sabato 29 agosto 2015

Amorezia

Da tempo ormai vivo sul mio scoglio, eppure mai prima ad ora, avevo fatto caso ad un particolare che, invece, chi ha scattato quella foto, ha colto pienamente.
Anche nelle nostre vite c'è quella linea sottile che congiunge le nostre esperienze tracciandone, al tempo stesso, un confine.
Proprio come quell'onda che lambisce quella striscia di sabbia, dando l'impressione di voler confondersi con essa.
Ma io avrei dovuto essere più forte di quell'onda e difendere la mia linea di arenile.
Difenderla non da te, certo, ma da ciò che tu non volevi (giustamente) essere per me.
Invece, ho lasciato che l'acqua travolgesse la sabbia, in quello che credevo un gioco innocente che avrei potuto interrompere non appena avessi voluto; e soprattutto, m'illudevo di poterlo fare senza subirne (e farti subire) le conseguenze.
Mai avrei creduto che questo gioco si trasformasse in qualcosa di decisamente ingiocabile come l'Amorezia.

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