lunedì 29 febbraio 2016

La Piramide relazionale

Mi ha fatto molto piacere ascoltare la storia di quell'adolescente dolce, sensibile e profondo, alle prese con la sua prima esperienza sentimentale. Prima che forse sarà anche l'unica.
Non perché gli auguri di vivere quelle emozioni, una volta sola, ma perché è molto probabile che la cura con cui è stato educato, sin da bambino, a coltivare le relazioni umane, gli regali la gioia di vivere un amore che, iniziato oggi, lo accompagni per tutta la vita.
Una vita che mi piace immaginare come una Piramide che, alla base ha relazioni famigliari estremamente significative, che conducono a rapporti d'amicizia solidi, fino ad arrivare sulla vetta dell'Amore.
Una volta giunti al vertice, la Vita spesso regala la gioia di poter riprendere il viaggio, grazie ai figli, a cui dobbiamo trasmettere ciò che abbiamo imparato.

Un'idea di libertà

Cosa vogliono da noi?
Il Mondo da noi si aspetta quella profonda autenticità del pensiero ma, credo, soprattutto, delle parole, che tutti sono convinti derivi, dal fatto di vivere una Vita Diversa da quella della maggior parte delle persone.
Mi direte che dovremmo essere felici e lusingati di ciò, perché si tratta di un'importante impulso alla libertà personale.
Invece, nei fatti, credo che non sia proprio così.
Altrimenti, perché storcere il naso e mugugnare in segno di noia e disapprovazione, quando proviamo ad esprimere la nostra idea di libertà personale?
Non dipende, forse, dal fatto che, non è vero che il Mondo ci vuole senza filtri, ma piuttosto che non volete quelli convenzionali?

sabato 27 febbraio 2016

Pubblicità

Così come un giorno ti scrissi che ti avrei volentieri rivisto tra il Primo ed il Secondo Tempo della tua nuova Vita, oggi ti dico che, credo, dovremmo trovare un momento migliore.
Infatti, solitamente, tra il Primo ed il Secondo Tempo di un film c'è la Pubblicità, quel momento inutile noioso ed ingannevole che, proprio per non subire il quale, di solito il pubblico riempie con ogni altro tipo di attività.
E invece vorrei che il nostro Tempo fosse autentico e non già un vuoto ripiego contro la noia.
Ma anche così, dovremmo affrontare non poche questioni: prima fra tutte il fatto che, vedersi in un Tempo diverso da quello Pubblicitario, significherebbe rubare Tempo prezioso alla tua Vita. Proprio ciò che voglio evitare con tutte le mie forze.
A questo punto, non mi resta che vivere il Tempo dell'Attesa che, almeno, non ruba nulla a nessuno,

venerdì 26 febbraio 2016

Vittime & Colpevoli

Sono sempre stata favorevole alla libera espressione delle opinioni, anche se diversissime tra loro.
E lo sono ancora.
Ma c'è una modalità di espressione che davvero m'irrita molto.
Perché mai dovrei leggere (quasi) ogni giorno, una sfilza d'insulti amplificata dal tam-tam tipico dei social media?
Ho deciso che ne faccio volentieri a meno, anche se il loro bersaglio non sono io, ma un certo modo di parlare della società. Una società dove si vuol far credere che va tutto male e che, soprattutto, ci sono certe persone che sono sempre Vittime ed altre che sono sempre Colpevoli.
Personalmente credo che avesse ragione quell'amica che un giorno mi disse: 'Le storie più vere sono quelle che nessuno racconta'.
Ed allora, forse, è possibile che, in questa storia i colpevoli non sono proprio solo tali, e le vittime abbiano pure qualche colpa...

giovedì 25 febbraio 2016

Diritto alla felicità

Quando studiavo Filosofia all'Università, ero affascinata dalle correnti che proponevano la felicità come un diritto di ogni Essere Umano.
Specie in questo ultimo periodo, invece, la mia posizione in merito è profondamente cambiata: nel senso che credo che sia solo parzialmente un diritto.
Infatti, se per diritto intendiamo qualcosa che ci spetta indipendentemente da ciò che riusciamo (o non riusciamo) a fare, ci rendiamo conto che la nostra felicità è spesso qualcosa che raggiungiamo se siamo disposti a fare (o non fare) determinate azioni.
L'esempio concreto più calzante in merito, mi viene proprio da te.
Ormai è indubbio il fatto che sarei stata molto più felice, se avessi agito con maggior prudenza.
Nonostante tutto, devo dire che mi hai insegnato ad assaporare fino in fondo la felicità che ho provato.
E di ciò non posso che essertene profondamente grata. Anche questa è felicità.

