martedì 30 giugno 2015

Un ritmo nuovo

Chi mi conosce, lo sa benissimo. Il peggior torto che possiamo subire noi Sirenette da parte del Mondo, è quello di negarci la possibilità di scegliere.
Per questo, spesso, dobbiamo prendere parte ad iniziative che non sentiamo pienamente nostre perché, di fatto, non abbiamo alternative.
Ma io ho le idee molto chiare su come vorrei trascorrere questo tempo,
Vorrei approfittare del mio tempo di solitudine, per rimanere un po' da sola con te.
No, non per entrare a gamba tesa nella tua vita, che ora è diversa e di ciò devo prendere atto e lo sto facendo con grande serenità
Passare del tempo con te, fosse anche per l'ultima volta, mi permetterebbe d'imprimere un ritmo nuovo al mio cuore, mentre ci parliamo ancora a quattro occhi.

lunedì 29 giugno 2015

Strappata dal mio scoglio

Quando qualcuno m'invita in quella casa che sento particolarmente inospitale, mi sembra di venire strappata dal mio scoglio che, in quella particolare situazione, diventa il simbolo della mia certezza.
Certezza che, nonostante le mie difficoltà, sto ancora dalla parte giusta del Mondo.
Invece, in quella casa solida solo all'esterno, tutto dentro me crolla in macerie di malinconia che non spariscono all'altrui vista, nemmeno se mi affanno a nasconderle tra le pagine di un libro.

domenica 28 giugno 2015

Una voce fuori campo

Quella voce femminile fuori campo, m'induce ad accelerare il flusso delle mie parole, perché possano finire prima che il filo (che ancora ci lega o, forse, più semplicemente, quello del telefono), si spezzi ancora una volta fino al mio prossimo tentativo di parlare con te.
D'altronde, quella voce fuori campo, appartiene solo al tuo mondo, perché il nostro non esiste più da tempo. Questo mi è chiaro, non ti devi preoccupare.
E meno che mai, mi devi delle spiegazioni, su quella voce fuori campo.
Ora però s'è fatto tardi.
Ti devo salutare.

P.S.: Abbi cura di te e sii felice.

sabato 27 giugno 2015

Abili marinai

Ci sono situazioni in cui, i fili della vita, rischiano di spezzarsi per sempre.
Ciò che tenta di reciderli avviene spesso senza nessun preavviso.
Ci sono persone che non riescono a riafferrarli nuovamente e sono costretti a farsi trascinare dalla vita che sfugge.
No, queste persone non stanno per morire ma piuttosto, a sfuggire loro di mano, è la vita così come l'hanno conosciuta e vissuta finora.
Poi può capitare che, mentre tutto sembra perduto, c'è una forza che, come un abile marinaio, riannoda i fili che difficilmente, le tempeste della vita (quella che loro sono riusciti strappare al Destino),  non potranno mai più spezzare.

venerdì 26 giugno 2015

L'identikit

Senza volto e senza nome.
Con molti volti e molti nomi. Ma non per questo inconsistente ed inafferrabile. Certo, una volta afferrata, ci chiede cure ed attenzioni costanti. Ma nessuna assurda fatica. Essere così esigenti con noi, le permette di dare senso ai nostri giorni. Giorni che altrimenti si consumerebbero nell'insopportabile vuoto della passività.


Nella vostra vita, a quale sentimento potrebbe essere riferito questo identikit?
Se vi fa piacere, mandatemi le vostre risposte,
Leggerle, sarà per me un vero piacere!

Grazie.

