mercoledì 9 dicembre 2020

Lettera a Babbo Natale

Carissimo Babbo Natale,
per una sorta di convenzione temporale, da ieri in quasi tutte le case (e la mia non ha fatto eccezione), è entrata di diritto l'atmosfera natalizia.
Certo, ormai ce lo sentiamo ripetere da mesi, questo sarà un Natale diverso; qualcuno forse si spingerebbe addirittura a definirlo più sobrio, nessuna abbuffata e pochi regali, solo per le persone che ci è consentito vedere.
Ecco, appunto, le persone.
Credo che, nonostante tutto, siano proprio loro che non mancheranno intorno a me; certo, si tratterà delle stesse persone con cui ho trascorso questo intero anno.
E, per quanto riguarda coloro che, invece, non potrò vedere, a ben pensarci si tratta di persone che, indipendentemente dai confini imposti dal particolare momento che stiamo attraversando, probabilmente non avrei potuto comunque frequentare.
Perché spesso si sa, è la Vita stessa a chiederci di percorrere strade diverse.
E credo che sarebbe (stato) estremamente dannoso (almeno per me), ostinarsi a volerle accanto a me ad ogni costo.
Quindi, ricapitolando carissimo Babbo Natale, non ho richieste particolari da rivolgerti, se non quella di non farmi travolgere troppo dal sereno Tutto sommato, sto bene così, correndo il rischio di perdere di vista coloro che, invece, stanno peggio di me e magari per questo si aspettano di ricevere da me anche solo una parola od un cenno di vicinanza.
Grazie mille per avermi ascoltata dedicandomi il tuo tempo.
Ti auguro buone Feste!

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