Da
qualche tempo in TV gira una pubblicità, promossa dal Governo italiano,
con lo scopo di diffondere l'abitudine a comportamenti ospitali.
I
protagonisti sono due giovani (lui in carrozzina, lei no) che girano
nelle varie città italiane, mentre un voce fuori campo pronuncia frasi
che invitano all'abbattimento delle barriere architettoniche.
Lo spot si conclude con i due che si baciano sulle labbra, a chiarire la natura dei rapporti che li lega.
E' indubbiamente positivo il fatto che rappresentino una situazione in
cui possa nascere un sentimento amoroso tra una persona in carrozzina ed
un'altra che cammina; ma mi chiedo: perché, per una volta, non provare
ad invertire le parti? Non immaginare un rapporto tra un uomo che
cammina ed una donna sulla sedia a rotelle? Credo che sarebbe stata
un'ottima occasione per tastare il polso del pubblico su un'altra
questione poco dibattuta, come lo è la vita affettiva delle personne
disabili.
Da ultimo ritengo che questo spot abbia un ultreriore
difetto che lo rende inefficace, almeno parzialmente: accostare il tema
dell'abbattimento delle barriere architettoniche a quello
dell'ospitalità, potrbbe suggerire l'idea che le persone disabili non
siano membri permanenti di una società, ma possano essere trattati
appunto come ospiti, vale a dire come persone che si fermano in un luogo
per in lasso di tempo limitato, e di cui poi, molto probabilmente, non
si saprà più nulla.
E' vero che qualcuno potrebbe dire che un ospite
soddisfatto della sua vacanza, torna l'anno dopo, ma io rilancio
facendo notare che sarebbe un obiettivo più positivo puntare ad una pina
inclusione sociale delle persone con disabilità, anziché limitarsi ad
incoraggiare la loro presenza solo per le "ferie d'agosto".
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