Carissimo Ulisse,
come sempre, quando
ricevo tue notizie, le leggo sempre con molto piacere. Infatti, anche
se non parli di te in modo diretto, quelle parole mi danno, in
qualche modo, la misura del tuo stato d'animo.
Dietro ciò che scrivi
oggi, percepisco una certa rigidità che, credo, denoti una spessa
coltre di tristezza.
Per questo motivo,
t'invito a provare a liberare la tua fantasia affinché i tuoi testi
possano contenere quel groviglio di catene che ancora sento
imprigiona la tua esistenza.
La tua amica,
Sirenetta
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