lunedì 16 febbraio 2015

Siediti accanto a me

Siediti accanto a me. Esci dal tuo mare d'amara tristezza e di rabbia verso un mondo che non t'ascolta.
E tu, stanco di non essere ascoltato, hai preferito allontanarti dalla riva dove io vivo.
Ora ti dico che sì, io ho sbagliato, ma tu, siediti vicino a me e (re)imparerò ad ascoltare la tua voce.
Intorno a me, infatti, spesso le persone che si fermano a raccontare la loro storia, e ad ascoltare la mia, dopo un po' mi lasciano sola e proseguono il loro cammino. Li comprendo e non li biasimo per questo, naturalmente.
Ma quando sei arrivato tu, e mi hai offerto la possibilità di sentirmi una donna migliore, che finalmente ha imparato ad ascoltare, io non ho saputo cogliere questa opportunità.
Ti ho lasciaro andare via preferendo, ancora una volta, la musica del mare di fronte a me. Musica che, se paragonata alla novità della tua voce, avrebbe dovuto apparirmi insopportabilmente monotona e persino banale.

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