domenica 12 dicembre 2021

Tempi: complementari o supplementari?

Sono stanca, ho bisogno di dormire, ma sento che non posso ancora cedere al sonno.
Non so ancora nulla di te, tranne il fatto che, da un po' di tempo a questa parte, mi sto (inspiegabilmente?) comportando come se tutto dovesse finire ancor prima di domani.
E non chiedermene il motivo preciso.
So solo che mi sento così.
Ma poi mi rendo conto che, in realtà, non è poi così tardi.
Eppure, è difficile aspettare; nemmeno la lettura è un'efficace fonte di distrazione.
Poi, Improvvisamente, ricordo:
Non verrai, quindi, non sono necessari annunci.
Detto questo, non ha più senso che io rimanga qui.
Potrei anche andarmene altrove.
Per esempio, nella notte.
Penso proprio che lo farò.
Ma, se dovessi aver bisogno di dirmi qualcosa, sarebbe sufficiente uno squillo.
Anche perché, ormai lo sai meglio di me, ogni minuto di ritardo, è un tempo in meno per te, ma anche per me.
Ed anche se al Mondo non esiste alcun Noi, mi piace pensare che i nostri tempi siano complementari.
(Mentre quelli supplementari non fanno decisamente per noi).

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