Fino a questo momento
non avevo mai riflettuto abbastanza sul fatto che la gestione del
torto ha molti punti in comune con l'autorappresentazione del proprio
dolore.
Quando, infatti,
raccontiamo i lati difficili della nostra vita ad altre persone, lo
facciamo per cercare comprensione.
Essa è sempre
possibile a patto che l'intero racconto venga costruito facendo in
modo che tutti i particolari concorrano creare un quadro di cui ci
sentiamo 'vittime'.
Ma, non appena ci
distraiamo, è possibile che, nel nostro racconto, s'insinuino dei
particolari da cui, il nostro interlocutore, può capire che non
siamo proprio così 'vittime' come vorremmo far credere.
Esattamente allo stesso
modo, quando non riusciamo a gestire una situazione che non riusciamo
a gestire senza farci prendere dalla rabbia, anche quando la nostra
ira è giustificata, chi ci sta intorno penserà che abbiamo torto.
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