Ma che cosa mi potresti rispondere, se ti chiedessi di non parlarmi di lei, d'ora in poi?
Provo ad indovinare.
Te ne staresti in silenzio per tutto il resto del tempo e così faresti lungo tutto l'avvenire.
Non so immaginare che tipo di silenzio sarebbe.
Ostinato, iroso, sconcertato, perplesso?
Per quanto mi riguarda, ho esaurito gli aggettivi.
E se, invece, fossi io a rimanere in silenzio?
Certo, tu non sapresti nulla e a me sembrerebbe di sentire l'eco lontana di quanti mi dicevano
Se stai male, devi dirglielo.
Ma non è così semplice, credetemi.
Neanche per me, ormai così abituata a parlare di dolore.
E non lo sarebbe nemmeno per lui, così abituato a curare il mio dolore.
Perché?
Perché, finora, il dolore che lui cura, è lo stesso che provo io.
Ma non posso certo pretendere che comprenda, stia vicino, curi (e, possibilmente), guarisca un dolore su cui tra noi non c'è alcun accordo.
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