La Sirenetta

giovedì 25 giugno 2015

Amore...di genere

Mi dissero: “Amore è movimento”.
Movimento verso ciò che si desidera.
Desidererei l'amore.
Ma non l'ho mai incontrato.
O meglio no,
L'ho incontrato, specie nella mia famiglia
che mi ha amato e mi ama tuttora.
Ma ora vorrei che anche qualcun altro
si accorgesse di me.
Certo, il mondo si è già accorto di me.
E come non avrebbe potuto?
La mia presenza in questo mondo
a volte sembra ingombrante.
Fin troppo ingombrante
Ma non ho nessuna voglia di togliermi di mezzo.
Perché dovrei?
Se il mondo non mi ama
è un problema non mi riguarda.
Fin qui sembra che nessuno mi capisca.
Che nessuno mi ami.
Che io non possa amare nessuno.
Non è vero, no.
L'amore della mia vita
è solo al femminile.
Solo il nome del sentimento
è maschile.
Ma se fosse possibile
l'amore, il mio amore, sarebbe declinato al femminile.
Ma il vocabolario non lo permette.
Anche il vocabolario mi è d'ostacolo.
L'amore declinato al maschile
non appartiene alla mia vita.
L'amore al maschile
fugge da me
oppure è semplicemente impossibile.
Eppure mi manca, l'amore al maschile.
E quando ne parlo
la gente mi guarda stranita.
Non capisce.
O finge di non capire.
Eppure, quando incontro un uomo
per la prima volta
istintivamente guardo la mano sinistra
alla ricerca di quel cerchietto d'oro
che chiude le porte
al sentimento altrui.
Oppure questa occhiata furtiva
non serve affatto.
Ci sono uomini che rispondono
ancor prima che tu chieda qualcosa.
Così avvenne a quella cena
in cui, dopo vent'anni
andai a salutare un mio coetaneo
bello ora come allora.
Ma non ho avuto il coraggio
di dar voce a questo pensiero.
E nemmeno il tempo.
E come avrei potuto?
Mi disse quattro parole in tutta la serata.
“Lavoro e sono sposato”.
Più chiaro di così...
non si può amare!
E così solo la mia migliore amica,
ancora amore al femminile,
riesce ancora a scherzare
sulla mia fatica nel trovare l'amore.
Oppure, ed è l'ultima possibilità che mi concedo,
potrei cercare l'amore
tra gli uomini
che vivono immersi
da libri e quaderni.
Che spengono il canone
che volgarizza il femminile
e mostra solo la violenza al maschile.
Un uomo che invece
apre libri e quaderni
vuole davvero scoprire l'animo umano.
Un uomo così
sa anche ascoltare.
È inevitabile.
Con lui potrei davvero
vivere l'amore
al riparo da violenze e paure.
Perché chi vuole esplorare l'animo umano
non farà mai nulla per annientarlo.

mercoledì 24 giugno 2015

Rapporti green

Cosa hanno in comune gli Oggetti Intelligenti, i Materiali Intelligenti e i Consumi Intelligenti?
Il rispetto dell'Ambiente e dell'Umanità in cui essa è immersa.
Sulla scia di tale ragionamento, possiamo affermare che ci esistono anche Rapporti Intelligenti.
Si tratta di relazioni in cui, le persone coinvolte hanno la pazienza, la costanza e, soprattutto, la delicatezza, di alimentarle senza decidere in anticipo ciò che questi rapporti debbano diventare.
La ricompensa per questo atteggiamento costruttivo è spesso la nascita di una relazione dalla natura inaspettata.
Così per esempio, dal seme di una datata amicizia, può nascere una sorprendente storia d'amore...

martedì 23 giugno 2015

TVB (o Ti Voglio Bene)

Ti Voglio Bene. Solo il tuo, però
Il mio messaggio potrebbe essere formato addirittura solo da tre lettere, come vorrebbe anche il Mondo d'oggi, del resto.
Ma a me non basta questo per comunicare con Te, Sono alla ricerca di qualcosa di diverso delle parole del resto del Mondo.
Ho bisogno di costruire un discorso completo per parlarti. Qualcosa che sia degno di ciò che Tu ancora rappresenti per me,
Così non mi resta che costruire un lungo discorso, intorno a tutto questo.
Un discorso fatto anche di quelle domande che sono rimaste in bianco sulla pagina della mia vita.
Domande incise in un nastro.
Domande che attendono pazientemente una Tua risposta.
Perché capire il Tuo pensiero è uno dei modi con cui esprimo il Bene che Ti Voglio.

