lunedì 12 aprile 2021

Signori delle Cifre

Non sopporto che tutto si riduca alla maniacale contabilità di cifre ricavate da un mucchio di fogli gettati alla rinfusa.
Come possono ridurre ciò che fai, a dei calcoli matematici, di cui hanno deciso il risultato con largo anticipo?
Eppure, mio malgrado, mi sobbarco l'impegno a chiedertene conto, sperando che questa sia l'ultima domanda.
Leggo il tuo disappunto nelle risposte stringate che mi dai, perché è evidente che la tua attenzione sia rivolta altrove.
Alle persone che attendono pazienti che abbia tempo di rivolgere un sorriso, una risata, una parola gentile al loro dolore beffardo.
Alle persone che vanno oltre quei fogli incapaci di impregnarsi di vita.
Mi piace pensare che, un giorno, proprio quei Signori delle Cifre, cerchino il tuo nome tra milioni di altri nomi, si mettano pazientemente in fila, semplicemente per provare a capire che il tuo sorriso, la tua risata, la tua parola gentile, non sopportano la prigionia di colonne ordinate, certo prive di dolore, ma anche incapaci di incontrare la curiosità del tuo mondo.

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