I nostri erano più grandi
perché le mie mani
erano troppo piccole per
per afferrarli.
Eppure
è con loro
che mi hai insegnato
a costruire la mia vita.
È con loro
che mi hai insegnato
che la mia vita
non sarebbe mai
stata una casa progettata in anticipo
nei minimi dettagli.
Perché?
Perché non ci sarà mai
ingegnere alcuno che
per quanto bravo potrà firmare
un progetto così incerto
come (quello del)la vita altrui.
E così
un progetto non firmato
non è nemmeno un progetto.
Ma è piuttosto una casa in balia
di paurosi uragani
che tu
carissimo Papà
mi hai insegnato a gestire
facendo della mia vita
una casa costruita
su solide fondamenta.
AUGURI DI VERO CUORE A TUTTI I PAPÀ!
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