La Sirenetta

lunedì 22 giugno 2015

L'acquolina in bocca

L'ultima frontiera del turismo estivo è la finta vacanza.
Si tratta di una furbesca strategia di marketing per attirare quella fetta d'Umanità in fuga dalla stressante banalità di giorni fotocopia di altri giorni,
Il metodo è molto semplice: le si fa vedere le meraviglie del Mondo lì fuori nella speranza che, ingolositi dalla meta, corrano nella più vicina agenzia viaggi per prenotare la sua fuga (reale, questa volta) dalla fotocopiatrice.
E fin qui la strategia funziona alla grande.
Ma come la mettiamo con tutte quelle Creature (Sirenette, ma non solo) che, nonostante la potente acquolina in bocca, non possono partecipare al Barbecue sulla spiaggia? 

domenica 21 giugno 2015

Corpo di Mille Sirene

Ma il Mondo ha capito che noi Sirene non siamo solo Coda, ma anche Corpo?
E per giunta un Corpo Femmineo?
Credo proprio di no! Infatti:
si preoccupa dei problemi del Corpo Sireneo, solo quando essi investono esclusivamente la sua fisicità. (Guai a parlare delle implicazioni psicologiche di questi problemi corporei..).
Se giuriamo che il nostro problema sia esclusivamente di natura fisica, lo tratta con le dovute attenzioni, anche qualora esso investa la parte più Femminea del nostro Corpo.
Ma solo ad una condizione (la più importante, si badi bene!).
Il suddetto problema femminilfisico, non può essere totalmente narrato dalla Sirena interessata; perché quasi tutte loro, hanno il fastidiosissimo vizio di essere insopportabilmente logorroiche, specie quando si mettono a parlare del loro problematico corpicino...
Quindi: prima le si stoppa, meglio sarà per tutti (ma tutti chi?)

Corpo di Mille Sirene; io non ci sto!
Ti è chiaro, carissimo Mondo?

sabato 20 giugno 2015

Reti che uniscono

Tu e lei non vi conoscete, ma io conosco entrambi.
Ciò che mi avete raccontato delle vostre vite, fa sì che vi percepisca come persone estremamente simili.
Forti dolori hanno segnato (e segnano ancora?) le vostre vite.
Da queste sofferenze avete tratto una particolare sensibilità, specie per il modo in cui, gli Abitanti del Mondo, rappresentano le Reti che li uniscono gli uni agli altri.
Spesso si tratta di Reti in versi, tessute da Autori che hanno scandagliato, con la penna, gli aspetti più problematici dell'esistenza umana.

venerdì 19 giugno 2015

Caccia al Tesoro

Perché Libri fa rima con Amore?
Vi avverto subito. Questo è un gioco serio e, soprattutto, non banale.  Quindi, se date risposte del tipo: 'Amiamo i libri alla follia', sarete squalificati all'istante!
La risposta: 'Perché Julia Roberts s'innamora di Hugh Grent nella piccola e romantica libreria di Notting Hill, vi costerà un punto di penalità.
Vi do qualche indizio che vi condurrà dritte dritte alla risposta esatta.
Preferite un partner che vi chiede: 'Amore, com'è andata la giornata?', o uno che vi dice: "Amore, della tua giornata parliamo dopo. Prima vedo cosa danno stasera in TV?'
Il giorno del vostro compleanno, preferite un uomo che vi dice: 'Tesoro, sono passato di corsa dal fioraio e questi erano gli unici fiori rimasti, così te li ho comprati?', o un uomo che vi porge un pacchetto, dicendovi: 'Tesoro, da settimane approfitto di ogni minuto libero per sbirciare di nascosto la tua parte di libreria, per vedere quali titoli vi mancano ed insieme al nostro libraio di fiducia, ho scelto questo romanzo d'amore per la scrittura e la lettura...praticamente parla di te!'
Ultima domanda, quella decisiva: 'Vi sentite più attratte da un uomo che chiude il libro che sta leggendo, per avvicinarsi a voi e coccolarvi, oppure da un partner che, quando vi sedete un po' più vicino a lui, in cerca di tenerezze. vi dice: 'Ok amore, ma solo cinque minuti. Finché non finisce la pubblicità?'