mercoledì 24 febbraio 2016

A macchia d'inchiostro

Quando si parla di 'a macchia di...', di solito ci si riferisce a qualcosa di negativo che va raccolto e ripulito senza che, possibilmente, venga lasciata alcuna traccia.
Per me, invece, l'allargamento della mia macchia preferita, quella d'inchiostro, è simbolo di pienezza di vita e dell'aver finalmente trovato un posto nel Mondo.
Ma ciò che mi rende maggiormente felice è che non sarà solo una macchia dilagante in disordinata espansione ma, piuttosto, un ordinato flusso d'inchiostro, i cui canali cominciano anche ad essere costruiti da altre persone. Quelle che hanno la curiosità di scoprire come li riempirò.
E di questo, devo solo essere grata!

martedì 23 febbraio 2016

Cena in nero

Sono abbastanza diffusi i ristoranti che propongono di partecipare ad una cena al buio, in cui i commensali, per mangiare, devono affrontare le medesime difficoltà quotidiane dei non vedenti: tagliare il cibo, portarlo alla bocca, riempire un bicchiere e bere.
Chi ha fatto questo tipo d'esperienza, giura che è davvero illuminante (vi prego di non giudicarmi irrispettosa, per questo involontario gioco di parole!).
Non  avendo mai provato personalmente, mi fido delle testimonianze altrui, ovviamente.
Sicuramente, uno degli aspetti positivi di queste iniziative, è far riflettere sul fatto che, per le persone che convivono ogni giorno con la cecità, non è tanto importante fermarsi a come la gente li definisce (ciechi oppure non vedenti), quanto, piuttosto, far toccare con mano, gli aspetti pratici di un'esistenza così complicata.
Credo però, che sarebbe estremamente utile, far replicare queste 'prove pratiche' anche per altri tipi di disabilità. Si potrebbe, per esempio, organizzare alcune giornate in cui equipaggiare gruppi di comuni cittadini, con sedie a rotelle manuali, ed invitarli a girare per le nostre città costellate di barriere architettoniche, e verificare così, l'effetto che fa.
Pur essendo vero che, alcuni Comuni italiani, hanno fatto fare questa esperienza alle proprie Giunte, personalmente sostengo la necessità di allargare il pubblico, perché potrà sempre capitare che un comune cittadino, si ritrovi, un giorno, a ricoprire una carica politica.

lunedì 22 febbraio 2016

Screen saver

Per un'amante del Mare come me, è stato particolarmente difficile mettere, come screen saver una serie di foto che sì, hanno a che fare con l'acqua, tanto da meritarsi il titolo di Riflessi ma, a specchiarsi appunto nei vari laghi, sono cime montuose.
Quindi soggetti che nulla hanno a che vedere con ciò che trovo particolarmente emozionante nella Natura.
Del resto, il pacchetto d'immagini predefinite, non offriva molte alternative. Infatti, pur contemplando anche una serie di tramonti sul Mare, decisamente più vicini alla mia emotività di Sirenetta, essi mi sono apparsi quasi subito, decisamente freddi e distanti da ciò che è sempre stato il mio ideale.
Infine, non ho potuto contare nemmeno sul mio pur ristretto archivio fotografico personale in cui, anche se una distesa marina al tramonto l'avrei pure trovata, di certo non sarebbe stata in grado di parlare al mio cuore, come invece avrebbe sicuramente fatto quell'immagine che resterà solo fantasia, in cui, in riva al mare accanto a me, ci sei tu...
Ma, se anche fosse stata possibile, sicuramente non sarebbe divenuta un'immagine da freddo screen saver, ma invece l'avrei custodita e protetta dal Mondo, imprigionandola nel mio cuore.

