giovedì 18 marzo 2021

Dolore discordante

Ma che cosa mi potresti rispondere, se ti chiedessi di non parlarmi di lei, d'ora in poi?
Provo ad indovinare.
Te ne staresti in silenzio per tutto il resto del tempo e così faresti lungo tutto l'avvenire.
Non so immaginare che tipo di silenzio sarebbe.
Ostinato, iroso, sconcertato, perplesso?
Per quanto mi riguarda, ho esaurito gli aggettivi.
E se, invece, fossi io a rimanere in silenzio?
Certo, tu non sapresti nulla e a me sembrerebbe di sentire l'eco lontana di quanti mi dicevano
Se stai male, devi dirglielo.
Ma non è così semplice, credetemi.
Neanche per me, ormai così abituata a parlare di dolore.
E non lo sarebbe nemmeno per lui, così abituato a curare il mio dolore.
Perché?
Perché, finora, il dolore che lui cura, è lo stesso che provo io.
Ma non posso certo pretendere che comprenda, stia vicino, curi (e, possibilmente), guarisca un dolore su cui tra noi non c'è alcun accordo.

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