venerdì 19 febbraio 2021

Enigma

Ricordo che qualche mese dopo esserci conosciuti, scrissi che avrei scritto un giallo senza colpevoli dove il mistero da svelare era ciò che provo per te e tu saresti stato il principale indiziato.
Da quel giorno è passato tanto tempo e io non ho ancora scritto quel racconto.
Tuttavia stasera, frugando tra le parole già archiviate, mi è tornata in mente quest'immagine.
Ora come ora, credo non avrei alcuna ispirazione.
Piuttosto, parlami di te; ma fallo in modo chiaro, per favore.
E togliti dalla faccia quel sorriso enigmatico, quando parli di lei.
Quante volte ti dovrò ancora ripetere che anch'io ho imparato a prestare attenzione ai dettagli; del resto, me l'hai insegnato proprio tu...
E poi, lo sai che non sono per niente abile nei giochi di logica e strategia.
E, se proprio vuoi continuare a parlarmi di lei, almeno non costringermi a leggere tra le righe, lasciando a me il compito di decifrare quale piega prenderà la tua vita.
No, hai ragione: tu non hai nessuna colpa, in ciò che (mi) racconti.
Semmai, sono io a voler analizzare ogni tuo gesto, ogni tua intonazione.
Lo so, l'ho già scritto troppe volte e poi, puntualmente, ricado nei medesimi errori.
Così ho deciso che, almeno per una volta, voglio distogliere lo sguardo dai (tuoi) particolari e godermi l'intero spettacolo.
Anche se non mi è dato sapere se sei davvero felice...

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