domenica 31 gennaio 2021

Fede (al dito)

Racchiudi in un cerchio dorato infilato in un dito, il tuo non esserci più nella mia vita.
Penso sempre a questo particolare, quando mi parli di lei.
E non è vero che provo rabbia.
È semplicemente la Vita.
O, perlomeno, lo era fino ad oggi.
Sì perché oggi non ho fatto altro che  scacciare quell'immagine così chiusa (per me) e così definitiva (me lo auguro, per te).
Gli altri miei pensieri su di voi non sono niente, in confronto alla confusione interiore che mi ha lasciato il non perseverare nell'immagine di te con la fede al dito.
Certo, tu non te ne sei mai accorto, ma io ad ogni nostro nuovo incontro, getto un'occhiata fugace alla ricerca della fede.
Finora, non hai mai intercettato quel mio preciso sguardo.
Tu che cogli tutto anche dei miei sguardi ed io che continuo a pensare che, proprio questa arma a doppio taglio sia però uno dei tuoi migliori pregi.

sabato 30 gennaio 2021

Parole in vetrina

Pezzi di frasi gettate alla rinfusa

al solo scopo di riempire un po' del nostro spazio e troppo del nostro tempo.
Pezzi di frasi buttate lì
senza motivazione né contesto.
Questo sono spesso i social.
- Se non ti va bene così, puoi sempre andartene, nessuno ti obbliga a rimanere.
- Avete ragione voi. Se rimango, significa che l'ho deciso io.
Ma se rimango è grazie a te, che non mi segui direttamente (non hai mai messo un mi piace sotto ad un mio post, non hai mai visualizzato il mio stato di WhatsApp) e che temo non sarai interessato a ciò che scrivo, nemmeno se un giorno dovessi trovare le mie parole esposte nella vetrina di una libreria.
- Allora, perché scrivi?
- Scrivo per me, per te, per noi.
Già, scrivo per noi.
Noi che, malgrado, tutto, abbiamo imparato a prestare particolare attenzione alle parole che ci diciamo.
- Ed allora, non sarebbero sufficienti le parole dette?
- No, perché anche le parole della notte, vanno scelte con cura; infatti poi arriva l'alba, la luce al neon dentro quella libreria, ed a quel punto io me ne sarò già andata, ma troverò comunque un luogo a metà strada tra me e te, un punto da cui io potrò guardarti, senza essere vista.
Perché forse tu uscirai nel sole, alla ricerca proprio di quelle parole.

venerdì 29 gennaio 2021

Vagheggi di viaggi

Vagheggi di viaggi
e spesso ho l'impressione che non ti capaciti del fatto che io non possa viaggiare.
Nonostante questo, non ti posso rimproverare nulla.
Tu, che sin dal nostro primo giorno,
hai dimostrato di capirmi (quasi) al volo.
Quasi perché tu immagini mete per i miei viaggi, mentre ogni volta ti devo ripetere la stessa domanda/riflessione.
E con chi potrei partire?
A volte azzardi un parti con me ma è fin troppo evidente che, mentre pronunci quelle parole, tu non stia realmente pensando a me.
Eppure, non trovo questo gioco irriverente da parte tua.
In fondo, anche a me piace sognare.
Ma solo il tuo sogno si avvererà.
Ed allora, perché continuare a fantasticare?
Perché tu, proprio per il fatto che non hai voluto illudermi, mi hai insegnato a sognare entro i confini del possibile.

