare altre due osservazioni: primo, non credo che l'operazione di sensibilizzazione fosse rivolta a chi, già per scelta personale decide di non avere figli. Infatti, chi non ha intenzione di allargare la famiglia, si sentirà totalmente estraneo a questa campagna, indipendentemente da come essa è stata condotta.
Per quanto riguarda invece coloro che hanno difficoltà di procreazione, tale campagna potrebbe indurli ad iniziare un percorso per affrontare (e magari risolvere) questo problema.
Il tutto, naturalmente, sia detto con profondo rispetto di chi vive sulla propria pelle tale situazione.

giovedì 1 settembre 2016

Quaderni social

Sacile, margini di una pista ciclabile.

Da qualche giorno, in mezzo al verde, si nota una cassetta del medesimo colore, quasi a volersi mimetizzare discretamente con la vegetazione che la circonda.

Chi l'ha installata non ha un volto, ma solo un nome (d'arte?): Aurora.





Dentro a questa cassetta, ci sono dei quaderni in cui, chi si trova a passare da quelle parti, può liberamente lasciare traccia di sé esprimendo i propri pensieri.
Personalmente, non ho ancora avuto il piacere di scrivere qualcosa. Chi, invece ha avuto il piacere di leggere e scrivere sui quaderni di Aurora, ha notato che si sono creati anche degli scambi dialogici spesso interessanti, tra gli scrittori si di passaggio. Individui che non si conoscono personalmente, ma che s'incontrano grazie ai Quaderni social di Aurora.

mercoledì 31 agosto 2016

Parole in superficie

Nell'apparente cordialità serena di alcune persone, credo si celi una resistenza al dialogo vero e profondo.
Allora arriva un silenzio potente che travolge tutto e sbatte a riva, ci costringe a stare senza le nostre amate parole.




Perché per noi esse hanno un valore solo se non rimangono costantemente in superficie, ma se hanno il coraggio di andare in profondità.

martedì 30 agosto 2016

Stare sole

Stare o non stare sole?
Questo è il problema.
Per me, sempre alla ricerca di compagnia, questo è sempre stato un dilemma.
Per molto tempo, infatti, ho sempre pensato che solo stando con qualcuno, si potesse vivere anche in solitudine.
Eppure, mi sono dovuta ricredere.
E lo sto facendo guardando proprio la quotidianità di chi, se provasse a trovare una propria strada, recuperando il gusto di ricominciare a coltivare le amicizie che in passato ha permesso di frequentare il mondo là fuori.



 


Sì, anch'io credo che dovremmo imparare ad essere come bandiere:colori che si uniscono per formare un tutt'uno e soprattutto, dovremmo imparare a coltivarci a vicenda; non solo nei rapporti tra Donne, per la verità, ma in tutti perché solo così facendo, il nostro eventuale stare sole, sarà una scelta e non già un'imposizione.
Probabilmente, chi mi sta leggendo, penserà che mi sto arrovellando sempre sugli stessi argomenti, ma nei diari è un po' così, le questioni dell'anima che tornano spesso a farci visita, sono quelle che hanno bisogno di un maggior numero di parole, per essere risolte.

lunedì 29 agosto 2016

Dallo Scoglio, 29 Agosto 2016

L'esperienza è la più severa delle insegnanti. Prima ti fa l'esame, e poi ti impartisce le lezioni.
Questa frase di Oscar Wilde mi ha molto colpito perché, come mi capita spesso con ciò che leggo, parla molto alla mia vita e, credo anche alla tua, carissimo Ulisse.
Gli esami, nelle nostre esistenze, non sono certo mancate.
L'unica circostanza che ci differenzia, è che io ho sempre (o quasi) avuto degli ottimi insegnanti, accanto a me.
Tu, invece, te la sei dovuta cavare da solo. Scusa se mi permetto di essere così diretta con te ma lo faccio solo perché ti voglio bene, ora credo sia tempo che anche tu vada alla ricerca di qualcuno che ti sia maestro.
Ok, ora non vorrei che tu mi considerassi impertinente perché, è lo so, è altamente presuntuoso arrogarsi il diritto di saper cos'è bene per gli altri.
Ma ciò che stavo cercando di dirti che, se tu riuscissi a tendere la mano, sicuramente troveresti qualcuno pronto ad afferrare la tua.

