sabato 22 agosto 2020

Soliloquio

Scrivendo una poesia con precisione quasi scientifica, mette in scena un dialogo tra due persone. Esso in realtà altro non è che un soliloquio in cui l'interlocutore riesce ad infilare solo pochissime parole che non ricevono assolutamente l'ascolto che meriterebbero.
Scherzando (ma non troppo) dico che quella persona potrei essere io, che molto spesso mi concentro sulla narrazione di me stessa, e temo di dare l'impressione di una scarsa disponibilità all'ascolto.
Proprio io che soffro così tanto quando qualcuno non si dimostra partecipe di quel che racconto.
Ed allora scattano i sensi di colpa perché mai vorrei ferire chi mi sta di fronte con la stessa indifferenza con cui a volte vengo colpita.

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