venerdì 18 dicembre 2020

Foglio o biglietto?

Quest'anno sento che un foglio sarebbe troppo.
Ma forse un biglietto sarà troppo poco.
Eppure me lo farò bastare.
Perché (forse) ho finito le parole.
O meglio, ci sarebbe quell'ultimo capitolo che poi, a voler essere onesti, sarebbe il primo (almeno per noi).
Ma io ho deciso, ormai da molto tempo, che non è ancora giunto il tempo per te, di leggerlo.
E non è affatto la prima volta che prendo questa decisione.
No, non chiamatemi presuntuosa o, il che forse è pure peggio non sono né l'altra.
Semplicemente, ho avuto più di un'occasione per notare che non riesci a parlare con me delle parole che nel corso del tempo ti ho regalato.
E non posso nemmeno chiederti cosa hai provato leggendole, perché non so nemmeno detto che tu le abbia lette.
O forse hai letto solo le prime che ti ho regalato.
Quelle che (forse?) hai digerito meglio rispetto alle altre.
Quelle che parlano di te (e anche di noi).
Quelle da cui fuggirai perché non rispettano il tuo voler stare lontano da me.

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