Ora avrete sicuramente capito perché Libri fa rima con Amore.
Quanto a dove trovare il vostro Uomo Ideale, vi do un consiglio: frequentate biblioteche e librerie e tenetevi alla larga da affollatissimi bar con giganteschi schermi a cristalli liquidi, con tanto di volume a palla!

mercoledì 17 giugno 2015

Vicolo cieco

Un'amica sta ideando un piano di fuga dal falso ed ingannevole protezionismo che dovrebbe spianare la strada verso il mondo del lavoro; ma che, in realtà, consente al Mondo di giocare al ribasso, con noi Sirenette, spingendoci di fatto sul fondo di un vicolo cieco, buio e, come se non bastasse, irto di insidie ed ostacoli.
Ma ora basta! E' tempo di far sentire la nostra voce, nella speranza che, col passare del tempo, il nostro duo di protesta diventi un'affollato coro, il più possibile polifonico.
Perché, se il Mondo non ha colpa del nostro essere Sirenette, dovrebbe invece avere più d'un rimorso di coscienza per il volerci far diventare pure cieche.

martedì 16 giugno 2015

Via dai bestsellers

Piena estate. Colonnina rovente. Città afose.
Ragazzi, se non vogliamo squagliarci, dobbiamo squagliarcela al mare.
Ma no, i bestsellers no. Quelli, per favore, lasciamoli a sudare un città.
Che poi, voglio dire, dopo tutto ciò che ci ha narrato la (tra)scorsa estate, quest'anno, puntare sulla logica del bestsellers ad ogni costo, condurrebbe solo ad amare delusioni.
Che fare, allora? Partire senza libri? Non se ne parla proprio...Io, senza libri, non so stare"
Ma no. Si tratta solo di sedersi su uno scoglio rimanendo in paziente attesa che il libro giusto venga a noi.
E se non arriva?
Niente paura. C'è sempre il Canto del Mare!
Ok, ma se avessimo solo quello, sai che noia!
E chi vi ha proibito di mettere in valigia un taccuino ed una penna?

lunedì 15 giugno 2015

Caro Mondo...

Ora, caro Mondo mi dovesti cortesemente spiegare come si può odiare un uomo il cui mito femminile è nientemeno che Emily Dickinson.
Cario Mondo, sappi che davvero mi è impossibile!
Ma prova a ragionare una buona volta, caspita! (tanto per non usare un linguaggio da scaricatrice di porto...).
Ma ri vuoi rendere conto che  sei pieno zeppo di Maschi il cui mito è il Corpo Femminile (vedi ai Corpi Bélen Rodriguez o Kin Kardashan, solo per citare due esempi...).
Non certo i Cervelli Muliebri (vedi alla Materia Grigia di Emily Dickinson, appunto).

domenica 14 giugno 2015

L'uomo che ama Emily Dickinson

Inutile dire quanto, anche questa volta, hai saputo sorprendermi con la tua risposta originale e mai banale, alla mia felicità.
Quando ti ho cercato per comunicarti i dettagli del mio progetto, il tuo entusiasmo non ha potuto non esprimersi citando anche un aneddoto riguardante Emily Dickinson, il tuo mito.
Mi raccontasti di come le sue poesie furono salvate dall'oblio del fuoco, da sua sorella la quale, alla morte di Emily, disobbedì alle sue disposizioni testamentarie che prescrivevano di bruciare tutti i suoi componimenti che lei invece, dette alle stampe.