giovedì 28 gennaio 2021

Disarcionata

Quella piccola pausa improvvisa
quando io mi aspettavo un semplice
punto e a capo passiamo ad un altro argomento proprio così detto tutto d'un fiato.
Eri stato sufficientemente chiaro, almeno dal mio punto di vista. Non sarebbe stato necessario aggiungere altro.
Ma tu no. Hai voluto tornare sui tuoi passi.
O almeno questo ho creduto, finché non ti sei bloccato di nuovo, apparentemente per imboccare un'altra strada, anche se solo parzialmente diversa.
Hai alzato inspiegabilmente la voce, come se avessi dovuto farti sentire da una persona lontana, ed invece io ero lì, a due passi da te.
Hai voluto ribadire il concetto e solo a quel punto, hai deciso, questa volta sì, di passare ad altro.
Ho fatto finta di nulla, perché tu non hai nessuna colpa.
La verità è che vorrei tu mi spiegassi il motivo di quelle tue pause.
Non sarebbe la prima volta che, riportandoti sui tuoi passi, ti chiedo chiarimenti.
Ma questa volta sento che la strada sarebbe davvero impervia ed io non sono pronta a correre il rischio di essere disarcionata dalle mie comode certezze.

mercoledì 27 gennaio 2021

Filo spinato

Loro non potranno mai dimenticare.
Noi non dovrem(m)o mai dimenticare.
Loro non potranno mai dimenticare
gli orrori subiti e la mancanza di parola
perché, chi non parla può essere più facilmente raccontato.
Noi non dovre(m)mo mai dimenticare
di scegliere bene i nostri racconti
avendo il coraggio di dire
che alcuni meritano soltanto
di essere soffocati
da un filo spinato sempre più stretto.
No, non sono impazzita.
Concorderete con me, infatti, che i racconti che tolgono la dignità all'Uomo
non possono trovare spazio
fra le pagine della civiltà.

27 Gennaio 2021 Giornata della Memoria 

martedì 26 gennaio 2021

(Ipotetico) piano B

Scelgo la stessa foto di tanti anni fa per svolgere un compito tutto sommato abbastanza simile.
L'unica differenza sta nel fatto che, mentre quella volta ho scritto di lei, che sembra guardare un punto lontano ed indefinito, questa volta mi sono concentrata maggiormente su di me e su come potrei cominciare ad immaginare per me un futuro diverso da quello che finora il mio cuore ha sempre voluto.
Attenzione però, ciò non vuole affatto dire che ho abbandonato del tutto i miei sogni fatti di ciò che fin qui ho sempre desiderato.
Significa semplicemente concedersi il lusso di poter pensare, eventualmente, anche ad un ipotetico Piano B per la mia esistenza futura.
Perché stasera ho capito che anche quello  sarebbe costruito sulle solide basi dell'Amore.

lunedì 25 gennaio 2021

Andrà tutto bene?

Sono sempre io e questa è sempre la solita storia che, negli anni, non è cambiata di una virgola.
Sono sempre io che mi blocco a riflettere, pensare, rimuginare.
Mi capita spesso di pensare che, almeno in qualche occasione, potrei prendere la vita con maggior spensieratezza; eppure, ironia della sorte, tutti intorno a me parlano dell'importanza di coltivare costantemente la propria consapevolezza emotiva.
Non che ci sia nulla di male in questa esortazione, intendiamoci.
Ed intendiamoci anche sul fatto che nemmeno io sono immune dai rischi emotivi che corro, nei momenti in cui abbandono (anche solo per poco tempo) la mia consapevolezza emotiva.
Semplicemente, vorrei poter vivere la quotidianità con un po' di leggerezza in più; la stessa che in realtà mi (ha) accompagna(ta) sempre, all'inizio di ogni esperienza che ho fatto finora.
Poi, puntualmente, qualcosa di destabilizzante accade, fosse pure anche solo dentro la mia Anima.
Ed allora, riparte il mio arrovellarmi su brandelli di realtà che so già essere il peggior atteggiamento da (man)tenere.
Ma mi è proprio così difficile pensare, almeno per una volta, che (forse?) andrà tutto bene?

