giovedì 26 novembre 2015

Senza più sorpresa

Attendo e non poter esprimere questo clima a parole, mi provoca un peso allo stomaco, che mi sforzo di sopportare.
Attendo, anche se so che non dovrei farlo; non già perché ne abbia perso il diritto, ma semplicemente perché ciò mi provoca un peso allo stomaco, con cui fatico a fare i conti.
Non sapendo se e quando, l'attesa avrà fine, sarebbe auspicabile trovassi un equilibrio interiore.
Sono consapevole del fatto, che aspettare in questo modo, non ha alcun senso.
E non si tratta solo del fatto che, in queste condizioni, non ci sarebbe (o, per meglio dire, non ci sarà) alcuna sorpresa, qualunque sia il modo con cui si concluda la mia attesa.

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