Mi narri altri particolari della tua vita.
Una vita sempre in viaggio, nel senso più ampio del termine.
Me lo racconti per farmi divertire e io mi lascio coinvolgere (ed anche travolgere) dalle allegre atmosfere in cui ti immergi nella tua vita là fuori.
Poi il nostro tempo finisce e, quando intorno a me tutto è di nuovo silenzio, improvvisamente tutto mi è chiaro: dovrò imparare a stare da sola, perché a nessuno potrei chiedere di rinunciare ad una vita in movimento, per assecondare la mia immobilità.
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