domenica 24 gennaio 2021

I fantasmi della notte

Vorrei dirvi: ci vediamo domani.
Vivo sospesa in un tempo di attesa.
Eppure sono ancora qui
anche se, come al solito, è sempre troppo tardi.
Ma ormai, secondo me, vi ci siete abituati,
esattamente come l'ho fatto io.
Mai come oggi vorrei poter aspettare un nuovo sole senza mai chiudere occhio.
Oppure chiuderli entrambi fino al ritorno.
Non so che fare, sono dannatamente indecisa.
Non so cosa aspettarmi dal nuovo giorno.
Che nulla cambi?
Magari...
Che tutto cambi?
Non augurerei a nessuno di provare dolore.
Nemmeno quando sono furiosa.
Figuriamoci ora.
Ho deciso.
Tra poco spegnerò la luce.
Perché
nel corso degli anni.
Mi sono abituata
ai fantasmi della notte.

sabato 23 gennaio 2021

Biglietti impossibili

Da troppo tempo non scrivo più a mano.
Da troppo tempo il mio diario è divenuto questo schermo.
E non è la prima volta che ne parlo (e ne scrivo); forse non sarà nemmeno l'ultima.
Ma, in cuor mio sono certa che, prima o poi, tornerò a farlo.
Intanto, quando sento l'esigenza di dirti qualcosa d'importante, allora sì che prendo ancora carta e penna.
E così feci in quel giorno lontano (scusa, ma ora si è fatto tardi, e non posso recuperare la data precisa, anche se sai quanto ci tenga a ricordare i giorni speciali segnandoli sul calendario del mio cuore).
Tornando a quel giorno lontano, non dimenticherò mai quel foglio strappato da un piccolo quaderno a spirale.
Scrissi sopra poche parole per invitarti ad accettare la mia amicizia (reale e tangibile, ovviamente).
Tu, non solo hai accolto di buon grado questo invito, ma ti sei persino commosso, nel leggere le mie parole.
Non seguirono molti altri biglietti in realtà, tra noi.
Eppure per lavoro, comunichiamo a distanza almeno una volta alla settimana.
Ma lo facciamo pur sempre tramite uno schermo.
Invece per me, ogni occasione è buona per aggiungere qualche parola in più alla scarna comunicazione di servizio che ci porta a comunicare.
Tu ti limiti ad annuire, ma so che il mio atteggiamento non ti dà fastidio; ce lo siamo detti tante volte, con estrema sincerità reciproca.
Mentre io sogno ancora i biglietti a mano tra noi; impossibili a causa della prudente distanza tra noi.

venerdì 22 gennaio 2021

L'Autore sconosciuto

Faccio sempre più fatica a scrivere.
Mi trovo sul crinale dei sentimenti.
Da un lato ci sono quelli fraintesi.
Dal lato diametralmente opposto quelli autentici, ma che nessuno leggerà, ne sono certa.
Ed io mi trovo nel mezzo, in un equilibrio che solo gli altri vorrebbero instabile.
Quanto a me, io saprei perfettamente da quale parte andare.
Anzi non saprei. Lo so punto e basta.
Ma non sono tenuta a dirvelo.
Che cosa cambierebbe, se ve lo dicessi?
Proprio nulla.
Ed allora, per favore, almeno per qualche tempo, lasciatemi da sola con i miei pensieri.
Che forse saranno anche i vostri.
Ma non siete tenuti a dirmelo, se non lo ritenete necessario.
In fondo, quante volte vi capita di leggere delle frasi che vi colpiscono particolarmente ma, poiché non conoscete l'Autore che le ha scritte, vi limitate a custodire nei vostri cuori?

giovedì 21 gennaio 2021

Freddezza

Non voglio stare ancora a pensare.
Ho già perso troppo tempo, stanotte.
Tra qualche ora sarà l'alba di un nuovo giorno perché, come mi hai spiegato tu oggi, l'inclinazione del raggio di luce, si farà ogni minuto sempre diversa.
Ed è così che mi sorprendo a pensare a quanto queste tue parole così precise eppure così casuali e spensierate, non abbiano nulla a che vedere, con le astruse lezioni di scienze che hanno assillato durante tutti i miei anni di scuola.
Eppure, ripensandoci ora, mi torna alla mente una tua affermazione di alcuni mesi fa, quando in sostanza mi hai fatto credere che, per te, l'amore è solo una questione chimica e scientifica.
Dal canto mio non ho mai creduto che per te tutto ciò fosse vero.
Tu che nelle relazioni con il Mondo circostante, dosi alla perfezione la precisione scientifica e un'emotività totalmente umana che nulla ha a che spartire con la freddezza della scienza.