Con semplici attenzioni amichevoli, naturalmente. Solo per poter vivere la parte più importante della tua vita. Quella che io ho imparato a guadare solo da lontano. Perché ciò che più desidero è la tua felicità.
La tua Amica, 
Sirenetta

domenica 28 agosto 2016

Incontri

Prendersi del tempo per coltivare le amicizie, migliora decisamente la qualità della nostra vita e la visione che abbiamo di essa.
Ed è proprio questo che vedo nei suoi occhi al ritorno di un'intera giornata con una coppia di amici che non vedeva da tempo.
La sua serenità conferma la mia teoria: la sua quotidianità sarebbe meno complicata e stressante se solo riuscisse a dedicare più tempo a quei rapporti che, almeno per qualche ora al giorno, le farebbero ritrovare il filo d'Arianna nel Labirinto della vita.

sabato 27 agosto 2016

Dallo Scoglio, 27 Agosto 2016

Carissimo Ulisse,
come sempre, quando ricevo tue notizie, le leggo sempre con molto piacere. Infatti, anche se non parli di te in modo diretto, quelle parole mi danno, in qualche modo, la misura del tuo stato d'animo.
Dietro ciò che scrivi oggi, percepisco una certa rigidità che, credo, denoti una spessa coltre di tristezza.
Per questo motivo, t'invito a provare a liberare la tua fantasia affinché i tuoi testi possano contenere quel groviglio di catene che ancora sento imprigiona la tua esistenza.
La tua amica,

Sirenetta

venerdì 26 agosto 2016

Se sai aspettare...

Se sai aspettare, tutto arriva.
Frase sentita tante volte, ma non troppe.
Perché me lo hanno detto anche persone a me molto care, che non mi hanno fatto mai mancare il loro sostegno, soprattutto quando, per non aver saputo aspettare il corso degli eventi, mi è crollato il mondo addosso.
E pensare che se avessi saputo aspettare, non avrei avuto bisogno di qualcuno che asciugasse le mie lacrime e potrei ancora sperare che il mio più grande desiderio d'amore, diventi realtà.

giovedì 25 agosto 2016

Il coraggio di una donna

Ieri ho assistito al coraggio di una donna che si è reinventata la sua quotidianità segnata pesantemente da un dolore condiviso.
Ci saranno sicuramente parecchi momenti complicati e scoraggianti ma lei li nasconde dietro la forza di un sorriso sereno: lo fa non già perché qualcuno la obblighi ad agire in quel modo, ma semplicemente per donare serenità a chi l'ha perduta.
Solo così può essere sicura di camminare affianco alla persona che soffre adeguando il passo ma, soprattutto, provando a mostrarle l'orizzonte di un nuovo giorno.
Nonostante il buio in cui il suo dolore quotidiano cerca di gettarla.

mercoledì 24 agosto 2016

Senza libri

Oggi giornata senza libri per loro.
Le pagine bianche e nere di cui di solito mi circondo, mi distrarrebbero dalla loro storia che invece devo imparare ad ascoltare perché e lì, davanti ai miei occhi, in tutta la sua dura realtà.
Forse, proprio per questo motivo, è un ottimo esercizio per imparare ad accostarmi alla vita reale, con il filtro dell'empatia presa anche dai libri che tanto amo.

martedì 23 agosto 2016

Solo per loro

Più volte ho giurato a me stessa che non sarei mai più tornata in quella località di montagna e in quella casa.
Ma oggi ho deciso che non terrò fede a questa promessa perché solo così, posso essere davvero serena.
Lo devo a lei e, soprattutto, a loro. Loro che sono venuti fin qui per fuggire alla solitudine della loro vita complicata.
E poco importa se hanno scelto un luogo che per me, invece, da un po' di tempo a questa parte, è proprio sinonimo di solitudine ed incomprensione...

lunedì 22 agosto 2016

Interpretazione libera

Esattamente così come io scrivo per sentirmi completamente libera, anche chi decide (sempre in piena libertà, ovviamente), di leggere le mie parole, deve sentirsi libero di scorgere tra le righe, ciò che più sente.

Questo atteggiamento consente di proteggerci reciprocamente evitandomi la pena di scrivere solo ed esclusivamente per compiacere i gusti altrui 

domenica 21 agosto 2016

Promessa silenziosa

Ti ho fatto una promessa senza parole.
Se non ti avessi promesso di starti vicino, la nostra amicizia non sarebbe durata così a lungo.
Eppure, non ti compresi subito, quando ti incontrai. Eravamo troppo diverse. Non capii subito il tuo modo di affrontare la vita e, soprattutto, di dirmi che cosa c'era di sbagliato, nel mio modo di considerare la mia condizione.
Mi piaceva invece frequentare persone che mi dessero sempre e comunque ragione.
Poi, un pomeriggio di molti anni fa, mi hai raccontato cosa volevi comunicarmi davvero, con il tuo modo di stare con me.
Tu provavi (e provi tuttora) affetto sincero per me.
Questo e solo questo, ti portava ad essere molto sincera con me.
Ancora oggi, esattamente come allora, tu sei una vera amica perché ogni giorno, anche nei periodi in cui non riusciamo a frequentarci, mi fai venire voglia di essere una persona migliore.

sabato 20 agosto 2016

Di nuovo la Rete...