domenica 21 febbraio 2016

Ospiti sgraditi

Ci capita spesso di essere ospiti sgraditi in luoghi prigionieri di barriere culturalarchitettoniche.
Ormai, è orribile a dirsi ma è così. ci abbiamo quasi fatto l'abitudine.
Ciò a cui non eravamo certo avvezzi, è la condivisione di questa prigionia con dei soggetti insospettabili: i bambini.
Anche loro, infatti, secondo una notizia apparsa lo scorso mese su varie testate anche on line, non sarebbero ammessi in alcuni ristoranti.  (ne parlo ora perché l'onda lunga dei commenti arriva fino ad oggi. Es. "Il Gazzettino" 21 Febbraio 2016, p. 19).
Per fortuna sono state molte le persone che, mosse da una sacrosanta indignazione, si sono dichiarate disposte a boicottare i ristoranti anti-bimbi (e non mi si venga poi a dire che il drastico calo della natalità italica è solo colpa di politiche miopi in materia di sostegno alla genitorialità!!),
Mi auguro che siano altrettanti coloro che rviterebbero come la peste i luoghi conviviali vietati alle persone disabili.

Rievocazione sentimentale

Mi sorprende sempre molto il fatto che siano molti i particolari della mia quotidianità che provocano una rievocazione sentimentale.
Così avvenne davanti a quelle salsicce, che il mio olfatto (certamente guidato dal mio cuore) volle rendere così simili al piatto che consumammo insieme, quella sera, in quel locale dove, anche se ero leggermente tesa, mi sentii come forse mai prima d'allora.
E poco importa se, durante la rievocazione sentimentale, dovetti affrontare un fuoco incrociato di disapprovazione. Sono certa che l'estrema calma che ho potuto mantenere in quell'occasione, derivasse da quel ricordo custodito nel mio cuore.

Nessun ritorno

Anche se la nostra mente ha la capacità di rievocare le situazioni più significative della nostra esistenza, non è detto, (ed anzi potremmo dire che ciò non capita quasi mai) che queste si ripresentino in un futuro.
Naturalmente, ciò è estremamente positivo, se i fatti sono stati per noi negativi, quando non addirittura, traumatici ma, ovviamente, è esattamente il contrario, quando si tratta di avvenimenti che ci hanno domato una gioia immensa.
In entrambi i casi, si consiglia di non fissare troppo l'attenzione su di essi, atteggiamento non facile, ovviamente. Se è vero che, il passare del tempo, (forse) sbiadisce i ricordi negativi, lo è altrettanto che vivifica quelli positivi.

Desideri

Questa è la serata dei desideri.
No, l'Uomo di Emily non c'entra.
I desideri, invece, sono quelli che m'inducono a tentare di dare il meglio di me, nei rapporti umani cui tengo in modo particolare e speciale.
Mi riferisco a quelle relazioni mediante il quale vorremmo raggiungere le stelle; vale a dire de (verso) e siderus stella, da cui, appunto Desiderio.
E non abbiate timore perché l'Essere Umano non potrà mai raggiungere le stelle.
Infatti, proprio nel fatto che esse siano costituzionalmente inavvicinabili, ci garantisce quell'entusiasmo necessario a non smettere mai di coltivare relazioni profonde.

Distanza di sicurezza

Oggi le parole d'ordine son Distanza di sicurezza da una situazione particolarmente complessa e problematica.
Devo restare qui, ferma ed immobile, per rispettare quella sorta di motto che ho eletto a regola nel mio rapporto con la sofferenza altrui: 'Mai frenare le lacrime degli altri, prima che queste non siano defluite spontaneamente'.
Infatti, ciò che mi verrebbe spontaneo di fronte a queste situazioni, sarebbe quel senso di leggero tremore che mi prende quando ho paura dell'altrui dolore.
Ma oramai, sono diventata abbastanza esperta, da ritirarmi per un tempo di sana solitudine, finché questo strano timore non abbandona anche me.
Credo infatti che, coloro che possono (auto)definirsi minimamente esperti dei Viaggi della Vita, siano quelli che hanno imparato a mantenere anche la Distanza di Sicurezza.

venerdì 19 febbraio 2016

Casella Postale

Più passa il tempo, e più mi rendo conto di aver bisogno di una Casella Postale, dove poter depositare i miei messaggi, in attesa che tu li legga (e, magari, risponda, almeno a qualcuno di essi).
Anche se ormai mi pare di aver compreso che, quando non riusciamo a comunicare, non è certo colpa nostra, vorrei non dover coinvolgere più nessuno, nei nostri tentativi di comunicazione.
Non già perché abbia qualcosa da nascondere al Mondo, ci mancherebbe.
Ma semplicemente perché, almeno in questo, vorrei sentirmi libera.
Se non proprio come lo ero un tempo, almeno un po'.

