sabato 22 gennaio 2022

Dis(gusto)

È sempre la solita storia tra noi.
Io scrivo, tu non leggi.
Ma questa volta credo proprio che dovrai farlo, perché davvero non posso parlare.
O, per meglio dire, sento di non farcela.
E così, dovrai accontentarti di parole scritte.
E pensare che c'è stato un tempo in cui ti sembrava naturale chiedermi se avevo (mai) scritto una parola su di te.
Ed io sorridevo in silenzio; tanto ci bastava per capirci.
Da allora è passato del tempo, è vero; ma mai avrei creduto che i nostri silenzi ti sarebbero sembrati intollerabili.
Così insopportabili da non volerne più sentir parlare.
Ed anzi, da volerli riempire ad ogni costo, con argomenti che hanno il sapore disgustoso della banalità, a cui né io né te siamo abituati.
Ed è proprio per questo che ti scriverò.
Perché credo che ci meritiamo il gusto dei nostri silenzi, esattamente come quello delle nostre parole.

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