Di nuovo la Rete ci avvicina.
Lo fa, come spesso accade tra noi, con una brutta notizia che ti riguarda.
Eppure io riesco comunque a trarre, anche da un problema piuttosto grave a trovare un modo per riprendere un minimo di contatto con te e dimostrarti così la mia vicinanza.
Sia chiaro: non ho fatto nulla di speciale. Solo ciò che fanno gli amici.
Ma per me questo è comunque molto importante perché significa che siamo riusciti ancora una volta, a rafforzare il filo che ci lega.

venerdì 19 agosto 2016

Pranzo di famiglia

È tempo di un tranquillo pranzo di famiglia in cui preferisco ascoltare, piuttosto che partecipare attivamente alla conversazione.
Eppure, non mi sento affatto a disagio e fuori posto e non ho nemmeno bisogno di rivolgere il mio pensiero altrove.
Sto bene dove sono, cullata dal buon cibo, le risate, l'aria frizzante e il panorama sereno.

giovedì 18 agosto 2016

Liberare il Tempo

Spesso ci piace liberare il nostro tempo perché, avere del Tempo vuoto, ci permette di fare ciò che più ci appassiona. O forse no. Forse è solo un'illusione, specie quando le nostre più forti passioni, si accompagnano alla solitudine, come avviene per la scrittura praticata quotidianamente. Ed è allora che avremmo bisogno di abbandonare il nostro tempo di libera solitudine per poter viaggiare verso nuove ispirazioni, perché la scrittura ha anche bisogno di muoversi per andare altrove.

mercoledì 17 agosto 2016

Un altro amante dei libri

Sono sempre più affascinata dagli uomini che amano i libri e la lettura.
No, non pensate male. Non sto cercando nuove emozioni amorose. Sto semplicemente dicendo che, quando incontro un altro amante dei libri, non posso far a meno di pensare a te e a quanto anche tu, proprio come la persona che ho conosciuto stasera, meriteresti la gioia serena che mi porto a casa dalle tranquille chiacchiere letterarie.



martedì 16 agosto 2016

Amicizia spaziosa

Cerco spazio e cerco te, che sei l'amica di sempre. Soprattutto di quando non riuscivo più a parlare con il resto del Mondo.
No, ora non sto così male come in quei giorni.
Ma ho comunque mi piace che c'è sempre uno spazio per me, nella tua vita, da anni così diversa dalla mia e comunque così ricca di spazio, per la nostra amicizia.

lunedì 15 agosto 2016

Dallo Scoglio, 15 Agosto 2016

Carissimo Ulisse,
lo so che non dovrei rivolgermi a te con queste parole, ma non posso far a meno di dirti che, anche oggi, casualmente (cioè senza intenzionalità) ho scoperto un altro filo che congiunge le nostre vite, pur ormai così lontane.
È il filo delle parole che c'inchioda (ma spesso, ci tiene saldi) allo scoglio della Vita.
Già la Vita, che per separarci, ci ha costruito scogli su rive opposte di un mare immenso.
La Vita che poi, per completare l'opera, mi ha negato la capacità di nuotare.
Quanto a te, invece, lo Scoglio opposto al mio, è strato un prezioso regalo che la Vita ha voluto farti.
Solo in quel luogo così lontano da me, infatti, hai potuto iniziare un'esistenza che tu sentissi davvero tua. Un'esistenza da condividere con la tua Penelope.
Buona Vita, carissimo Ulisse!
Abbi cura di te,
La tua Amica Ariel


domenica 14 agosto 2016

L'isola delle parole

Cercare ascolto per tentare di risolvere i nostri problemi, c'impone di fare di tutto per tentare di seguire le tracce che ci vengono offerte.
Nel mio caso, più che una traccia, mi è stata mostrata una rotta, ma da invertire.
Essa consiste, principalmente, nel prendere il largo dai tuoi problemi per riportarci nell'Isola delle Parole, dove mi hai sempre detto di sentirti più libero che in mare aperto.