mercoledì 20 gennaio 2021

La nebbia addosso

Mi guardo allo specchio e lo vedo sempre e solo così appannato da risultare quasi inutile.
Eppure so che non me lo merito, perché sarebbe come ammettere che non mi fido per nulla della mia intelligenza emotiva.
Ed invece, dovrei ascoltarla più spesso, io che ho impiegato così tanto tempo a farla nascere dentro di me e, soprattutto, ad alimentarla, affinché crescesse e si rafforzasse giorno dopo giorno.
Eppure, ogni volta che si avvicina al mio cuore, faccio di tutto per fissare altrove il mio sguardo.
Mi blocco davanti allo specchio che mi appare ogni giorno più opaco e, quindi, mi restituisce un'immagine di me che non mi piace affatto.
Ed è proprio in quel preciso istante che vorrei gridare che no, non merito tutta questa folla di dubbi ingarbugliati e confusi.
Vorrei fermarmi di fronte allo specchio per dissipare tutta la nebbia che gli sta incollata addosso, con la sola forza del mio respiro.

martedì 19 gennaio 2021

Il Museo Sentimentale

Non mi piace fare il tour dei musei.
Non mi piacciono le città d'arte (figurativa).
Eppure mi è piaciuto molto creare il mio Museo Sentimentale.
Forse perché io stessa ho scelto gli oggetti che dovevano farne parte.
Forse perché ho scelto io stessa la storia che l'insieme di questi oggetti avrebbe dovuto raccontare.
Vi chiederete: come mai dai importanza solo alla tua storia e non riesci a seguire quella che ti viene raccontata in un museo?
Osservazione molto pertinente, non c'è che dire.
Forse dipende dal fatto che il mio Museo parla(va) d'amore?
Non credo perché, a ben guardare, tutte le mostre celebrano anche l'amore dei personaggi (storici) di cui viene narrata la vita.
Allora, forse, la risposta a questa domanda potrebbe essere semplicemente la seguente: preferisco il mio Museo Sentimentale rispetto alle altre esposizioni, perché il mio narra una storia ordinaria e, in fondo, comune a molte altre persone, mentre i Musei aperti al vasto pubblico raccontano spesso storie di persone nate e vissute sotto i riflettori già in epoca lontana e che, anche anche se viene dedicato loro un vasto spazio fisico e culturale, non hanno tuttavia avuto l'opportunità di narrarsi a modo loro.

lunedì 18 gennaio 2021

Felicità nascosta

La mia mente è affollata di immagini troppo forti per essere vere.
E, forse, anche troppo felici, chissà...
Ma poi, si può mai dire che la felicità sia troppa?
Assolutamente no.
Il punto è che quando siamo molto felici, ci troviamo in una di queste due situazioni: o vogliamo esprimere la nostra felicità, ma non troviamo le parole, oppure avremmo tutte le parole a nostra disposizione ma, non abbiamo la voglia di scrivere.
Oggi è uno di quei giorni.
L'immagine che mi accompagna da stamattina, infatti, è decisamente troppo forte per poter essere condivisa.
Forse, così scrivendo, ho creato fin troppa curiosità.
Eppure non me la sento di raccontare di più.
E so che voi, da persone discrete quali siete, non mi rivolgerete ulteriori domande.
E di questo, vi sono profondamente grata.
Tanto so che non vi lascio soli.
Perché mi piace pensare che ognuno abbia una felicità nascosta a fargli compagnia.

