venerdì 26 aprile 2024

Fondale

È tornato il dolore.
Lo stavo aspettando 
ma non così presto.
Naturalmente
un ondata di sconforto 
mi ha travolto.
Ma, da dove arriva quest'onda
se non dal fondo?
Quel fondo che 
mentre sospinge l'onda
che mi raggiunge in superficie 
cela e custodisce
ciò che di più prezioso il mare
ha per (soprav)vivere.
Così abbiamo 
imparato a fare 
io e te.
E un giorno vedrai 
che il Mondo capirà 
che il nostro legame 
(pur nato da un dolore)
non ha bisogno di esso
per vivere.

giovedì 25 aprile 2024

Schönbrunn

Vienna
era sempre stata il mio sogno
apppiattito in un viaggio 
deludente e banale.
Come banali e ripetitive
mi sembravano le sale 
di quell'immensa dimora reale
di cui trovo le foto
scattate da altri 
in questo giorno di festa.
E mi sorprendo a pensare
a quanto mi piacerebbe 
tornare sui miei passi
(nuovamente diretti) verso Vienna.
Solo così potrei far pace 
con le immagini appannate
che ancora abitano i miei ricordi
di quel viaggio ormai lontano.
E a farmi da guida
vorrei ci fossi proprio tu 
che da quelle stanze invece 
sei rimasto affascinato.
E se ci prendessimo nel parco 
dove macchie di colore fiorito
giocano con trasparenze d'acqua?
Perché noi siamo (anche) questo.
Una seconda occasione
per scoprire ciò che di te
merita di essere 
approfondito e rivis(su)to.

mercoledì 24 aprile 2024

Lago (non specchio)

Non (ti) do
quanto (tu mi) dai.
Nemmeno il rispetto 
crea ciò che (ci) unisce.
Rispetto (mo)l(t)e persone 
e (mo)l(t)e persone 
mi rispettano
ma non provo per loro 
ciò che provo per te.
È vero invece 
che (ci) ascoltiamo
perché entrambi sappiamo 
cosa vuol dire 
non sentirsi ascoltati.
È vero
che io ho scelto 
(di essere curata da)
te 
e tu 
hai scelto di nuovo 
(di prenderti cura di)
me.
È vero
che io provo per te
ciò che tu non provi per me.
Ma è anche vero
che sei libero
di andartene quando vuoi
così come io
sono libera di fare di tutto 
perché tu rimanga.
Perché non siamo 
precisi e nitidi 
(ma anche artificiali)
riflessi di specchio.
Perché siamo
riflessi di lago
increspati e naturali.






martedì 23 aprile 2024

Il setaccio

23 aprile.
Giornata Mondiale del Libro (e del Diritto d'Autore).
E io parlo di censura.
No.
Non sono impazzita.
Ma posso davvero
essere (considerata) fuori controllo 
se passo al setaccio
pagine e pagine di un libro 
prima di chiuderle in un pacco
e donartele?
No, non sono impazzita.
Al contrario.
Voglio essere sicura
di regalarti parole meditate.
Perché 
sento la grande responsabilità 
di avere il Diritto
di essere Autrice
(di una minuscola parte)
della tua felicità.

lunedì 22 aprile 2024

La semiretta

Di cosa potremmo mai parlare
io e te?
Non di scrittura
se proprio oggi 
mi si chiede espressamente 
di scrivere di te.
Non la scrittura 
perché non voglio rischiare 
di farti parlare del libro
che come una semiretta
ha (avuto) un inizio 
ma non (ha ancora) una fine.
Anche perché 
non so a che punto della semiretta
tu (non) sia (arrivato).
Già, la lettura.
È troppo presto 
per parlarti 
di quella corrente.
Così 
ti cedo volentieri la parola.
E così 
mi porti al mare 
e al cinema.
Ci siamo già stati altre volte 
è vero.
Ma solo ora 
mi accorgo 
che anche questa volta
mi mandi sola.
Ed è come se mi dicessi 
che posso essere felice 
anche senza di te.
Come una semiretta
che parte da un punto 
ma prosegue poi da sola.

domenica 21 aprile 2024

Fotocopia

Ci sono momenti complicati
che si ripetono nel tempo 
senza che possa fare nulla 
per evitarli.
C'è stato un tempo
in cui te li raccontavo tutti
producendo 
racconti fotocopia.
E tu mi ascoltavi sempre 
anche se oramai
li conoscevi a memoria.
Poi un giorno 
mi hai detto
che avrei fatto bene a smettere.
No.
Non ti eri stancato di ascoltarmi.
Semplicemente 
mi hai fatto notare
che raccontare a ripetizione
le nostre ferite 
significa dare eccessiva visibilità 
a chi ce le ha inferte.

sabato 20 aprile 2024

Siamo fantauniversali?

Avrei iniziato 
parlando di te.
(Come faccio spesso? Quasi sempre?)
e sono finita 
a parlare di un enigma 
(Che agli occhi del pubblico
sapeva di maggiore chiarezza?)
E proprio la chiarezza 
ha attirato più persone del solito.
Eppure 
quando parlo di te
spesso ognuno vede tutto 
tranne te.
E non mi dispiace affatto, sai?
(Forse) significa 
che io e te
siamo universali.
Semplicemente 
mi chiedo
se, quando non parlo di te
al Mondo pesi non usare la fantasia 
che invece lo accompagna 
quando legge 
di noi due.