sabato 13 agosto 2016

Terzo tempo

Giorno da cui filtra uno spiraglio di luce solare da una finestra che non sono ancora riuscita a chiudere definitivamente e credo che, a questo punto, non si chiuderà mai.
La luce che vedo è indubbiamente mia, ma la sento anche tua e, quindi, nostra. Questo mi spinge ancora a sognare che per noi, non so quando, ci possa essere un terzo tempo.

venerdì 12 agosto 2016

Lo specchio

Mi sorprendo ad essere impaziente di confidarle i miei pensieri sulla sua situazione di vita. Non cerco né conferme né smentite alle mie idee.
Giudicare le sue scelte, infatti, sarebbe il primo passo per dare l'addio definitivo alla nostra amicizia.
Ma ho comunque bisogno di parlare con lei.
Lei che, quando c'è qualcosa che non capisco nel mondo che mi circonda, è sempre pronta a farmi da specchio.
Uno specchio limpido e cristallino; mai deformante.

giovedì 11 agosto 2016

Mi confronterò con lei

Tempo di Olimpiadi. Tempo di godersi gare sportive che, durante l'anno,
vengono surclassate dal calcio e dall'automobilismo.
Ma, come capita spesso, per me è piuttosto occasione di critica amara.
E allora, mentre sembra bello vedere volteggiare le Farfalle della Ginnastica, guardo con occhi disincantati chiedendomi, se sia pedagogicamente positivo puntare le telecamere su queste atlete davvero magre.
Non so se lo siano troppo. Su questo punto, mi confronterò con lei, appena mi sarà possibile.
Se la sua risposta sarà positiva, il mio sguardo si trasformerà da disincantato, a decisamente rabbioso.

mercoledì 10 agosto 2016

Dallo Scoglio, 10 Agosto 2017

Carissimo Ulisse,
questa è una notte davvero speciale. È la notte di desideri stellari.
Vorrei dirti che qui dal mio Scoglio mi sto godendo lo spettacolo.
Invece non è proprio così, perché gradirei che tu potessi dire lo stesso di te.
Sia chiaro, non voglio conoscere nulla dei desideri che esprimeresti.
Ma ti voglio augurare comunque di poter vivere questo tempo, come pura poesia, perché tu hai dimostrato al Mondo, in più di un'occasione, di saper trasformare anche le parti più difficili della tua vita, in qualcosa di profondo e, quindi, poetico.
Quindi, carissimo Ulisse, prendi il coraggio a due mani e scrivi la tua personale poesia seguendo la scia delle stelle cadenti!

Abbi cura di te,

La tua Amica, Ariel

martedì 9 agosto 2016

Con profondo rispetto

Lo so che la delicatezza dell'argomento che ho deciso di affrontare oggi, impone di misurare le parole con ancor maggiore attenzione.
Tuttavia mi sento abbastanza sicura, perché lo farò in un contesto protetto come la seduta mensile di psicoterapia.
Parlerò di ciò che mi sembra di aver compreso in merito alla sua tristezza, non perché la mia 'scoperta' mi faccia paura, ma semplicemente perché come sempre quando devo confrontarmi con qualcosa che ti riguarda, sento il bisogno di andare fino in fondo ai miei pensieri.
Il fatto poi, che abbia deciso di parlarne in quel contesto di cura, significa che sono consapevole di non poter ingannare me stessa ma, al contrario, di dover essere totalmente sincera.
Solo agendo così infatti, posso sperare che gli altri lo siano con me.

lunedì 8 agosto 2016

Conoscere per rifuggire

La parte del Mondo più vicina a me, mi dice spesso che esagero.
Ma io sono abituata a cercare dentro di me, delle argomentazioni per spiegare ciò che leggo, in un determinato periodo della mia vita.
E così, credo che quanti decidessero di dare un'occhiata a ciò che sto leggendo, si chiederebbe perché stia leggendo testi così banali.
Come dare loro torto?
In questo periodo, a farmi compagnia, ci sono (anche) scritti dal finale spesso scontato.
Tuttavia, credo serva anche questo a chi, come me, vuole imparare a scrivere testi non banali.