domenica 17 gennaio 2021

La forza della promessa

Lo so, non mi hai chiesto nulla.
Ed è proprio per questo motivo che ti sembrerò egoista.
Ma sento ugualmente la necessità di farti una promessa.
D'ora in poi mi impegnerò al massimo per mostrarti solo la parte più gioiosa di me.
Lo so, te l'ho già scritto ieri sera.
Eppure, anche oggi la mia mente torna lì.
E, a mia parziale discolpa, posso dire che tutti, prima o poi, rinnovano le promesse che hanno fatto nel corso della loro vita.
Ed allora, mi chiedo: 'cos'ho di diverso dagli altri, che mi porta quasi a vergognarmene?'
Nulla, tranne, forse, il fatto di riconoscermi fragile e, per questo, bisognosa di rinnovamento quotidiano.
O forse no.
Forse proprio questa mia promessa, indica che non voglio dare nulla per scontato.
Nemmeno tra noi...

sabato 16 gennaio 2021

Il miglior albero

Rileggo a ritroso le pagine di questo diario e scopro che ho perso la spensieratezza.
Ma non è quella che cerco.
Cerco piuttosto una soluzione definitiva, un'energia che mi aiuti tagliare, una volta per tutte, quella radice debole e malata che rischia di farmi crollare addosso l'albero all'ombra del quale potrei trovare pace ed amore, quelli veri.
Certo è positivo che agli occhi degli altri io vada bene (anche) così come sono.
Il punto è che non vado bene a me stessa e quindi nemmeno a te, che ti meriti la parte migliore di me.

venerdì 15 gennaio 2021

Rinchiusa in un'aula

Ho imparato molto, da quando ci conosciamo.
Oggi arriva la lezione più difficile, quella che sento di dover affrontare il più possibile lontano da te.
Quella in cui mi si chiede di abbandonare i miei dubbi e abbandonarmi all'attesa di ciò che verrà, come del resto avevo imparato a fare fin dall'inizio.
Ma mi sono cullata nell'illusione che ciò fosse sufficiente a vivere in modo diverso rispetto al passato.
Non è stato così.
Ed allora non mi rimane altro da fare se non rinchiudermi in un'aula a studiare.
Non mi è dato sapere se quando avrò finito, tu ci sarai.
Non posso pretenderlo.
Ma rimarrà sicuramente vero che, anche questa volta, saremo rimasti tu un ottimo Maestro ed io un'Allieva masochista e pasticciona.

giovedì 14 gennaio 2021

Sulle rovine del (nostro) tempo

Non voglio camminare in bilico
sulle rovine del nostro tempo.
Eppure vi inciampo pure con le parole.
Con discorsi che comincio io stessa
e tu prosegui esclusivamente per pura cortesia.
Dentro a quelle parole ci sono tutte le mie peggiori paure
che tu certo non ti meriti.
Perché tu per me hai sempre voluto essere semplicemente gioia pura.
Ed io, per non farmi inutilmente male, dovrei seguirti solo su questa strada, lasciando perdere tutto ciò che il mio cuore ha inventato prima del tuo arrivo, nel tentativo assurdo di collocarsi fuori dal Mondo reale che è fatto (anche) del rischio dei sentimenti.

mercoledì 13 gennaio 2021

Doppia traditrice

Per tenere il più possibile a bada il dolore devo eseguire degli specifici esercizi fisici.
Quando il dolore si fa sentire troppo, devo mettermi a riposo.
Mentre riposo potrei dedicarmi alla lettura (preferibilmente di un libro, che è ciò che mi manca di più).
Invece troppo spesso il desiderio di dormire mi coglie, rubando il sonno alla notte.
Ed è allora che (forse) potrei dedicarmi ai libri.
O forse no. Perché, a quel punto, se n'è andata pure la concentrazione necessaria.
Me ne rimane in quantità talmente modica che, al massimo, mi concede la lettura di qualche rivista.
Ed allora mi sento doppiamente traditrice: nei confronti dei libri e, soprattutto, al cospetto della mia tabella di marcia, su cui sono sempre in ritardo.
Ed è come se lo fossi con me stessa.

