Carissimo Ulisse,
credo di aver capito il
motivo per cui ti senti triste anche in questo periodo che, invece,
dovrebbe essere il più felice per te e la dolce Penelope.
Forse tutto ciò è
avvenuto perché purtroppo, ancora una volta, il viaggio che hai
intrapreso non ti condurrà all'isola dove avresti voluto vivere.
L'aspetto più grave di
tutta faccenda è che non posso aiutarti a ritrovare anche un solo
frammento della serenità che ti meriteresti.
Così, anche le ultime
parole che ti ho scritto qualche giorno fa (sempre che tu abbia avuto
voglia di leggerle), ti devono essere sembrate profondamente incaute.
Ed anche di questo ti chiedo perdono.
Abbi cura di te, Amico
mio,
La tua Amica Sirenetta
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