Siamo al telefono, quindi non posso guardarti negli occhi, ma sono sicura che, mentre mi parli di questa grande donna, i tuoi occhi si sono illuminati, di quella luce che ricordo molto bene, durante i nostri pomeriggi e serate, quando parlavamo dei nostri amici libri.

venerdì 12 giugno 2015

Lo spartiacque

Lo spartiacque della mia vita non è immune da perplessità, riflessioni e dubbi quotidiani.
Nonostante tutto questo, mi arricchisce molto parlare con gli altri, della mia svolta.
Gli altri che non si ergono a giudici di ciò che è avvenuto.
Le persone che non hanno timore d'immaginare un'altra possibilità. in campo sentimentale, anche per me.

Festa a bordo

Vi ho mai parlato della stupenda barca che spesso veleggia lungo le coste e, ogni giovedì sera, si ferma accanto al mio scoglio?
Ah, ora ricordo di avervene accennato, molto tempo fa, ma solo di sfuggita...

Si tratta di un'imbarcazione che è salpata ormai nove anni fa, durante una burrascosissima tempesta che ha sconvolto per sempre il Mare della Vita del suo Capitano.
La quale è riuscita, in qualche modo e con grande fatica e dolore che ancora oggi, riempiono i suoi occhi, a rimettere insieme i pezzi e a creare una Barca che, devo dire, funziona alla perfezione e veleggia alla grandissima.
Nel corso degli anni, si sono succeduti vari marinai a bordo e, tutti loro, hanno lasciato speciali tracce nel Diario di Bordo del Capitano.
A completare magistralmente l'Equipaggio, c'è poi un' altro personaggio degno di nota.
Si autodefinisce Mozzo ma nel mo cuore (e non solo nel mio), è stato da anni promosso con Lode e una pioggia di baci Naval Accademici, degno Capitano in Seconda.
Dovete sapere che, cotanto Personale di Bordo, tutti i giovedì sera organizza delle splendide serate con ospiti prestigiosi che vengono, di volta in volta invitati a narrare e condividere, parti fondamentali e peculiari delle loro esistenze.
Il tutto accompagnato da ottima musica ed interventi di un pubblico ormai quasi oceanico, non pagante, ma che, vi garantisco, si sente pienamente partecipe di questa grande Festa. altro che pubblico pagante, manovrato e spento!
Il pubblico spesso diventa ospite dal vivo, come ieri sera è capitato a me che mi sono sentita parte di un coro a più voci in cui tutti possono cantare ciò che sentono nel profondo dei loro cuori, avendo la certezza di ricevere un ascolto della miglior qualità e, vi garantisco che, per il Coro della Vita, questo è assolutamente impagabile!
Saluto e, soprattutto, ringrazio, con affettuoso calore (o caloroso affetto decidete voi), i coristi che si sono esibiti ieri sera.
Poiché tutti loro, senza alcuna distinzione, occupano un posto unico e prezioso nel mio cuore, ho scelto di nominarli in ordine rigorosamente alfabetico. che mi pare essere quello più democraticamente paritario:
Claudio, fantasia di haiku improvvisati;
Denis, menestrello cantautorale;
Giancarlo, voce narrante;
Giovanni, voce poetica autorale ed autorevole;
Magistralmente accompagnati da:
Dj Luxel intermezzi musicali;
Zia Lisetta: Vicecapitano.
Ed ora, all'unisono, cantiamo:
BUON COMPLEANNO; PETER, OH NOSTRO DOLCEMENTE STIMATISSIMO CAPITANO!!
Con affetto e stima profondi come un Oceano,
La Barca di Speranza

giovedì 11 giugno 2015

L'età dell'amicizia

"Perché non vai al mare con le tue amiche?"
"Eh, no, Dopo qualche giorno in loro compagnia, mi annoio...Ho bisogno dei miei spazi..."