martedì 12 gennaio 2021

Cicatrici vestite

Non rido mai delle mie cicatrici.
Sono il passato e forse per questo non ne sento la necessità.
Stanno lì, sulla mia pelle.
Non me ne vergogno, questo no ma, specie d'estate, assecondo il mio istinto che mi porta a coprirle.
Non so se tu abbia mai fatto caso a loro.
Chi si è presa cura di me prima del nostro incontro, mi diceva spesso che la cura che stavo affrontando doveva coinvolgere anche loro.
Peccato che io non ne sentissi affatto la necessità.
E tu?
Qual è la tua opinione?
Non me ne hai mai fatto accenno ed ora è decisamente troppo tardi.
Ora le mie cicatrici sono vestite e mostrartele non sarebbe giusto; non servirebbe a nulla.
E forse, il motivo per cui tu le hai sempre ignorate è il fatto che non vuoi farmi vivere nel passato, perché ci siamo incontrati grazie alla mia esigenza di chiudere definitivamente con quel periodo di cui non ne sentivo più la minima necessità.

lunedì 11 gennaio 2021

Senza corazza di guardia

Certo che siamo proprio buffi io e te, mentre parliamo di Donne, Amore e Gelosia.
Certo, tu non trovi nulla di strano, in tutto questo.
Tu ti limiti a raccontare una delle tante storie che ti hanno visto protagonista.
Ma, a differenza di tutte le altre, sono sicura che questa l'ho già sentita e ne ricordo ogni minimo dettaglio, dall'inizio alla fine.
Tuttavia, scelgo di non interromperti perché, se ti conosco (abbastanza bene), immagino già il tuo desiderio di aggiungere un ulteriore elemento per migliorare la mia vita.
Ed infatti, esso non si fa attendere a lungo, anche se mi ha lasciato del tutto spiazzata: mi metti in guardia dal rischio di incontrare un uomo geloso e possessivo.
Ora, se il cuore mio potesse parlare ti direi che tu sei esattamente l'opposto degli uomini che descrivi.
Ma al mio cuore ho imposto il silenzio.
Così mi limito a dirti di non preoccuparti, che le troppe illusioni che ho coltivato nella mia vita, mi hanno munito di una spessa corazza che, da un lato mi impedisce di soffrire ancora, dall'altro mi fa apprezzare ancor di più la possibilità di stare di fronte a te senza alcun tipo di difesa.

domenica 10 gennaio 2021

Tratto distratto di penna

Andremo al mare?
Non lo posso escludere categoricamente, ma ti devo confessare che mi sembra alquanto improbabile.
Lo so, non sono mai stata così esplicita; ma vedi, credo che il mare decisamente non faccia per noi.
Troppe isole e troppe onde dal silenzioso imbarazzo.
Ed invece noi dobbiamo parlare, abbiamo tanto da raccontarci, specie sulla nostra comune passione per la scrittura.
Mi dirai che potremmo persino scrivere sulla sabbia ma, almeno per quanto mi riguarda, ho una calligrafia talmente disordinata, che dubito che le onde del mare sarebbero in grado di comprendere.
Allora rimaniamo dove siamo ora; in mezzo alla gente che ci passa accanto, tanto sarà comunque troppo distratta per regalarci anche solo un tratto distratto di penna.

sabato 9 gennaio 2021

Arrivista/Arrampicatrice sociale

A chi dedicare la pagina di oggi?
Non a me che, tutto sommato sono parzialmente serena.
Non a te, perché non mi permetto d'indovinare come ti senti in questo preciso momento.
Allora ho deciso: lo dedico a tutti coloro che non ce la fanno più.
A coloro che più di altri hanno ricevuto le lusinghe del ritorno ad una vita normale.
Infatti, sarebbe troppo comodo salutare tutti dalla cima di una montagna, guardando gli altri dall'alto in basso.
Con il rischio di venir pure considerata un'arrivista/arrampicatrice sociale.
Ma che senso avrebbe dominare la vetta di un monte?
Ora ho capito davvero perché ho sempre preferito il mare.
Perché le sue rive accolgono tutti, senza obbligarci a sfoggiare uno finto spirito competitivo.