A mio agio

Non so se oggi vorrei essere dove sono, così come non mi è affatto chiaro dove starei meglio.
Eppure so che devo sorridere ma, sorprendentemente, ciò non mi costa alcuno sforzo.
Il segreto per sentirmi a mio agio anche in questo tipo di situazioni, me l'ha insegnato lei.
Lei che m'induce a pensare a qualcosa di positivo, anche quando in me, sembra esserci solo strana apatia.

giovedì 18 febbraio 2016

Elogio di San Valentino

Tornate con la vostra mente a quattro giorni fa...
14 Febbraio, S. Valentino, Festa degli Innamorati.
Ok, lo so, c'è gente che ha vissuto malissimo quella giornata, per essere stato appena lasciato (o per aver appena lasciato, il che provoca analoga sofferenza), l'Amore della Vita.
Naturalmente, sono profondamente vicina a queste persone, che hanno tutto il diritto di vedere riconosciuto e, soprattutto, rispettato, il loro dolore,
Infatti, questo post non è dedicato a loro; ma ben sì a tutti coloro che vivono la propria sigletudine esclusivamente come una colpa altrui...
Ed allora, giù a dire che S. Valentino è solo una banale ricorrenza commerciale, che è la tomba del valore che diamo alla vita di coppia e chi più ne ha più ne metta...
Siamo d'accordo sul fatto che non ci si può ricordare della propria Dolce Metà solo nel giorno di S. Valentino, e poi scordarsene per il resto dell'anno, ma sono profondamente convinta del fatto che questa Festa è utile anche hai single (ribadisco, quelli senza ferite), per provare ad immaginare come vivono questo giorno gli amici che hanno la fortuna di stare con la persona che amano.
Perché, essere acidi con la felicità degli amici, è il primo passo per perderli.

Montagne russe

Già lo sapete che per una Sirenetta come me, le alte cime non sono il massimo, anzi.
Neppure se si tratta di quelle russe. che parte del resto del Mondo trova fantasticamente adrenaliniche,
Figuriamoci se poi, su questa spericolata giostra, non ci salgo io, ma il mio umore.
L'imminente salita a bordo si preannuncia, solitamente, con il pensiero fisso di una fuga dallo Scoglio, a scopo vacanziero e con la necessità impellente di organizzarla in concreto e nei minimi dettagli, per non lasciare nulla al caso, fatto questo che potrebbe rovinarmi irrimediabilmente. l'agognata vacanza.
Tutto sembra essere perfetto: si decide una meta, si cerca un comodo alloggio e si chiede a qualche amico di venire con noi. Nulla di più facile,
Ciò che manca è la condivisione dei preparativi con qualcuno che mi dica che sì, sto facendo la scelta giusta e, soprattutto che sì, è legittimo il mio desiderio di andare in vacanza.
Tutto questo lo desidero, non già perché lei in particolare, non sarebbe felice, di vedermi partire, ma perché avrei bisogno di conforto, quando la macchina organizzativa s'inceppa; anche se so perfettamente che a lei non posso chiedere di più rispetto a ciò che fa per me.
A questo punto, non mi resta che attendere che le vorticose Montagne arrestino la loro folle corsa, fino a fermarsi consentendomi così di scendere...
Ma senza rinunciare ad organizzare le mie vacanze.

mercoledì 17 febbraio 2016

Immaginazione

Avrei dovuto immaginarlo. Che non mi avresti richiamato, nei giorni seguenti.
Non ti biasimo per questo. Solo avrei dovuto immaginarlo perché sono stata proprio io, dopo aver rovinato tutto, a dirti che l'essere cercata da te era una delle circostanze che mi aveva fatto sperare maggiormente in noi.
Ed è per questo, forse, che non mi cerchi, se non lo faccio io.
Per non (ri)aprire vecchie ferite e contese.

