Non credo
che avrò il coraggio
di aprire quel libro.
Avrò troppa paura
di scoprire errori
che mi sono colpevolmente sfuggiti.
E mi sorprendo a pensare
che anche con te
mi è mancato il coraggio
di correggere gli errori
mentre tu eri
ancora davanti a me.
Ma non ho mai chiuso il libro.
Lo rileggevo notte e giorno
versando lacrime paurose
sugli errori che non sapevo correggere.
ma che tu non vedevi
(anche se ne intuivi tutto il peso?)
Poi, un giorno
(mi) hai chiuso il libro (alle spalle)
e mi hai costretto
a guardarti negli occhi
e a (ri)vedere la limpidezza
che solo le mie lacrime
mi nascondevano.
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