venerdì 8 gennaio 2021

Commedia a sorpresa

Scommetto che non ti piacciano nemmeno le commedie romantiche.
Non perché tu non lo sia (romantico, intendo), ma perché per te l'Amore è sempre e solo il motore del Mondo più serio che esista.
Eppure, guardando quelle scene da commedia, non ho potuto fare a meno di pensare a te e al fatto che saresti proprio capace di regalare un dono per ogni giorno/mese/anno vissuto insieme.
Tu e lei, naturalmente.
Quanto a me, mi limito ad osservare da lontano, come sempre.
Ah, quasi dimenticavo: sono sicura che per te non sarebbe certo un problema sapere che quella che ho visto era una commedia americana; infatti lo so che non hai mai nutrito Pregiudizi di Stato.
Ma, adesso che ci penso, a te non servono gli spunti di una banale commedia, per sorprendere le persone 

giovedì 7 gennaio 2021

MusiParole

Non ami ascoltare musica e parole mischiate insieme.
Non lo sapevo.
Ma, a ben pensarci, anche tra me e te, sono sempre prevalse le parole.
E, a tal proposito, mi ritorna in mente i primi periodi della nostra conoscenza quando il tuo arrivo decretava per me (anche) la fine della musica là fuori.
E così è stato per molto tempo.
Ricordo invece che solo una volta mi invitasti ad ascoltare una canzone che (probabilmente?) ti è sempre piaciuta; e così è finita per piacere anche a me.
Il resto delle canzoni che ascolto non hanno nulla a che vedere con te.
O forse, alcune sì, per certi versi.
Sono la musica e le parole con cui sfuggo la tua assenza e con cui tento (va detto, spesso senza ottenere alcun risultato) di rabbonire il mio corpo capriccioso ed (in)sofferente.

mercoledì 6 gennaio 2021

Le regole del gioco

Non entro a gamba tesa nella vita delle persone, in generale.
E poi ci sei tu, di fronte a cui (forse? credo? Sono confusa. Perdonami).
E poi ci sei tu, dicevo.
Tu che mi aiuti a scoprire la parte migliore di me.
E forse (anche) per questo io mi ritraggo, nel timore di sbagliare mossa.
Ed è come se io non (ri)conoscessi nemmeno più le regole di un gioco che, fino a poco tempo fa, quasi mi vantavo di conoscere a memoria.
E meno male che ci sei tu.
Tu, che anche se io indietreggio, non ti muovi di un centimetro.
Fiducioso come sei del fatto che se mi rimani accanto (seppur a debita distanza), prima o poi, le regole del gioco mi torneranno in mente...

martedì 5 gennaio 2021

Che ci posso fare?

Sempre più spesso, specie nell'ultimo periodo, mi capita di pensare al fatto che, nonostante la mia età (che, scherzosamente, definisco veneranda), vivo una vita adolescenziale.
Con questo termine, voglio indicare la mia mancanza di responsabilità che  caratterizzano, invece, l'esistenza delle mie coetanee che si dividono tra casa, lavoro, marito, figli.
Mi si potrebbe obiettare che confrontare la propria esistenza con quelle altrui, lascia sempre il tempo che trova e molto spesso ci lascia anche con l'amaro in bocca.
Tutto vero, naturalmente.
Ma che ci posso fare se mi sento esattamente così?
Poi però, parlando con un carissimo Amico, scopro che ci sono persone che in me notano anche una certa dose di saggezza.
Forse avrei potuto schernirmi, di fronte alla percezione che ha di me.
Ma non l'ho fatto.
Per me è già molto significativo il fatto che sia stato qualcun altro a notare in me questa saggezza.