martedì 16 febbraio 2016

Occhio ai testi

Tre giorni fa si è concluso il Festival di Sanremo e, come non mi capitava da molto tempo, la mia attenzione è stata catturata dai testi delle canzoni, piuttosto che dalla musica.
Di solito invece, una canzone che mi rimanga davvero impressa, deve avere il giusto (per i miei gusti) mix di melodia e testo. O, in alternativa, deve avere delle parole che parlino alla mia vita; ciò che, per esempio, non è avvenuto in questa edizione...
Ma comunque sono sempre le parole a fare la differenza...specie quelle usate in modo originale...

mercoledì 10 febbraio 2016

Noia schermata

Ognuno è libero di trascorrere il proprio tempo libero come meglio crede. Pensiero sacrosanto.
Ma allora, perché temo così tanto gli effetti negativi che la noia da schermo potrebbe avere anche su chi mi sta intorno?
Il motivo sta nella paura che la noia schermata abbia conseguenze negative anche su di me,
Per esempio per l'assenza di comunicazione cui lo schermo costringe, imponendo una sua dittatura comunicativa.
Chi non è dello stesso mio avviso, mi fa notare che lo stesso si potrebbe dire di me, e della mia grigia passione per la scrittura e la lettura.
Ma vorrei ricordare, ancora una volta, che scrivere e leggere sono azioni rispettose, non solo del tempo di chi le pratica, ma anche e soprattutto, di quello del Mondo.

Travestimenti

Carnevale. Periodo inutile, almeno per me.
Infatti mi travesto 3665 giorni l'anno.
Lo faccio per sentirmi a mio agio nel Mondo e non già per diventare, almeno una volta all'anno, ciò che si desidererebbe essere, invece non si è.
Il mio Carnevale perenne mi serve per mostrare ciò che sono davvero, ma farlo con quel pizzico d'ironia che rende meno pesante il travestimento per stare sulla scena del Mondo.

martedì 9 febbraio 2016

La forza delle metafore

Ci sono situazioni che, per essere descritte correttamente, hanno bisogno di potenti metafore. 
E, più la situazione che si vorrebbe descrivere è complicata, più queste dovrebbero essere forti.
In questo caso però, la loro potenza non sta nella loro grande capacità evocativa quanto, al contrario, nel loro celare dietro di esse, la realtà che si vuole descrivere.
E, finché non siamo in grado di trovarle, dobbiamo astenerci dal raccontare.

Generazione Erasmus-

Il Mondo d'oggi sembra dividersi in due grandi categorie di persone (per la maggior parte giovani) decisamente contrapposte tra loro (anche se, per fortuna, non rivali): la Generazione Erasmus+ contro la Generazione Erasmus-.
La prima è caratterizzata da persone con la valigia sempre pronta e una gran voglia di scoprire il Mondo e le sue culture perché, mai come oggi, è fondamentale allargare i propri orizzonti fisici ma, soprattutto mentali. E tanto di cappello a questo esercito pacifico la cui missione all'Estero merita un grande riconoscimento.
E poi c'è la Generazione Erasmus-, uno sparuto manipolo di giovani che non ha mai varcato i confini italici alla ricerca di un proprio percorso di vita; che s'accontenta di una conoscenza basica delle Lingue, quel tanto che è sufficiente a leggere correttamente un menù e, soprattutto che pretende, non impegnandosi per nulla, che la sua rassicurante Penisola Italica, le offra una qualche opportunità di lavoro.
Devo confessare di far parte della Generazione Erasmus-. Ciò non è costituisce un problema di per sé, ma lo diventa nel momento in cui, quella parte di Mondo che attribuisce (giustamente) grandi meriti alla Generazione Erasmus+, non si ferma a pensare che, forse, la Generazione Erasmus- non è -solo per colpa sua.