domenica 7 agosto 2016

Dallo scoglio, 7 Agosto, 2016

Carissimo Ulisse,
credo di aver capito il motivo per cui ti senti triste anche in questo periodo che, invece, dovrebbe essere il più felice per te e la dolce Penelope.
Forse tutto ciò è avvenuto perché purtroppo, ancora una volta, il viaggio che hai intrapreso non ti condurrà all'isola dove avresti voluto vivere.
L'aspetto più grave di tutta faccenda è che non posso aiutarti a ritrovare anche un solo frammento della serenità che ti meriteresti.
Così, anche le ultime parole che ti ho scritto qualche giorno fa (sempre che tu abbia avuto voglia di leggerle), ti devono essere sembrate profondamente incaute. Ed anche di questo ti chiedo perdono.
Abbi cura di te, Amico mio,
La tua Amica Sirenetta

sabato 6 agosto 2016

Mi abituerò

Anche se ora fa un po' male, sono certa che mi abituerò a quel suo sguardo un po' teso che attraversa i suoi occhi, mentre mi sente pronunciare alcune parole e capisce che sto parlando con lei.
Credo che, seppur inconsciamente, lei non gradisca particolarmente la profonda confidenza che, ormai da molto tempo, si è creata fra noi.
Mi abituerò a questa sua reazione perché, l'ultima cosa che vorrei, è farla sentire lontana dalla mia vita.
Se mi abituerò a tutto questo, sono sicura che, con il tempo anche lei riuscirà a considerare le nostre confidenze come uno dei tanti nodi di quella rete che mi permetterà di vivere serenamente anche il mio futuro.


venerdì 5 agosto 2016

Uragano

Non è Come un uragano, romanzo di Nicholas Sparks che ho adorato.
È un uragano vero e proprio quello che si è scatenato stamane.
E con esso sono tornati gli attacchi di panico che da tempo ormai, non venivano a turbarmi.
Per ritrovare un po' di serenità ed equilibrio emotivo, a nulla è valso richiamare quell'immagine tranquillizzante di una tempesta che si placa nella linea dell'orizzonte, mentre il sonno mi coglie ed inizio a sognare.

giovedì 4 agosto 2016

Serata semplice

Le migliori amicizie sono quelle in compagnia della quale si può trascorrere una serata meravigliosa senza bisogno di fare grandi cose insieme.
Se tutto questo vi sembra banale, fateci caso: chi non ha vicino a sé alcun vero amico, ha sempre bisogno di grande rumore intorno per coprire il silenzio.


mercoledì 3 agosto 2016

Solo la Rete

Ormai ho capito che solo la Rete ci permetterà di comunicare, almeno finché non saremo pronti entrambi a cambiare strategia.
Non ti preoccupare, non c'è nessuna fretta.
In fondo, anche quest'aspetto della nostra amicizia, è originale, perché sappiamo usare in modo diverso, uno strumento come la Rete, appunto che, si dice, renda particolarmente freddi i rapporti tra le persone.

martedì 2 agosto 2016

Mai nei panni altrui

'Mai nei panni altrui!', sembra dirmi lei con estrema risolutezza, ancora una volta.
O meglio, come ormai ho capito che è sua abitudine, non lo fa con parole dirette, ma sempre commentando episodi di vita quotidiana.
Sempre quando qualcuno esprime viva preoccupazione per una situazione problematica che lo coinvolge in modo importante.
No, non le serbo rancore, per questo. Semplicemente la considero l'ennesima prova di quanto siamo diverse ma, soprattutto, di quanto si possa imparare osservando gli errori altrui. O almeno, quelli che noi consideriamo tali.

lunedì 1 agosto 2016

Il gioco delle coppie

Vorrei che, almeno per questa sera, le coppie fossero solo un gioco.
Non già perché non ritenga importante la vita a due (chi mi conosce bene sa che non è affatto così, anzi!), ma solo perché, se così fosse, la serata sarebbe molto più semplice.
O forse no. Forse è giusto che sia andata diversamente, con tanto di annuncio di imminente matrimonio, da parte di una delle coppie presenti.
Proprio quel momento, infatti, mi ha permesso di verificare la tenuta della mia corazza protettiva.

domenica 31 luglio 2016

L'unica occasione

Sento che non è giusto che vada tutto in questo modo.
In fondo, quella è l'unica occasione sociale a cui vorrei tanto sottrarmi.
Per il resto, cerco sempre la compagnia delle altre persone; non solo perché non sopporto la solitudine, ma soprattutto, perché mi piace coltivare le relazioni significative.
E, proprio per quest'ultimo motivo, vorrei poter scegliere cosa coltivare nel mio giardino.

sabato 30 luglio 2016

Doveva andare così

Oggi ho capito che se non ho ancora trovato un modo per evitare quella cena, forse è perché, semplicemente, era così che doveva andare.
Quindi, non mi resta che sforzarmi d'immergermi in quei pensieri (di te, degli amici, della lettura e della scrittura), che in fondo sempre mi accompagnano nei momenti in cui mi è particolarmente difficile affrontare il presente.