Una delle mie migliori amiche sostiene che non si può giudicare la vita di una persona, se prima non si sono vissute esperienze, quanto meno analoghe alle sue.
Nutro profondo rispetto per tale opinione e, naturalmente, voglio un mondo di bene alla persona che la porta avanti quotidianamente con grande coerenza.
Detto questo però, non posso non provare una punta di triste perplessità, nel rileggere le due battute iniziali colte, per caso, durante una tranquilla conversazione al bar, tra due signore a cui il Tempo ha regalato qualche anno di saggezza in più rispetto a me.
Le loro parole mi hanno reso malinconica perché credo che valga sempre la pena di coltivare con impegno un rapporto d'amicizia. 
Per almeno due ragioni: renderlo autentico e pieno; alimentarlo nel tempo.
Avete mai pensato, infatti, che spesso gli amici sono le uniche persone che ci rimangono vicine anche quando la Vita ci mette a dura prova?
Sì, Cari Amici, fidatevi di ciò che vi ho detto!
Personalmente ho ancora la fortuna di avere una Famiglia che mi ama; eppure, in certe situazioni, Essa è "troppo" coinvolta nella mia sofferenza per riuscire, pur desiderandolo intensamente, ad aiutarmi.
Proprio allora, se non ci fossero i miei Amici, andrei a fondo.
Vi garantisco che ciò sarebbe una tragedia per una Sirenetta che...NON SA NUOTARE!

mercoledì 10 giugno 2015

La spettatrice

Da molto tempo l'espressione solitudine sentimentale non faceva più parte del mio Dizionario Emotivo. Eppure, ascoltando le parole singhiozzante di quella giovane donna sola, rividi alcune circostanze della mia vita, in cui anch'io sono stata "costretta" ad assistere a storie d'amore altrui, senza riuscire a provare quella felicità che dovrebbe farci partecipi della gioia delle persone a cui vogliamo bene.

martedì 9 giugno 2015

Nascosta tra le righe

"Cosa sarebbe accaduto se avessi disseminato, tra le varie pagine del web che frequentiamo entrambi, i miei sentimenti per te?" 
Questa domanda mi assilla da mesi. sebbene io abbia già trovato una risposta che tenti, almeno, di lasciare in pace il mio cuore:
"Se avessi agito così, avrei almeno potuto godere della sorpresa in te suscitata, dal mio stare nascosta tra le righe. Avrei dato soltanto a te, il compito di (ri)costruire, giorno dopo giorno, i miei sentimenti."
Invece no, presa da una foga comunicativa che m'illudevo di essere in grado di nascondere, ho raccontato la mia storia tutta d'un fiato, pretendendo che fosse la nostra.

lunedì 8 giugno 2015

Sirene televisive

Sono passati quasi cinque anni da quando, nella mia Tesi di Laurea Magistrale in Filosofia, sostenevo, tra l'altro, quanto fosse profondamente ingiusto che i media si occupassero di storie che avessero per protagonisti disabili dalle caratteristiche non comuni o, all'opposto, di disabili lasciati ai margini dalla malasocietà.
Eppure, la realtà, non sembra essere migliorata affatto.
Colpa principalmente, credo, del tubo catodico che, quando va bene, propina storie di Disabili Arrivati (meglio se Donne) che, dopo un periodo difficile a causa, per esempio, di un incidente o di una malattia, hanno trovato un premuroso Eric, un lavoro e un sacco di amici (meglio se abitano lontano, così è possibile mostrare al Mondo quanto sono bravi, ad offrire loro innumerevoli possibilità di vacanza, nonostante le molte difficoltà...
No, non sono invidiosa, buon per loro, anzi.
Una domanda sorge però spontanea: come si dovrebbe sentire, di fronte a questi (unici) racconti, quella marea di Sirenette, che fatica ogni giorno nelle "vasche" verso l'Isola della Serenità?
Mi piacerebbe che le televisioni, almeno qualche volta, esponessero sui loro piccoli schermi, degli striscioni con accorati slogan d'incoraggiamento!

domenica 7 giugno 2015

Nuove sonorità

Vivere di libri mi è utile, non solo per riempire il silenzio che spesso avvolge lo scoglio, ma anche e soprattutto per imparare nuovi stili.
Affinché la mia voce di Sirenetta non sia prigioniera di un canto monocorde.

