mercoledì 11 novembre 2015

Insults' Square

Lo so, l'avevo promesso molto tempo fa e ora mi direte che mi sto rimangiando tutto (e qui già mi sembra di sentire il coro da stadi che urla: ESATTAMENTE COME I POLITICI!).
Ecco, appunto. La promessa che sto per disattendere è quella di non parlare mai, nel blog di quella cosa sporca che è la politica.
Primo: perché ognuno deve essere libero di avere una propria opinione; secondo perché ognuno deve poter sentirsi libero di esprimerla liberamente; terzo perché sono anche troppi i blog che ne parlano.
Detto questo, infrango il mio Codice Tacito di Autoregolamentazione, per dire che si può essere sfavorevoli alla politica di oggi, ma sarebbe molto più costruttivo ed efficacie, non cedere al Canto Sireneo che proviene dalla Piazza degli Insulti e provare invece a spiegare, con parole proprie, i motivi del dissenso,
Banale Ovvietà, direte voi! Non credo proprio, invece. Perché quando la Piazza Degli Insulti cammina tutta nella stessa direzione. è più interessante andare contromano.
P.S.: Anche ammettendo che l'insulto sia l'unica espressione possibile, esso sarebbe più terapeutico se fosse inventato dagli Indignati, anziché copiato dalla Piazza degli Insulti.

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