venerdì 29 luglio 2016

Lettera dallo Scoglio, 29 Luglio 2016

Carissimo Ulisse,
anche se non ti scrivo da un po' di tempo, oggi sento l'esigenza di farlo perché i messaggi che lasci dietro di te, mi provocano una punta d'angoscia.
Penso che ciò avvenga per tanti motivi ma credo che due riassumano bene tutti gli altri: innanzitutto, la tua sfiducia nei confronti di un Mondo che si è sempre dimostrato incapace di ascoltarti e che, così facendo, ti ha provocato troppa sofferenza, ma anche il fatto che, per un breve periodo, ero sicura che tu avessi, finalmente, (ri)trovato la tua Itaca.
Come tu sai, la situazione tra noi, è talmente delicata, che non mi permetto di dubitare della bontà del tuo approdo, certo vorrei comprendere il perché di tanta tristezza.
Se facessi qualcosa di più (e di diverso) dallo sperare nella tua serenità, entrerei a gamba tesa nella tua vita, facendoti così tanto male, da non avere poi nemmeno più il coraggio di scriverti una sola parola seppure filtrata e protetta dalla distanza di uno schermo.
Tuttavia, un ultimo messaggio te lo voglio lasciare: non fare il funambolo, ti prego! Se la corda su cui cammini in equilibrio da sempre, si dovesse spezzare, temo che ti feriresti gravemente perché, come tu sai fin troppo bene, la vita non ci mette il tappeto di protezione...

Abbi cura di te,

La tua Amica Sirenetta







giovedì 28 luglio 2016

Aiuto amichevole

Sono ben consapevole, però, che per potermi sottrarre efficacemente a quella festa, ho bisogno d'aiuto.
Contrariamente a quanto accadeva in passato, ora mi è decisamente più facile, chiedere aiuto alle amiche perché so che mi diranno sì o no, davvero in base alle loro necessità famigliari e/o personali.
Questo atteggiamento, oltre che dovuto alla profonda amicizia che ci lega, naturalmente, credo sia il frutto del profondo rispetto con cui mi trattano: senza cioè pensare di dover, per forza, assecondare ogni mia richiesta ma, allo stesso tempo, dicendo le parole giuste per comprendere il mio disagio.

mercoledì 27 luglio 2016

Un impegno tutto mio

Per quel giorno, gradirei proprio avere un impegno tutto mio.
Alla mia età sarebbe anche ora!
Ok, non voglio andare a quella festa ma, invece di dirlo in tono piccato, vorrei che il motivo fosse semplicemente che, proprio per quella sera, avevo altri programmi...Può capitare, no?
Non mi sento minimamente in colpa. Anzi!
E non solo perché, come ho già detto, ho già una certa età; ma anche e soprattutto, perché questa è l'unica occasione in cui mi sottraggo con così tanta determinazione ad un'occasione famigliare...
Non merito così tanta severità se lascio incolto un fazzoletto delle mie relazioni mentre, di contro, ne coltivo ettari ed ettari!

martedì 26 luglio 2016

Generazione di...

Ci hanno definito 'Generazione senza futuro', 'Generazione senza lavoro', 'Generazione di disillusi', non ci definiranno mai 'Generazione di fenomeni'...A quello ci pensarono Gli Stadio molti anni or sono...
A ben pensarci, comunque, il metro di valutazione ruota sempre e comunque intorno alla in/capacità/im/possibilità di trovare un'occupazione.
Di fronte a queste discorsi generalisti, forse per la prima volta, sono felice di essere una Sirenetta.
Infatti, le Sirenette come me, non fanno parte delle statistiche di cui ho parlato sopra, perché il Mondo non si è mai davvero pronunciato sul nostro rapporto con il lavoro.
L'aspetto positivo di tutta questa faccenda è che, forse, costituiamo una Generazione a sé...
E in un'epoca in cui abbiamo il sacro timore dell'omologazione, vi garantisco che son soddisfazioni!


lunedì 25 luglio 2016

Banalità al rovescio

In un tempo come quello che viviamo oggi, così povero di originalità, perché la televisione propone sempre le medesime trame, scrivere mi serve per provare a creare, ogni giorno, una scena tutta mia.
Attenzione però: questo non significa affatto che sia in grado di creare tutto dal nulla. Anch'io, infatti, parto dalla stessa banalità da cui prendono le mosse, per esempio, le scene televisive.
La differenza tra me e lo schermo, è solo che, in ciò che scrivo, tento di ribaltare la banalità.
Se ci riesca o meno, naturalmente, non sta a me dirlo...

