sabato 6 giugno 2020

Parole in ritardo

Stasera le parole non volevano proprio saperne di migrare dal mio cervello alle mie dita.
Eppure, avrei avuto molto da raccontare.
Certo, si sarebbe trattato di una semplice accozzaglia di pensieri confusi, esattamente come lo sono state le emozioni di oggi.
Una confusione che so essere figlia dell'estrema incertezza in cui mi sento vivere negli ultimi giorni.
Tuttavia credo sia meglio imparare ad abitare la confusione e l'incertezza, piuttosto che essere messi alla porta da un silenzio ordinato ma asettico.

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