martedì 1 dicembre 2020

L'autrice di romanzi

È tardi e non ho ancora scritto nulla.
Eppure, qualcuno, là fuori (mi) aspetta.
E non è affatto presunzione, la mia.
Ma si tratta semplicemente di ciò che sento dire, senza che io faccia domande, naturalmente.
E così scrivo anche stasera anche se, per la verità, forse non ne avrei molta voglia.
Ma già lo sapevo, che se non lo avessi fatto, mi sarei sentita incompleta.
Infatti, non sopporto gli spazi bianchi sul calendario; così come non mi piace scrivere testi troppo lunghi.
Sarà questo il motivo per cui non sono un'autrice di romanzi e mai lo sarò.
Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro.
Semplicemente non credo che riuscirò mai ad abbandonare la mia scrittura frammentaria (e frammentata) che, a mio modesto avviso, rispecchia maggiormente l'altalenante susseguirsi dei desideri di cui è fatta la vita di ognuno di noi.
Invece, la trama di un romanzo necessita di una coerenza che, per forza di cose, non può certo (in)seguire la rapidità con cui i desideri si affacciano alla mente umana.

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