venerdì 15 maggio 2020

Nota senza colore

Se n'è andato sulle note del suo pianoforte e accompagnato da una grande orchestra.
La musica era la sua vita, la sua medicina contro le infermità di un corpo che non gli concedeva alcuna tregua e che, infine, non gli ha dato scampo.
Il racconto si ferma qui.
Non ci è dato sapere altro.
È giusto così.
Siamo così tanto abituati al gossip sulle vite dei personaggi famosi che, quando un'esistenza ci viene narrata senza sfumature rosa, o ci sembra che al racconto manchi qualcosa o, al contrario, tiriamo un sospiro di sollievo e pensiamo: meno male che, almeno per questa volta, ci hanno risparmiato il gossip.
E se ci fosse (anche) qualcos'altro, dietro alla pura cronaca?
La risposta più semplice è che, dietro a questo racconto, ci sia la precisa volontà del musicista di non far sapere nulla sulla sua vita privata.
E allora anche questa mia riflessione dovrebbe fermarsi qui.
Oppure, e questa sarebbe la seconda risposta alla domanda, nel raccontare la vita del pianista orchestrale, la stampa ha volutamente omesso quella nota di colore, perché non siamo ancora pronti ad ascoltare la storia di un pianista innamorato (anche) un'altra persona, ancorché gravemente malato.

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