lunedì 10 maggio 2021

Il Cappellaio Matto

Anche oggi come ieri avrei bisogno di sorseggiare un buon caffè in compagnia.
Come al solito, lo lascerei nella tazzina a raffreddare (quasi) completamente.
Anche oggi come ieri, infatti, sarei maggiormente concentrata sulle parole, piuttosto che su tutto il resto.
Anche oggi come ieri.
Tranne che per un particolare.
Oggi ascolterei parole che mi consigliano vivamente di voltare pagina e non scrivere più nemmeno una sillaba su di te.
Ecco, l'ho fatto di nuovo: ho scritto la parola te. Anche se, dal mio punto di vista, un piccolo progresso c'è stato: ho smesso di parlare di noi.
E anche per disfarmi della parola te, credo di aver trovato uno stratagemma: fingere di bere tè (anziché caffè), un po' come capita al Cappellaio Matto, la cui esistenza sembra essere inchiodata all'ora del tè.
Un po' come capita a me che sto compiendo ogni sforzo per non rimanere inchiodata alle immagini che ci ritraggono insieme.

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