lunedì 4 gennaio 2021

Parole attente

Parli ancora di lei, ma presti (anche) attenzione alle mie parole.
Specie a quelle passate, così lontane nel tempo, che io quasi non me le ricordo già più.
Parli ancora di lei  che, naturalmente, è il tuo presente.
Da tempo scrivo che non so davvero ciò che tu sei per me e, per certi versi, preferisco non saperlo.
O, per meglio dire, preferisco che tu non lo sappia.
Parli ancora di lei, ma ascolti ( anche) me.
Anche quando sono io a condurre la conversazione.
Ma, soprattutto, quando avresti tutto il diritto di alzarti dalla sedia che usi, affinché il mio corpo non soffra troppo, voltandomi le spalle, non prima di avermi lanciato uno sguardo accusatorio.
Infatti, mi potresti ben accusare di aver infranto il tacito rispetto che, fino ad ora mi ha sempre contraddistinto.
Eppure, voglio sperare che, il rimanere seduto su quella sedia, sia una tua libera scelta; infatti, ciò che apprezzo di te è anche quel tuo modo di sentirti libero.
Libertà che altro non è se non quella che vuoi anche per gli altri.

domenica 3 gennaio 2021

La busta

Mi perdo a cercare una frase
da cui farmi ispirare.
Ma stasera non ne ho trovata alcuna.
Sono certa che domani andrà meglio
perché ormai sono abituata
ad alternare giorni in cui non so di cosa parlare, a giorni talmente ricchi di frasi, parole e momenti
che dovrei rinchiuderli in una busta
e tenerli da parte per i giorni troppo silenziosi.

sabato 2 gennaio 2021

Aiuto reciproco (di Anime)

Stanca di tutto (o forse di niente), mi abbandono alla gioia di un futuro ormai fortunatamente abbastanza vicino.
Dopo una breve pausa, tornerai.
E ricominceremo a stare insieme, tu avendo un obiettivo preciso, io avendone (forse?) fin troppi e, quindi, tutto sommato non avendone alcuno.
Ma ti garantisco che, come sempre da quando ci conosciamo, saprò tener ben separati i miei obiettivi dal tuo.
Ed è (anche) per questo che, prima di salutarti, ti voglio chiedere una grossa cortesia; mentre metti in guardia il mio corpo dal pericolo di farsi (ancor più) male, fai lo stesso con la tua Anima e dimmi apertamente e senza alcun timore, quali sono i lati della mia Anima che proprio non sopporti.
Mi servirà ad orientare (con maggiore sicurezza?) il mio modo di comunicare con te

venerdì 1 gennaio 2021

Carissimo 2021 (A timidi passi)

Carissimo 2021,
ti guardo con un certo sospetto, e non può essere altrimenti, considerato tutto ciò che ha fatto il tuo pessimo predecessore.
E così mi addentro in te, con un passo piccolo e timido.
E mi costa fatica sai,  perché io timida non lo sono per nulla
Ma credo che  con te questo sia l'unico comportamento possibile.
Ma tu, mi raccomando, non approfittare di questa timidezza.
Immagino che mi chiederai di avere coraggio, perché 365 giorni sono un tempo molto lungo, e non si sono mai visti così tanti giorni tutti completamente positivi.
Allora cercherò di non dare nulla per scontato; lo so, lo scrivo sempre, ma poi non mantengo mai la promessa e così, quando qualcosa non va come avevo sperato, mi abbatto e per riprendermi impiego sempre troppo tempo.
Invece no, quest'anno ho deciso di lasciare che tutto vada come deve andare; così facendo spero di essere sufficientemente preparata ad affrontare i passaggi più difficili, ma, soprattutto sono certa di che riuscirò a sorprendermi davanti alle positività (nel senso migliore della parola), della Vita.
Come vedi, mio caro 2021, sono pronta ad accoglierti con il sorriso; vedi di non darmi alcun motivo per spegnerlo con lacrime troppo cocenti.