domenica 24 luglio 2016

Appunti sparsi

Così il blog sta, progressivamente, diventando una serie di appunti sparsi da cui attingere per sviluppare i temi al centro dei miei scritti.
A quanti pensano che questo potrebbe togliere l'effetto sorpresa a chi ha il desiderio di leggermi, rispondo che, conoscere ciò che sta dietro al testo pronto per la lettura, è un po' come avere la possibilità di visitare le quinte di uno spettacolo teatrale.


sabato 23 luglio 2016

Sfida teatrale

Grazie ad un amico davvero esperto e appassionato di teatro, mi ha fatto notare che, per scrivere un buon copione, dovrei imparare ad immaginare meglio, come si dovrebbe svolgere l'azione sul palco.
Sono stata molto felice di questo breve appunto, perché mi offre la possibilità di esplorare nuovi territori creativi.




giovedì 21 luglio 2016

Attesa (ma senza aspettative)

Oggi, dopo tanto tempo, ti aspetto. Ma lo faccio senza nutrire troppe aspettative.
Il tempo poi mi suggerirà se è il caso, o meno, di chiarirci.
Come dico sempre in queste occasioni, devi essere solo tu a decidere cosa fare.
L'unica mia speranza, questa volta, è che le mie insistenze (che forse ti saranno parse eccessive), non ti abbiano tenuto lontano.

mercoledì 20 luglio 2016

Pubblico immaginario

Nonostante tutte le mie titubanze, credo sia comunque importante, quando si scrive, avere come
orizzonte, un pubblico immaginario a cui rivolgersi idealmente.
Questo mi è da necessario stimolo per provare a puntare su contenuti sempre nuovi ed originali, per non correre il rischio di annoiare i lettori, pur comunque nel rispetto del mio stile di scrittura che è, da sempre fortemente autobiografico.

martedì 19 luglio 2016

L'effetto che fa

Nulla a che vedere con la celebre canzone Vengo anch'io, no tu no! di Enzo Jannacci.
Il fatto è che in questo periodo mi diverto molto a postare i miei testi su vari social network (anche quelli meno utilizzati), semplicemente per vedere quanti lettori riesco ad attirare in quel connubio di libertà che sono, per me, scrittura e lettura.
Devo dire però che, nel fare questo, sono spesso combattuta fra il lasciare libere le persone di decidere se leggermi o no, e l'esigenza di seguire una sorta di vademecum promozionale per attirare quanti più lettori possibili.

lunedì 18 luglio 2016

Coinquilini

Si fa un gran parlare della vita indipendente di noi Sirenette, specie di esperienze di co-housing.
Il tutto nel rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che, tra i suoi principi fondamentali, annovera anche il diritto di decidere dove e con chi abitare.
Fin qui, nulla da dire. Se non fosse per il personale sospetto che, quando si parla, appunto, di condivisione di spazi abitativi con altre persone disabili, sia piuttosto facile trovarsi in situazioni in cui ci si trova a dividere l'appartamento con persone sicuramente simpatiche ma forse non scelte proprio da loro.
A mio modesto avviso, credo sarebbe meglio che queste persone potessero anche decidere di vivere con coinquilini non colpiti da disabilità.


domenica 17 luglio 2016

Tour operator

Metti una mattina come tante altre in cui, aprendo la casella di posta elettronica, trovi una mail che ti annuncia che andrete in vacanza. La destinazione è già stata decisa così come anche chi parteciperà alla vacanza.
Ti viene chiesto di cercare e pensare quali siano i luoghi che intendi visitare.
Pur essendo ben felice dell'oppotunità che ti viene data, scopri che gli eventi cittadini a cui vorresti partecipare, non si svolgono in concomitanza della tua permanenza in città.
Poco male; il vero Tour operator sa farsi sorprendere dagli imprevisti.

sabato 16 luglio 2016

Punti in comune

Spesso, per capire davvero cosa abbiamo in comune con alcune persone, abbiamo bisogno di essere 'costrette' dalle circostanze, a trascorrere più tempo con loro.
La scoperta è, quasi sempre, sorprendente; soprattutto grazie alla voglia di trascorre del tempo fuori casa. Si tratta di un tempo vuoto, in cui non ci sono le sicurezze domestiche, con cui siamo abituati a riempirlo.
Ecco allora, le uscite anche a cena, circondati da chiacchiere di persone sconosciute e una musica piacevole, ma un po' troppo alta per favorire il dialogo. Tuttavia, anche il silenzio, in queste situazioni, non è vuoto e teso come capita quando ci troviamo, nostro malgrado, in compagnia di persone troppo diverse da noi.

