lunedì 3 agosto 2015

Il Coro del Mondo

"Non vedo l'ora di avere nuovamente l'opportunità di leggere i tuoi racconti dalla profonda vena ironica". 
Più o meno con tali parole, una carissima amica, conosciuta grazie alla comune passione per la scrittura, mi ha voluto dimostrare il suo immenso affetto, nonché le sue preferenze riguardo allo stile che uso quando scrivo.
Premesso che anch'io sono particolarmente soddisfatta quando riesco a colorare d'ironia il timbro della mia voce. 
La scrittura però, per poter essere davvero in sintonia, con il Coro del Mondo,  deve seguire il ritmo delle mie emozioni e quindi non può essere sempre e solo un canto monocorde, eseguito per compiacere i gusti di un pubblico il quale, se non riconosce la melodia, abbandona la riva oppure, nella migliore delle ipotesi, smette di ascoltare e si limita a sentire.
Poiché il canto è una fonte di libertà molto preziosa non posso costringere nessuno a dedicare del tempo al suo ascolto. Allo stesso modo però chi ascolta, non può imporre uno stile a chi canta.
Il merito della mia amica è stato quello di dedicarmi un applauso che so essere spontaneo perché proveniente dal suo grande cuore, aperto a ricevere ogni tipo di note.


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