mercoledì 20 ottobre 2021

Giovedì

Giovedì.
Giorno di attesa.
Giovedì.
Giorno di rinuncia.
Impossibile uscire la sera.
Troppa la stanchezza.
Troppo poco tempo per riordinare la giornata appena vissuta.
Giovedì.
Giorno che avrà per protagonisti
altri volti ed altre storie, senza te, senza noi.
Nonostante tutto, scrivo ugualmente
per abituarmi a vivere una giornata diversa.
Senza attese di conferme.
Senza timori di smentite.
Solo un giorno differente
in cui (forse?) incontrerò qualcuno
di cui poi (forse?) ti racconterò.
In cui (sicuramente?) farò qualcosa che mi parlerà di te.
Ed avrò tutto il tempo per pensare
a quale espressione usare
per dirtelo con parole più velate.
Perché ancora oggi
(e siamo già a mercoledì)
mi impongo di ingoiare la frase più semplice tra noi:
Oggi mi sei venuto in mente quando ho...
fatto
letto
scritto
visto
sentito.
No, a ripensarci ora
scritto lo escluderei
perché è l'unica azione che compio comunque ogni sera
anche se tu fossi
e dovessi rimanere
dall'altra parte della Terra.

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