venerdì 15 luglio 2016

Scrittura & problem solving

Ormai lo sapete. Credo che la scrittura sia una parte importante dell'interiorità umana. Ok, lo sono tutte le arti, perché non c'è chi trova la sua serenità dipingendo, suonando, cantando, passeggiando, meditando, praticando uno sport e via serenando...
Comunque io vi parlo di (e con) carta e penna (o tastiera, come in questo caso).
Ma lo sapevate che la scrittura può risolvere un esame?
No, non parlo di trovare un modo esaustivo per rispondere ad un questionario a risposte aperte...Parlo di creatività vera e propria!
Cosa v'inventate, infatti, se vi dicono che avete meno di 4 ore per creare un sito web, al termine di un Corso di Progettazione e Realizzazione siti web?
Ok, è vero che avrei potuto anche (come da testo dell'esame), andare a pescare testi già scritti da noi o, addirittura, presi da altri siti. 
Ma avrei perso solo tempo a cercare dei testi che potessero incontrare minimamente incontrare il mio gusto...
E allora perché non inventare? 

giovedì 14 luglio 2016

Diversa spiaggia, diverso mare

Altro che la vecchia canzone Stessa spiaggia, stesso mare!
La spiaggia non è spiaggia se non è diversa ad ogni estate, e il mare non è mare se non cambia di anno in anno…
Questo capita perché il Mondo è profondamente convinto che, per sentirsi in vacanza sia sufficiente non doversi alzare presto alla mattina per usciere di casa per andare a lavorare e/o studiare.
Troppo comodo, ragazzi!
Talmente comodo da risultare altamente deprimente!
Ma sin sono mai viste vacanze depressive!?
Cura: non solo, come già detto, cambiare luogo di amena villeggiatura ogni estate ma soprattutto cercare una compagnia formata da persone con cui stiamo bene, e con cui abbiamo molto in comune.
Se viene soddisfatta questa condizione, verrà naturale essere più elastici nella scelta della meta di vacanza (Nota autobiografica: ricordo fantastiche vacanze sulle cime di monti, a me sostanzialmente indifferenti, quando non addirittura insopportabili, durante il quale mi sono divertita un mondo, perché gli amici erano davvero fantastici!
Quindi, niente vacanze in famiglia?
Tale sistemazione vacanziera può andare bene nel caso di una famiglia i cui componenti vivono la maggior parte del tempo fuori casa durante l’anno e coglie l’occasione per (ri)trovarsi proprio nei mesi estivi
Per il resto, scegliete sempre vacanze in compagnia e sarà la vera cura per un anno di snervante routine!



mercoledì 13 luglio 2016

Non parlo mai....

Primo:  la canzone di Biagio  Antonacci non c’entra nulla con quello che sto per scrivere.
Secondo: mi pare di sentirle, le persone che mi conoscono bene ‘Ma come non parli mai, ma se fai non fai altero dalla mattina alla sera!’
Ma no! Lo sapete benissimo che quando non parlo con voi, converso amabilmente con i miei personaggi, tentando di farli agire in un racconto di mia invenzione.


martedì 12 luglio 2016

Ciò che non esiste, si deve creare

Ciò che non esiste, si deve creare.
Credo che questo valga, principalmente, per noi Sirenette.
Questo suona ancor più vero in una società, come la nostra, in cui è difficile inserirsi nella maggior parte dei contesti tipici di una Donna 32enne.
In particolar modo, dal punto di vista professionale.
Già molte volte, in passato, ho avuto modo di scrivere a proposito del rapporto piuttosto ambiguo che lega le Sirenette alle Reti.
Per quanto riguarda, invece, le nostre possibilità di lavoro, le maglie non sono né troppo larghe, né troppo strette. Semplicemente, non esistono.
A questo punto, se il Mondo ci lascia così spaventosamente libere nel Mare della vita, è come se ci dicesse che, in fondo, poco importa come spenderemo il nostro tempo.
La nostra risposta è: tessiamo noi delle reti, fatte di fili che spesso voi giudicate professionalmente insignificanti: ci dedichiamo alle nostre passioni artistiche...E, per favore, non chiamatele velleità...Grazie!

lunedì 11 luglio 2016

Trama da incubo

Come sempre quando mi sveglio di colpo per colpa di un incubo, il mal di testa è di rigore.
Stamane però c’è qualcosa di nuovo. Infatti mi sorprendo a pensare che, per poter mettere a tacere gli incubi, devo imparare a trattarli come la trama di un romanzo tutto da scrivere.
Una trama di cui non mi è permesso assolutamente perdere il filo, pena la perdita dell’opportunità di allargare il potenziale pubblico di lettori.