Offerte per bambini

Non molto tempo fa ho scoperto una verità un po' triste: la mansarda di casa è ormai insufficiente a contenere l'intera mia biblioteca domestica.
Ma, quando si parla di libri, i pensieri tristi devono essere banditi: così ho pensato che, forse, l'idea di venderne alcuni, per fare spazio a futuri acquisti, naturalmente, non doveva essere poi così malvagia.
La mansarda però, non contiene solo libri. Ci sono anche svariati giochi, molti dei quali ormai incompatibili con la mia età.
Per questo, forse, potrei vendere anche quelli. Ma ora arriva il dilemma: cos'è meglio offrire ai bambini? Dilemma di non facile soluzione, devo dire: sia i giochi che i libri insegnano molto su come affrontare la Vita nel Mondo. Tuttavia credo che sceglierò i secondi, perché donare qualcosa ad un bambino è un gesto talmente profondo, che non potrei mai immaginare di compierlo senza un minimo di partecipazione emotiva.

lunedì 8 febbraio 2016

Mai in primo piano

Finalmente ho trovato il mio posto nel Mondo: starò dietro le quinte.
Ma questa volta lo farò per mia scelta, e non già perché il Mondo mi ci relega.
Starò lì perché, solo da quella posizione, posso guardare la realtà a modo (o, per meglio dire, posso leggerla, anziché limitarmi a guardarla).
Del resto, non è davvero un caso che io abbia eletto, come mie principali passioni, la scrittura e la lettura.
Passioni queste, che non ti mettono in primo piano, rispetto all'oggetto (libro e/o penna), ma lasciano sempre un lasso di tempo, una rassicurante distanza.

venerdì 5 febbraio 2016

Generosità librosa

Generosità librosa caratteristica peculiare dei libri che, grazie alla loro vita eterna, possono viaggiare di casa in casa, di libreria in libreria, di borsa in borsa, ecc.. facendo la felicità di una moltitudine, potenzialmente infinita, di persone.
Ciò che più fa male ad un libro, quindi, è l'abbandono in una sola libreria per l'eternità, complice chi decide, non solo di non leggere più nemmeno una riga, decisione per altro legittima (cfr. il post Leggi ed ama!), ma, colpevolmente, questa volta sì, di non voler obliterare un biglietto per questi libri, che invece avrebbero tutto il diritto di seguire la vocazione per cui sono nati: donarsi al Mondo...
Quindi, non mi resta che dire: Buon viaggio, cari Libri!

mercoledì 3 febbraio 2016

In un film

Rivedersi in un film, la sensazione che ho avuto ieri sera al cinema, per tutta la durata della pellicola.
Il film era La corrispondenza di Giuseppe Tornatore e, ciò in cui ho rivisto noi è stata quella rete di lettere e messaggi vari, con cui la protagonista viene abbracciata dall'uomo che ama.
Lo so, è un pensiero decisamente azzardato, se riferito a noi, ma anch'io desidererei che tornassimo a comunicare. Mi rendo conto che non sarà possibile farlo con la stessa frequenza con cui avviene ai protagonisti del film, ma credo sarebbe un modo per sentirsi ancora vicini (almeno un po'), senza che tu debba fare i conti con la mia presenza fisica.

martedì 2 febbraio 2016

Un anno di noi

No, non è il titolo che, in genere, freschi sposini e/o fidanzati, danno all'album fotografico su Facebook, che li ritrae insieme sorridenti ed affettuosi.
Ho intitolato così questo post perché oggi, esattamente un anno fa, ricominciavo ad aggiornare quotidianamente questo blog.
La scelta della data non è casuale, anzi. Infatti, non potrò mai scordare che oggi è il tuo compleanno.
Data la mia passione per la scrittura, non ho saputo trovare un modo migliore per festeggiarti come meriti!

lunedì 1 febbraio 2016

Spiraglio

Finalmente s'intravvede uno spiraglio in fondo al tunnel. Finalmente una persona che guarda alla mia formazione e no alle mie Ruote.
E, vi garantisco, che davvero non è poco.
O, per lo meno, indipendentemente dalle decisioni che verranno prese su di me, è segno di attenzione positiva nei miei confronti.
Mi hanno, giustamente, chiesto quando e se conoscerò i reali esiti del colloquio ma, onestamente, il fatto mi preoccupa relativamente.
Ci sono infatti persone che non ricevono risposte per anni, indipendentemente dal fatto di far parte, o meno, delle categorie svantaggiate.
Quindi, se anche per caso non ricevessi risposta, non lo percepirei come un atteggiamento discriminatorio in modo aggravato (dal mio essere su 4 Ruote).
Quindi continuo a vedere uno spiraglio...