Dicono che ciò che non
ho vissuto, non può mancarmi, non può piacermi oppure no;
semplicemente perché non lo conosco.
Allo stesso modo in cui
non può mancarmi il cammino senza ausili, così non può mancarmi il
lavoro e non può piacermi l'amore e neppure il viaggio.
Eppure tutti sono
felici quando trovano la loro indipendenza economica e quando possono
conoscere luoghi prima a loro sconosciuti.
E a chi mi dice che la
felicità è una questione relativa, rispondo che ci sono alcuni tipi
di gioie universali proprio come esistono dolori universali.
È difficile infatti
pensare che, anche chi non abbia mai vissuto un lutto, non sia
consapevole della tragicità dell'evento.
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