lunedì 15 gennaio 2024

Impasto

Non pronuncio mai il tuo nome
mentre parlo di te.
Con lei
non ce n'è bisogno.
La mia voce 
impastata di sorriso 
parla di te per me.
Eppure 
anche lei mi mette in guardia 
(non da te ma) da me stessa.
Dice 
di conoscermi troppo 
per non avere paura per me.
In fondo mi dice 
Non sarebbe la prima volta
che ti ferisci 
mentre dici di essere felice.
Non sarebbe la prima volta
che non reggi il dolore
da sola.
Tutto vero.
Ma lei ancora non sa
che le sue parole
non sono poi così diverse dalle tue.
E se entrambi 
siete barriere di protezione
contro il mio (im)probabile dolore
continuerò a (far) parlare di te per me 
un impasto di sorriso e voce.

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