venerdì 2 aprile 2021

Ingorgo

Ingorgo
La testa affollata di parole che attend(erebbero) di uscire, ma che si trovano imbottigliate in un ingorgo emotivo.
Se almeno potessi gettare quella bottiglia tra le onde di un mare calmo...
Il nostro mare.
Quello che sussurra piano
facendo da delicato sottofondo alle nostre parole che sanno anche stare in ascolto silenzioso.
Sono consapevole del fatto che non posso pretendere da tutti gli Altri l'ascolto che mi sai donare tu.
Tu, che a differenza di molte persone intorno a me, dai ascolto senza prentederlo.
Eppure, avresti più di un motivo per farlo: primo fra tutti il diritto di raccogliere ciò che hai faticosamente seminato.
E se non lo fai, è solo perché non ami lasciare tracce troppo evidenti del tuo passaggio nella vita delle persone che incontri.
Un po' come capita alla scia di schiuma che la nave lascia dietro di sé; anch'essa, infatti, si dissolve rapidamente, affinché la superficie del mare ritorni ad essere intatta al più presto.
E allora io vorrei essere quel'imbarcazione, per poter  navigare verso il porto delle nostre conversazioni affollate (di argomenti?)
E tu, ti prego, non temere che io possa soffrire dell'ennesimo ingorgo emotivo anche una volta giunta in porto.
Non accadrà perché l'esperienza mi dice che saprai sempre condurre lungo la giusta rotta, ogni nostra singola parola.

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