sabato 6 giugno 2015

La tua voce

Dolcissima Sharazad,

la tua voce sa unirsi alla mia in un canto di pura gioia,
quando il mio cuore, da solo, non può contenerla tutta.
Il tuo canto ha asciugato le mie lacrime
quando mi sono sentita abbandonata
da ciò che credevo fosse Amore.
La tua voce sa lenire dolori
senza giudizi spietati.
La tua voce sa narrare esperienze
che liberano le mie gambe dalla prigione di Sirenetta.

venerdì 5 giugno 2015

Corde

Perché proprio io, che predico quasi quotidianamente che ognuno è libero di esprimere (o anche no) gioie e dolori come meglio crede, avverto un profondo senso di disagio, se lei mette in scena il calvario che sta attraversando?
Eppure mi sembrava di aver imparato, almeno un po', a stare vicino a coloro che soffrono...
Forse allora, il problema sta semplicemente nel fatto che, sulla scena, lei tocca corde che preferirei non suonassero...

giovedì 4 giugno 2015

Mari a confronto

Ancora vive in me il ricordo del giorno in cui Ti vidi per la prima volta, dopo la nostra rottura.
Ai miei occhi eri una massa di un indistinto azzurro, senza alcuna sfumatura che Ti rende così vivo ed affascinante al mio cuore.
Infatti, a colpirmi, quel pomeriggio d'inverno, non sei stato Tu, quanto piuttosto quell'ultimo raggio di sole che, trafiggendoti, cercava invano di spezzare la tua anonima monotonia...
Oggi invece sei sempre Tu, ma il Tuo volto è decisamente cambiato; hai ripreso ad essere parte del Mondo, anche se non riesci ancora (o non riesci più) a pronunciare quelle parole romantiche che Ti eri preparato, nel Tuo copione estivo, solo per noi due.

mercoledì 3 giugno 2015

Il calendario del cuore

Esattamente un anno fa, il mio cuore ha deciso che avrei dovuto seguire un calendario totalmente diverso da quello con cui, il resto del Mondo scandisce il suo Tempo.
Un Tempo in cui solo i giorni della tua presenza, avevano per me un significato.
Il resto dei giorni erano pura attesa di te.
Attesa che riempivo pensando costantemente a come poter rendere speciale il nostro Tempo insieme, anche se eri sempre tu, a sorprendere i nostri giorni.
Giorni che, ahinoi, non furono eterni ma anzi finirono quando una tempesta di rabbia si abbatté su di noi, strappando via il resto delle pagine del calendario del cuore.
Anche se nei giorni a seguire feci di tutto, pur di gettar via ogni suo foglio, il Cuore conservò i nostri giorni, che ora rileggo sperando che l'emozione non riduca la mia voce al silenzio.

martedì 2 giugno 2015

Il sole dietro le nuvole

Troppo spesso si crede che, per meritare di aver parte a relazioni umane emotivamente appaganti e, quindi, significative, sia necessario essere persone spensierate ed allegre.
Si fatica invece a considerare il fatto che, anche dietro un vissuto particolarmente doloroso, si possa nascondere un sole potente.
Basta aspettare che esso abbia la forza di bucare la spessa coltre di nuvole che, per troppo tempo, l'ha oscurato.

lunedì 1 giugno 2015

Il filo che ci lega

Dell'intera rete che avrebbe potuto amorevolmente avvolgerci per la vita, oramai non resta che un solo filo che, personalmente, sono determinata a rendere sempre più resistente.
Così ti cerco ancora. ma questa volta lascio a te la parola.
Del resto, non c'è più nulla da raccontarti, della mia vita.
E poi, ascoltarti, non può che farmi bene; mi aiuta a misurare le parole che ti dico perché, da quando t'ho incontrato, troppo di ciò che ti ho detto, ci ha condotti al dolore.
Ora invece è indispensabile che mi esprima con maggior cautela, in nome dell'unico filo che ancora (r)esiste a legare le nostre vite.