venerdì 31 luglio 2015

Il Morto (a galla) & il Naufrago

Tempo d'estate, tempo di mare, tempo di scherzi (di cattivo gusto?).
Un uomo se ne sta supinamente immobile a pelo d'acqua, senza muovere nemmeno un piccolo muscolo.
Improvvisamente, alcuni bagnanti gli si fanno intorno richiamati, appunto, da questa insolita immobilità.
Qualcuno cerca di attirare l'attenzione del bagnino che lancia un salvagente in direzione dell'uomo.
Esso finisce troppo lontano da lui risultando così inutile.
Nel frattempo, la folla di bagnanti si fa sempre più concitata.
A questo punto al bagnino non resta che far arrivare in mare un secondo salvagente, anche questo destinato, però, ad andare a vuoto.
Mentre i bagnanti intorno all'uomo si fanno sempre più numerosi, dalla riva viene lanciata un'altra ciambella. A differenza di quanto avvenuto in precedenza, questa volta l'uomo fa un gesto stizzito con il piede, per allontanare da sé la sua ancora di salvezza.
Nel frattempo, l'attenzione dei bagnanti viene richiamata da alte grida di spavento.
Più al largo notano un uomo che, con le ultime forze affannate che sembrano rimanergli, fa tutto ciò che è in suo potere per guadagnare la riva e, quindi, avere salva la vita, aggrappandosi ad un esile ramoscello, evidentemente l'unico salvagente a sua disposizione
In un attimo bagnanti e bagnino si tuffano in mare per portargli soccorso e non lo lasciano finché non riescono a riportarlo a riva stremato, ma sano e salvo.
Qual è allora la differenza tra il Morto (a galla) ed il Naufrago?
Se riusciamo a comprenderla in tempo, saremo in grado di capire a chi tendere la nostra mano.

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