sabato 23 gennaio 2021

Biglietti impossibili

Da troppo tempo non scrivo più a mano.
Da troppo tempo il mio diario è divenuto questo schermo.
E non è la prima volta che ne parlo (e ne scrivo); forse non sarà nemmeno l'ultima.
Ma, in cuor mio sono certa che, prima o poi, tornerò a farlo.
Intanto, quando sento l'esigenza di dirti qualcosa d'importante, allora sì che prendo ancora carta e penna.
E così feci in quel giorno lontano (scusa, ma ora si è fatto tardi, e non posso recuperare la data precisa, anche se sai quanto ci tenga a ricordare i giorni speciali segnandoli sul calendario del mio cuore).
Tornando a quel giorno lontano, non dimenticherò mai quel foglio strappato da un piccolo quaderno a spirale.
Scrissi sopra poche parole per invitarti ad accettare la mia amicizia (reale e tangibile, ovviamente).
Tu, non solo hai accolto di buon grado questo invito, ma ti sei persino commosso, nel leggere le mie parole.
Non seguirono molti altri biglietti in realtà, tra noi.
Eppure per lavoro, comunichiamo a distanza almeno una volta alla settimana.
Ma lo facciamo pur sempre tramite uno schermo.
Invece per me, ogni occasione è buona per aggiungere qualche parola in più alla scarna comunicazione di servizio che ci porta a comunicare.
Tu ti limiti ad annuire, ma so che il mio atteggiamento non ti dà fastidio; ce lo siamo detti tante volte, con estrema sincerità reciproca.
Mentre io sogno ancora i biglietti a mano tra noi; impossibili a causa della prudente distanza tra noi.

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