martedì 4 gennaio 2022

Flusso di coscienza (dove porta la corrente)

Parlo di te, eppure non ti nomino mai in modo esplicito.
Infatti, nemmeno io so dove sei in questo preciso momento.
(magari lo immagino, vista l'ora ma, di fatto non lo so con certezza).
Ed è proprio questo mio non sapere, che mi dà la certezza di poter parlare di te, senza che tu te ne accorga e, magari, me lo proibisca perché, me ne sto rendendo conto solo ora, forse non ti è mai piaciuto che gli Altri parlino di te.
Ti sembra un ragionamento troppo contorto?
Hai ragione, molto probabilmente lo è.
Ma posso spiegarti tutto.
Vedi, il punto è questo: nei primi tempi, mi sembrava più facile parlare ognuno di se stesso (di fronte all'altro); ora, invece, è tutto
più complicato.
Oppure no, forse è solo una mia idea priva di fondamento.
Perdonami se faccio così tanta confusione su di noi; ma lo sai anche tu: non ho mai imparato a nuotare.
Ti chiederai cosa diavolo c'entri il nuoto, in tutto questo.
Nuotare non significa forse spostare una massa d'acqua con il proprio corpo, per raggiungere una meta?
E per farlo in modo efficace, non occorre forse, usare metodo?
Altrimenti, se mancano una meta ed una strada da percorrere per raggiungerla, tutto si può trasformare in un lungo flusso di coscienza dove si va un po' dove porta la corrente...

Nessun commento:

Posta un commento